CROTONE – Carmen Carceo è coordinatrice provinciale di Coraggio Italia

Importante incarico per Carmen Carceo, che è stata nominata coordinatrice della Provincia di Crotone di Coraggio Italia.

«È una notizia che mi riempie di orgoglio e soddisfazione – ha dichiarato –. Ringrazio, dunque, il Comitato di Presidenza di ‘Coraggio Italia’, composto dal Presidente Luigi Brugnaro e dai Vicepresidenti Giovanni Toti, Marco Marin e Gaetano Quagliariello, per la fiducia riposta nei miei confronti che, si d’ora, mi impegno di onorare con forte senso di appartenenza, dovere e responsabilità».

La nomina di Carmen Carceo, unitamente a quella del coordinatore e vice coordinatori regionali, dei coordinatori provinciali e del responsabile del tesseramento, appare come una investitura di spessore, proiettata verso l’avvio di un nuovo percorso politico, personale e territoriale.

«L’ascesa rapida di ‘Coraggio Italia’ – ha sottolineato ancora la neo coordinatrice – è stata una piacevole sorpresa per noi candidati e per i sostenitori dell’ultima tornata elettorale. Il mio obiettivo sarà quello di mettere al centro il dibattito politico con i giovani, perché rappresentano la vera motrice dell’avvenire. Sarà questa l’ardua sfida che mi sono prefissata di affrontare».

«Sono convinta – ha proseguito – che, per poter effettuare una metamorfosi dell’attuale modo di fare politica, bisogna creare coscienze critiche, offrendo la possibilità ai giovani e giovanissimi di socializzare i loro progetti, le loro idee, le loro titubanze. Si deve lavorare per loro e con loro. È giunto il momento di fargli conoscere un mondo politico che per troppo tempo è stato ed è tutt’ora reputato solo un “macro compromesso».

La Carceo, inoltre, non nasconde di voler evidenziare «a gran voce che ho scelto di candidarmi con ‘Coraggio Italia’ perché rappresenta la strada da perseguire, se davvero si vuole riscattare un territorio che da anni è caduto nel baratro del dimenticatoio e se seriamente si intende costruire una nuova classe dirigente “fresca”, competente e talentuosa. Non è un modo di disconoscere il passato, ma è un ripartire da ciò che del passato non si condivide».

Poi conclude con uno sguardo d’insieme: «È questa l’occasione giusta per augurare all’intero gruppo regionale di ‘Coraggio Italia’ buon lavoro». (rkr)

CROTONE – Successo per l’iniziativa “RitorniAmo a Parco Tellini”

Grande successo, a Crotone, per l’iniziativa RitorniAmo a Parco Tellini, organizzata dall’Associazione IoResto con il sostegno del Comune di Crotone e la collaborazione di Akrea in occasione della Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia.

Lo storico luogo questa mattina è stato palcoscenico di eventi di musica, sport, giochi ai quali hanno partecipato tanti bambini tra cui gli alunni della scuola “Principe di Piemonte” che hanno contribuito ad animare la giornata.
Con i componenti dell’associazione #ioresto presieduta da Gianni Pitingolo, hanno partecipato all’evento gli assessori Filly Pollinzi e Natale Filiberto e la consigliera comunale Antonella Passalacqua.
Presente anche il campione crotonese Tobia Loriga che recentemente ha lanciato il guanto di sfida per il titolo italiano dei pesi welter.
Sono stati allestiti campi di pallavolo e calcio che hanno visto protagonisti i bambini. Ma anche musica non solo irradiata dagli altoparlanti in tutto il percorso ma anche eseguita dal vivo dagli alunni della Principe di Piemonte.
E l’esposizione delle foto della Crotone antica la cui storia è stata illustrata ai partecipanti dagli stessi bambini della scuola.
Una giornata di festa in cui i cittadini ed i bambini in particolare hanno ripreso possesso di un’area storica e suggestiva della città di Crotone ma durante la quale si è anche posto l’accento sui temi della giornata: la tutela dei bambini ed il rispetto dei loro diritti. (rkr)

PETILIA POLICASTRO (KR) – Giornata contro violenza sulle donne, l’iniziativa di Progetto di Vita

Il 25 novembre, a Petilia Policastro, alle 10, nella sala convegni dell’Hotel Ristorante “La Gamma d’oro”, è in programma una iniziativa organizzata da Progetto di Vita in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Intervengono Simone Saporito, sindaco di Petilia Policastro, Marisa Garofalo, sorella di Lea Garofalo, Rosario Sergi, sindaco di Platì, Domenico Giorgi, presidente del Consiglio comunale di San Luca, Innocenza Starace, avvocato del Foro di Foggia e autrice del libro Non ce lo dire a nessuno – Diario dell’avvocato Giusy di PotenzaPaolo De Chiara, giornalista e direttore di WorldNews, autore del libro Il coraggio di dire no. Lea Garofalo, la fimmina che sfidò la schifosa ‘ndrangheta.

