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Lo spettacolo Così parlò Bellavista

CATANZARO – Lo spettacolo Così parlò Bellavista

Domani sera, a Catanzaro, alle 21, al Cinema Teatro Comunale, in scena lo spettacolo Così parlò Bellavista di Luciano De Crescenzo, con l’adattamento teatrale scritto da Geppy Gleijeses.

Lo spettacolo, con Geppy Gleijeses, Marisa Laurito, Benedetto Casillo, Antonella Cioli, Gigi De Luca, Vittorio Ciorcalo e Gianluca Ferrato (Cazzaniga), Ludovica Turrini, Gregorio De Paola, Agostino Pannone, Walter Cerrotta, Brunella De Feudis, apre la stagione teatrale di AMA Calabria, ideata e diretta da Francescantonio Pollice.

«L’adattamento teatrale che ho scritto – si legge in una nota di Geppy Gleijeses – non è affatto una pedestre sbobinatura del film. Chi sa di cinema e di teatro ci insegna che sono necessari codici di comunicazione molto diversi. Lo spazio scenico a cui ho pensato e che Roberto Crea ha splendidamente realizzato, ritrae il Palazzo dello Spagnolo, che con i suoi incroci di scale e le sue prospettive diventa un luogo della mente».

«Nella corte del palazzo, suddividendo a volte la scena in settori – ha aggiunto – si svolge tutto il racconto, con il cenacolo, il tavolo dei pomodori, la trattoria, il negozio di arredi sacri e via dicendo. Non avrei potuto condurre in porto questa impresa senza attori straordinari come Marisa Laurito, deliziosa interprete che è stata la migliore amica di Luciano (a questo fatto ci tiene assai!), Benedetto Casillo, mitico Salvatore vice sostituto portiere. E delle musiche in parte originali e in parte nuove del maestro Claudio Mattone».

«Ah, dimenticavo: Bellavista sarò io, perdonate l’ardire – ha detto ancora –. Abbiamo voluto ambientare lo spettacolo negli stessi anni del film e in realtà non abbiamo dovuto adeguare all’oggi nemmeno una battuta. Come ci ha insegnato Luciano, dobbiamo avere fede: “Napoli, con il suo spirito d’adattamento, è forse l’ultima speranza che ha il genere umano per sopravvivere”».

«I sentimenti nostri, quelli veri, quelli che Luciano ha descritto, non sono cambiati e non cambieranno mai» ha concluso. (rcz)