L’OPINIONE / Mariaelena Senese: È urgente cambio di passo nelle politiche regionali per sviluppo della Calabria

di MARIAELENA SENESE – Negli ultimi anni, il Sud Italia ha dimostrato una crescente attrattività e competitività, confermandosi la terza regione più attrattiva tra i 22 Paesi del Mediterraneo, secondo i dati del Mediterranean Sustainable Development Index (Msdi). Tuttavia, nonostante questi progressi significativi, la Calabria continua a soffrire di un grave ritardo infrastrutturale che ostacola il pieno sviluppo delle sue potenzialità economiche e sociali.

Dati significativi emergono dal rapporto Msdi, che evidenzia come il Sud si posizioni al quinto posto nell’analisi economica e al terzo posto nella dotazione di asset, dimostrando una capacità crescente di attrarre investimenti e sviluppare innovazione e cultura. Tuttavia, in Calabria, questi progressi sono ancora frenati da un’infrastruttura inadeguata, che impedisce alla regione di sfruttare appieno queste opportunità.

In particolare, il rilancio del Porto di Gioia Tauro rappresenta una priorità assoluta. Questo porto, uno dei più grandi del Mediterraneo, ha un potenziale strategico per trasformare la Calabria in un hub logistico di rilevanza internazionale, creando nuove opportunità di lavoro e crescita economica. È imperativo che si investa in maniera decisiva nel miglioramento delle infrastrutture portuali e delle reti di trasporto ad esse connesse, per aumentare la competitività del porto e attrarre investimenti internazionali.

La creazione di nuova occupazione è un’altra questione centrale per la nostra regione. Sebbene il Sud abbia registrato un incremento dell’occupazione del 3,1% nel 2023, superando la media nazionale, la Calabria deve fare molto di più per colmare il divario con le altre regioni italiane. È necessario potenziare le politiche attive del lavoro, incentivare la nascita di nuove imprese e sostenere l’innovazione tecnologica, in modo da offrire ai giovani e alle donne svantaggiate opportunità concrete di impiego stabile e qualificato.

Il Mezzogiorno, e con esso la Calabria, rivestono un’importanza strategica non solo per l’Italia, ma per l’intera area mediterranea. Con una visione lungimirante e investimenti mirati, la nostra regione può diventare un ponte naturale tra l’Europa e l’Africa, sfruttando il suo ruolo centrale nel contesto geopolitico ed economico del Mediterraneo. Il successo del Piano Mattei e della Zes unica dipenderà anche dalla capacità della Calabria di superare le sue carenze strutturali e di inserirsi pienamente in questo processo di trasformazione.

In conclusione, riteniamo indispensabile sottolineare l’urgenza di un cambio di passo nelle politiche regionali e nazionali, per trasformare le sfide in opportunità concrete di sviluppo, crescita e occupazione per tutta la regione. (me)

[Mariaelena Senese è segretaria generale Uil Calabria]

Il Consigliere Lo Schiavo: Manca ancora il progetto esecutivo del nuovo ospedale di Vibo

Il Consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha evidenziato come «nonostante le rassicurazioni e gli annunci che si sono susseguiti negli ultimi mesi, è ormai evidente che l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia è di fronte ad una nuova impasse, sia dal punto di vista formale che da quello sostanziale».

«Giusto per focalizzare l’attenzione su un elemento centrale – ha spiegato – dopo l’approvazione del Progetto esecutivo stralcio (relativo ad opere per un ammontare di circa 15 milioni di euro), avvenuta nel febbraio 2023, ancora si attende che venga approvato il progetto esecutivo completo dell’opera».

