REGGIO – Da Consiglio ok a Piano Strutturale Comunale

«È un giorno storico», ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà commentando il via libera dell’aula al Piano Strutturale Comunale, illustrato dall’assessore alla Pianificazione, Domenico Battaglia.

L’approvazione del documento, infatti, manda in soffitta il vecchio Piano regolatore generale licenziato nei primi anni ‘70.

«Al termine di un iter molto lungo – ha aggiunto – siamo riusciti a dotare la città di un Psc moderno, aperto, agile, partecipato, che fissa, finalmente, delle regole precise e disegna la visione della Reggio dei prossimi 30 anni. Diciamo addio, dunque, alla cementificazione selvaggia ed entriamo nella nuova dimensione del consumo del suolo zero che l’Europa ci chiede».

«Ringrazio – ha continuato Falcomatà – tutti i protagonisti della realizzazione, concertazione e approvazione del Psc, tutti gli uffici ed i professionisti che vi hanno lavorato. In particolare, la mia più profonda gratitudine va all’ex assessora Mariangela Cama per l’opera straordinaria svolta. Da tecnica in giunta, ha messo a disposizione della città le sue competenze e capacità professionali, lo ha fatto con straordinario amore per la comunità e ci ha ricordato come le cose si possano fare bene con quell’elemento di cui, spesso, parliamo e di cui lei si fa portatrice: la gentilezza. Grazie per quello che ha fatto e per come lo ha fatto».

L’assessore Battaglia, nel corso dei suo intervento, ha ringraziato il sindaco Giuseppe Falcomatà che, sin dall’inizio della sindacatura, «ha dato un impulso decisivo affinché si arrivasse a questa importante giornata».

«Il Psc – ha proseguito – soddisfa e raggiunge obiettivi urbanistici, ambientali, economici, culturali e paesaggistici. È uno strumento di pianificazione importantissimo che si associa al masterplan già avviato, al Dpss, al masterplan de porto, al redigendo masterplan dell’aeroporto. Tutte cornici che servono a migliorare la vivibilità della città».

Sentimenti di gratitudine, infine, sono stati espressi per «i progettisti, i geologi, il settore comunale Urbanistica e Pianificazione, la dirigente Carmen Stracuzza, il rup Alberto Di Mare, gli ordini professionali, l’associazione dei costruttori, gli ex assessori Giuseppe Marino e Mariangela Cama».

Sul punto è intervenuto anche il consigliere Giuseppe Sera sottolineando come «si stia disegnando la visione della città sempre più legata, in maniera morbosa, al fronte mare». «Finiscono – ha detto – i condoni edilizi, le opere costruite, senza vincoli e permessi, lungo i greti dei torrenti o negli splendidi agrumeti del nostro territorio».

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenuto nelle fasi preliminari, è tornato a soffermarsi sulla firma dei contratti di assunzione dei 130 vincitori dei concorsi pubblici del Comune: «È stato il momento più emozionante della mia attività politica».

Quindi, rispetto ad alcune sollecitazioni della minoranza, il primo cittadino ha rivolto il pensiero «a quanti, soprattutto in questi giorni di festa, si trovano costretti in un ospedale».

«La politica – ha spiegato – dovrebbe occuparsi un po’ di più dei problemi del nostro sistema sanitario che, come ho avuto modo di constatare, ancora sono troppi e davvero insopportabili».

Il sindaco, rivolgendosi all’aula, ha ricordato «i valori sui quali si fonda il patto con gli elettori e che, sin dal primo mandato, sono patrimonio genetico di questa amministrazione».

«Il lavoro – ha sottolineato – è il primo valore e oggi vede l’assunzione di nuovi dipendenti comunali e, nel tempo, ha registrato la salvaguardia dei livelli occupazionali delle società partecipate. I conti in ordine sono il secondo stigma della nostra amministrazione. Quando diciamo che abbiamo attraversato il deserto è perché, rispetto ad una scelta molto più facile, abbiamo avuto senso di responsabilità nell’evitare che si prendessero strade irreversibili e molto più difficili per i cittadini e le imprese».

Poi, l’ambiente: «È un altro valore che ci unisce, come lo sono la sanità pubblica e la pianificazione di scelte sostenibili che vanno oltre un ciclo politico. Il Piano strutturale approvato è frutto di una programmazione che è sempre la stessa. Gli uomini sono cambiati rispetto all’inizio di questa stagione, ma lo schema è sempre lo stesso, a testimonianza del fatto che ci si unisce su un’idea. Persone molto più autorevoli di noi, hanno detto che le idee camminano sulle gambe degli uomini che, nel corso del tempo, possono, comunque, essere diversi da quanti hanno iniziato quel percorso».

Un altro valore comune, per il sindaco Falcomatà, è la difesa degli ultimi: «Voglio manifestare vicinanza e solidarietà agli operatori dell’Hub per la famiglia di Sbarre, recentemente oggetto di un pesante atto vandalico. Un progetto che è un punto di riferimento per il quartiere e per la città, soltanto uno dei tanti presidi sociali che l’amministrazione ha dedicato ai più fragili. Penso alla Casa per i senzatetto o quella per le donne vittime di violenza. Il pranzo del 26 dicembre ha aperto le porte di Palazzo San Giorgio alle persone che soffrono di più. Anche questo è un fatto bello. È evidente, dunque, come si debba superare questa fase e oltrepassare il muro». Citando un passo dei Promessi sposi, il sindaco ha, così, affermato che «siamo nel tempo delle scelte coraggiose. E se il coraggio non si ha, non se lo si può dare».

