REGGIO CALABRIA – Comparto psichiatrico, Falcomatà e Nucera: «Bene interlocuzione avviata in prefettura»

Continua a tenere banco in città a Reggio Calabria la vertenza del comparto psichiatrico che mette a rischio pazienti e operatori. Uno spiraglio, però, sembra aprirsi.

«L’interlocuzione avviata ieri in Prefettura in merito alla lunga ed articolata vertenza dei lavoratori del comparto psichiatrico è certamente un fatto positivo. Adesso l’obiettivo deve essere quello di concretizzare una soluzione praticabile per la riorganizzazione del settore, che tenga conto dei diritti dei pazienti psichiatrici e naturalmente delle prerogative dei lavoratori che da anni, con straordinario senso di responsabilità, continuano ad operare in una condizione di grande difficoltà e di precarietà strutturale».

Così il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà a margine dell’incontro tenutosi in Prefettura tra i vertici Asp ed i rappresentanti dei lavoratori del comparto psichiatrico. All’incontro ha preso parte l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria, anche in rappresentanza del sindaco Falcomatà, impegnato nei lavori del consiglio comunale che si sono svolti in concomitanza con l’incontro in Prefettura.

«Un ringraziamento al Prefetto – hanno affermato in una nota congiunta il sindaco Falcomatà e l’assessora Nucera – per aver fatto da garante in questa delicata vertenza. L’auspicio oggi è che si possa procedere in tempi brevi alla risoluzione di una vicenda che si trascina ormai da lunghissimo tempo e sulla quale non è possibile tergiversare ulteriormente».

REGGIO CALABRIA – Il Comune aderisce all’iniziativa artistica nazionale “Agile”

Reggio Calabria diventa “Agile”. Il Comune ha, infatti, concesso il proprio patrocinio morale al progetto “Agile”, un’iniziativa artistica nazionale a supporto della sensibilizzazione sulla prevenzione e la lotta ai tumori, in occasione della giornata internazionale del “World Cancer Day” che sarà celebrata il 4 febbraio prossimo.

Il progetto nasce dall’idea dell’artista visiva Francesca Donateo che ha sviluppato una particolare sensibilità sulla tematica a causa di esperienze di vissuto personale. La stessa ha coinvolto attivamente l’artista visivo Lbs (Bruno Salvatore Latella), apprezzato nel campo artistico nazionale e internazionale per la sua capacità comunicativa tramite la street art, nella realizzazione di tre manifesti dal forte valore sociale a sostegno della lotta e della prevenzione consapevole contro le malattie tumorali.

L’amministrazione comunale di Reggio Calabria, grazie alla volontà del sindaco Giuseppe Falcomatà, ha voluto, dunque, associarsi alla rete di enti ed istituzioni che hanno condiviso il progetto, riconoscendone l’importanza della mission votata a far riflettere la comunità locale in modo attivo e ad esprimere la propria vicinanza a coloro che sono stati colpiti direttamente o indirettamente dalla malattia.

L’iniziativa nazionale è stata promossa da Tv-Management, nella figura del curatore Tommaso Venco, e da Dartestudio nella persona del direttore artistico Andrea Tapparini. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Falcomatà incontra l’associazione culturale “Padre Costantino Barcelloni”

Continuano gli incontri fra amministrazione comunale e realtà associative della città. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha, infatti, incontrato i rappresentanti dell’associazione culturale “Padre Costantino Barcelloni” di Trunca. Un appuntamento, al quale era presente anche il consigliere delegato allo Sport Giovanni Latella, che è servito a fare il punto su opere e infrastrutture da realizzare e completare nella frazione collinare.

L’interlocuzione ha riguardato il prolungamento della concessione dei locali del plesso della scuola materna ed elementare di Trunca per attività di doposcuola, animazione e ricreazione. Una delle realtà sane, hanno spiegato gli organizzatori, che riguarda non solo Trunca ma tutto il circondario del Valanidi.

Un’altra esigenza è legata ad un’area del borgo collinare, in passato poco utilizzata, sulla quale l’associazione ha realizzato degli interventi di recupero e sulla quale si svolgono le attività dei campi estivi per i bambini ed i ragazzi residenti nella zona collinare. Si è discusso inoltre del completamento di un centro polivalente per i ragazzi del quartiere. La zona è stata già soggetta ad un corposo intervento di bonifica dell’eternit.