«Per chiarire i motivi che sottendono a tale circostanza, e considerato che il progetto esecutivo dovrebbe essere approvato ai sensi del nuovo Codice degli appalti entrato in vigore dal 1.4.2023 – il che potrebbe creare problemi di insufficienza finanziaria rispetto il precedente progetto definitivo approvato nel 2022», il consigliere ha presentato un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, «per sapere: entro quando si prevede di approvare il progetto esecutivo completo del nuovo ospedale di Vibo Valentia; per quali esigenze – finanziarie, tecniche o di altra natura – è stato concordato di redigere e approvare, nell’anno 2023, il cosiddetto “Progetto esecutivo stralcio” anziché l’intero progetto esecutivo; se il progetto esecutivo verrà redatto secondo la legge vigente (vedi allegati al nuovo Codice dei Contratti pubblici) oppure applicando la precedente normativa; se la Regione non ritenga di investire l’Anac della suddetta problematica, considerata l’anomala situazione creatasi a causa del notevole lasso temporale, peraltro in incremento, trascorso tra l’approvazione del progetto definitivo e quella del progetto esecutivo completo». (rvv)

Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, Legambiente: Chiederemo al Ministero di intervenire

Legambiente Calabria ha reso noto che chiederà al «Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica un intervento urgente per esercitare le proprie funzioni di sorveglianza sulla gestione dell’Area marina protetta Capo Rizzuto affidata alla Provincia di Crotone».

Una decisione presa a seguito della replica del presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari che, quale Ente gestore dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto, «ritiene – ha rilevato Coldiretti – di non avere responsabilità e competenza sui fatti descritti nella precedente nota stampa di Legambiente Calabria, evidenzia una fondamentale inconsapevolezza degli obblighi che derivano dall’affidamento in gestione dell’area stessa».

«Senza entrare in inutili polemiche – prosegue la nota – poco funzionali allo scopo della nostra Associazione di pervenire ad una congrua tutela di un bene collettivo importantissimo ed allo stato ben poco salvaguardato, ci limitiamo ad allegare la convenzione per la gestione dell’Area Marina protetta, firmata dalla Provincia con il Ministero della Transizione Ecologica nell’anno 2021, invitando tutti alla lettura, a partire dall’intero art. 3 in cui viene esplicitato che “il soggetto gestore garantisce il perseguimento delle finalità e il rispetto delle norme di tutela di cui al decreto interministeriale del 27 dicembre 1991, istitutivo dell’area marina protetta “Capo Rizzuto”, coerentemente alle previsioni di cui all’art. 27 della legge 31 dicembre 1982, n. 979, e di cui all’art. 19 della legge 6 dicembre 1991, n. 394”». 

«E non solo – si legge – anche i commi 2 e 3 dell’articolo 3 richiamati dal presidente Ferrari, che, comunque, devono essere rispettati dalla Provincia stessa, affermano che “al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1 il soggetto gestore provvede ad adottare tutte le misure necessarie affinché siano portati a conoscenza della generalità dei cittadini, l’estensione, i confini e la zonazione dell’area marina protetta, in particolare provvedendo alla posa in opera e alla manutenzione dei segnalamenti marittimi, nonché le attività vietate e quelle consentite all’interno della stessa”. Infine,“il soggetto gestore ha l’obbligo di comunicare alla Direzione qualsiasi fatto ed evento, anche potenzialmente, in grado di arrecare danni e/o alterazioni al patrimonio naturale e/o di compromettere le finalità di tutela dell’area marina protetta”».

«Ricordiamo, inoltre – conclude la nota – che la gestione dell’Area Marina protetta Capo Rizzuto, in cui insistono siti della rete europea natura 2000 e la zona demaniale costiera, è soggetta alle norme comunitarie ed è disciplinata dalla normativa nazionale sulle aree protette come la legge n. 394/1991 e ss.mm.ii. che vieta, ad esempio, ogni forma di discarica di rifiuti solidi e liquidi».

Il PD Calabria: Affrontiamo insieme l’emergenza idrica

Il consigliere regionale del Pd, Mimmo Bevacqua, ha ribadito «che, senza una programmazione appropriata e con interventi strutturali adeguati, la emergenza idrica diventerà sempre di più drammatica» e ha ricordato al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, «le possibilità perse attraverso il Pnrr per reperire importanti risorse destinate all’ approvvigionamento idrico».