Nel corso dei preliminari della seduta, è intervenuto il consigliere Giuseppe Marino rimarcando l’importanza dell’assunzione dei nuovi 130 dipendenti comunali e riportando i dati che riconoscono, al Comune di Reggio, l’avanzamento della capacità di spesa sui fondi europei per oltre l’81%.

«Soltanto negli ultimi due mesi – ha spiegato – sono stati liquidati e pagati 47 milioni di euro. Risorse che, in gran parte, rimangono nell’economia cittadina per imprese che investono nel settore dell’economia circolare, per gli enti del terzo settore, le aziende operanti nel comparto delle costruzioni, i professionisti o le famiglie in difficoltà».

Al dibattito hanno preso parte anche i consiglieri Giuseppe Sera, Franco Barreca, Giuseppe Giordano, Nino Malara ed Antonino Castorina. Insieme al Psc, sono stati approvati tutti 21 punti posti all’ordine del giorno. (rrc)

CINQUEFRONDI (RC) – In consiglio comunale il Bilancio e lo stop alla guerra in Palestina

Rinascita per Cinquefrondi in un documento illustra i punti del prossimo consiglio comunale. «È convocata per domani 4 gennaio alle ore 17,00 – è scritto nella nota – la riunione del Consiglio Comunale che sarà chiamato a determinarsi in merito ad alcuni punti che detteranno gli indirizzi politico-amministrativi per le future attività dell’Ente. In primis, sarà portato all’esame del civico consesso il Bilancio di previsione 2024/2026 che contiene le previsioni di spesa e di entrate finanziarie che regoleranno le azioni del Comune di Cinquefrondi nel prossimo triennio. Si tratta del documento fondamentale, unitamente agli altri atti collegati che sono all’ordine del giorno, al quale fare riferimento per concretizzare le idee progettuali che l’Amministrazione Comunale intende proporre nell’immediato futuro. Da rilevare che, per la prima volta nella storia di questo Comune, l’atto viene approvato entro il termine fissato dalla legge, senza ricorrere ad eventuali proroghe che assegnano termini diversi. Altro argomento rilevante riguarda l’approvazione del regolamento per l’istituzione, la gestione e la tenuta dell’albo comunale delle associazioni e del volontariato».

Continua Rinascita per Cinquefrondi: «Si tratta di un ulteriore passo avanti lungo il percorso disegnato da questa Amministrazione che punta a rendere Cinquefrondi una città inclusiva, aperta ad ogni forma di positiva partecipazione, valorizzando pienamente il ruolo delle Associazioni e il loro determinante contributo alla costruzione di un rapporto sinergico. Un punto dell’ordine del giorno è relativo alla concessione della cittadinanza onoraria al Vice Brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto per celebrare l’eroico sacrificio del militare nonché il quotidiano impegno dell’Arma speso per la tutela e la difesa dei diritti individuali e collettivi. L’ultimo punto riguarda un argomento di drammatica attualità e prevede la presentazione di una mozione per la pace e contro la guerra in Palestina, accompagnata dalla proiezione di un video che è stato girato a Cinquefrondi da un regista professionista. L’obiettivo è quello di stimolare un dibattito che richiami l’attenzione su una questione che rischia di diventare cronaca ordinaria ed invece va trattata, come è giusto che sia, come una vera e propria emergenza umanitaria che deve toccare la sensibilità di ognuno di noi». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Plastic free rimuove 6 chili di mozziconi da corso Garibaldi

Plastic Free, grande risultato per l’ultimo evento dell’anno: rimossi 6kg di mozziconi dal Corso Garibaldi

La raccolta mozziconi del 30 dicembre sul Corso Garibaldi ha segnato l’ultimo evento del 2023 per Plastic Free, l’associazione di volontariato, attiva dal 2019 in Italia e da tre anni operativa anche a Reggio Calabria, che si occupa di sensibilizzare sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica e prevenire ulteriori disastri ambientali organizzando mensilmente appuntamenti di pulizia delle spiagge e delle vie della città.

Proprio uno di questi appuntamenti è stato dedicato interamente alla rimozione di mozziconi di sigaretta nel penultimo giorno dell’anno: «La raccolta del 30 dicembre è stato un modo per festeggiare insieme a tutti i volontari la fine dell’anno che abbiamo condiviso, lanciandoci un’ultima importante sfida: battere il nostro stesso record e riuscire a raccogliere più mozziconi possibile nella via principale della nostra città», affermano i referenti dell’associazione che hanno organizzato l’evento: Serena Pensabene, Alberto Fio, Ludovica Monteleone e Giovanni Mannuzza.

Un’altra raccolta di questo tipo, infatti, era stata già organizzata a luglio scorso all’Arena dello Stretto, quando l’associazione aveva rimosso dal Lungomare Falcomatà 5kg di mozziconi.

