La Cisl Calabria apprezza le intenzioni dell’assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Fausto Orsomarso, di intervenire presso il ministro del Lavoro e Conferenza Stato-Regioni per garantire indennità al tirocinanti calabresi, privi di risorse a causa dell’interruzione dei percorsi formativi provocata dall’emergenza Covid-19 di fruire dell’indennità di mobilità in deroga o del reddito di cittadinanza.
«Un intervento necessario – si legge in una nota della Cisl Calabria – considerato che la Regione non può agire direttamente in questo settore con le risorse del decreto Cura Italia e che non possono essere lasciate senza tutela le famiglie dei 4.700 tirocinanti dei progetti di inclusione sociale, cui bisogna aggiungere quelli impegnati presso il Miur, il Mibact e i cosiddetti tirocinanti della Giustizia, per un totale di circa 7.000».
«È, perciò, importante – prosegue la nota della Cisl – come sta avvenendo per altre categorie, garantire nell’immediatezza a queste persone, nella fase difficile dovuta al contagio da coronavirus, la possibilità di percepire le indennità dall’Inps. Così come sarà importante l’impegno per creare le condizioni che favoriscano, dopo questo periodo di emergenza, la ripresa dei percorsi di tirocinio e altre eventuali azioni».
«La Cisl chiede, perciò – prosegue la nota della Cisl Calabria – all’assessore al Bilancio, Franco Talarico e all’assessore alle Politiche di Welfare, Gianluca Gallo, entrambi senza dubbio sensibili alle problematiche sociali, uno specifico impegno finalizzato a individuare anche nelle pieghe del bilancio della Regione le risorse necessarie a interventi in favore della categoria in questione».
«I tirocinanti (già ex percettori degli ammortizzatori sociali in deroga e non solo) – è importante sottolinearlo – svolgono attività anche a carattere formativo e professionalizzante – prosegue la nota del Cisl Calabria – portate avanti con costanza ed abnegazione presso strutture pubbliche o aziende private. Si parla, dunque, di lavoratori precari, impegnati quotidianamente sul fronte, fermi loro malgrado a causa del Coronavirus, per i quali non deve venire meno il fondamentale diritto alla sussistenza».
«La Cisl Calabria, quindi – prosegue la nota – ribadendo l’apprezzamento per l’iniziativa dell’assessore Orsomarso, rivolge al Governo e alla Regione un appello accorato perché siano superate le incongruenze che non consentono, in questo contesto complicato e difficile, di dare ai tirocinanti risposte in base al Cura Italia. Situazioni emergenziali richiedono soluzioni emergenziali e interventi rapidi, perché è elevatissimo il rischio di aggravare le condizioni materiali e psicologiche di queste persone e delle loro famiglie».
«Si chiede, perciò – prosegue la nota – di procedere subito al pagamento delle spettanze già maturate dai tirocinanti, consentendo l’erogazione dei sussidi bloccati per l’emergenza Covid-19, e di riconoscere a coloro che non si trovano in questa condizione (perché oggettivamente impossibilitati) un minimo di ristoro economico, derogando alle norme che disciplinano i percorsi formativi di specializzazione e professionalizzazione». (rcz)