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La prima Festa dei Briganti

CASALI DEL MANCOA (CS) – La prima Festa dei Briganti

Domani a Pratopiano, Casali del Manco, è in programma la prima edizione della Festa dei Briganti, organizzata dall’Associazione culturale Sguardi Ecologici con la collaborazione di Peppino Curcio, esperto di brigantaggio.

La scelta del luogo non è casuale: in questa località si consumarono alcuni degli avvenimenti briganteschi più significativi del territorio.

Nel corso degli ultimi tre secoli, infatti, questo comprensorio rurale ha annoverato un numero impressionante di briganti. A Pratopiano fu ucciso Pietro Monaco: uno dei più famosi briganti post unitari insieme alla moglie, la brigantessa Maria Oliverio detta Ciccilla. La storia e le gesta di Pietro Monaco e Ciccilla (nomignolo che sta per regina, derivando dal vezzeggiativo femminile di Ciccillo, ossia del re Francesco II), riecheggiarono su tutti i giornali dell’epoca, non solo in Italia ma anche in Francia e Inghilterra.

Nella mostra che accompagnerà l’evento sarà infatti esposto un giornale parigino (Le Journal illustré) con la prima pagina interamente dedicata alla brigantessa e un lungo articolo di Alexandre Dumas che la descrive come “crudelissima furia”, colpevole del truce assassinio della sorella e del brutale gesto verso il corpo del marito morto, al quale tagliò la testa affinché non venisse esposta al pubblico ludibrio. Si narra, infatti, che nei pressi di Pratopiano, Ciccilla, dopo l’assassinio di Pietro Monaco, tradito dai suoi compagni, per non fare esporre la testa nelle piazze a mo’ di esempio, taglio e bruciò la testa di Pietro Monaco in modo da renderne irriconoscibile il corpo e sottrarlo al macabro esempio. La tradizione orale indica come luogo dove venne bruciata la testa proprio un castagno presente lungo il Cammino di Pratopiano.

Un altro capo brigante, Nicola Rende, poco conosciuto ma non meno crudele di Pietro Monaco ebbe pure come teatro delle sue gesta Pratopiano. Come documentato da fonti presenti nell’Archivio di Stato di Cosenza, nel 1850 dopo la sua evasione dal carcere di Catanzaro, assieme ad altri due briganti del catanzarese, Nicola tenne a Pratopiano un vero e proprio raduno di briganti per festeggiare la sua evasione. Nei documenti si ritrovano i nomi di decine di briganti: Arnone di Trenta-Feruci; Coscarella, alias Palumbo di Torzano (oggi Borgo Partenope); Magarò di Spezzano Grande (oggi Spezzano della Sila); Falbo di Celico, Cava di Pedace: una vera e propria orgia brigantesca!

Questi due episodi sono esplicativi di quanto il brigantaggio fu particolarmente presente nei casali cosentini, come si evince da recentissimi studi riferiti agli atti del Prefetto di Cosenza dell’epoca, Guicciardi, e confermato da molti studiosi del fenomeno.

La questione del brigantaggio ha avuto una doppia interpretazione: da un lato di romantica rivolta contro il potere costituito (come lo considerava Alexandre Dumas e Nicola Misasi) e dall’altro un fenomeno puramente delinquenziale.

La festa ha lo scopo di far conoscere queste storie di briganti accadute in tutti i casali di Cosenza. L’appuntamento per l’accoglienza dei partecipanti è prevista alle 8; alle 10 si svolgerà la passeggiata lungo il Sentiero dei Pratopiano, con rientro a mezzogiorno. 

Dopo la pausa pranzo con vivande tipiche, alle 17 inizierà, presso il teatro naturale, la seconda parte dell’evento, con racconti briganteschi di Peppino Curcio, Francesco Caravetta, Paolo Rizzuti, Battista Bruno e Francesco Morrone, inframmezzati da momenti musicali a cura di Sergio Aquino e Giuseppe Longobardi. Intorno alle ore 20:00 sarà proiettato il film Ciccilla, prodotto dal Circolo Culturale Prometeo88.

Durante la giornata, i partecipanti potranno anche visitare una mostra allestita per l’occasione dove si potranno ammirare costumi e oggetti d’epoca, disegni raffiguranti alcuni dei briganti più famosi ed uno stand espositivo di coltelli di pregio creati da Salvatore Tarantino. (rcs)