Oltre alla necessità di manutenzione ordinaria per le strade e pulizia cunette, gli ultimi due punti riguardano la sistemazione ed un’ulteriore investimento per l’ampliamento del cimitero, con una parte da destinare a loculi. Infine, a proposito della riqualificazione della piazza di Trunca, sulla quale è previsto un intervento di riqualificazione, i rappresentanti dell’Associazione si sono dichiarati disponibili a condividere i dettagli del progetto, segnalando una serie di migliorativi per una più efficace fruizione degli spazi comuni da parte della cittadinanza.

Dopo l’ascolto delle esigenze manifestate e la collaborativa discussione, il primo cittadino ha programmato per i prossimi giorni, un sopralluogo a Trunca insieme a una delegazione dei cittadini e alla consigliere comunale della zona Deborah Novarro, per dare più presto le risposte ai cittadini della popolosa frazione collinare.

REGGIO – Avviate dal settore “Ambiente” del Comune attività per il Piano di Gestione del Verde Urbano

Il Settore Ambiente del Comune di Reggio Calabria ha avviato le attività connesse al servizio di redazione del Piano di Gestione del Verde Urbano di proprietà comunale, interamente finanziato dai fondi straordinari del “Piano di Sviluppo e Coesione della Città Metropolitana di Reggio Calabria”, precedentemente denominato “Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Reggio Calabria”, per un importo complessivo di € 300.000,00.

Si tratta di uno strumento di programmazione fondamentale per la gestione del patrimonio botanico comunale (alberature stradali, parchi, aiuole e giardini pubblici). Questo Piano riveste un’importanza fondamentale se si considera che solo pochissime città italiane sono in possesso di uno strumento di gestione così avanzato.

Lo ha reso noto il consigliere comunale delegato ai Parchi e Giardini Massimiliano Merenda: «È uno strumento innovativo, messo in campo da uno studio di agronomi tra i più importanti d’Europa, e che ci consentirà di avere una chiara la presenza, la condizione e la qualità dei nostri alberi e le nostre piante».

«È una fotografia, fatta quasi ad infrarossi – ha aggiunto il delegato – che servirà, in una città con un patrimonio arboreo così esteso, a fare programmazione, manutenzione. Un’attività che non solo servirà a mantenere meglio, ma anche a comprendere in che stato di salute si trovano alberi e piante. Siamo tra le poche città italiane che hanno a disposizione uno strumento del genere».

L’obiettivo è quello di redigere uno strumento propedeutico all’esecuzione di una corretta gestione e manutenzione del verde urbano, ivi incluso il patrimonio arboreo di pregio del Comune di Reggio Calabria (parchi, aiuole e giardini di interesse paesaggistico ed ambientale e/o culturale e storico, quali il Lungomare “Italo Falcomatà” e la Villa comunale “Umberto I”), mediante l’ausilio di professionisti esterni con comprovata esperienza nel settore, selezionati a seguito di procedura aperta.

Si tratta di un lavoro del Settore Ambiente del Comune, fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Falcomatà e sostenuto dal Vicesindaco con delega all’Ambiente Paolo Brunetti e dallo stesso consigliere delegato Merenda, con cui l’Amministrazione comunale non solo si prende cura del verde cittadino ma riesce a programmare interventi che riguardano la salute del patrimonio arboreo.

Il Piano prevede anche la stesura di uno specifico piano di gestione delle aree verdi di pregio, nello specifico le aree verdi di proprietà comunale di particolare interesse naturalistico, paesaggistico o storico-culturale, quali Villa comunale “Umberto I” di Reggio Calabria e Lungomare “Italo Falcomatà”.

I professionisti saranno impegnati nella valutazione del contesto territoriale, incluso lo studio paesaggistico-ambientale ed agronomico finalizzato, tra l’altro, alla valutazione delle caratteristiche delle alberature stradali. Provvederanno inoltre all’aggiornamento del censimento alberi comunali, “verde verticale”; all’aggiornamento del censimento delle aree verdi comunali, “verde orizzontale”; alla georeferenziazione del verde pubblico cittadino, sia orizzontale che verticale, e restituzione cartografica mediante la creazione di banche dati e shapefiles, tali da essere compatibili con la piattaforma S.I.T. comunale.