Secondo il dem «crediamo che sia arrivato il momento di valutare tutte le possibilità di utilizzare risorse europee, anche attraverso una rimodulazione del FSC, per concedere contributi ad esempio  alle famiglie calabresi per l’acquisto e l’installazione di serbatoi e autoclavi, sulla scorta di quanto già avvenuto in Abruzzo che ha affidato la gestione degli avvisi per l’assegnazione dei finanziamenti all’Ersi, l’equivalente della calabrese Arrical».

«Ovviamente – ha aggiunto – al netto delle differenze potenziali tra i due enti dal momento che niente in Arrical sembra chiaro e funzionale. L’occasione potrebbe essere utile anche per concedere incentivi per promuovere l’adeguamento e l’innovazione tecnologica del patrimonio edilizio residenziale più datato, garantendo l’approvvigionamento idrico e un’adeguata distribuzione idrica nel corso delle interruzioni sulla rete causate dalla crisi idrica atavica, dai sempre più lunghi periodi di siccità e anche da una pessima manutenzione che deve essere assolutamente migliorata».

«I cambiamenti climatici in atto richiedono risposte importanti da parte delle istituzioni ad ogni livello. Si tratta della sfida più importante che abbiamo da affrontare e, invece, sia il governo nazionale che quello regionale hanno fornito fin qui risposte del tutto parziali e non sufficienti», ha ricordato Bevacqua, sottolineando come «abbiamo registrato, soprattutto durante questa estate, lunghissimi periodi di siccità che, ancora oggi, stanno mettendo in difficoltà l’intero Mezzogiorno, l’agricoltura e anche le famiglie che in città hanno dovuto fare i conti con una inquietante e pericolosa penuria d’acqua. A poco serve adesso diffondere la versione circa una siccità continentale ed epocale che non si può combattere a livello locale. Non è così in Calabria perché le risorse idriche e gli invasi non mancano di certo sul nostro territorio».

Per questo il dem ha chiesto al governo regionale «la massima attenzione sul tema e una concreta valutazione di questa possibilità, offrendo già la nostra disponibilità a lavorare in maniera congiunta su un testo condiviso. Lo abbiamo sempre fatto del resto. Su tutti i versanti. Non sempre, o quasi mai, siamo stati ascoltati». (rcz)

Martedì a Taurianova il Premio “Calabria-America”

Martedì 3 settembre, a Taurianova, alle 21.30, negli spazi di Piazza Macrì, sarà consegnato il Premio Calabria-America, giunto alla 26esima edizione, ideato e promosso da Mimmo Morogallo

Il Premio, presieduto da Carmelo Carabetta, rappresenta, infatti, un riconoscimento al merito per le più significative espressioni professionali dei calabresi. Non è solo un evento culturale, ma un simbolo di unità grazie al quale la Calabria è riuscita a mantenere vivo un legame con i suoi emigrati, riconoscendo e celebrando il loro contributo sia nel contesto locale che internazionale.

La manifestazione, negli anni, infatti, è diventata un importante punto di riferimento per tutti quegli emigranti che non hanno mai reciso i legami con la Calabria, la loro terra d’origine, che si portano nel cuore e che onorano continuamente con il loro impegno ed il loro lavoro.

Il premio Calabria – America, quindi, intende rafforzare i legami tra i calabresi di ogni parte del mondo costretti ad allontanarsi dalle proprie radici, fornendo l’occasione di recuperarle e soprattutto concedendo nuove opportunità di sviluppo di crescita e di integrazione.

«Ci rivolgiamo, così – ha detto Morogallo – alla Calabria che vince le sfide umane e sociali, che premia la tenacia, la volontà, il talento che ha formato scienziati, medici, imprenditori, manager, e quante altre personalità si attivano per il benessere della comunità che le ha accolte e per il buon nome della nostra terra».

