LAMEZIA TERME (CZ) – Il vescovo Parisi ha presieduto le celebrazioni della Domenica delle Palme

Il vescovo di Lamezia Terme, monsignor Serafino Parisi, ha celebrato la Domenica delle Palme, giorno in cui la Chiesa ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme osannato dalle folle.

«Seguiamo il cammino di Gesù – ha detto il vescovo – Però, poi, entrati nella nostra città dove la nostra esistenza, si svolge (la famiglia, la scuola, il lavoro, il tempo libero, le varie occupazioni che ognuno di noi compie), dobbiamo esprimere, con lo sguardo verso il Padre, la nostra certezza che Colui che è tenero, misericordioso, paziente, Colui che ama la nostra vita e ci chiama a conversione, vuole darci il suo amore».

«Nel cammino verso Gerusalemme – ha detto al riguardo monsignor Parisi – Gesù aveva la consapevolezza che quello sarebbe stato il cammino finale: l’ingresso in Gerusalemme accolto come re e poi ucciso come un malfattore. Dentro la determinazione di Gesù, che era certamente la sofferenza che portava con sé e che raccoglieva tutta l’ansia, la difficoltà, la fragilità, il dolore, il peccato, la sofferenza del mondo di tutta l’umanità, c’era anche la certezza che il Padre non lo avrebbe abbandonato nell’ora della prova. Ecco perché entrare a Gerusalemme significa anche per noi fare l’ingresso dentro la realtà concreta, la città all’interno della quale abitiamo la vita che siamo chiamati ogni giorno a vivere e che è fatta, certamente di momenti belli, però anche di momenti duri da vivere, da capire, da accettare».

«Quindi – ha aggiunto il Vescovo – entriamo nella vita di ogni giorno, difficile da interpretare e da vivere, con la certezza che siamo amati da un Dio che è Padre e non ci abbandona. Noi andiamo con i ramoscelli di ulivo che indicano la pace. Immaginate quanto bisogno di pace c’è oggi nel mondo! Si paventa lo spauracchio delle armi nucleari: è la follia. Davvero la guerra è la follia: non vince mai nessuno, tutti sconfitti. Ma anche nelle nostre piccole guerre, quelle che non hanno portata mondiale, quelle nelle famiglie, nei condomini, nei quartieri, c’è sempre da vedersi sconfitti. Per cui, portare il ramoscello d’ulivo vuol dire la consapevolezza che Dio ci ama e che questo amore lo dobbiamo praticare anche tra di noi».

Da qui l’augurio che «sia sotto questo segno che inizi la settimana Santa, la grande settimana della redenzione e della salvezza».

Durante la santa Messa presieduta dal Vescovo in Cattedrale, nel corso dell’omelia, monsignor Parisi, tra le altre cose, sottolineando che «oggi abbiamo ascoltato per intero la passione del Signore secondo l’evangelista Marco», ha chiesto: «Nella passione di Gesù quale parte stiamo svolgendo? Quale parte stiamo interpretando, vivendo? Dove ci mettiamo? Questa è – ha aggiunto – una domanda che consegno alla vostra sensibilità».

Poi, facendo riferimento alla prima lettura, il Vescovo ha ricordato che il profeta Isaia «diceva che il servo sofferente che non ha sottratto la sua faccia agli insulti e agli spunti, è rimasto in estrema confidenza con il Signore. Pur nel dramma della sua condizione, pur nella inspiegabilità della sua situazione concreta esistenziale, pur dentro l’impeto a gridare nei confronti del Signore il suo sconcerto, rimane legato a Dio. E lo dice chiaramente: io non resterò confuso; il Signore è dalla mia parte, mi accompagna, è mio sostegno; io non resterò confuso. Ed è lo stesso recupero che viene fatto nel Nuovo Testamento nella lettera di Paolo ai Filippesi che celebra Gesù nell’ora della crocifissione. Quando, cioè, c’è quel dramma di comprendere come mai il figlio di Dio, Gesù Cristo, sia sceso nel punto più basso dell’umanità, nel baratro -diciamo così – della disperazione, del buio, dove non si vedeva via d’uscita? E Paolo lo dice perché Gesù, pur essendo figlio di Dio, pur essendo Dio, ha voluto mettere da parte questa condizione per toccare realmente la tragedia vera dell’umanità. Non ne ha sentito parlare, non ha visto il dolore dell’umanità da lontano, non lo ha schifato, non lo ha evitato. Se lo è caricato addosso ed il peso di quel dolore lo ha fatto sprofondare dentro la fossa buia dell’umanità». (rcz)

