In scena questo pomeriggio, a Castrovillari, alle 19.00, presso la Sala Consiliare, lo spettacolo La classe. Un docupuppets per marionette e uomini di Fabiana Iacozzilli.
Lo spettacolo, che rientra nell’ambito della rassegna Primavera dei Teatri, è con Michela Aiello, Andrei Balan, Antonia D’Amore, Francesco Meloni, Marta Meneghetti. La collaborazione alla drammaturgia è a cura di Marta Meneghetti, Giada Parlanti ed Emanuele Silvestri.
Un docupuppets fatto da pupazzi e da uomini, ma anche un rito collettivo in bilico tra La Classe morta di Kantor e I cannibali di Tabori in cui l’adulto rilegge i ricordi di un’infanzia vissuta nella paura di buscarcele, interpretati da pupazzi in mano a un misterioso deus ex machina. Una storia nata dai ricordi delle elementari della Iacozzilli nell’istituto “Suore di Carità”, in particolare quelli legati alla sua maestra, Suor Lidia.
Questi ricordi/pezzi di legno, si muovono senza pathos su dei tavolacci che ricordano banchi di scuola, tavoli da macello o tavoli operatori di qualche esperimento che fu. Intorno silenzio. Solo rumori di matite che scrivono e di compagni che respirano. I genitori sono solo disegnati su un cadavere di lavagna ma poi ben presto cancellati.
Nel silenzio dei loro passi, questi corpicini di legno si muovono in un Mondo-Suor Lidia – unica presenza in carne ed ossa che sfugge alla vista di pupazzi e pubblico – generatrice di paura. In questa riflessione sul senso profondo del ricordo, in questa ricerca di pezzi di memorie andate, è emerso quello in cui Suor Lidia affida a Fabiana la regia di una piccola scena all’interno di una recita scolastica, decidendo, forse, insieme a lei, la sua vocazione. Uno spettacolo che voleva parlare di abusi di potere ma parla di vocazioni. (rcs)