di FRANCO CACCIA – Ci sono partite di calcio che vengono ricordate per le prodezze dei calciatori. Gol realizzati o negati grazie alla bravura ed al talento di attaccanti o portieri. Ci sono, invece, altre partite che passano alla storia per altre circostanze.
È il caso dell’incontro Cremonese-Catanzaro, giocato sabato 8 marzo, finito con un rotondo, quanto imprevisto, 4-0 a favore della squadra lombarda. Di fronte ad un risultato di questa portata le parole servono a poco per lenire le ferite di una cocente delusione degli oltre 1500 tifosi giallorossi che, anche in questa trasferta, hanno assicurato il loro colorato ed appassionato sostegno.
Come ormai consuetudine, con largo anticipo rispetto all’inizio della gara, i sostenitori giallorossi, provenienti da tutte le regioni del Centro Nord, oltre a quelli provenienti direttamente dalla Calabria, si ritrovano nei parcheggi attigui allo stadio, riservati agli ospiti. Cosa che il Ceravolo, nonostante i tanti milioni spesi e, purtroppo ancora da spendere, non potrà mai garantire. Sono momenti di vera festa, di abbracci e saluti genuini tra quanti condividono questa meravigliosa passione.
Il Catanzaro calcio è un collante capace di mettere insieme generazioni, territori, ideologie, status sociali e professionali diversi. Tutti uniti per gridare con orgoglio Forza Catanzaro. Una passione che, specie per chi vive da decenni fuori regione, è ancor più forte e le partite del Catanzaro rappresentano un appuntamento di famiglia irrinunciabile. Come il caso del sempre presente, gruppo di tifosi giallorossi, residenti a Monza, ma originari dei paesi della presila catanzarese, con il loro immancabile spazio gastronomico che condividono con la generosità tipica dei calabresi. Le partite del Catanzaro riescono a regalare anche questi momenti di piacevole aggregazione e di condivisione di un popolo che avverte il bisogno di rafforzare i legami identitari con la propria terra. E da questo popolo è arrivata l’ennesima lezione di amore incondizionato verso la squadra del cuore.
Fin dai primi minuti e per tutta la durata della partita, i sostenitori giallorossi non hanno smesso un secondo di cantare ed incitare i loro beniamini. Sebbene la squadra del presidente Noto abbia beccato una sonora sconfitta e le giocate in campo non siano state quelle a cui siamo stati abituati in questo comunque avvincente campionato di serie B, ad assicurare spettacolo ci hanno pensato i tifosi giallorossi.
La comunità giallorossa che riempie in tutte le partite fuori casa i settori riservati agli ospiti, è diventata famosa ed apprezzata, in tutte le città italiane, non solo per la qualità del tifo, ma anche per correttezza, educazione e rispetto nei confronti delle tifoserie avversarie e della popolazione residente.
È con questo spirito che, di fronte all’incredulità dei diecimila tifosi cremonesi, a fine partita la curva occupata dai tifosi giallorossi ha continuato a cantare a festa ed ad osannare i propri beniamini. Il mister Caserta e l’intera squadra sono stati accolti sotto la curva con un calore ed un entusiasmo tipici di una grande ed esaltante vittoria. In effetti vittoria è stata.
Se il Catanzaro ha perso sonoramente sul campo, a Cremona abbiamo assistito al trionfo dei valori autentici di uno sport che deve unire e non dividere. A vincere sono state le emozioni di una tifoseria indomita, vero patrimonio di un territorio desideroso di futuro. (fc)