CONFLENTI (CZ) – Nel lametino arrivano i biscotti solidali di “Una voce tante voci”

di FRANCESCA PAGLIARO – Mi chiamo Francesca, ho 32 anni e sono affetta da una malattia rara chiamata Malformazione di Chiari associata a Siringomielia (una lunga cisti piena di liquido presente nel midollo spinale). La mia è una malattia malformativa congenita (dalla nascita) del sistema nervoso, in cui le tonsille cerebellari scendono al di sotto della base cranica, entrando nel canale spinale. La dura scoperta avvenne nel 2021 in seguito ad una Rmn che mi era stata prescritta per tutt’altra ragione, ed il cui referto riportava la seguente dicitura “Sospetta Malformazione di Chiari, si consiglia consulto neurochirurgico”; fu una doccia fredda. Cominció così la mia trafila tra visite mediche, esami strumentali (potenziali evocati, elettromiografie, altre Risonanze) e la delicata e complicata ricerca di uno specialista esperto.

Un barlume di speranza, per mia grande fortuna, arrivò da un’Associazione speciale, che è un po’ come una grande famiglia: Aismac (Associazione Italiana Siringomielia e Arnold Chiari). Il loro sito (aismac.org) è stato una manna dal cielo, mi ha permesso di conoscere bene la malattia di cui soffro, di leggere le storie di altre persone affette dalla Chiari e soprattutto mi ha indirizzata verso la struttura più adatta alle mie esigenze. È anche grazie ad Aismac se fin da subito ho deciso di affrontare un percorso che nel settembre scorso (09/23) mi ha portato a subire un intervento presso l’Istituto Neurologico Besta che spero si riveli risolutivo e possa portarmi alla guarigione.

Quella di cui soffro è una malattia rara, e ogni malato come me vive nella speranza alimentata da un qualcosa di straordinario chiamata Ricerca, ed è grazie a questa che oggi posso raccontarvi la mia esperienza con il cuore più leggero.

Quest’anno anche AISMAC partecipa alla Campagna di primavera di Fondazione Telethon, una raccolta congiunta con le Associazioni in Rete, in cui gli incassi verranno divisi a metà.

Insieme all’associazione di volontariato di cui faccio parte “Una Voce Tante Voci” di Conflenti, che da sempre si occupa delle fasce fragili, abbiamo deciso di supportare questa campagna ed essere presenti con degli stand informativi e di raccolta fondi nel comune di Conflenti il 28 Aprile a partire dalle 10.00, e nel comune di Lamezia Terme (isola pedonale del corso Giovanni Nicotera) il 4 Maggio a partire dalle 17.00. Protagonisti della campagna saranno i famosi “cuori di biscotto”, nei gusti Pasta frolla, Cacao e gocce di cioccolato, Arance di Sicilia e gocce di cioccolato, inseriti in bellissime scatole di latta collezionabili per ognuna delle quali è consigliata una donazione minima di 15 euro.

Noi saremo lì, per sensibilizzare, contribuire, dare speranza: fare la nostra piccola ma indispensabile parte per correre insieme verso un unico grande traguardo.
Grazie a quanti ci aiuteranno.

Per informazioni o per ritirare i biscotti potete rivolgervi ai seguenti contatti: 3313523246 (Francesca), 3293343431 (Associazione “Una Voce Tante Voci”). (rcz)

SANTA CATERINA DELLO IONIO (CZ) – Successo per le Giornate Fai

Ha fatto il pieno di turisti Santa Caterina dello Ionio, grazie alle Giornate Fai organizzate dalla delegazione di Catanzaro. La manifestazione, infatti, ha previsto un tour guidato per le antiche chiese e i vetusti palazzi del Centro Storico, la rievocazione storica dell’attacco del Saraceni che ha avuto luogo presso la Torre Sant’Antonio nella zona Marina, la passeggiata all’Avamposto tra asinelli e palmenti rupestri e il laboratorio di scultura del maestro Antonio Tropiano, che ha permesso ad una moltitudine di visitatori di impugnare gli attrezzi del mestiere e scolpire in un tronco d’albero un borgo.

