Il senatore del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Auddino, ha dichiarato che «arrivano altre buone notizie dal Porto di Gioia Tauro, per potenziare l’alta capacità di trasporto su ferro (l’alta velocità non serve alle merci!): la società del Gruppo FS Italiane acquisisce dalla Regione gli asset del porto di Gioia Tauro e subentra nella gestione dell’infrastruttura ferroviaria».
«RFI – ha spiegato – potrà procedere a realizzare il piano di interventi previsto per le stazioni di San Ferdinando e Rosarno e per la tratta ferroviaria di collegamento con il porto di Gioia Tauro, per la quale è previsto un investimento di 60 milioni di euro con fondi Pnrr. Un nuovo Hub ferroviario per il quale sono in programma interventi per il raddoppio della bretella di collegamento San Ferdinando-Rosarno, il potenziamento degli impianti delle stazioni di San Ferdinando e Rosarno, con realizzazione di binari a modulo 750 metri, e interventi di upgrade tecnologico dei sistemi di segnalamento».
«Da quando sono stato eletto – ha ricordato – ho riconosciuto come strategiche le potenzialità del porto di Gioia Tauro e ho iniziato ad occuparmi subito dello scalo, sottolineando fin dal Governo Conte 1 quanto grandi fossero stati i benefici di un trasferimento del collegamento ferroviario Rosarno-San Ferdinando, e del relativo impianto, al gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale RFI. Ora siamo in dirittura d’arrivo!».
«Si conclude così – ha aggiunto il senatore – l’iter caratterizzato da complessi passaggi amministrativi: con il Decreto del Commissario liquidatore ‘Corap’ emesso lo scorso maggio sono stati individuati tutti gli asset che rientrano nell’operazione di trasferimento, previsto dall’art 208 del Decreto Rilancio di luglio 2020 e realizzato attraverso una delibera della Giunta regionale».
«In questi anni – ha proseguito – ho segnalato più volte ai Governi e Regione come uno dei principali ostacoli alla piena concretizzazione delle enormi potenzialità dello scalo fosse la ripartizione della competenza sull’area portuale tra vari enti e istituzioni ed ho continuato a monitorare e a seguire l’iter del trasferimento affinché tutto procedesse nei tempi senza intoppi. Ora ci siamo, l’ultimo step dell’iter è stato compiuto ed è realtà. Indubbiamente, il passaggio dal Corap allo Stato consentirà la manutenzione da sempre mancante, l’ammodernamento delle strutture ferroviarie gioiesi ed il loro inserimento all’interno della rete nazionale».
«Dopo il grande risultato ottenuto sul progetto del retroporto – ha detto ancora – grazie al mio emendamento da 6 mln di euro, presentato ieri in conferenza stampa, adesso con questo altro grande traguardo raggiunto lo scalo di Gioia Tauro sarà collegato alla rete nazionale, ciò consentirà alle merci che arrivano al porto di poter transitare fino al cuore dell’Europa! Lo sostengo da sempre, il porto di Gioia Tauro è una occasione di sviluppo per l’intero Mediterraneo che non possiamo fallire e per cui la Calabria non potrà farsi trovare impreparata». (rp)