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Buon compleanno Cittanova: 4040 candeline per illuminare il futuro di una comunità

Buon compleanno Cittanova: 404 candeline per illuminare il futuro di una comunità

di FRANCESCO RAO – 404 anni di cultura per i quali ogni cittanovese dovrebbe essere orgoglioso; 404 anni di storia che vorrei auspicare potessero al più presto diventare parte dei programmi di studio per i nostri giovani, i quali anche per nostra ignavia non hanno conosciuto i personaggi illustri nati  in questo luogo per essere poi apprezzati in Italia e nel mondo in campo scientifico, letterario, giuridico, artistico e medico.

404 anni di lavoro compiuto quotidianamente dai cittanovesi contadini, pastori, artigiani, commercianti, imprenditori, professionisti e intellettuali nei quali dal nulla è stato sempre realizzato molto; 404 anni nei quali non sono mancate rovine, tristezze e sofferenze, ma alla fine hanno prevalso sia la luce della speranza sia la capacità di reagire per andare avanti con fierezza; 404 anni per i quali vorrei poter sperare di poter leggere in futuro belle pagine per questo paese, affinando un messaggio volto a far crescere in meglio la nostra reputazione collettiva, mettendo da parte il vuoto dei risentimenti e delle animosità.

Le difficoltà, i problemi, l’inefficienza, lo spirito contraddittorio, le critiche (a fin di bene) e persino la faziosità politica rappresentano il sale della vita e possono diventare anche una grande opportunità per rendere tangibile la crescita sociale ed economica delle aree interne, evitando la spoliazione e la povertà. A ciò si accosti la ricchezza poco valorizzata, posta sotto i nostri occhi e spesso resa invisibile dall’abitudine.
La capacità di elaborazione propositiva, attuata mediante il confronto, oltre ad essere un metodo di lavoro può rendere possibile la crescita, arrecando miglioramenti a tutti e non a pochi. È questa la sfida da vincere  per diventare attrattori di turismo e poter dare vita all’implementazione.
Passeggiando per le vie del centro storico possiamo ancora ammirare bellissimi portali i quali rappresentano la vita di quelle radici che alimentano il gigante fusto e la chioma di una cultura riflessa nelle zone di recente edificazione nelle quali  è possibile ammirare il senso della modernità che riflette il progresso compiuto. Molto spesso però, non me ne voglia nessuno, i social sono divenuti  un “non luogo” paragonabile ad una discarica nella quale sono stati conferiti, senza pietà e senza capacità riflessiva, tutto ciò che abbiamo senza considerare il valore  della storia e il peso della bellezza di questo paese, ancora vivo grazie alle persone che hanno scelto di restare per abitare le singole case, continuando a svolgere la propria parte, compiendo immani sacrifici molto spesso silenziosamente e riponendo fiducia anche nei confronti di quanti, a prescindere, sono stato e saranno bastion contrario.

Questi ultimi, senza rendersi conto, avrebbero potuto fare molto bene al nostro paese, canalizzando in modo costruttivo ogni malessere. Ancora oggi  la sfiducia viene sbandierata come fosse la fine del mondo e attraverso la pervasività della comunicazione si continua a buttare dalla finestra bacinella, bambino e acqua sporca.
Oggi, più di ieri, dagli errori si può costruire. Una forte sub cultura, poco incline a credere nella capacità di migliorarsi preferisce usare con cattiveria le macerie delle scelte passate per lapidare la buona volontà dei pochi sognatori.
La nostra web reputation è la prima cancrena da curare. Ci riusciremo? Questo non toccherà a me dirlo. Sarà il tempo a scrivere altre pagine.

Da uno dei tuoi figli, buon compleanno Cittanova. (fr)