Nel pomeriggio di sabato le viuzze sono state animate dagli sbandieratori e nella serata un nutrito gruppo  ha fatto il giro dei catoj per degustare buon vino e specialità enogastronomiche del territorio.

Di notevole interesse è stato, anche, il Palazzo Baronale gentilmente aperto dai proprietari che ospita una mostra permanente. (rcz)

CATANZARO – Successo per l’evento “Umg svelata” all’Università Magna Graecia

Cultura, innovazione, ricerca, opportunità per i giovani e sviluppo del territorio. Queste le parole chiave che hanno caratterizzato l’evento “Umg svelata” svoltosi in occasione della Giornata nazionale delle Università. L’Ateneo di Catanzaro, accogliendo l’invito della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), si è fatto promotore di un articolato programma di iniziative per l’intera giornata di ieri durante la quale attraverso convegni, workshop e visite guidate sono stati svelati agli studenti e alla cittadinanza il sapere e le potenzialità di un Ateneo in costante crescita.

La manifestazione, inaugurata dal Magnifico Rettore dell’Umg, Giovanni Cuda, ha preso il via con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con la visione del video messaggio della ministra per l’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini, nell’ambito di un collegamento online trasmesso in diretta nelle varie aule dell’Edificio delle Bioscienze.

A questa prima iniziativa hanno partecipato Tiziana Montalcini, vicedirettrice del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Agostino Gnasso, Presidente Scuola di Medicina e Chirurgia, Francesco Luzza, Direttore Dipartimento di Scienze della Salute e Francesco Ortuso, Presidente Scuola Farmacia e Nutraceutica, che hanno evidenziato le peculiarità dei percorsi formativi e professionalizzanti offerti dall’Università di Catanzaro nel settore biomedico-farmaceutico sottolineando l’attenzione alle esigenze degli studenti e l’apertura al territorio.

A seguire, sono state organizzate le visite guidate nei laboratori dell’Università Magna Graecia: gli studenti hanno avuto l’occasione di conoscere la vita dei ricercatori e di apprezzare gli spazi di ricerca dotati di tecnologie all’avanguardia.

Sempre nell’arco della mattinata, si è svolto un altro evento, a cura del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia,, moderato dalla docente Paola Chiarella, per descrivere le tante attività che hanno consentito al Diges di diventare Dipartimento di eccellenza a livello nazionale, collocandosi al quinto posto della graduatoria nazionale dei Dipartimenti di studi giuridici. Insieme al Rettore e alla Direttrice del Dipartimento, Aquila Villella, i docenti Annarita Trotta, Anna Laura Giannelli, Maria Laura Guarnieri, Biagio Andò, Fulvio Gigliotti, Charlie Barnao, Marcello Mazzuca, Andrea Porciello e Domenico Bilotti, insieme alle dottoresse Giorgia Gargano e Claudia Atzeni, hanno evidenziato le caratteristiche di una realtà interdisciplinare che con il progetto “Diritto delle transizioni e sviluppo sostenibile” ha avuto la capacità di anticipare l’evoluzione del diritto e delle discipline ad esso correlate, costruendo snodi di ricerca e nuovi percorsi di alta formazione.

In conclusione della giornata, si è tenuta l’iniziativa “Dalle origini della Magna Graecia al futuro della Magna Graecia” che ha rappresentato un momento di condivisione con la cittadinanza dell’enorme potenziale dell’Ateneo di Catanzaro per l’intero territorio attraverso una narrazione che, dalla storia al futuro, ha svelato la caratterizzazione archeologica e paesaggistica della Magna Graecia tracciando una nuova visione di sviluppo. All’ evento conclusivo, moderato da Silia Gardini dell’Umg, svoltosi nel Complesso monumentale del San Giovanni, hanno partecipato il docente Francesco Cuteri che ha focalizzato l’attenzione sulle origini della Magna Graecia quale culla del sapere e l’esperto etnobotanico Carmine Lupia che ha svelato le peculiarità di un luogo caratterizzato anche da una biodiversità da salvaguardare e che offre nuovi approcci di ricerca e benessere per la collettività.