E, infine, alla valutazione delle condizioni fitostatiche e fitosanitarie delle alberature comunali e alla prescrizione dei conseguenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico cittadino, ivi inclusi quelli finalizzati alla riqualificazione delle alberature comunali, ad esempio la sostituzione delle specie non idonee al contesto mediante espianto ed adeguato reimpianto, rifunzionalizzazione sito di impianto, etc. La consegna del lavoro è prevista entro fine anno. (rcz)

CAULONIA (RC) – I complimenti dell’amministrazione comunale al Coro diocesano

Una esibizione esemplare in diretta tv sulla principale rete televisiva di Stato. L’amministrazione comunale di Caulonia, guidata dal sindaco Francesco Cagliuso, si congratula con il M° Susanna Panetta per la direzione magistrale con la quale ha diretto l’Unione diocesana dei Cori parrocchiali in occasione della Celebrazione della Santa Messa, officiata da S.E. Mons. Francesco Oliva, trasmessa in diretta nazionale su Rai 1 domenica scorsa.

I complimenti degli amministratori sono rivolti anche ai rappresentanti del Coro della parrocchia di San Michele Arcangelo, diretti sempre dal M° Susanna Panetta, che hanno preso parte al coro Diocesano, composto da circa 85 coristi, che hanno allietato con i canti l’Eucarestia celebrata nella Basilica concattedrale di Gerace.

È stata un’occasione importante per far conoscere le bellezze del nostro territorio attraverso il programma “A Sua Immagine”, condotto da Lorena Bianchetti, seguito abitualmente da milioni di telespettatori anche all’estero, che oltre alle immagini apparse nel corso del programma del primo canale nazionale hanno potuto ascoltare la voce del Coro diocesano diretto con professionalità dalla nostra concittadina M° Susanna Panetta che con dedizione e impegno da tempo guida le voci dei coristi, dimostrando l’amore per la musica. (rrc)

A Siderno successo per la cerimonia di premiazione del Concorso Letterario della Fidapa

di ARISTIDE BAVASi è tenuta presso la sala del Consiglio comunale la cerimonia di premiazione del Concorso letterario “Patrizia Pelle, una Fidapina al servizio dei diritti delle Donne e della Legalità.

L’ evento organizzato dall’Associazione femminile Fidapa di Siderno per ricordare, appunto, la compianta Patrizia Pelle, già presidente del Distretto Sud Ovest (Campania/ Calabria) dell’importante associazione femminile. I premiati sono stati per la scuola secondaria di I grado Diletta Barreca e Niccolò Crescimbini della scuola media Pedullà con referente la  prof.ssa Francesca Emilia Roccuzzo e direttrice scolastica Gioconda Saraco; per la scuola secondaria di II grado Federica Pitone e Marco Volpe seguiti dalla prof.ssa Rossella Fontana con dirigente scolastica Carmela Rita Serafino del Liceo scientifico Zaleuco; ed ancora Andrea Filippone e Angelo Tassone seguiti dalla prof.ssa Rita Commisso con direttrice scolastica Mariarosaria Russo dell’ IPSSA Dea Persefone di Locri.

La manifestazione è stata aperta con i saluti della presidente Fidapa Silvana Ferraro, di Maria Teresa Fragomeni, sindaco della Città. dell’avv. Carmela Neri, presidente dell’Ordine Avvocati di Locri e dell’avv. Antonino Lacopo, presidente della Camera civile “Tommaso Giusti” di Locri. Erano presenti i rappresentanti di varie associazione del territorio e per l’amministrazione comunale anche gli assessori Francesca Lopresti e Maria Teresa Floccari nonché il presidente del consiglio, Alessandro Archinà.