E ancora, Adriana Colacicco, co-fondatrice del Progetto di Vita e Gerardo Gatti, co-fondatore del progetto di Vita. (rkr)

CROTONE – Il 26 l’incontro su “Dante e la medicina, un rapporto privilegiato”

Il 26 novembre, a Crotone, alle 18, nel Comitato di Crotone della Società Dante Alighieri, è in programma l’incontro su Dante e la medicina, un rapporto privilegiato organizzato dalla Società Dante Alighieri – Comitato di Crotone insieme all’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria.

Introduce Antonella Cosentino, presidente Società Dante Alighieri Comitato di Crotone. Relaziona Francesco Lopez Ph.D. Università di Pisa. (rkr)

TORRE MELISSA (KR) – Sabato l’evento “I diritti a colori”

Sabato 20 novembre, a Torre Melissa, alle 17, nel Salone del Vino e del Gusto, è in programma l’evento I diritti a colori, organizzato in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Voglia di Vincere – Sportello Amico Autismo –  in collaborazione con la bFidapa – Sez. Cirò Marina, Kiwanis Club Cirò Marina “Apollo Aleo” e la Confraternita Misericordia Cirò Marina.

Dopo i saluti di Raffaele Falbo, sindaco di Melissa, don Pino Mauro, parroco della Chiesa del Crocefisso di Torre Melissa e Maria Abbruzzino, governatore Confraternita Misericordia Cirò Marina, intervengono Sabrina Strancia, presidente Associazione Voglia di Vincere, Anna Maria Russo, psicologa e presidente Fidapa, Antonio Francesco Amodeo, presidente Kiwanis Club Cirò Marina e Giovanna Abbruzzuno, avvocato. Modera Giusy Nisticò, vicepresidente dell’Associazione organizzatrice dell’evento. (rkr)

CROTONE – Si ricordano le vittime dell’incidente ferroviario di 32 anni fa

Domani mattina, alla Stazione di Crotone, è in programma la commemorazione delle 12 vittime che hanno perso la vita nel tragico scontro ferroviario del 1989, alle porte della città.

Durante la cerimonia, sarà messo a dimora un alberello di olivo bianco, detto Olivo della Madonna, nel giardinetto della Stazione Ferroviaria.

Sono invitati a partecipare le Istituzioni, le Associazioni, i media e i cittadini. (rkr)

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Il Comune aderisce all’iniziativa “Occhio ai bimbi”

Il Comune di Isola Capo Rizzuto ha aderito al progetto Occhio ai bimbi, una campagna di prevenzione per l’ambliopia, meglio nota come “occhio pigro”, una condizione che interessa il 4% della popolazione mondiale e comporta la riduzione della capacità visiva di un occhio, in alcuni casi anche entrambi.

L’iniziativa rientra in una serie di azioni proposte dal Poliambulatorio l’Annunziata del dottor Vincenzo Petrocca, in collaborazione con l’ente comunale, mirate al coinvolgimento dei bambini, delle famiglie e del mondo della scuola.

Le finalità del progetto “Occhio ai Bimbi”, sono quelle di sensibilizzare l’opinione pubblica e permettere alle famiglie ed ai bambini di usufruire di momenti di crescita, di prevenzione e di confronto istituzionale.

À chiaro, però, che l’obiettivo principale è quello di prevenire eventuali disturbi ai bambini, poiché la salute dei più piccoli non spetta solo alla famiglia ma anche le istituzioni e la società devono avere il dovere di intervenire in modo urgente. Il progetto finale prevede una visita gratuita per circa 600 bambini, tenuta da medici specialisti con gli stessi professionisti terranno anche sei incontri di prevenzione che coinvolgeranno genitori, insegnati e istituzioni, al fine di sensibilizzarli e formarli su una serie di patologie accidentali che colpiscono i bambini.

Il dottor Vincenzo Petrocca, responsabile del Poliambulatorio, spiega in sintesi il progetto: «Il tutto nasce dal desiderio e dalla necessità di mettere al centro della nostra società la famiglia e soprattutto i bambini, fascia debole che rappresenta il futuro».

«Il Poliambulatorio Annunziata – ha aggiunto il dottor Petrocca – grazie anche alla piena collaborazione dell’amministrazione comunale, che si è dimostrata sensibile ed immediatamente interessata a quest’iniziativa,  ha intenzione di  promuovere la prevenzione alla cura con particolare attenzione alla sicurezza». 

«Questo progetto – ha spiegato Petrocca –  si divide in due parte: la prima è rivolta direttamente ai bambini, l’altra è per gli adulti ma sempre mirata alla sicurezza degli stessi bambini,  nello specifico  abbiamo voluto organizzare un corso gratuito di primo soccorso pediatrico in collaborazione con la Simeup e la Prolife».