L’intervento della presidentessa del Sistema Bibliotecario dell’Ateneo di Catanzaro, Tiziana Montalcini, ha permesso di far conoscere un’altra realtà innovativa che opera non solo a supporto della comunità accademica ma dell’intera città. Il Sistema Bibliotecario Umg, vincitore di diversi finanziamenti, è presidio di cultura e la rende accessibile gratuitamente con consultazioni online e servizi dedicati. La relazione del presidente di Fondazione Università Magna Graecia, Geremia Romano, ha evidenziato l’importante contributo dell’ente per il diritto allo studio universitario che è riuscito a dare risposte concrete agli studenti attraverso l’erogazione di borse di studio alla totalità dei richiedenti, opportunità alloggiative attraverso il sistema residenziale e la creazione di nuovi posti letto con l’ambizioso progetto relativo all’ex scuola Chimirri, il servizio mensa nel campus, implementato con il delivery per le sedi distaccate rispetto al campus “Salvatore Venuta”, lo sportello di supporto psicologico gratuito agli studenti e il servizio navetta campus per facilitare gli spostamenti all’interno del campus universitario.

Presente l’assessore alla cultura, con delega ai rapporti con l’Università, del Comune di Catanzaro Donatella Monteverdi che ha ribadito la piena sinergia tra Comune e Ateneo per la programmazione di iniziative condivise per offrire sempre maggiori opportunità ai giovani e per sviluppare nuove visioni e connessioni. Durante l’evento è intervenuto anche il docente Umg Gian Pietro Emerenziani che ha posto l’attenzione sulle opportunità Erasmus per chi studia all’Ateneo di Catanzaro e ha poi lasciato spazio ad una studentessa che, attraverso un video messaggio, ha testimoniato la vocazione sempre più internazionale dell’Umg.

Coinvolti anche gli studenti degli Istituti secondari di secondo grado che, in occasione della Giornata nazionale delle Università, hanno avuto modo di vedere un video di presentazione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.

«Questa giornata – ha affermato il Rettore Giovanni Cuda – è stata un’occasione straordinaria per svelare l’Ateneo di Catanzaro che svolge un ruolo cruciale per la formazione dei giovani e per il territorio. La nostra missione è quella di promuovere lo sviluppo della cultura e della ricerca e per farlo abbiamo necessità di rafforzare il rapporto tra Università e comunità. Sono certo – ha dichiarato Cuda – che la strada intrapresa è quella giusta per rispondere alle tante sfide del futuro e per garantire ai nostri giovani di studiare, crescere e lavorare nella nostra amata terra». (rcz)

CATANZARO – “Fermare i suicidi”: il presidente Bosco all’iniziativa della Camera Penale

“Fermare i suicidi”, è stata la manifestazione organizzata dalla Camera Penale di Catanzaro in occasione della giornata di astensione proclamata dall’Ucpi per chiedere a Governo e Parlamento un intervento urgente per porre
fine al sovraffollamento carcerario e al dramma dei suicidi in carcere. All’iniziativa ha partecipato il presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco.

«L’allarme che proviene delle carceri italiane ci preoccupa sempre di più – ha detto – Suicidi, violenze, condizioni disumane che sembrano essere in contrasto con la Costituzione. A causa anche di politiche nazionali poco sensibili e sempre più populiste sul piano giudiziario, la situazione infatti si aggrava sempre di più nella misura di un restringimento delle garanzie e delle tutele minime che devo essere assicurate a tutti i cittadini. Un panpenalismo diffuso, pericoloso, che aggredisce soprattutto le fasce più deboli della società e che si riversa in reazionarie proposte legislative, come accaduto per i Cpr, veri e propri campi di concentramento all’aperto».

«Come amministrazione comunale – continua Bosco – abbiamo pochi strumenti a disposizione, ma sicuramente le misure finora messe in campo, come l’elezione del Garante dei detenuti e l’avvio di un dialogo con l’istituto penitenziario per l’avvio di alcuni istituti come la messa alla prova e lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, sono segni tangibili di come le istituzioni locali debbano occuparsi e preoccuparsi delle carceri e di chi ci abita. Ecco perché accolgo con favore la proposta emersa dal tavolo di oggi per l’istituzione di un consiglio di aiuto sociale nel circondario per affrontare il problema su piano sostanziale e non meramente teorico». (rcz)

SERRASTRETTA (CZ) – Graziella Catozza fa visita alla rabbina Barbara Irit Aiello

Mondi religiosi si incontrano. Graziella Catozza, presidente del cda Calabria Odv nonché responsabile calabrese del Movimento Laudato Sì, ha incontrato la rabbina Barbara Irit Aiello nella sinagoga di Serrastretta. «Si è trattato di una proficua occasione di confronto e di dialogo interreligioso – sottolinea la presidente Catozza – che vede impegnati ebrei e cattolici nel lavorare insieme per la pace. Viviamo tempi difficilissimi segnati da conflitti cruenti come la guerra in Ucraina e nella Terra Santa».