La compianta Presidente del Distretto Sud Ovest della Fidapa, Patrizia Pelle è stata ricordata dall’ avv. Antonella Vizzari che ha ricordato che la stessa era socia onoraria della Fidapa di Siderno ma anche  affermato avvocato cassazionista e componente della Camera civile “Tommaso Giusti” di Locri. Patrizia Pelle era originaria di Bovalino e si è spenta a causa di una grave malattia nel gennaio del 2019, poco dopo un mese dalla sua elezione a Presidente del Distretto Sud Ovest della Fidapa. Era molto conosciuta in tutta la Locride per la sua naturale propensione alle attività sociali.

La premiazione degli alunni e delle alunne che si sono distinte nella redazione di un elaborato in forma di testo letterario, poesia, articolo giornalistico, saggio breve, prodotto artistico e multimediale, ha avuto luogo sulla base di due specifiche tracce indirizzate rispettivamente alla Sezione scuola secondaria di primo grado e alle scuole secondarie di secondo grado.La prima sulla La Carta dei Diritti della Bambina di cui Patrizia Pelle è stata zelante promotrice.

La sezione riservata agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado era indirizzata alla “parità di genere” Per la selezione degli elaborati è stata costituita una giuria composta oltre che dalla Presidente Fidapa  Silvana Ferraro anche da Maria Caterina Mammola, poetessa e scrittrice, da Annamaria Ferraro Macrì, socia consigliera, Maria Concetta Ardesia, segretaria e Cinzia Lascala, past presidente della Fidapa di Siderno. Il Concorso letterario è approdato alla seconda edizione e continuerà anche nei prossimi anni. (ab)

REGGIO CALABRIA – Il Rotary premia Vincenzo Pedone

Il Rotary reggino premia Vincenzo Pedone. Il Rotary club Reggio Calabria Est, riunito in assemblea presso la sala convegno del ristorante “Terrazze Le Rose”, gestito da Enzo e Nino Cuzzola, ha consegnato il “Premio Professionalità 2024”, giunto all’VIII Edizione, al dott. Vincenzo Pedone – Magistrato di Cassazione e già Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria che «con tenacia e instancabile spirito di sacrificio e di servizio, fiducia nella libertà, nelle Istituzioni dello Stato e nella certezza di giustizia, ha onorato, abbellito e arricchito l’Ordine giudiziario».

Presenti le autorità rotariane, Pasquale Giovine (assistente del Governatore) e Maria Pia Porcino (Governatore incoming); in rappresentanza del sindaco di Ferruzzano, paese d’infanzia del Giudice Pedone, l’assessore alla Cultura Antonella Pedullà; il presidente dell’Anmi Gruppo di Ferruzzano, Marò Vincenzo Curulli; nonché i premiati degli anni scorsi, Lilly Spina (stilista) e Salvatore Clemensi (parrucchiere); gli studenti della V/A Afm dell’Istituto Piria–Ferraris da Empoli di Reggio Calabria.

Il consiglio direttivo, composto da Cosimo Sframeli (presidente), Caterina Festa (prefetto), Gina Scordo (vicepresidente), Daniela Labate (segretario), Giulia Naimo (delegato Rotary Foundation), con devota e unanime riconoscenza, ha conferito il prestigioso premio con la seguente motivazione: «Uomo e Magistrato di raffinata cultura e di versatile talento, con grande rigore e illuminata competenza, ha donato il suo prezioso contributo al servizio allo Stato. In situazioni ambientali avverse, in Sardegna, Calabria, Sicilia, con equilibrio e determinazione, ha vigorosamente contrastato ogni forma criminale coniugando, da inquirente e giudice, coraggio e abnegazione, culto del dovere e fedeltà all’Istituzione di appartenenza, concludendo la carriera professionale a Reggio Calabria quale Presidente del Tribunale di Sorveglianza. In Calabria, riferimento certo delle Forze dell’Ordine, ha coordinato e diretto indagini che hanno assicurato alla giustizia ’ndranghetisti autori di delitti anche in danno dell’Arma con l’assassinio di due carabinieri e il grave ferimento di altri due militi. In Sicilia, giudice a latere togato della Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta, ha predisposto la sentenza d’appello in merito alla strage di Capaci in cui hanno perso la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta. Destinatario di vile atto intimidatorio a colpi d’arma da fuoco sin tra le mura domestiche, continua con esemplare risolutezza a esprimere una vibrante tensione ideale di speranza affinché la società, nella consapevole e coinvolgente esigenza di riscatto, priva di condizionamenti, si apra a un avvenire migliore. Lodevole l’impegno e il fattivo contributo profuso al Paese, di cui può essere considerato uno dei figli migliori, affermando con instancabile forza i principi di legalità, giustizia e libertà. Ideali e valori custoditi accuratamente dal Rotary International».