L’anno di Plastic Free a Reggio si conclude con un bilancio decisamente positivo: 4300 mozziconi raccolti durante tutto il 2023, equivalenti a 11 kg; 17.680, 5 kg di rifiuti rimossi dall’ambiente in 36 appuntamenti e 1476 studenti sensibilizzati nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie della città.

Anche a livello regionale Plastic Free si è fatta sentire, raggiungendo un grande obiettivo: 62.910 kg di rifiuti raccolti nei 129 appuntamenti realizzati lungo tutto il 2023 a Reggio, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Cosenza e Lamezia Terme.

Risultati che sono stati possibili anche grazie alla collaborazione con tante diverse associazioni che nel corso dell’anno si sono unite alla causa sostenendo e supportando Plastic Free attivamente e concretamente evento dopo evento e agli enti e alle istituzioni che hanno deciso di collaborare per il bene comune.

Il nuovo anno è appena iniziato ma ci sono già tanti nuovi progetti in cantiere da realizzare e nuovi obiettivi da raggiungere.

Per rimanere aggiornati sui prossimi appuntamenti e partecipare ai nuovi eventi si consiglia di seguire la pagina Instagram e il gruppo Facebook Plastic Free Calabria e iscriversi al sito www.plasticfreeonlus.it. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Grande partecipazione alla presentazione del libro di Floccari

Con una grande partecipazione di cittadini, che hanno affollato il Centro di Aggregazione Sociale di Sbarre, rendendo insufficiente la capiente sala del Centro, si è svolta a Reggio Calabria, la presentazione del libro di Antonio Floccari “Girolamo Tripodi e Polistena – Una vita per l’emancipazione di un popolo”, promossa dalla Fondazione Girolamo Tripodi.

L’iniziativa è stata aperta dalla proiezione del video “Girolamo Tripodi, storia di un ideale” realizzato da Tania Filippone, Cinzia Messina, Tina Tripodi e Pasquale Zumbo. Prima della proiezione Cinzia Messina, una delle autrici, ha delineato i contenuti del video sottolineando come lo sforzo compiuto va soprattutto, nella direzione di mettere in evidenza la figura umana di Girolamo Tripodi. Inoltre, Cinzia Messina, ha voluto con commozione ricordare Tania Filippone, scrittrice e poetessa, tra le autrici del video, recentemente scomparsa.

Successivamente è intervenuto Michelangelo Tripodi (Presidente della Fondazione) che, nel parlare del libro di Antonio Floccari, ha sottolineato come esso affronti, in particolare, gli oltre 31 anni di sindaco di Polistena di Girolamo Tripodi, dal 1970 al 2005, per costruire quella che lui chiamava «la nostra piccola Rivoluzione». In quegli anni sono stati conseguiti risultati straordinari che hanno portato Polistena all’avanguardia, facendola diventare baluardo della democrazia e della lotta per la legalità e contro la ‘ndrangheta e punto di riferimento del buongoverno in Calabria e fuori dalla Calabria.

«Con la guida ultra trentennale di mio padre, Polistena aveva conquistato un ruolo straordinario di prestigio, fiducia e credibilità nell’immaginario collettivo in Calabria, in Italia e non solo, quale centro propulsore delle battaglie per la legalità e contro la ’ndrangheta, quale realtà avanzata per le conquiste civili, sociali e culturali che l’Amministrazione Popolare aveva realizzato e un punto di riferimento in Calabria per la pulizia, la trasparenza e il rigore etico e morale.Quella di cui parla questo libro è una storia di riscatto, di progresso civile e di crescita sociale e culturale che ha trasformato Polistena da piccolo paese rurale a città moderna e progredita, proiettata verso traguardi sempre più alti di progresso sociale e crescita economica. Una storia nella quale il bracciante che è stato anche una delle più alte cariche dello Stato, trattato con sufficienza e derisione dai ceti borghesi e padronali, ha sorpreso tutti diventando un sindaco tanto esemplare che Polistena era perfino invidiata dagli altri comuni. Girolamo Tripodi ha incarnato la storia di chi non si è mai rassegnato ai mali antichi di questa terra ed ha promosso grandi battaglie per il riscatto sociale da una condizione di servilismo, contro la ndrangheta e per la difesa dell’ambiente per costruire anche una nuova immagine della Calabria. Oggi a Polistena si vive ancora sulle conquiste, sulle realizzazioni, sulle idee, sui progetti e sulla crescita che sono stati accumulati in quegli anni. Tant’è vero che Polistena non è più quel punto di riferimento che abbiamo conosciuto e vive, purtroppo, un grave processo di degrado, di arretramento, di cancellazione della cultura e della memoria in tutti i campi della vita pubblica, civile e sociale. Ciò è davvero intollerabile e richiede una forte presa di coscienza del popolo polistenese, per fare tornare Polistena nel posto che merita e per reagire ad una condizione nella quale l’amministrazione è totalmente scollata dalle esigenze e dai bisogni dei cittadini».

Michelangelo Tripodi ha, infine, auspicato la necessità che l’esperienza di buongoverno svolta a Polistena da Girolamo Tripodi possa diventare un modello di ispirazione per il Sindaco e gli amministratori del comune di Reggio Calabria, che ne hanno davvero bisogno, vista la condizione drammatica di degrado, di incuria e di arretratezza in cui versa la città.