«Oggi più che mai – rimarca la responsabile regionale del Movimento Laudato Sì – dobbiamo costruire ponti e non muri, dobbiamo essere pronti a rinunciare al nostro egoismo ed applicarci ad agire per il bene degli altri, il bene di tutta la comunità».

Graziella Catozza e Barbara Aiello si sono anche soffermate a parlare di pari opportunità nell’ebraismo ricordando Ester, una delle figure femminili dell’Antico Testamento. Ester è la donna che libera il suo popolo dal genocidio, motivata da una grande fede e da un coraggio indomito misto a prudenza ed obbedienza. Nella tradizione ebraica è vista anche come ‘strumento’ della volontà divina per la salvezza del popolo ebraico. Una figura decisamente emblematica di cui ci sarebbe bisogno anche oggi per “far ragionare” i potenti della Terra e per ordinare quel “cessate il fuoco”, nei paesi dilaniati dalle guerre, che Papa Francesco ripete da sempre.

Nel corso dell’incontro Graziella Catozza ha ricordato che il Movimento Laudato Sì ha «una mission molto ambiziosa che è quella di cercare di coinvolgere il mondo cattolico e non solo, al fine di lavorare insieme per la cura della nostra casa comune, madre Terra. Si vuole contribuire in maniera sinergica e propositiva alla conquista della pace contro ogni conflitto, contro l’uso indiscriminato delle armi che si traduce in morte e distruzione non solo per le popolazioni ma anche per la salute del pianeta».

Il Movimento Laudato Sì, nato nel 2015 per volontà di Papa Francesco, è attualmente diffuso in tutto il mondo con centinaia di organizzazioni territoriali e migliaia di rappresentanti; il suo messaggio è, dunque, continuamente promosso a livello globale.

La referente calabrese del movimento ha evidenziato: «Sebbene le grandi cause abbiano bisogno di molte persone e risorse per avere successo, la buona notizia è che ci sono molte persone straordinarie, talentuose e impegnate che vogliono diventare volontari e contribuire alla nostra missione».

Barbara Irit Aiello è nata a Pittsburgh in Pennsylvania ma è ormai calabrese d’adozione. Infatti, da diversi anni si è stabilita a Serrastretta, piccolo centro montano dell’hinterland lametino, dove ha fondato la sinagoga Ner Tamid ( Luce eterna), unica nel Sud Italia. In questo antico borgo incastonato fra le montagne, la rabbina ha ritrovato le sue radici familiari: i luoghi e le tradizioni dei suoi avi che da Serrastretta sono emigrati in America nei primi anni del Novecento.

Rabbi Barbara ha voluto realizzare il luogo di culto perché nel Meridione d’Italia ed in particolare in Calabria, gli Ebrei hanno lasciato delle tracce importanti in quanto sono stati protagonisti della storia per secoli, nonostante le continue persecuzioni subite.

Pur mantenendo gli usi e i riti dell’ebraismo progressivo di cui fa parte, la rabbina ha instaurato e continua a mantenere un significativo dialogo con le istituzioni locali e con i rappresentanti della Chiesa cattolica. Diverse volte Rabbi Barbara ha organizzato iniziative di condivisione col sacerdote della comunità di Serrastretta invitando anche gli amministratori locali. Momenti di preghiera e di meditazione comunitaria volti alla difesa di principi e valori comuni come la pace, la giustizia; prese di posizione nette contro la violenza di ogni genere, contro le guerre che affliggono il pianeta e che l’incontro col Movimento Laudato Sì e col Cda Calabria Odv rafforza e ribadisce in piena consapevolezza. (rcz)

CATANZARO – Grande partecipazione al convegno sull’Intelligenza artificiale di Ammi

Grande partecipazione al convegno sull’Intelligenza artificiale di Ammi, Associazione mogli medici italiani – Donne per la salute, sezione di Catanzaro, tenutosi alla Cittadella di Germaneto.

