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L'apertura dell'anno scolastico in Calabria a Rosarno

A Rosarno l’inaugurazione dell’anno scolastico in Calabria

di CATERINA RESTUCCIA – Aperto ufficialmente a Rosarno il nuovo anno scolastico della Calabria con una cerimonia cui hanno preso parte le maggiori autorità della calabria e della Città Metropolitana di Reggio.

Spesso, forse troppo spesso, ci si sofferma sulla cornice, dando poca importanza al quadro. Ed il quadro è, in primis, Rosarno, un quadro di spessore, di una certa fisionomia si potrebbe osare definire. Troppe volte solo referenza di cronaca nera, di episodi infelici, e, pertanto, occultati, allo stesso tempo  e con la stessa frequenza, quelli belli, quelli di rinascita. Ad inneggiare a questa rinascita è stato un pullulare di voci argentine di bimbi e di bimbe in un candido Teatro.

In un centro come quello rosarnese si sono unificati gli stati d’animo briosi di una generazione stanca di etichettature e con solo l’entusiasmo di un forte riscatto e di una certa rivincita soprattutto a partire dalla Scuola. È nelle stesse parole del Prefetto di Reggio Calabria, dott. Mariani, seduto in prima fila, che si coglie il pieno senso di tutto ciò. Nel suo breve e significativo discorso ha messo in luce che non servono affatto, per la crescita di una sana comunità, i meccanismi di vittimismo e costante drammatizzazione di eventi sicuramente infelici, i quali, senza dubbio, più facilmente saltano all’occhio della cronaca, ma «…che neppure utile, prosegue nell’intervento, è nascondere sotto i tappeti la polvere d’intorno». E l’accento più bello e affabulatorio, che ha calamitato l’ascolto, è da cogliere in quella sua espressione «La Calabria ha una storia ricca e straordinaria, il territorio di Rosarno ha tracce storiche notevoli che ancora oggi parlano e affascinano…».

In questa atmosfera tutte le scuole, tutte le Autorità, tutti i giovani e i giovanissimi di Rosarno, presenti e pieni di fiducia nel nuovo Anno Scolastico, hanno manifestato al Teatro Afrodite, collocato a lembo sulla nota arteria di Via Sottotenente Gangemi in Rosarno.

Il piccolo gioiello all’aperto è stato reso fruibile per l’occasione, sotto la forte spinta della triade della Commissione Prefettizia Buda – Giannelli – Mancuso, ospitando centinaia di studenti della città.

Madrina ufficiale a coordinare e presentare l’evento la Dirigente, Prof.ssa Maria Rosaria Russo, dell’istituto d’istruzione Piria dello stesso Rosarno, che con tono gioioso e coinvolgente così esordisce «Dopo due anni di pandemia le nostre voci si confondono, siamo insieme, finalmente tutti insieme per aprire il nuovo anno scolastico».

Nutriti e numerosi gli interventi che si sono succeduti sotto lo splendido sole che ha voluto illuminare la giornata di inaugurazione, che per condizioni climatiche era già stata posticipata al luminoso giovedì.

Ad onorare l’iniziativa gli esponenti di tutti gli ambienti: autorità civili, militari e religiose, mentre la scena del Teatro Afrodite è stata riempita dagli incantevoli musicisti dell’Orchestra Giovanile Paolo Ragone di Laureana di Borrello, diretta dal Maestro Maurizio Managò, che, tenendo le spalle alle sedute semicircolari, gremite dai volti sorridenti dei piccoli cittadini rosarnesi, ha potuto allietare l’intero uditorio.

All’appello dell’Inaugurazione erano tutti presenti: la Scuola materna Salesiana di Sant’Antonio, I’Istituto Marvasi – Vizzone, il Secondo Circolo Didattico, la Scuola Media Inferiore Scopelliti – Green, il Liceo Scientifico Piria.

Tra le Autorità, sensibile e pronto al momento di condivisione, anche il Sindaco f.f. della città Metropolitana, Carmelo Versace, il quale ha accolto con grande partecipazione l’invito all’evento, volendo, infine, al termine della manifestazione, su iniziativa e proposta del Prefetto, recarsi in visita al Museo Archeologico di Medma, fiore all’occhiello della città.

La visita alle sale è stata uno dei momenti più interessanti, oltreché mostrarsi tempo di scoperta soprattutto è risultato tempo di riflessione su un dibattito caldo ormai da anni, ossia l’apertura e l’avvio del noto Parco Archeologico medmeo, proposito che sta a cuore sia ai cittadini rosarnesi che agli Enti interessati per lo sviluppo del territorio.

Solo attraverso la conoscenza del sé e del territorio, della storia e delle tradizioni, del recupero dei beni materiali linguistici e archeologici è possibile dare un’immagine positiva e veicolare il bello e il buono. (res)