«Il corso – ha sottolineato il dottore – è rivolto a genitori, insegnanti e a tutti coloro che sono interessati, bisogna essere pronti in caso succeda qualche incidente domestico, e dati sugli incidenti domestici che riguardano i bambini sono elevati».

«Per quanto concerne lo screening – conclude Petrocca – sarà completamente gratuito e lo faremo direttamente nelle scuole, bambini che hanno questi disturbi visivi per potrebbero causare problemi anche durante la loro crescita, in caso di problemi i bambini verranno indirizzati verso strutture di competenza per le visite specialistiche». (rkr)

CROTONE – Sabato la conferenza su La Prima Italia

Sabato 13 novembre, a Crotone, alle 18, nei locali della Nuova Scuola Pitagorica, l’incontro sul libro Re Italo e la Prima Italia, dello scrittore Felice Campora.

L’evento è stato organizzato dalla Nuova Scuola Pitagorica di Crotone che, insieme al Centro Studi e Ricerche Prima Italia di Squillace, conducono gli approfondimenti sul valore dell’Italia nata proprio in Calabria e diffusasi, secolo dopo secolo, lungo tutta la penisola fino alle Alpi anche per merito dell’imperatore romano Augusto, il quale, estendendone il nome per decreto fino al Brennero, ha riconosciuto che la stessa Roma altri non è che figlia dell’antica civiltà della Prima Italia e, quindi, figlia della terra che poi coi Bizantini ha preso nome Calabria.

L’incontro, infatti, verterà sui temi legati alla nascita, al diffondersi e al valore del nome Italia.

Purtroppo pochi sanno che il nome Italia sia nato in Calabria; più precisamente nel territorio dell’Istmo tra i golfi di Squillace e di Lamezia, attorno al 1500 avanti Cristo, cioè 3500 anni fa. Il merito di tale nascita va ascritta all’azione molto innovativa e determinante di Italo, re di quel popolo degli Enotri che egli ha saputo tramutare in stanziale da nomade che era, piantando le tende nel luogo (l’attuale provincia di Catanzaro) ritenuto il più fertile del Mediterraneo, come attestano i più antichi storici, tra cui Aristotele (384 – 322 a. C.) il più grande e importante filosofo della Grecia antica.

Re Italo inventò i “sissizi” quei pasti comuni da cui iniziò l’idea di democrazia che si espanse in numerose città mediterranee e che ad Atene, nell’antica Grecia, trovò quell’elaborazione che ancora oggi ci portiamo avanti.

«Perciò al nome Italia, nato qui da noi, è legata la democrazia e ogni altra idea o pratica politica ci è del tutto estranea. Quindi, Italia significa solo ed esclusivamente “democrazia”» ha dichiarato Domenico Lanciano, fondatore nell’aprile 1982 dell’associazione culturale “Calabria Prima Italia”. (rkr)

MESORACA (KR) – Suggestiva la visita dell’Associazione Città Visibili

L’Associazione Città Visibili si è recata a Mesoraca per una gita.

Fondata probabilmente dagli Enotri intorno al 1600 a.C. con il nome di Reazio, nel V secolo a.C. ricevette l’attuale denominazione dai Greci (il nome deriva dal greco Mesorachion, “terra fra due fiumi”). In epoca bizantina è documentata e incisiva la presenza della cultura ellenica, attraverso l’insediamento di un convento di religiosi e di un castello, sotto l’egida di quello di Belcastro, che fu anche sede vescovile, e di un altro, posto a Policastro; tutti e tre dominanti la valle del Tacina.

La latinizzazione dell’area avvenne per opera dei Normanni, al cui seguito si posero i monaci Cistercensi. È grazie a loro che Mesoraca divenne centro di influenza sull’intero territorio attraverso la grandiosa Abbazia di Sant’Angelo in Frigillo. Fra il 1292 e il 1806, il paese passò nelle mani di diverse famiglie: Ruffo, Caracciolo, Spinelli ed infine Altemps. Fra il ‘700 e l’800, la vita culturale del paese vive un momento felice grazie alla presenza di Matteo Lamanna (fondatore della Chiesa del Ritiro) e Vincenzo De Grazia (filosofo). In seguito al disastroso terremoto del 1832, Mesoraca venne completamente ricostruita. 

Il territorio comunale è compreso fra i 200-400 metri, la cosiddetta parte bassa, e i 1765 metri del monte Gariglione ed è attraversato dai fiumi Vergari e Reazio. Nel suo territorio è presente anche un villaggio tipicamente montano alto sui 1468 metri detto Località Fratta, alquanto esteso.