Subito sono intervenuti l’avv. Lorenzo Fascì (Consiglio d’Amministrazione della Fondazione) e Maria Lucia Parisi (Presidente della Sezione Anpi “Ruggero Condò”).

Ha concluso l’incontro il prof. Antonino Romeo (storico) che ha affermato come «la straordinaria vicenda umana e politica di Girolamo Tripodi va letta in due dimensioni, che sono diverse, ma complementari fra di loro: va rapportata al cammino complessivo che l’Italia repubblicana ha compiuto all’indomani della seconda guerra mondiale, con quel progresso democratico faticoso, contrastato, incerto, ma tuttavia continuo che ha consentito alle masse popolari del nostro paese di affrancarsi da una plurisecolare tradizione di subalternità e di emarginazione e di dare concretezza al dettato costituzionale, ma va raccordata nello stesso tempo con le vicende locali di Polistena dove con la sua sindacatura di oltre 30 anni Girolamo Tripodi ha dato dignità agli abitanti, collocandosi all’interno delle esigenze, delle speranze, della vita locale di Polistena a cui Girolamo Tripodi fu capace di dare una risposta innovativa di crescita e progresso. L’impegno di Girolamo Tripodi nasce direttamente dalla condizione sociale di povertà e di sfruttamento in cui lui e tutto il mondo bracciantile e contadino si trovano nei primi anni dopo la seconda guerra mondiale. Da qui le lotte bracciantili e quelle per la conquista di un salario per le raccoglitrici di olive e le gelsominaie, come condizioni necessarie per conquistare un minimo di dignità umana a chi l’aveva sempre vista negata. A queste lotte partecipa Girolamo Tripodi e poi da sindacalista le dirige e qui compie il suo apprendistato politico. A tutto questo si aggiunge il rapporto mai interrotto con Polistena: questo rapporto viene ricostruito efficacemente nel libro di Floccari che con molta lucidità ci fornisce uno spaccato di grande umanità e di grande interesse storico. In tal senso, mi piace ricordare un fatto, forse minore, ma a volte sono i fatti minori che illuminano meglio la complessità di una figura umana. Nel 1953, Girolamo Tripodi scrisse una farsa carnevalesca dialettale che si intitolava “Bei Tempi”: in quel testo ci sono importanti osservazioni dal punto di vista storico, quando per esempio, ricostruendo il clima del ventennio fascista, Tripodi scrive in quella farsa “non si poteva parlare, non si poteva cantare, non si poteva ridere”. Soffermiamoci su questo terzo punto “non si poteva ridere”: la libertà di satira è fondamentale per garantire democrazia e libertà e durante il fascismo non si poteva ridere non solo perché non c’era niente da ridere sotto un regime dispotico, autoritario, vessatorio che parlava solo di armi e guerre, ma non si poteva ridere perché c’era il rischio di finire al confino se si toccava qualche potente. Pur in questo testo minore si coglie la lucidità dell’analisi. È politicamente importante l’esperienza che Girolamo Tripodi ha fatto da Sindaco, perché è lì che sta la moralità della politica. La moralità della politica sta nel fare, nel mettersi al servizio delle esigenze dei cittadini, realizzando quelle cose attraverso le quali si crea e si rafforza la dignità dei cittadini e la crescita della democrazia. È vero lui fatto tante esperienze importanti da sindacalista a parlamentare, ma è lì l’attualità della lezione Girolamo Tripodi. Bisogna recuperare questo senso della concretezza, perché nella concretezza sta la moralità della politica. La lunga sindacatura di Girolamo Tripodi a questa concretezza ha rivolto l’attenzione. Ha cambiato il volto di Polistena attraverso il recupero dei quartieri, la copertura dei torrenti, la costruzione dell’ospedale, la realizzazione delle case popolari, la costruzione delle scuole, i libri scolastici gratuiti, la mensa scolastica, biblioteca e il museo e tante altre cose. In tal modo ha ridato dignità, speranza agli individui, trasformando individui anonimi, confusi in cittadini a pieno titolo. È quello che aspettiamo e aspetteremmo ancora dalla politica di oggi».

Alla conclusione, ai partecipanti è stato offerto un rinfresco e si è svolto il tradizionale scambio degli auguri con un brindisi per il nuovo anno che verrà. (rrc)

ROCCELLA JONICA (RC) – Successo per il Gelsomini Film Festival

Grande successo, a Roccella Jonica, per la seconda edizione del Gelsomini Festival, il festival del Cinema promosso e organizzato dalla Scuola Cinematografica della Calabria e sostenuto dalla Calabria Film Commission e dall’amministrazione comunale roccellese.

Il Gelsomini FF ha dato vita a tre giorni di arte e cultura, all’insegna del bello, che ha entusiasmato il numeroso pubblico presente nei diversi appuntamenti. Film, ma pure teatro, performance, musica e incontri con i grandi maestri del panorama artistico italiano: Fabio Mollo, Mimmo Calopresti, Peppe Voltarelli.

Il cinema e le altre arti si sono fusi in una combinazione unica, in una sinergia magica, rendendo ogni momento indimenticabile. Dai capolavori cinematografici alle performance live, il Gelsomini Film Festival ha offerto un’esperienza completa per gli appassionati.