Per questo Morogallo ritiene «che il premio Calabria America annualmente debba essere ulteriormente realizzato in Calabria, ma anche negli altri comuni, per dare alla manifestazione quella ampiezza operativa, capace di inorgoglire i calabresi residenti fuori della Calabria».

Da qui, un appello alle istituzioni, affinché «sia sempre viva l’attenzione per i nostri connazionali residenti all’estero», ha concluso.

Durante la serata verranno premiate personalità che grazie al loro lavoro si sono particolarmente distinte in ambiti come l’imprenditoria, la cultura, la medicina, il giornalismo e lo spettacolo, omaggiando così le eccellenze calabresi sia in Italia che all’estero individuate per l’edizione 2024 dal comitato scientifico del Premio, guidato dal presidente di giuria Pietro Melia.

L’evento, inoltre, sarà arricchito da un incontro sul tema La Calabria che ha perso la voce. Relaziona Santo Strati, direttore di Calabria.Live assieme a Pietro Melia.

L’evento sarà presentato dal giornalista e condirettore artistico di Taurianova Capitale Italiana del Libro Piero Muscari. Saranno presenti il maestro Mimmo Morogallo, Presidente del Centro d’Arte e Cultura “Bruzio” di Gioia Tauro nonché ideatore e promotore del Premio, il sindaco di Taurianova Rocco Biasi e l’assessore alla Cultura Maria Fedele, e l’Amministrazione Comunale tutta.

A essere premiati: Nik Scali, di Sidney (Australia), industriale, Matteo Muià, di Toronto (Canada), specialista in Marketing, Maurizio Insardà, giornalista sportivo, Cettina Nicolosi, direttore d’orchestra e presidente del Conservatorio di Musica “Francesco Cilea”Nuccio Caffo, imprenditore, Luigi Bonavina, responsabile dell’Unità di Chirurgia generale Universitaria e del Centro Esofago presso l’IRCCS Policlinico San Donato (MI), e Santo Strati, giornalista e saggista e direttore di Calabria.Live.

«Siamo molto felici di poter ospitare un Premio che da quasi trent’anni celebra i tanti calabresi che con onestà, lealtà e impegno hanno lavorato duramente per emergere nei più svariati settori, dimostrando le loro straordinarie capacità non solo in Italia ma anche all’estero – ha commentato l’assessore Maria Fedele, anche direttore artistico di TCIL –. Grazie alla loro dedizione sono riusciti a contribuire concretamente allo sviluppo delle società in cui vivono, senza dimenticare le proprie radici e promuovendo in tutto il mondo la migliore immagine della Calabria». (rrc)

Oggi la Giornata del Creato alla Cittadella dell’Immacolata di Bagnara (RC)

Si celebra oggi, domenica 1° settembre, la Giornata del Creato alla Cittadella dell’Immacolata nella frazione Ceramida di Bagnara Calabra.

Dopo il santo Rosario delle ore 10:00 del mattino, la solenne celebrazione eucaristica anticiperà la messa a dimora di un albero all’interno della Cittadella e la deposizione della corona di fiori alla “Torre dell’Immacolata”. Saranno presenti le istituzioni civili e militari. Per tutta la giornata, inoltre, la Cittadella rimarrà aperta per consentire il trekking naturalistico guidato lungo i viali della Cittadella dove sorgono oltre 1.500 specie diverse di piante e alberi. Saranno fornite, nel corso del cammino, informazioni precise che rimandano anche a numerosi passi biblici.
La giornata per la custodia del creato è un’iniziativa voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana in sintonia con le altre chiese europee che consiste nel riaffermare l’importanza, anche per la fede, dell’ambientalismo con tutte le sue implicazioni etniche e sociali.

