di PINO NANO – La notizia è senza dubbio di grande rilevanza sociale. Mi scuso per il riferimento personale, ma per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico con il Robot Da Vinci, che per altro già allora era famoso perché utilizzato moltissimo dai chirurghi delle varie Università della Lombardia, sono stato costretto a farmi operare all’Ospedale San Raffaele di Milano.
Parliamo del 2010, gennaio del 2010, il che vuol dire: leggere oggi che dopo 13 anni lo stresso Robot arriva finalmente anche a Cosenza, mi riempie di emozione. Tardi forse, anche se in queste cose “non è mai troppo tardi”.
Una giornata storica dunque per la città e l’ospedale cosentino, e questo lo si coglie perfettamente bene nelle dichiarazioni rese dal Rettore Nicola Leone: «Parliamo di una dotazione assolutamente d’avanguardia perfettamente in linea con la vocazione tecnologica del corso di laurea di Medicina all’Unical, che ha l’obiettivo di formare i medici del futuro, dotati di solide conoscenze nel campo delle scienze della vita, ma anche di competenze ingegneristiche, bioinformatiche e di intelligenza artificiale. Le nuove strumentazioni e i macchinari ad alta tecnologia messi a disposizione dall’Unical, potranno essere utilizzati per garantire cure efficaci e all’avanguardia, a beneficio di tutta la collettività».
L’Unical ha dunque installato questa mattina all’ospedale di Cosenza, il sistema robotico DaVinci, il più evoluto per la chirurgia mininvasiva, che trova numerose applicazioni, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale. Quello che è successo lo spiega bene una nota ufficiale dell’Ateneo quello è successo: «Con l’approvazione del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali) cresce fortemente l’impegno dell’Unical nel campo della formazione e della ricerca d’area medica. E si rafforza, di conseguenza, l’asse con l’Azienda ospedaliera di Cosenza che potrà contare ora anche sulla dotazione di strumenti tecnologici innovativi, acquisiti dall’ateneo per didattica e ricerca».
La scheda tecnica parla di un «sistema a doppia consolle, così da poterlo utilizzare anche per la formazione dei futuri medici. Ad oggi è l’unico sistema configurabile con una console chirurgica aggiuntiva e un sistema di simulazione virtuale a favore del medico discente, per favorire una migliore preparazione pre-intervento e agevolare la curva di apprendimento. Il robot, del costo di 3 milioni e 300mila euro, è stato acquistato dall’Unical grazie alla vincita di un bando pubblico competitivo che ha poi consentito di rimodulare un precedente finanziamento regionale».
All’inaugurazione erano presenti oltre che il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone anche il commissario dell’Azienda ospedaliera Vitaliano de Salazar.
Di cosa parliamo? Il Robot oggi in dotazione all’ospedale di Cosenza DaVinci è uno strumento all’avanguardia, che permette una visione tridimensionale immersiva in grado di moltiplicare fino a 10 volte la normale visione dell’occhio umano, facilita l’accesso alle anatomie più complesse, offre precisione maggiore – la tecnologia minimizza l’impatto del tremore fisiologico delle mani – e anche una diminuzione degli effetti collaterali. Resta insostituibile, però, la presenza umana: il chirurgo gestisce l’operazione da una console a due postazioni e il robot diventa uno strumento che amplifica le sue mani, migliorandone notevolmente la precisione.
Quali sono i vantaggi per un paziente? Tantissimi – spiega una nota tecnica del Campus –. I vantaggi del suo utilizzo, per il medico e per il paziente, sono molteplici: minori perdite ematiche, minor rischio di complicanze, riduzione delle incisioni e quindi delle cicatrici, ridotto ricorso ad antidolorifici nel decorso post-operatorio, riduzione dei tempi di degenza e di recupero. Il numero di pazienti trattati in tutto il mondo con il sistema Da Vinci è in costante crescita, nel 2021 sono stati quasi 1 milione 800mila. In Italia gli interventi di chirurgia robot assistita in cui è stato utilizzato sono stati 27.300».
La notizia di oggi segue la prima del genere, a fare infatti da apripista alle strumentazioni di alta tecnologia acquisite dall’Unical, era già stato nei mesi scorsi stato il tavolo anatomico 3D, già installato presso i laboratori del dipartimento di Farmacia e Scienze della salute e della nutrizione. Ma le notizie non finiscono qui. Previsto, a breve, anche l’acquisto del sistema robotico mobile di imaging 2d-3d intraoperatorio, corredato di tavolo operatorio radiotrasparente e del braccio robotico neuronavigato.
Come dire? Il futuro finalmente è arrivato anche qui. (pn)