Negli ambulatori del Polo integrato di riabilitazione di Lamezia Terme, dal 9 al 20 dicembre saranno erogate prestazioni specialistiche di cardiologia, pneumologia, otorinolaringoiatria e neurologia nei confronti degli assisiti del Servizio sanitario regionale.
Si consolidano, così, i rapporti Regione Calabria, Asp di Catanzaro e Inail, unite per il rilancio del Polo Integrato di riabilitazione di Lamezia Terme e l’abbattimento delle liste d’attesa. A un mese dal primo incontro tra il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori, si è giunti ieri alla sottoscrizione di una convenzione sperimentale tra la Direzione regionale Inail Calabria e l’Asp di Catanzaro per la riduzione dei tempi delle liste di attesa del Servizio sanitario regionale con il contributo degli ambulatori Inail del Polo Integrato.
Alla convenzione seguirà nei prossimi giorni l’avvio di tavoli di lavoro operativi specifici, con l’obiettivo di definire una più ampia strategia collaborativa per il rilancio del Polo integrato di riabilitazione di Inail e Regione Calabria.
Il Polo integrato comprende il Centro diagnostico polispecialistico, la Struttura complessa di riabilitazione del presidio ospedaliero locale, laboratori di ricerca e le officine del Centro protesi nonché, grazie alla collaborazione con l’ASP di Catanzaro, alcuni posti letto di ricovero dedicati. Coniugando assistenza sociosanitaria e protesica, degenza di carattere ospedaliero, riabilitazione e ricerca, il Polo offre un servizio di integrale presa in carico del paziente.
«Obiettivo delle attività dell’Inail è mettere la persona al centro – ha spiegato il direttore generale, Marcello Fiori – Con questa convenzione mettiamo le nostre competenze, le nostre strutture e la nostra esperienza a disposizione non solo degli infortunati sul lavoro, ma di tutti i cittadini. In accordo con la Regione e le istituzioni sanitarie locali– aggiunge – stiamo ponendo le basi affinché questa struttura possa diventare un punto di riferimento nel Paese, in particolare per le Regioni del Sud e per l’area del Mediterraneo».