«L’atmosfera vibrante di Roccella Jonica ha fornito il palcoscenico perfetto per eventi eclettici e vari con cui abbiamo inteso ridefinire il concetto di festival cinematografico, ampliandolo e diversificandolo – spiegano gli organizzatori, con in testa il direttore della Scuola CC, Lele Nucera –. Abbiamo dato spazio all’arte nelle sue molteplici forme con proiezioni e spettacoli originali, offrendo agli allievi della nostra scuola importanti momenti di approfondimento sui temi legati al molteplice e magico universo del cinema. Questo, in particolare, è molto importante, perché un festival deve rappresentare un momento di crescita, deve essere continuità con il prima e il dopo, fino alla prossima edizione».

Un lavoro organizzativo sinergico che, oltre a Lele Nucera, ha visto l’impegno della presidente Emma Loiero, della coordinatrice Francesca Pasqualino e dei docenti della Scuola CC che ha sede a Siderno, Reggio Calabria e Paola: Bernardo Migliaccio Spina, Vincenzo Caricari, Vincenzo Muià, Francesco Gallelli, Francesco Aiello, per musica e canto Carlo Frascà e Paola Agrippa, e per il corso bambini Annalisa Giannotta, Rinaldo Marzano e Marilena Futia.

La Masterclass coinvolgente di Fabio Mollo e le Matinée speciali 

Gli aspiranti registi e gli appassionati di cinema hanno avuto la preziosa opportunità di partecipare alla masterclass coinvolgente di Fabio Mollo. Il regista di fama internazionale ha svelato i segreti del suo processo creativo, offrendo uno sguardo approfondito sulle sfide e le gioie che accompagnano la creazione cinematografica. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di partecipare alle matinée speciali all’IIIS “P. Mazzone”, con la proiezione di “Semidei” e il dibattito con i registi Fabio Mollo e Alessandra Cataleta, che sono stati protagonisti anche nella serata di apertura. 

L’incontro con Mimmo Calopresti

Mimmo Calopresti ha regalato al pubblico una panoramica illuminante sulla sua carriera, con un racconto appassionante. Ha poi presentato spezzoni del docufilm “Gianni Versace. L’imperatore dei sogni” che ha visto coinvolti gli allievi della Scuola Cinematografica della Calabria con ruoli di rilievo.

Calopresti ha offerto uno sguardo privilegiato dietro le quinte, condividendo aneddoti e riflessioni che hanno arricchito l’esperienza di tutti gli spettatori presenti. 

Riconoscimenti alla Qualità Cinematografica

Il Gelsomini Film Festival 2023 è stato una celebrazione della qualità cinematografica: uno spazio, molto partecipato, curato da Vincenzo Caricari, è stato dedicato ai cortometraggi in concorso e ha visto la giuria, composta dagli allievi Academy della Scuola Cinematografica della Calabria, assegnare ad Antonio La Camera il premio per il “Miglior cortometraggio” con “Las memorias perdidas de los árboles” e a Erica Bianco il premio per la “Migliore interpretazione” nel cortometraggio “Ancella d’amore” di Emanuela Muzzupappa. 

Intreccio tra Cinema e Teatro

Il Gelsomini Film Festival ha innovato attraverso la sinergia tra cinema e teatro. Le lezioni aperte di recitazione, gli spettacoli teatrali come “U Figghiju” e “Il Calapranzi” hanno trasformato l’evento in una celebrazione pluridimensionale delle arti.

Viaggio Sensoriale con “La Meccanica del Cuore”

L’happening artistico “La Meccanica del Cuore”, curato da Bernardo Migliaccio Spina, e realizzato dagli allievi Academy della SCC, ha ampliato ulteriormente gli orizzonti del festival. Coinvolgendo il pubblico in un viaggio sensoriale attraverso forme artistiche innovative e stimolanti, questo evento ha aggiunto una dimensione straordinaria all’esperienza complessiva del Gelsomini Film Festival.

Anteprima di “U Cinema” e presentazione nuovo album di Peppe Voltarelli

Durante la serata, è stato presentato in anteprima assoluta il videoclip “Au Cinema”, un progetto coinvolgente e innovativo realizzato dalla Scuola Cinematografica della Calabria con il patrocinio della Calabria Film Commission. 

Il talentuoso artista ha  presentato inoltre il suo nuovo album, “La grande corsa verso Lupiònopolis”, regalando un’esperienza musicale unica.

Voltarelli ha incantato il pubblico non solo attraverso la sua esibizione musicale ma anche in un dialogo coinvolgente con la presentatrice del festival, Maria Teresa D’Agostino. In questo scambio autentico, l’artista ha condiviso storie toccanti del suo passato e presente, offrendo uno sguardo senza filtri sulla sua esperienza artistica e personale.

Attraverso aneddoti e riflessioni, Peppe Voltarelli ha dipinto un quadro emozionante della sua vita, illuminando gli spettatori sulla fonte d’ispirazione dietro la creazione della sua nuova opera musicale. La conversazione è stata un momento di connessione genuina, in cui il pubblico ha potuto cogliere l’anima e la passione che guidano l’artista nella sua ricerca creativa.