«E’ fondamentale – ha affermato la presidente dell’associazione, Silvana Aiello Bertucci – essere informati su quello che ci circonda e accade intorno a noi, per essere cittadini consapevoli. Siamo onorate della presenza del professor Gianluigi Greco che rappresenta un motivo di orgoglio non solo per la Calabria ma per l’Italia intera».

E’ intervenuto l’assessore regionale alla Transizione digitale, Filippo Pietropaolo: «Ad inizio anno abbiamo inaugurato a Catanzaro una sede del Dipartimento per la trasformazione digitale che prima non esisteva. L’accesso ai servizi pubblici digitali contribuisce all’inclusione sociale e può aumentare la fiducia dei cittadini nella Pubblica amministrazione. I giovani sono i nostri principali interlocutori perché sono il futuro e si ritroveranno a condividere con l’intelligenza artificiale parte della loro vita quotidiana. Inoltre, dobbiamo anche supportare le aziende per creare delle nuove figure professionali».

Molto interessante e di notevole spessore la relazione del professor Gianluigi Greco, docente all’Unical, presidente dell’Associazione italiana per l’Intelligenza artificiale e responsabile della task force nazionale predisposta dal Governo Meloni sull’Intelligenza artificiale.

«In Calabria stiamo facendo delle cose eccezionali – ha sottolineato Greco – L’assessore Pietropaolo, ad esempio, sta lavorando per affrontare al meglio la grande sfida dell’Intelligenza Artificiale. Nella nostra regione si sta creando un ponte verso il futuro. Oggi si discute tanto di intelligenza artificiale, ma nella realtà le imprese sono lontanissime, i dati del politecnico di Torino ci dicono che il 72 per cento delle piccole medie imprese italiane non hanno ancora adottato sistemi di intelligenza artificiale».

«Abbiamo quattro macro ambiti a cui pensare – ha aggiunto – la formazione, la ricerca, le imprese. E poi la Pubblica amministrazione, che deve sapersi rinnovare. Per fare ciò servono una buona ed efficace comunicazione e un progetto di educazione alla cittadinanza digitale. L’Intelligenza artificiale ha un grande potenziale, ad esempio, in ambito sanitario, queste tecnologie possono prevedere meglio dell’uomo delle lesioni tumorali. Inoltre, bisogna sfatare alcuni falsi miti: questi sistemi non prendono decisioni, scavano nel passato per agire. Le nuove tecnologie sono macchine veloci da governare con pensieri lenti e la scuola ha una mission importante: ricordare che il pensiero umano è unico e inimitabile».

Hanno preso parola anche la consigliera nazionale Ammi, Concetta Carrozza; il presidente dell’Ordine dei medici di Catanzaro, Vincenzo Ciconte; la presidente della Società italiana di Chimica degli alimenti, Mariateresa Russo.

Tante le domande poste dagli studenti del liceo scientifico “L. Siciliani” di Catanzaro, accompagnati dal dirigente scolastico, Filomena Rita Folino e dai loro docenti. (rcz)

CATANZARO – Si consegna il Premio “Catanzaro Nostra”

Domani pomeriggio, a Catanzaro, alle 18, nella Sala Gissing del Complesso Monumentale San Giovanni, sarà consegnato il Premio Catanzaro Italia Nostra.

Si tratta di un prestigioso riconoscimento annuale, istituito dall’Associazione Italia Nostra – Sezione Catanzaro, dedicato a coloro che contribuiscono all’arricchimento e alla tutela del patrimonio culturale della città di Catanzaro e che vuole mettere in luce e celebrare l’impegno di chi opera nel rispetto dei valori sanciti dall’articolo 9 della Costituzione Italiana, promuovendo lo sviluppo culturale, la tutela del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.

Il premio si struttura in diverse sezioni secondo il tipo di tutela esercitata, tipologia contemplata nello statuto dell’Associazione. Le sezioni riguardano arte cultura, tradizioni, spettacolo, ambiente, tutte materie legate alla città di Catanzaro e in ciascuna sono state individuate persone che operano in città che hanno agito per la loro promozione e pertanto meritevoli di riconoscimento pubblico. Lo scopo è anche quello di ampliare la platea delle persone interessate a creare cultura diffusa, cosa per la quale ciascuno può contribuire.