Pedone, accompagnato dalla moglie Marina Corigliano, ha illustrato ai rotariani i rapporti intercorsi tra “cosa nostra” siciliana e la ‘ndrangheta calabrese, nonché le evoluzioni e le forme di contrasto. Ha così raccontato storie da lui vissute e soffermandosi sulla strage di Capaci. La coscienza di un popolo si forma nel tempo attraverso gli aspetti più nobili del suo passato, cogliendo lo spirito, le idee e l’esempio dei migliori.

«Il Rotary, attento ai gemiti dello spirito – è scritto in un comunicato – ama il piccolo e l’invisibile. Con stile energico e amore paziente, pratica legalità e ricerca giustizia contro la rassegnazione e il moralismo interpretativo. E’ il percorso di vita di ognuno impegnato a ricercare e testimoniare verità, ad affermare giustizia e difendere libertà, unificando coraggio e speranza di raggiungere la giusta meta. Il compito è di tessere la tela per il riscatto del bene, battendosi come leoni per conquistare e custodire». (rrc)

A Siderno una mostra di trattori e mezzi agricoli

di ARISTIDE BAVAMentre in questi giorni nel nostro Paese e finanche in Calabria, si susseguono le proteste degli agricoltori per le condizioni non ottimali che stanno vivendo anche per le prescrizioni della comunità Europea, a Siderno si è svolta, nei giorni scorsi, una mostra di automezzi e attrezzi agricoli alla quale hanno partecipato gli addetti ai lavori e gli appassionati del settore.

La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione “L’aratro”, gruppo trattoristi della Locride, in un vasto spazio messo a disposizione in Via Carrera dall’azienda Torniomec. L’evento ha offerto una suggestiva “visione”   dei trattori e la loro evoluzione nel corso degli anni offrendo agli agricoltori e agli appassionati uno “spaccato” della storia di questi indispensabili strumenti lavorativi. D’altra parte è innegabile che l’agricoltura ha subito nel corso dell’ultimo trentennio, ma anche prima, una trasformazione abbastanza significativa passando dalle pratiche manuali alle tecniche meccanizzate che hanno via via subito anch’esse notevoli trasformazioni.

La mostra che è stata organizzata a Siderno ha offerto la possibilità di avvicinare il pubblico alla storia e alla evoluzione dei trattori agricoli che hanno portato ad una evoluzione che certamente ha migliorato l’efficienza  delle attività agricole. I visitatori hanno avuto infatti la possibilità  di ammirare una vasta gamma di trattori rappresentativi delle diverse epoche. Dalle imponenti macchine a vapore dei primi anni del XX secolo ai moderni trattori dotati delle più recenti tecnologie, l’esposizione ha mostrato come l’ingegnosità e l’innovazione abbiano guidato l’evoluzione di questi veicoli nel corso del tempo.

La mostra ha dato anche la possibilità agli interessati di partecipare a sessioni interattive  con esperti del settore, che hanno condiviso conoscenze e esperienze sulla manutenzione, le modifiche e le trasformazioni apportate ai trattori nel corso degli anni. Gli agricoltori presenti hanno potuto apprendere nuove tecniche e scoprire come adattare le loro attrezzature alle esigenze moderne. Grazie ad una area allestita all’interno della mostra gli agricoltori interessati  hanno anche avuto la possibilità di acquistare attrezzi agricoli usati, cosa che ha permesso, in questo periodo di crisi economica, di soddisfare qualche specifica necessità.

L’iniziativa, peraltro ha anche favorito l’interazione e lo scambio di conoscenze tra gli agricoltori del territorio. (ab)

REGGIO – Proseguono i lavori sulla Armo-Santa Venere

Proseguono  i lavori del tratto centrale della strada di collegamento Armo-Santa Venere di Reggio Calabria. L’opera prevede il rifacimento completo dell’asse viario, attraverso un allargamento della carreggiata stradale, la messa in sicurezza dei costoni e nuove protezioni laterali, oltre che la riqualificazione complessiva del manto bituminoso.

