Il presidente provinciale di Acli Terra Cosenza, Pierino Fallico, ha dichiarato che «finalmente, anche in Calabria, sta crescendo un modello partenariale che, intanto, ha prodotto i Distretti del Cibo e che sostanzialmente «promuove lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, oltre a favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, a garantire la sicurezza alimentare, a diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, a ridurre lo spreco alimentare e a salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari».
«Come non ringraziare l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – ha aggiunto – che ha portato a termine tutte le procedure necessarie alla istituzione dei Distretti del Cibo, e che nelle cose approvate ha fatto emergere la buona politica e che diventa fatto concreto produttivo».
Un ruolo di primo piano per dare gambe alla strategia di promozione dei Distretti è stato quello dell’esperto di comunicazione e marketing territoriale, Valerio Caparelli, che da due anni sta offrendo un grande supporto professionale alle azioni informative, sociali e promozionali di Acli Terra.
«Con il suo impegno, portato avanti con grande competenza specialistica, Caparelli ha promosso e fatto conoscere il valore sociale, economico, ambientale e, soprattutto, la qualità e la singolarità dei giacimenti enogastronomici calabresi, che possono ricevere nuova linfa e rilancio proprio dai Distretti del Cibo».
Durante gli incontri organizzati da Acli Terra in Calabria, è stato possibile apprezzare oltremodo il ruolo serio e di passionale dedizione del dirigente Cosimo Cuomo, che da sempre ha creduto e lavorato su questa visione del valore territoriale.
Con l’approvazione delle linee guida, si scende finalmente nei dettagli e si va nella direzione dei territori: su queste, le ACLI Terra si sentono impegnate in tutte le azioni di sostegno e accompagnamento, con quanti spingono e sono favorevoli ad una Calabria dello sviluppo economico e dell’occupazione.
Per l’avvocato Fallico, «la Calabria ha bisogno di persone e associazioni che abbiano il coraggio di scegliere e trovare nella promozione sociale e nella condivisione di progetti un rapporto di servizio con le istituzioni, rigenerando progetti e crearne di nuovi. Dare ascolto ai territori, agli imprenditori, ai giovani, in modo tale che quanto programmato poi diventi una risposta aderente alle reali domande della gente».
Le Acli Terra sono consapevoli del fatto che, con i Distretti del Cibo, si può intravedere una credibile direzione di sviluppo e che la politica diventi finalmente quella buona.
D’altra parte come ci dice il Presidente regionale di Acli Terra Calabria, Pino Campisi, mutuando una frase dall’Enciclica Fratelli Tutti «è molto difficile prospettare qualcosa di grande a lungo termine se non si ottiene che diventi un sogno collettivo».
E Acli Terra vede i Distretti del Cibo proprio come un pezzo importante di un sogno collettivo teso alla crescita e alla sostenibilità di politiche virtuose e produttive. (rcs)