«Vogliamo esprimere la nostra sincera gratitudine al Comune di Roccella Jonica, con il sindaco Vittorio Zito in testa, a tutti i partecipanti, agli artisti, ai registi, agli sponsor e a quanti hanno contribuito al successo dell’evento. Con l’entusiasmo generato da questa edizione, guardiamo con fiducia alla prossima, promettendo di continuare a trasformare la Riviera dei Gelsomini in un crocevia per l’arte e la cultura cinematografica» conclude Lele Nucera, dando appuntamento al prossimo anno.

Il reportage delle tre giornate, foto e video, realizzato dagli attori e videomaker Giuseppe Sgambellone e Marilena Futia, è disponibile sulle pagine social Facebook e Instagram della Scuola Cinematografica della Calabria. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Zampogna e Romeo vogliono vederci chiaro sui contributi

Un accesso agli atti e un’interrogazione. I consiglieri metropolitani del gruppo “Centro Destra Metropolitano” Giuseppe Zampogna e Domenico Romeo si muovono in una precisa direzione e cioè quella che riguarda l’assegnazione del “Contributo spese correnti per lavori di manutenzione ordinaria sul demanio idrico” con riferimento, nello specifico alla determinazione della Città Metropolitana n°275 del 13.12.2023.

La richiesta dei documenti relativi all’approfondimento avviato da Romeo e Zampogna parte dalla circostanza «che i contributi sono stati concessi sulla base delle informazioni assunte e delle richieste pervenute in atti del Settore per i quali è emersa la possibilità per i Comuni di svolgere in economia, con propri mezzi e uomini, e/o in convenzione con Calabria Verde e Consorzio di Bonifica, interventi di manutenzione ordinaria idraulica».

«Nella determinazione – viene, appunto, cristallizzato nella richiesta di accesso – sono stati individuati 45 comuni della Città Metropolitana, che sarebbero interessati dalla presenza di tratti di corsi d’acqua che necessitano di manutenzione ordinaria”. Da qui si chiede “di prendere visione di documenti, atti, carteggi contenti le informazioni assunte, delle richieste pervenute in atti, dei servizi cartografici consultati, dei criteri e griglia di valutazione che ha portato a selezionare i comuni beneficiari».

Un focus richiamato anche nell’«interrogazione con richiesta di risposta “prodotta e destinata al sindaco Falcomatà, tramite cui si intendono “conoscere i motivi della mancata pubblicazione di specifico avviso pubblico in antitesi rispetto a quanto effettuato con determina del novembre 2021 con la quale era stata indetta apposita manifestazione di interesse rivolta ai Comuni del Territorio Metropolitano di Reggio Calabria” e “nel dettaglio, i criteri specifici utilizzati per individuare i Comuni del territorio metropolitano a cui assegnare le risorse».

Insomma una ripartizione che i Consiglieri Metropolitani Romeo e Zampogna intendono scandagliare, dal momento che, giusto per citare un esempio, si domandano del perché non si è percorsa la strada dell’Avviso Pubblico come nell’anno 2021 e secondo quali parametri, in tutta le aree omogenee metropolitane, dall’area dello Stretto, alla Tirrenica alla Grecanica, alla Locride, numerosi comuni che pur condividono i medesimi corsi di acqua sono rimasti esclusi a dispetto di altri ritenuti invece meritevoli di contributi.

Il tutto è comunque, chiaro precisare è frutto della decisione politica della destinazione di risorse fortemente insufficiente per un settore fondamentale quale la sicurezza di torrenti e fiumare, laddove per tali contributi finanziari ai Comuni da destinare all’esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria all’interno di corsi d’acqua il cui alveo scorra all’interno di centri abitati nell’anno 2023 sono state con delibera del Consiglio Metropolitano fissate in € 290.000,00, mentre nel 2021 erano state destinate alla medesima finalità € 500.000,00.

L’operato quindi di una Città metropolitana che decide di tagliare fondi sui trasferimenti ai Comuni per la sicurezza del territorio si commenta da sé e dà il senso dell’assenza di visione strategica e di poca attenzione ai territori. (rrc)

ROSARNO (RC) – Successo per il presepe vivente

di CATERINA RESTUCCIA – Che fossero in groppa ai papà o in braccio alle mamme, bambini e bambine erano tutti e tutte in trepidante attesa per l’apertura inaugurale del Presepe Vivente il 26 dicembre, per l’edizione 2023 – 2024 a Rosarno.

È stata una folla in fila ordinata e gioiosa lungo Via Genova per entrare nel Piazzale omonimo adibito a Presepe Vivente.

Mai come quest’anno l’intera città ha saputo dare esempio di collaborazione, di senso pieno e reale di comunità sia grazie al supporto di macchine incredibilmente operose come quelle delle Associazioni e dei Gruppi che grazie al contributo di singoli cittadini, piccoli e grandi imprenditori, umili o forti realtà economiche, tutti e tutte insieme per tirare su le sorti di una cittadina che sembrava essere stata inghiottita da buio e dimenticanza.
In questo caso per il Santo Natale a distinguersi è stato il Gruppo Famiglia di Nazareth, che con l’ausilio dell’intera comunità parrocchiale Maria SS Addolorata ha offerto alla cittadina rosarnese l’immagine di un nuovo Presepe, realistico e festoso.

Figuranti intenti nelle proprie attività artigiane hanno intrattenuto nel percorso i moderni viandanti alla scoperta di odori e sapori antichi, assaggiando bianchissima ricotta e fragranti zeppole, preparate e fritte nelle capanne costruite a mo’ di antiche cucine ed osterie.