Quale realtà, più della Cittadella dove la natura è curata e amata, poteva ritenersi sensibile a temi di questo genere? (rrc)

Consegnati i Premi Inediti Rhegium Julii, Falcomatà: Vogliamo diventi il primo a livello nazionale

Nei giorni scorsi, a Reggio, è stato consegnato il Premio Inedito Rhegium Julii, giunto alla 56esima edizione e promosso dal Circolo Culturale Rhegium Julii, presieduto da Pino Bova.

Nella suggestiva cornice del Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”, si è svolta quella che ormai è una manifestazione che si celebra ininterrottamente sin dalla nascita del Circolo reggino ma, quest’anno, per la prima volta, è stato dedicato alle diverse ricorrenze sensibilizzazione verso la grande crisi climatica che ha colpito il nostro pianeta.

«Questa per me è la decima edizione del Premio Rhegium Julii alla quale partecipo come primo cittadino di Reggio Calabria», ha detto il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, nel corso dell’evento.

«Ricordo molto bene le prime riunioni quando si andava incontro anche a interrogativi abbastanza seri – ha ricordato – sulla possibilità di poter continuare a realizzare questo tipo di evento in quanto non vi erano le risorse necessarie a portare avanti il Premio che è di straordinaria qualità a livello nazione».

«Le cose con il tempo sono cambiate – ha proseguito – abbiamo avuto l’opportunità di partecipare oltre che col sentimento, anche in maniera concreta, attraverso atti amministrativi che oggi mettono il Premio Rhegium Julii ed in generale le attività dell’associazione, in qualche modo al sicuro, consentendo una programmazione che ha un orizzonte un po’ più ampio».

«La qualità di questa attività culturale prodotta dal Rhegium Julii – ha aggiunto Falcomatà – ci dice che dobbiamo fare ancora di più se non ci vogliamo adagiare su quanto già fatto, perché il Premio ormai è ai primi posti nel settore della letteratura, nulla ci vieta che possa raggiungere il primo. Questa città deve avere l’ambizione, perché è anche grazie alla resistenza, alla residenza, alla qualità dei premiati, all’attività culturale sul territorio, che oggi Reggio Calabria è tra le 20 finaliste per essere Capitale italiana della Cultura 2027».

«È una grandissima sfida – ha evidenziato il primo cittadino – che supera l’orizzonte di un ciclo politico amministrativo, ma è una sfida che ci deve vedere tutti i protagonisti, con uno spirito collaborativo e concreto. Dobbiamo essere chiaramente consapevoli che questa città ha tutte le caratteristiche, le qualità per via del patrimonio storico, artistico, culturale, archeologico e naturale, non solo per arrivare in fondo a questa candidatura, ma per essere Capitale italiana della Cultura 2027. Si tratta di uno sforzo collettivo – ha concluso – al quale saremo chiamati tutti, con orgoglio e passione». (rrc)

Incontro tra il Presidente del Cda della Fondazione Lions e il sindaco di Locri per promuovere la Locride

L’incontro è stato decisamente fortuito, ma potrebbe aprire la strada ad una interessante collaborazione per promuovere il territorio della Locride e, in particolare, i suoi borghi antichi e i suoi “tesori” archeologici e culturali. Protagonisti l’attuale Presidente  del Consiglio di Amministrazione della Fondazione distrettuale dell’associazione Lions, Franco Scarpino, e il sindaco di Locri, Giuseppe Fontana.

Si sono incontrati sulla spiaggia di  S. Ilario in occasione di un evento organizzato da amici comuni, per solennizzare una importante ricorrenza  e, memori di un precedente incontro di meno di due anni addietro, quando nella Locride è stato organizzato (a Roccella) un congresso distrettuale Lions, si sono trovati a parlare anche delle potenzialità del territorio della Locride e della ancora scarsa attenzione che impedisce l’exploit del “grande” turismo.