I premi saranno motivati e consegnati dai componenti del direttivo della sezione “Italia Nostra” di Catanzaro: la presidente Elena Bova, il vice presidente Aldo Ventrici, la segretaria Rossella Greco, la tesoriera Maria Teresa La Vitola e la componente Marisa Gigliotti. (rcz)

CATANZARO – Inaugurata la mostra personale “Max Marra”

Fino al 31 maggio è possibile visitare, negli Spazi della filiale di Catanzaro della Banca Montepaone la mostra personale Max Marra. Corpi di Materia e cielo a cura del critico Teodolinda Coltellaro.

La serata inaugurale è stata salutata da un grande successo di pubblico che ha apprezzato il lavoro creativo del Maestro paolano   attraverso la selezione espositiva delle opere offerte alla visione. L’evento è  stato introdotto dal Presidente della Fondazione Banca Montepaone, Giovanni Caridi, che ha analizzato il percorso fin qui svolto nell’ambito del progetto Art Cube – Spazio per la Cultura,  sottolineando la qualità  di quanto proposto e la bontà dell’idea che si sta sviluppando, ossia  portare gli artisti e le loro opere  nella quotidianità dei  luoghi  il lavoro, offrendo ad un più ampio e variegato pubblico di fruitori  la possibilità  di approcciarsi all’arte contemporanea al di là degli spazi comunemente adibiti a tale funzione. 

Il critico Teodolinda Coltellaro ha offerto una coinvolgente narrazione della mostra che, oltre ad affondare l’analisi della sostanza linguistica delle opere, ha offerto attraverso esse una lettura che rimanda sempre e comunque ad una motivazione etica di fondo. Ha, inoltre, ribadito l’importanza dei valori essenziali della memoria affermando come «nel silenzio delle cose l’artista colga il canto profondo della materia che, da costruttore d’armonie, trasforma, plasma, sublima in oggetti poetici. Le sue opere sanno di scultura e di pittura senza esserlo, riecheggiano tracciati concettuali, di informale-materico, rievocano sentieri di un’arte povera che scava nelle emozioni, degli altri e proprie, un’arte che cura le ferite della quotidianità». 

L’artista Max Marra, nel suo intervento, dopo aver ricordato che «che l’opera è gravità di materia, è corpo sensibile che rimanda ai valori essenziali dell’esistere», ha spiegato che ancora oggi combatte con la materia.

«La materia è un corpo e noi siamo circondati da corpi che soffrono, oggi più di ieri. L’artista deve essere trasmettitore di valori, valori umani. La ferita suturata è un valore umano. Noi dobbiamo essere capaci di alleviare le ferite degli altri attraverso la poesia dell’arte. Proprio per questo quello che facciamo non è facile. Ma la penitenza non è mai troppa per sognare il cielo e la sua purezza». (rcz)

 

CATANZARO – Addio a Carlo Manente, Fiorita: «Non dimenticheremo il partigiano catanzarese»

di NICOLA FIORITA – Oggi pomeriggio Catanzaro accompagnerà per l’ultimo saluto Carlo Manente, un uomo che con la sua storia ha contributo a scrivere un pezzo di Resistenza italiana e di cui la città deve essere orgogliosa.

Tutti quelli che negli anni hanno avuto modo di formarsi politicamente e culturalmente nella nostra città erano a conoscenza di questa grande testimonianza storica e politica per il suo impegno divulgativo che lo aveva contraddistinto con grande coraggio e tenacia.

Carlo Manente, ultimo testimone dell’eccidio di Montalto di Cessapalombo nelle Marche, era andato via da Catanzaro a 18 anni per combattere sui monti per liberare l’Italia dall’occupazione nazi-fascista. Rientrato nel capoluogo, dopo un periodo di riflessione, si è fatto testimone attivo della storia partigiana che ha animato quegli anni.

Adesso che non c’è più, abbiamo il dovere di non disperdere il patrimonio culturale e valoriale che il partigiano Carlo ci ha lasciato. Perché una storia come la sua non può essere dimenticata e, anzi, deve essere diffusa e divulgata tra le nuove generazioni, soprattutto catanzaresi, che potranno essere fieri del partigiano Carlo. (nf)

(Nicola Fiorita è sindaco di Catanzaro)