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Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria

Bocciata dal richiesta per il ritorno degli assistenti sociali all’interno del Gom

Una situazione drammatica quella determinata dall’assenza degli assistenti sociali che prestavano servizio all’interno del Grande Ospedale metropolitano di Reggio. Nei giorni scorsi il Centro Agape rappresentato da Mario Nasone e l’ordine regionale degli assistenti sociali dalla consigliera Francesca Mallamaci  hanno incontrato il commissario straordinario del GOM ing. Iole Fantozzi dalla quale hanno appreso con grande amarezza la decisione dei commissari regionali Cotticelli e Crocco di respingere al mittente la richiesta fatta nel mese di luglio dalla delegazione composta anche dai sindacati  di ripristinare il Servizio sociale all’interno dell’azienda ospedaliera, presenza che   in modo sconcertante  era stata completamente azzerata con l’andata in pensione dell’ultimo degli assistenti sociali in servizio.

«Reggio – dichiara Mario Nasone – acquisisce così un altro record nazionale negativo che vede due presidi ospedalieri importanti , il Riuniti ed il Morelli, sprovvisti di questa importante figura professionale di aiuto alle persone che vivono una condizione di sofferenza. Per capire il vuoto che si è creato basta fare un giro nei raparti, chiedere agli operatori sanitari per rendersi conto del prezioso lavoro che è venuto a mancare proprio in piena pandemia in particolare nel servizio di raccordo con le famiglie che spesso non possono visitare i congiunti per le norme anti covid e soprattutto  per il collegamento che gli assistenti sociali assicuravano  con la rete territoriale anche per garantire dimissioni protette Nonostante la richiesta motivata dall’ing.  Fantozzi i  Commissari Cotticelli e Crocco non hanno ritenuto di autorizzare i concorsi, né tanto meno di inviare i fondi richiesti per rimpiazzare almeno di due unità il vecchio organico. Dalla voce del commissario del Gom, coadiuvata da Santo Ceravolo e Gianluigi Scaffidi del suo staff, si è appreso di una grave carenza delle dotazioni organiche, in tutti i ruoli assistenziali, che mette a rischio anche la normale attività ospedaliera. Proprio nella stessa mattinata il Direttore dell’UOC di Radioterapia ha inviato una nota ai Commissari Cotticelli e Crocco e per conoscenza al Ministro ed al Vice Ministro della Salute ed al Presidente della Regione con cui comunica l’impossibilità a far fronte a garantire prestazioni di radioterapia ai pazienti oncologici che saranno costretti, con l’attuale assetto, ad emigrare fuori Regione per essere curati.

«A fronte di otto sale operatorie solo la metà è utilizzabile a causa di carenza di personale mentre in tutti gli altri reparti, alcuni fondamentali per un hub quali Oncologia, Ematologia e Centro Trapianti Midollo Osseo, Ortopedia, Pronto soccorso, Chirurgia vascolare, Chirurgia toracica si rischia di dovere diminuire l’attività in modo drastico.Tale drammatica situazione è stata più volte rappresentata ai commissari Cotticelli e Crocco che, però, hanno dimostrato di non tenere in alcun conto tale realtà trincerandosi dietro motivazioni di natura ragionieristica che nulla hanno a che vedere con il dovere della tutela della salute dei Cittadini per come sancita anche dalla Costituzione e più volte ribadita da dalla Corte Costituzionale.Per tale situazione, i commissari governativi sono stati addirittura convocati dal Prefetto di Reggio Calabria ma, anche in quella sede, hanno ribadito motivazioni e convinzioni errate anche di fronte alla realtà, dimostrata per tabulas, che il GOM di Reggio Calabria è penalizzato rispetto, per esempio, all’Ospedale Pugliese di Catanzaro che con più personale e minore produttività del GOM riceve un maggiore finanziamento.

«Una situazione drammatica che finora ha retto per i sacrifici del personale (ben 40.000 sole le ore di eccedenza ad oggi accumulate). Il Centro Agape, che ringrazia per il suo impegno  il consigliere regionale Marcello Anastasi presente all’incontro, fa appello a tutte le forze sociali interessate a mobilitarsi contro  il progressivo scadimento dell’assistenza ospedaliera per colpa di commissari inadeguati e solleciterà tutti gli organismi istituzionali al dovuto intervento fermo restando che è intenzione del Centro intende costituire un pool di legali per procedere a specifiche denunce di quanti stanno causando, con comportamenti irresponsabili ed errati, questa grave situazione.Si coglie, infine, l’occasione per stigmatizzare il comportamento dell’ASP di Reggio Calabria che pur avendo avuto uno specifico finanziamento per dare corso ad oltre quattrocento assunzioni da oltre sei mesi non ha attivato nemmeno una procedura concorsuale. Su questi temi serve in particolare una azione decisa dei parlamentari della nostra regione verso il Governo nazionale». (rrc)