Le considerazioni dei due autorevoli personaggi sono state univoche e Franco Scarpino ha ricordato che è stato precursore, come ex Governatore Lions del Distretto 108 ya (Calabria, Campania Basilicata)  di quello che è indicato come “il nuovo lionismo”, quello, per intenderci che ha avvicinato l’importante associazione internazionale alla partecipazione diretta alla Res pubblica con il  mondo delle istituzioni per  contribuire alla risoluzione dei problemi delle comunità e che, quindi, oggi, nella sua nuova veste di presidente del cda distrettuale Lions, è sempre disponibile ad affiancare le amministrazioni comunali in eventuali ipotesi progettuali finalizzate alla crescita dei territori. Scarpino ha ricordato anche che ha dato l’input ai soci del Distretto Lions di promuovere e valorizzare i borghi antichi facendo approvare dall’assemblea generale Lions una delibera con cui la “valorizzazione dei borghi antichi” è diventato un service collettivo che è stato particolarmente apprezzato anche a livello nazionale.

Il sindaco Giuseppe Fontana, dal canto suo, ricordando l’incontro congressuale lions di Roccella che si è tenuto il 17 e 18 febbraio 2023 nei locali dell’anfiteatro di quella città, che – ha detto – lo aveva particolarmente colpito per le varie iniziative che erano state messe in campo, non ha mancato di esprimere il suo compiacimento per l’auspicata possibilità di nuove collaborazioni tra Lions e amministrazioni comunali del territorio dichiarando subito il suo impegno operativo in questa direzione pronto a valutare eventuali ipotesi progettuali finalizzate alla valorizzazione della Locride e dei suoi centri interni previo il coinvolgimento anche di altri sindaci e amministratori comunali.

Un incontro, dunque, decisamente interessante che arriva, peraltro, proprio in concomitanza con le recenti dichiarazioni del Presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, sul fenomeno dello spopolamento dei centri interni e del suo auspicio che si verifichi un cambio di tendenza «soprattutto per le grandi potenzialità che essi hanno e, quindi, con la possibilità che diventino anche attrattori economici» facendo riferimento proprio alle grandi  risorse che custodiscono. Che vanno dalla cultura, alle tradizioni. alle varie tipicità , tutte cose che  potrebbero essere sfruttate meglio e che costituiscono  un patrimonio inestimabile. Ed è scontato aggiungere che tutto può passare proprio e soltanto dalla grande sinergia che Scarpino e Fontana hanno auspicato. (ab) 

In seimila per la prima giornata del Vinitaly and the city- Calabria in Wine

È con un boom di presenze che si è aperto, al Parco Archeologico di Sibari, la prima giornata del Vinitalu and the city – Calabria in wine. Sono state 6mila, infatti, le persone che hanno deciso di partecipare al prestigioso Salone che, per la prima volta, è uscito dalle mura di Verona per sbarcare in Calabria.

La Regione, infatti, è riuscita ad unire un prodotto come il vino e un bene culturale come il Parco Archeologico. Le centinaia di cantine presenti, calabresi, italiane e straniere, le masterclass, i wine talk sono stati il filo conduttore di una serata che ha richiamato migliaia di persone, che hanno potuto anche visitare il Parco archeologico in versione notturna.

La kermesse ha preso il via con la cerimonia di inaugurazione e il taglio del nastro alla presenza del Sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e forestale Patrizio La Pietra, del Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, di Gianni Bruno, Exhibition Manager di Vinitaly, del Prefetto della provincia di Cosenza, Rosa Maria Padovano, di Monsignor Francesco Savino, Vescovo di Cassano allo Jonio e vicepresidente Cei, del Presidente della Provincia, Rosaria Succurro, del Commissario Arsac, Fulvia Caligiuri, di Filippo Demma, direttore del Parco Archeologico di Sibari e del sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso.

1Credo che sia importante – ha dichiarato il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e forestale, Patrizio La Pietra – essere riusciti a partire dalla la Calabria che rappresenta un’eccellenza nel settore del vino grazie allo sforzo fatto negli ultimi anni, in cui il prodotto è aumentato. Dobbiamo fare un grande lavoro di promozione ma siamo sulla strada giusta. Una narrazione diversa che passa attraverso il racconto delle eccellenze, delle cose che funzionano, delle bellezze che i nostri territori ci possono dare, insieme ai prodotti agroalimentari come il vino, che è un nostro ambasciatore della qualità nel mondo».