Il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, assieme al vicesindaco Paolo Brunetti, l’assessore ai Lavori Pubblici e Grandi Opere, Francesco Costantino, il consigliere metropolitano Giuseppe Marino, il consigliere comunale Franco Barreca, il rup Eleonora Megale e i responsabili dell’impresa che sta eseguendo i lavori, hanno effettuato un sopralluogo.

«Sa anni ormai la comunità di Santa Venere attende una strada che sia degna di questo nome – ha ricordato Falcomatà –. È un’opera complessa, ma i ritardi di questi anni sono ingiustificabili. Siamo stati a verificare di persona lo svolgersi dei lavori. L’intervento nel tratto centrale sono già a buon punto. Un intervento strutturale, con l’allargamento del tracciato, la messa in sicurezza dei costoni e nuove protezioni laterali. Sono stati sbloccati anche i lavori del tratto a monte e stiamo lavorando per mandare a gara la parte iniziale, all’altezza del cimitero di Armo».

«Ricordo quando nel 2014 decidemmo di presentare la prima Giunta proprio qui a Santa Venere – ha proseguito –. A quei cittadini, giustamente disillusi da decenni di annunci e successivi dietrofront, feci la promessa che avrebbero avuto la loro strada. Sono passati quasi dieci anni, siamo in ritardo, in ritardo colossale. Ma non posso venir meno all’impegno assunto con quelle persone ed ora, giorno dopo giorno, metro dopo metro, il giorno dell’apertura si avvicina».

«Al suo completamento l’infrastruttura – ha spiegato il primo cittadino – consentirà di collegare la frazione collinare al centro cittadino, con tutto ciò che ne consegue: non solo in termini di trasporto pubblico, ad esempio per consentire il passaggio degli autobus dell’Atam, ma anche per la pubblica sicurezza. Una strada sicura che restituisce dignità a un territorio che ha un enorme potenziale di sviluppo, un diritto per il quale i cittadini di Santa Venere hanno già aspettato troppo».

L’assessore ai Lavori Pubblici Franco Costantino ha precisato che si tratta di «un tratto intermedio, tra il primo che parte dal cimitero di Armo, fino a circa due chilometri e che si ricollega a un precedente appalto che era stato finanziato coi fondi del Decreto Reggio e che è in corso di definizione».

«Siamo qui oggi per dare a questo cantiere l’attenzione che merita – ha evidenziato il consigliere metropolitano Marino – una strada molto attesa dai cittadini di Santa Venere ma non solo, da quelli di tutta la zona collinare alta della città. Penso anche a Cardeto Sud e a tutti i pianori che rappresentano una risorsa per la nostra città. Questo cantiere finalmente si è sbloccato, i lavori, come abbiamo potuto verificare stamattina, stanno procedendo velocemente e bene. E ci auguriamo anche di poter attivare dei servizi che consentano di accorciare le distanze fra la città e queste zone che, per troppo tempo, hanno subito un isolamento non accettabile».

«È un cantiere molto importante – ha aggiunto il consigliere Barreca – mettiamo in sicurezza questa zona alta della città. Era un intervento molto atteso dalla città e finalmente siamo arrivati a una conclusione che darà maggior sicurezza stradale alla popolazione». (rrc)

POLISTENA (RC) – Sabato si presenta il libro “L’inchiesta spezzata di Pier Paolo Pasolini”

Sabato 3 febbraio, a Polistena, alle 18.15, nella Sala della Comunità “Luigi Monti”, sarà presentato il libro L’inchiesta spezzata di Pier Paolo Pasolini. Stragi, Vaticano, DC: Quel che il poeta sapeva e perché fu ucciso di Simona Zecchi ed edito da Ponte delle Grazie.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna culturale Senza memoria non c’è futuro, promossa dalla Fondazione Girolamo Tripodi.

Si parte con i saluti di Michelangelo Tripodi, presidente della Fondazione Tripodi. Interviene Giuseppe Auddino, insegnante e già senatore. Nel corso dell’evento, saranno proiettati slide e video a cura dell’autrice, presente all’incontro. Modera il giornalista Rai Michele Carlino.

