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Al MArRC il convegno sull'edilizia in Magna Graecia e in Sicilia

Al MArRC il convegno sull’edilizia in Magna Graecia e in Sicilia

Paradeigmata. Cantieri, tecniche e restauri nel mondo greco d’Occidente è il titolo della due giorni in programma domani, martedì 4 e mercoledì 5 giugno al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Due giornate di studi, per un evento nato dalla collaborazione tra il MArRC, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’Università degli Studi di Foggia. Quasi trenta diversi interventi per definire i “modelli”, tra tradizione e innovazione, dell’edilizia greca nei più importanti centri della Magna Grecia e della Sicilia. Il convegno è curato dal Direttore del Museo, Carmelo Malacrino, dalla prof.ssa Angela Quattrocchi, docente di Restauro all’Università reggina, e dal prof. Riccardo Di Cesare, Professore associato all’Ateneo pugliese. L’organizzazione è stata coordinata dalla dott.ssa Maria Domenica Lo Faro, funzionario del Museo.

«L’università di Foggia – ha dichiarato il prof. Di Cesare – ha promosso con convinzione questo originale incontro scientifico su un tema di ricerca capace di portare grandi novità. Non vediamo l’ora di riunirci insieme ai tanti qualificati studiosi che hanno voluto offrire il loro prezioso contributo. L’archeologia, la scienza “investigativa” delle tracce materiali, ci permette di ricostruire il cantiere edilizio antico nelle sue tappe, dalla cava alla costruzione fino ai restauri. Una splendida occasione per rivedere all’opera le maestranze, le macchine, i materiali protagonisti nei processi di costruzione degli edifici e delle infrastrutture dell’antico mondo greco d’Occidente».

La prima giornata si aprirà con l’intervento del Direttore Generale Musei, Massimo Osanna, e sarà dedicata ai temi generali e alla Magna Grecia, con una relazione introduttiva sui cantieri nei santuari greci del prof. Giovanni Marginesu, dell’Università degli Studi di Sassari. Partendo da Cuma e Velia si giungerà nel pomeriggio ai numerosi interventi sui centri antichi del territorio calabrese. Il giorno successivo sarà interamente dedicato alla Sicilia, dall’estremità orientale di Capo Peloro per arrivare ad Agrigento, Segesta e Selinunte. La partecipazione come uditore è libera, fino a disponibilità di posti. Sarà possibile seguire i lavori anche in streaming, su piattaforma digitale.

«Questo convegno – ha commentato la prof.ssa Quattrocchi – invera nuovamente la costruttiva collaborazione tra il Museo e le Università. Un approfondimento di tematiche legate alle specificità identitarie dei beni culturali del territorio, nell’ottica di una sempre più estesa e consapevole divulgazione dei suoi valori storico-artistici».

Ad aprire il convegno con i saluti istituzionali sono stati invitati la Vicepresidente della Regione Calabria, Giusy Princi, ilsindaco della Città Metropolitana, Carmelo Versace, il sindaco del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, e il Magnifico Rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti.

«Da anni lavoriamo per la realizzazione di questo importante convegno scientifico – ha dichiarato il direttore Malacrino. Il MArRC è diventato un grande museo, non solo in termini di numeri di visitatori e qualità dei servizi, ma anche come polo culturale e centro di ricerca. Tante università italiane e straniere stanno collaborando nello studio delle ricche collezioni museali, sia esposte che conservate nei depositi».

«Allo stesso tempo – ha concluso – sono stati promossi numerosi convegni internazionali, anche in sinergia con atenei e altri enti di ricerca. Sono felice che tanti studiosi abbiano risposto con entusiasmo all’invito a partecipare a questo incontro scientifico e ringrazio i colleghi Angela Quattrocchi e Riccardo Di Cesare per la continua e variegata collaborazione, basata anche su una fraterna amicizia». (rrc)