Concetto ribadito dal Presidente della Regione, Roberto Occhiuto: «Vino e cultura sono due veicoli straordinari di promozione territoriale, qui stiamo presentando le eccellenze del settore vitivinicolo calabrese e nazionale, in un luogo come il Parco Archeologico di Sibari. Sono molto orgoglioso che la Calabria sia riuscita ad organizzate questa prima edizione del Vinitaly and The City qui a Sibari e sono anche orgoglioso di questa immagine della Calabria che è stata raccontata per troppo tempo come una terra di problemi. La Calabria è una terra di grandissime risorse ed eccellenze e chi la governa deve avere la capacità di farla senza vittimismo. È una bella iniziativa questa che mostra una Calabria che l’Italia non conosce».

«Era inimmaginabile che ci potesse essere in Calabria questo momento – ha dichiarato Gianluca Gallo – per la prima volta Vinitaly and The Cityt esce da Verona e viene in Calabria, noi che non siamo terra di primati, questa volta lo siamo diventati e abbiamo cercato di prepararci al meglio anche nelle attività di promozione. Il vino calabrese è cresciuto molto negli ultimi anni sotto ogni punti di vista. Noi chiediamo ai produttori di avere l’ambizione della qualità».

«Questo sarà un evento moltiplicatore di redditi – ha affermato Gianni Bruno, Exhibition Manager di Vinitaly –. Il fatto di unire territori, vino, bellezze è uno storytelling eccezionale, non solo per i calabresi ma per chi verrà qui a visitare questo salone. L’unione fa la forza, tutti i produttori calabresi insieme possono avere più successo».

«La forza del Vinitaly è stata senza dubbio il lavoro sinergico tra istituzioni – ha sottolineato Fulvia Caligiuri – ma le vere protagoniste sono le 100 presenze, tra aziende vitivinicole, distillati e rappresentanti dell’olio, oltre le otto collettive italiane ed estere che hanno permesso tutto questo. L’evento è stato pensato per tutti, non solo per i wine lovers ma anche per chi vuole degustare un piatto della tradizione calabrese abbinato ad un buon vino. Una vera e propria esperienza che parla di Calabria». (rcs)

 

Lunedì in Cittadella regionale la visita del Capo della Prociv Ciciliano

Lunedì 2 settembre il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabio Ciciliano, farà visita in Calabria per un importante momento di confronto con il Sistema regionale di Protezione Civile.

La giornata sarà scandita da alcuni incontri tecnici e istituzionali, che vedranno il loro inizio presso il Polo Logistico di Germaneto, alle ore 10, dove il capo Dipartimento, accompagnato dal dg Domenico Costarella, incontrerà i dirigenti ed i funzionari regionali.

Successivamente, alle ore 11, nella Sala Verde della Cittadella regionale, si terrà un confronto con il volontariato calabrese di Protezione Civile, che rappresenta una risorsa essenziale del sistema.

Al termine, vi sarà l’incontro con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il consulente della presidenza in materia di Protezione Civile, Agostino Miozzo, e i prefetti della Regione, al fine di fare il punto sulle principali tematiche di Protezione Civile che riguardano il territorio calabrese.

La visita si concluderà, alle ore 12.30, con un sopralluogo presso la Control Room dell’operazione “Tolleranza Zero”, in modo da condividere con il nuovo capo Dipartimento le innovazioni tecnologiche che la Calabria ha messo in campo nel monitoraggio del territorio e nelle attività di deterrenza per gli incendi e per l’inquinamento ambientale.

Al termine della visita è previsto un punto stampa, nella Control Room della Cittadella regionale, del capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabio Ciciliano e del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. (rcz)