A 45 anni dall’omicidio, con un pregevole lavoro di inchiesta, Simona Zecchi ha contribuito a riaprire di fatto il dibattito sul movente che condusse Pier Paolo Pasolini alla violenta morte in quel 2 novembre del 1975 e svela ciò che sin qui era rimasto celato.

Il libro L’inchiesta spezzata di Pier Paolo Pasolini porta, a sostegno della tesi che sostiene, una vasta serie di documenti, testimonianze, carteggi, storie ed analisi nuove che indicano come l’espediente utilizzato per condurlo al massacro (le bobine di Salò sottratte nell’agosto del 1975 e da lui tenacemente ricercate) avesse il preciso intento di spegnere definitivamente la sua voce e ancor di più la ricerca della verità sulle stragi, su tutte la strage di Piazza Fontana (1969). L’autrice, dopo aver mostrato nel libro Pasolini, massacro di un Poeta, edito nel 2015 dallo stesso editore, come e da chi è stato ucciso l’intellettuale, cancellando per sempre la pista a sfondo sessuale riconosciuta dall’unico processo, ha qui ricucito le parti spezzate di una indagine che si scopre Pasolini stava svolgendo.

L’inchiesta spezzata…, dunque, ci accompagna fuori dal campetto di Ostia e dal «complotto» fine a sé stesso. È una indagine complessa e doppia, perché affronta sì il movente dell’omicidio ma ne sviluppa anche i contenuti, inoltrandosi nel territorio della strategia della tensione in modo inedito e inserendo al suo interno la figura del poeta-giornalista, per fare luce su ciò che ancora non si conosce dei motivi dell’omicidio del più lucido e profetico tra gli intellettuali italiani.

Infatti, emerge chiaramente che negli ultimi mesi della sua vita Pasolini indossa i panni dell’investigatore preferendoli a quelli dello scrittore per «ragioni pratiche», come scrisse già dal 1971, e arriva dritto al cuore politico e finanziario delle stragi: dove DC, Vaticano e Cia si incontrano.

La tesi di Zecchi è che Pasolini fu ucciso per ciò che sapeva, vittima di una vera congiura: l’autrice sottolinea come l’intellettuale avesse negli ultimi tempi abbandonato il linguaggio della poesia in favore di uno “giornalistico”, più pratico per indagare sulla strage di Piazza Fontana e sui responsabili di quel “piano di destabilizzazione atto a stabilizzare il Paese (verso una posizione centrista o autoritaria a seconda delle cordate che avrebbero prevalso)”.

Nel libro Zecchi cita anche il celebre “Cos’è questo golpe”, l’articolo uscito nel novembre del 1974 sul Corriere della Sera noto come “Io so”, nel quale Pasolini afferma di conoscere i responsabili delle stragi che colpirono l’Italia di quegli anni, a partire da Piazza Fontana, la “madre” di tutte le stragi.

In questo lavoro di inchiesta, Zecchi riparte dalle lettere (pubblicate per intero per la prima volta) scambiate, negli ultimi mesi della sua vita, da Pasolini con Giovanni Ventura, neofascista ed editore accusato insieme ad altri della strage di Piazza Fontana, che voleva inviargli dei documenti con rivelazioni “scottanti”. Da lì, l’autrice ricostruisce un puzzle dalle tinte fosche e sulla base di incontri, ricerche, studi e riflessioni, svela collegamenti, fa nomi e cognomi: dall’accerchiamento del poeta da parte delle frange estremiste di destra alla rivelazione del nome del politico di cui Pasolini avrebbe potuto scrivere se non fosse stato ucciso (Mariano Rumor, presidente del consiglio in carica quando ci fu la strage di Piazza Fontana), dai “lavori sporchi” dell’Anello (“un super-servizio segreto occulto dipendente direttamente dalla Presidenza del Consiglio”, scrive) retto da Giulio Andreotti alle connessioni tra strategia della tensione e mondo culturale, dalle origini dei finanziamenti delle stragi al ruolo del Vaticano, della Cia e delle mafie a sostegno dell’eversione nera. (rrc)