E se per adulti ed adulte, oltreché per piccini e piccine, le più simpatiche curiosità sono state le presenze degli animaletti come pecorelle, asino e bue, il momento di massima tenerezza e di gaia cristianità è stato l’incontro con la grotta di Betlemme, in cui la mano dolce di una fanciulla carezzava l’innocente Bambin Gesù.

Il Presepe Vivente a Rosarno, che non è comunque novità, già realizzato in edizioni precedenti alla pandemia, è stato episodio di colloquio con la gente non solo locale, ma anche con chi, emigrante e lontano, ritorna al piccolo paesello natìo, e con chi, da località viciniore, è giunto a visitare e godere di uno spettacolo umano e cristiano.

I mesi di lavoro, fatica e sudore, impegnati per la realizzazione del progetto e dell’opera, sono stati ampiamente gratificati dall’ottima riuscita e dal bel richiamo di popolo accorso e l’idea sarà suggellata, benedetta e consacrata nella seconda serata, prevista da programma con l’arrivo dei Re Magi, il 6 gennaio 2024 con la partecipazione del nuovo vescovo, Monsignor Giuseppe Alberti, che per la prima volta visiterà Rosarno. (cr)

ROSARNO (RC) – L’Aspromonte visto da Lino Licari

di CATERINA RESTUCCIA – Aveva già dato grande prova di essere e di sapere lo studioso Lino Licari. Aveva già dimostrato passione alla ricerca, cura al territorio, entusiasmo a comunicare tutti i suoi ritrovamenti in area aspromontana, di cui egli stesso è Guida Ufficiale per il Parco Nazionale d’Aspromonte, quando a fine 2021 aveva presentato un’altra sua grande opera, edita da Kaleidoneditrice dal titolo “Guida ai siti archeologici del Parco Nazionale dell’Aspromonte – Dove la Natura incontra l’Archeologia”.

Tuttavia stavolta la guida, l’esperto, il ricercatore ha veramente mostrato il valore delle sue conoscenze e i grandi risultati delle sue indagini non solo con la solita umiltà, che lo contraddistingue da sempre, ma soprattutto con la giusta e ferma convinzione che nuovi percorsi si sono aperti per lo studio di uno spazio storico a tutti noto sin dagli inizi del secolo scorso solo come “medmeo”.

Invece, proprio la presentazione, avvenuta mercoledì 20 dicembre alle ore 17.30 nei locali della Biblioteca “Foberti” – Faro Fabbrica dei Saperi in Rosarno, della sua ultima creatura “Medma, Origini preistoriche e nome protosinaitico – Dal Paleolitico al Neolitico una parte di storia sconosciuta”, ha riavvolto il nastro di un film con nuovi e incredibili scenari: prima di Medma vi era preistoria documentata da numerosi materiali rinvenuti dallo stesso Licari.

Il testo, edito da Leucopetra Collana di Studi Storici Calabresi per la Pace Edizioni, è la sua nuova pubblicazione ed è un’apertura storica mai vista prima su Rosarno, nota con il nome antico di Medma.
Il rosarnese, escursionista appassionato e soprattutto attentissimo osservatore e conoscitore del territorio, ha presentato il suo bel lavoro in prima data assoluta grazie alla fattiva collaborazione di due Associazioni, quali Kiwi Società Cooperativa e Fibi Royal Rosarno.

L’opera è di particolare importanza e di notevole spettro storico, poiché testimonia, grazie ai fortuiti ritrovamenti di reperti preistorici dell’autore stesso, la presenza di comunità preistoriche sul territorio medmeo e le chiari ed evidenti tracce di influenza proto – sinaitica nella derivazione del nome dell’antica città.

Di fascino estremo il dialogo fatto dal ricercatore, che ha sempre sottolineato la stretta relazione tra natura, materiali e nomi, facendo vivamente immaginare agli ospiti del convegno la vivacità e la vitalità di un remoto purtroppo poco indagato, conosciuto e veicolato.

Moderatore della serata è stato l’architetto Angelo Carchidi, promotore culturale di Kiwi Società Cooperativa, serio professionista e sensibile cultore della bella Rosarno.

Ad aprire la serata è stato Pasquale Cutrì, neo Sindaco di Rosarno, che ha ufficialmente in tal senso inaugurato in modo istituzionale l’evento storico – culturale.

Interessanti e significativi gli interventi di Domenico Re, Vice Direttore nazionale dei gruppi archeologici d’Italia, nonché affezionato amico del Licari. Il Re non ha voluto tacere le grandi qualità umane e culturali dell’escursionista e ricercatore, che con le sue centinaia di segnalazioni ha fatto conoscere innumerevoli siti archeologici in vaste zone calabresi, in particolar modo aspromontane.

Importanti non di meno gli interventi, come da programma, di Saverio Verduci, Professore, Storico e Direttore collana Studi Storici calabresi Pace Edizioni, e di Oreste Kessel Pace, Editore Pace Edizioni, che ha messo in evidenza il lodevole apporto scientifico e storico del Licari, introducendo per primo argomentazioni di tessuto preistorico sull’area magnogreca.

