Il deputato reggino Francesco Cannizzaro, ha ribadito al sottosegretario della Salute, Andrea Costa, la necessità dello stop al commissariamento della sanità calabrese e il riconoscimento dell’Irccs al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
Qui per due giorni di incontri istituzionali, affiancato da Cannizzaro, promotore della visita, Costa ha voluto conoscere nel dettaglio la situazione dell’Asp e del Grande Ospedale Metropolitano, incontrando medici, personale sanitario e dirigenti. A questo fine si è tenuta una riunione generale insieme ai vertici aziendali, durante cui ciascuno per le proprie competenze settoriali ha illustrato lo stato dell’arte. Spazio soprattutto alle parole di chi amministra, quindi Jole Fantozzi, Commissario dell’Azienda Ospedaliera, ed a Gianluigi Scaffidi, Commissario dell’Asp.
Tutti d’accordo sulle enormi limitazioni e contraddizioni dettate dal Commissariamento, in netto contrasto con i piani di sviluppo aziendale e con le emergenze imposte dalla pandemia. In primis la carenza di personale, in deficit di almeno 700 unità.
Il Sottosegretario ha voluto, principalmente, ascoltare e quindi prendersi carico delle istanze pervenute dagli esperti del Gom e dal deputato reggino Cannizzaro, il quale più volte ha portato all’attenzione del Parlamento la questione sanità calabrese. Non soltanto per difetti, ma anche per pregi. Esempi virtuosi si trovano in diversi reparti dell’Ospedale reggino, per alcuni dei quali appunto è stato da tempo avviato l’iter per l’ottenimento dello status di Irccs., che segnerebbe un cambiamento fondamentale sia dal punto di vista economico sia logistico per i “Riuniti” di Reggio e più in generale per la Calabria. Una regione ogni anno chiamata a sborsare circa 350 milioni di euro per la migrazione sanitaria dei suoi pazienti, stanchi a loro volta di vedere spesso negati basilari diritti alla salute.
Andrea Costa nel prendere appunti su tutte le richieste inoltrate dai vertici sanitari reggini, ha assicurato che lo Stato è vicino a tutti territori, soprattutto quelli non al passo coi tempi.
Ripartire dalle eccellenze e dai punti di forza che anche qui trovo è stato il leitmotiv del Sottosegretario, nel corso del sopralluogo.
Obiettivo: ridare dignità alle strutture, ai pazienti ed agli operatori calabresi, restituendo la gestione del settore a chi ne è territorialmente competente, quindi la Regione. Basta uomini imposti dall’alto che nulla hanno a che fare con la Calabria o con la Salute.
Dopo la lunga riunione presso l’ufficio del Commissario straordinario Jole Fantozzi, un pit-stop al Centro vaccinale ospitato dal vicino Consiglio regionale, dove ad accoglierlo c’era il presidente Giovanni Arruzzolo. Il Sottosegretario si è detto «felice di vedere molti giovani ad operare per il prossimo con il sorriso sulle labbra», soffermandosi a chiacchierare con alcuni di loro prima di andar via proseguendo con gli incontri istituzionali in agenda. (rrc)