Accolti dal vicesindaco Piero Serravalle, in attesa dell’arrivo delle navette, che li avrebbero lasciati al limitare della faggeta teatro del foliage, i membri dell’Associazione sono andati a visitare l’atelier dell’eclettico pittore-decoratore-restauratore Armando Cistaro.

«Peccato non avere avuto più tempo – si legge in una nota – per chiacchierare con l’artista, che spazia dall’iper-realismo al Surrealismo, con echi magrittiani e richiami a Dalì, da reminiscenze pop art a trompe l’oeil e ritratti con la tecnica dell’acrilico. Ci racconta, in breve, della sua esperienza di coma che ha dato un giro di vite alla sua arte, arricchendola di elementi onirici e inquietanti dall’innegabile fascino. Ogni opera ha il suo incanto e un plauso a parte merita la sezione di dipinti sacri che include diverse versioni dell’Ecce Homo dell’omonimo santuario ai piedi del monte Giove, sempre a Mesoraca».

«Il bosco ci attende – racconta l’Associazione  e andiamo a conoscere i primi componenti dell’eccezionale Associazione “Villaggio Fratta, fortemente voluta da giovani mesorachesi che si dedicano con grande passione alla valorizzazione e allo sviluppo di questa zona, per promuovere e far conoscere il valore e la bellezza di Fratta. Hanno organizzato la giornata nei minimi dettagli, con la cura e l’impegno che contraddistingue chi crede fermamente nell’importanza dell’ospitalità e dell’accoglienza, dell’ambiente e della sua difesa».

«Giunti nella faggeta, sotto la guida di Emiliano Cistaro e del celeberrimo dottor Carmine Lupia, esperto botanico, che si occupa di tutela della biodiversità e di promozione delle risorse ambientali e paesaggistiche – racconta ancora l’Associazione – osserviamo con occhi nuovi la danza delle foglie dorate e rossastre, dopo le spiegazioni e i restroscena che ci vengono svelati. I faggi, nella loro elegante imponenza, vengono definiti prepotenti dal dottor Lupia, perché, scopriamo, con immensa sorpresa (almeno, noi non addetti ai lavori), come tutte le piante cerchino di distruggere quelle che crescono accanto in una lotta di secoli che si conclude con la caparbia affermazione delle più forti o addirittura di nuove specie arborifere che soppianteranno le precedenti. Con grande stupore ci vengono mostrati ciuffi di abete bianco, conifera che si sta riaffermando nella zona dopo secoli; spuntano dal terreno e tra duecento trecento anni avranno soppiantato i faggi che adesso li sovrastano».

«L’affascinante processo delle foglie che cadono, dopo aver lottato strenuamente e aver cambiato varie sfumature di colore a causa della diminuzione della clorofilla per l’avvicinarsi dell’inverno – raccontano ancora – ci fa un po’ tornare bambini e camminiamo curiosi col sottofondo del crepitio delle foglie secche (che in termine tecnico si chiamano “poltiglia”) e i profumi del bosco. Da Villaggio Fratta, con un gradevole percorso ad anello, giungiamo in località Ritorta, dove ci attendono, oltre al vicesindaco e all’assessore Massimiliano Ferrazzo, un’invitante tavola imbandita di salumi, formaggi e olive schiacciate locali, innaffiati da un vino rosso molto apprezzato».

«È solo l’aperitivo… – dicono ancora – le navette ci accompagnano all’Ostello Villaggio Fratta e là, in un’atmosfera affettuosa e familiare, gustiamo un abbondante antipasto tipico e immancabili tagliatelle ai funghi, chiacchierando amabilmente in compagnia fino alla tappa successiva: il Convento Santuario dell’Ecce Homo. Il Convento, prima occupato dai monaci Basiliani, fu istituito come Convento francescano nel XV secolo dal Beato Tommaso da Firenze e dedicato alla Madonna delle Grazie. Nel XVII secolo, fra Umile da Petralia, del quale si può visitare la cella, ora adibita a cappella, scolpì la statua del SS. Ecce Homo, e da allora la devozione verso tale scultura lignea fu tale che soppiantò il primo titolo e il Santuario venne chiamato del SS. Ecce Homo. Lo sguardo umano e dolce di questo capolavoro rende unica questa scultura e indimenticabile l’emozione che suscita in chi la osserva. L’interno della chiesa ospita altre notevoli opere d’arte: la Madonna delle Grazie, in marmo bianco di Carrara, datata 1504 e firmata Antonello Gagini, un imponente coro ligneo e diversi affreschi e tele. Nel 2010 nel boschetto del santuario è stata posta una statua in bronzo che raffigura San Francesco d’Assisi; alta circa 2 metri e mezzo, è opera dello scultore Carlo Cistaro».

«Lasciato il Santuario, scende la sera sulla nostra suggestiva passeggiata autunnale» hanno concluso. (rkr)