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ACRI (CS) – Presentato il libo “La Baia della Magna Graecia”. E Capalbo strizza l’occhio al Comitato

Nella splendida cornice di palazzo San Severino-Falcone, all’interno della maestosa sala della Civica Assise ad Acri, una nutrita presenza di giovani adolescenti ha accolto autore e casa editrice per la presentazione del libro “La Baia della Magna Graecia”. Un tavolo dei relatori degno delle grandi occasioni ha intrattenuto il giovane pubblico per circa due ore.

Ai saluti dell’Assessore alla pubblica istruzione e del Primo cittadino, sono seguiti gli Inteventi delle Dirigenti scolastiche degli Iis del Centro silano. Quindi, le riflessioni dell’Autore intervallate dai quesiti partoriti dall’uditorio a fine manifestazione. L’evento, moderato dal giornalista Matteo Lauria, ha visto la partecipazione dello staff tecnico di I&C per la diretta streaming e per i servizi di post produzione.

Il libro di Domenico Mazza, quindi, al centro dell’attenzione nella giornata di mercoledì 23 ottobre. Con l’obiettivo di innescare, anche nelle coscienze dei più giovani, un profondo processo di revisione amministrativa della Calabria. Uno dei principali punti di discussione è stato la rielaborazione degli ambiti perimetrali della Provincia di Crotone. Quanto detto, per dare luogo ad un Ente, demograficamente dimensionato e policentrico, impostato su due Capoluoghi ed amalgamante i territori jonico-silani del Crotonese, della Sibaritide, dell’alto Jonio e della Sila Graeca.

Le tematiche affrontare nel libro, proposte come stimolo ai pensieri del giovane pubblico, al fine di favorire un auspicabile processo riformatore dell’intero sistema Regione e non già di parte di esso. Tanti gli argomenti calati nel dibattito: dallo scriteriato sistema attuato con il dimensionamento scolastico, alla difficoltà di accesso e mobilità verso le aree interne joniche. Dal dramma sanitario, al cancro dell’esodo demografico. Senza dimenticare il problema che i giovani potrebbero avere in una condizione di costante precarietà del mondo del lavoro.

L’Assessore, Anna Cecilia Miele, ha palesato di essere rimasta affascinata dal progetto editoriale, soffermandosi sugli aspetti socioculturali. «Partire da un profondo studio del passato per prospettare uno splendido futuro, ritengo sia alla base di un progetto rivoluzionario e lungimirante», — ha dichiarato l’Amministratrice — «Immaginare, quindi, una declinazione diversa per ambiti ad interesse comune, significa prospettare obiettivi sfidanti ed avvincenti», — ha chiosato.

La riflessione seguita al saluto istituzionale del Sindaco Pino Capalbo ha puntualizzato chiaramente ed inequivocabilmente il punto di vista dell’Amministratore. Nel suo intevento, il Sindaco ha dichiarato che Acri rappresenta un Comune vocazionalmente votato allo Jonio. «L’apertura verso il mare può essere una grande opportunità per la nostra Comunità» — ha esordito — «Per questo motivo ho da subito destato interesse alle idee fornite dal Concept progettuale di Domenico Mazza».

Il Primo Cittadino ha incalzato sostenendo che la Comunità acrese deve capire da che lato guardare: se a Cosenza o se protendere verso Corigliano-Rossano e lo Jonio. «Personalmente, ritengo che Acri debba aprisi allo Jonio, anche perché, è lungo lo Jonio che si estende l’area economicamente più produttiva della Calabria, ed in quella direzione, ritengo, la nostra Comunità debba guardare», — ha chiosato.

Il Sindaco si è poi soffermato a riflettere sui limiti della legge del 56/14, definendo la “Delrio” una riforma sbagliata poiché ha svuotato le Province della disponibilità di cassa pur lasciando inalterate le funzioni dell’Ente. «L’idea Magna Graecia, mi convince e mi affascina, intanto per le comuni radici greche della nostra Comunità e per un rilancio di Acri verso un orizzonte che aprirebbe a incredibili potenzialità, sia dal punto di vista turistico che industriale», — ha concluso.

È stato poi il turno della Dirigente, Elena Gabrielli, la quale ha dichiarato di aver trovato il progetto affascinante e, soprattutto, replicabile in diversi altri contesti italiani. «Parlare di territorio e non già di singole Comunità è un chiaro messaggio di apertura ad una visone partecipata e non localistica», — ha poi continuato rimarcando — «Nel libro, sovente, ricorre il temine progettazione e pianificazione, a significare la necessità di partorire idee a lunga gittata. Non solo, quindi, una revisione amministrativa, ma una rivoluzionaria prospettiva d’emancipazione per aree ad interesse comune», — ha chiosato.

A seguire, la Dirigente, Franca Tortorelli. Costei ha significato, anche in funzione della sua pregressa esperienza presso un Istituto comprensivo di Trebisacce, come le peculiarità dell’area jonica siano molto diverse e distanti da quelle tipicamente vallive che si osservano nella valle del Crati. Ha, altresì, auspicato processi di revisione amministrativa che ricompongano e ricompattino un intero tessuto terriotoriale jonico.

Si è arrivati poi alle considerazioni dell’Autore, Domenico Mazza, che ha esortato i giovani uditori a creare una propria consapevolezza politica. Uno spirito critico che sappia andare oltre il semplicistico concetto di casacca partitica e che riporti il discorso alla nobile arte di ritorno alla πόλις (Città), secondo il più alto significato del termine.

Il moderatore, Matteo Lauria, nella duplice veste di giornalista ed Editore del libro ha elogiato l’attegiamento del Sindaco Capalbo per aver pubblicamente dichiarato le proprie simpatie verso l’idea progettuale. «Il vostro Sindaco ha dimostrato coraggio», — ha sostenuto il Direttore di I&C — «Non è scontato di questi tempi incontrare Amministratori lungimiranti e che liberamente esprimono le proprie opinioni» — ha concluso.

L’undicesima presentazione de “La Baia della Magna Graecia”, quindi, si è conclusa nel migliore dei modi: maggiore consapevolezza e potenzialità di un progetto sfidante, innovativo e pregno di spiragli di crescita per tutto il vasto comprensorio dell’Arco Jonico Silano. Prossimo appuntamento già fissato: sabato 11 novembre ad Isola di Capo Rizzuto. (rcs)