La serata, come è giusto per le curiosità suscitate dall’opera, si è conclusa con un partecipato e acceso dibattito, che ha messo in luce tanti aspetti da attenzionare agli stessi enti pubblici, che dovrebbero manifestare maggiore interesse e seria cura a quanto emerge dalla bella epidermide rosarnese.

Ed a coronar d’alloro meritato e sudato è stato in battuta finale l’editore Oreste Kessel Pace, consegnando una targa ricordo in elogio alle attività di scoperta dell’uomo e dell’appassionato storico Lino Licari. (cr)

La Squadra di Calcio Locale Rivoluziona fa un dono solidale al primo nascituro del Gom di Reggio

Due corredini completi, adatto sia per maschietto che femminuccia, oltre che la maglietta numero uno della squadra al primo nascituro dell’anno. È questo il dono solidale che una delegazione della Squadra di Calcio Locale Rivoluzione, composta dal presidente Virgilio Minniti, dal club managerPeppe Praticò, dal capitano Nino Barillà, dai giocatori Toti Porcinoe. Domenico Girasole, dal team manager Francesco Alessandro e dall’addetto stampa Francesco Praticò, ha fatto al Gom di Reggio Calabria.

Il dono è stato consegnato nelle mani del detto. Marcello Tropoli, direttore del Reparto di Ostetricia, che «offre un servizio di eccellenza alla comunità con impegno costante».

«La magliettina con il numero uno è stata consegnata, simboleggiando il desiderio di eccellenza e vittoria per il neonato accolto con affetto – si legge in una nota –. Questo nobile gesto mira a portare un cambiamento e a sconfiggere l’egoismo diffuso in molte iniziative di solidarietà, spesso motivate da tornaconti personali. La squadra dimostra un sincero interesse nel migliorare la comunità, auspicando che questo gesto possa realmente contribuire a un futuro migliore».

«Questo gesto vuole trasmettere ai tifosi della squadra – si legge ancora – un importante messaggio: non perdere mai la speranza, continuare a sostenere senza mai arrendersi. Questa dimostrazione di solidarietà ha un impatto significativo sulla comunità, evidenziando che #UnitiSiPuò cambiare il destino di una squadra e di una famiglia. Spesso, basta poco per fare la differenza»

«Auspichiamo che questo gesto di solidarietà possa tradursi in risultati positivi per la squadra, e che il 2024 sia un anno di risalita. Bisogna crederci, e io ci credo – conclude la nota –Buon Anno a tutti voi». (rrc)

SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE (RC) – “Sant’Eufemia è viva” chiede le dimissioni del sindaco

Il gruppo politico “Sant’Eufemia E’ Viva” esprime «profondo sgomento e preoccupazione in seguito al vergognoso epilogo del consiglio comunale del 29 dicembre 2023. La bocciatura di tutti i punti all’ordine del giorno proposti dalla maggioranza rappresenta un gravissimo colpo per la nostra comunità e un’onta per la democrazia stessa».

Continua il gruppo di opposizione: «La mancata approvazione in Consiglio Comunale della ratifica di giunta alla variazione di bilancio di previsione è un fatto di estrema gravità che non può essere trascurato. Tale decisione mette a rischio non solo l’equilibrio finanziario del comune, ma espone i membri della Giunta Violi a una responsabilità personale e patrimoniale di proporzioni incalcolabili. L’eventuale intervento della Corte dei Conti diventa inevitabile, poiché la mancata approvazione di queste misure compromette la gestione responsabile delle risorse pubbliche. I punti all’ordine del giorno riguardavano tra l’altro temi di fondamentale importanza per il benessere e lo sviluppo di Sant’Eufemia. La ricognizione delle partecipazioni pubbliche, l’approvazione del regolamento per lo svolgimento delle sedute telematiche e la convenzione con i comuni limitrofi per la riqualificazione di alcune aree del paese erano passi cruciali per il nostro progresso».

«Il gruppo “Sant’Eufemia E’ Viva” in accordo con il “Gruppo Misto” – continua il documento – aveva proposto una via d’uscita onorevole al Sindaco ed alla sua amministrazione, ovvero dichiarare l’intenzione di dimettersi ed avere così l’appoggio di tutta l’assemblea per l’approvazione dei punti all’ordine del giorno. Il Sindaco ha seccamente rifiutato e così facendo ha posto in una condizione critica il Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, con il rischio di fare perdere importanti finanziamenti per la collettività. “Sant’Eufemia E’ Viva” ritiene che il Sindaco e la sua amministrazione abbiano fallito nel compito di garantire il bene comune. Di fronte a questo scempio democratico e alla messa in pericolo delle finanze pubbliche, chiediamo con fermezza le dimissioni immediate del sindaco e l’avvio di misure correttive urgenti per ripristinare la fiducia e la stabilità necessarie per il buon governo della città. Non si può governare sperando che tutti i consiglieri di maggioranza godano sempre di buona salute così da garantire quel voto in più necessario a sorreggere le sorti del Comune.
Non si può governare sperando di approvare il voto telematico a distanza pensando di amministrare un comune grazie a WhatsApp».

«Caro Sindaco Violi – conclude la nota – se desidera regalare a Sant’Eufemia un buon 2024, consideri seriamente le dimissioni. Sarà il dono più gradito per il bene della nostra comunità!». (rrc)