REGGIO CALABRIA – Cena fantozziana con la figlia di Paolo Villaggio

Il Polpette di Bavaria, Frittatona di cipolle, Fagioli alla scorreggiona… sono alcune delle pietanze in perfetto stile Fantozzi, preparate da Chef Filippo Cogliandro in occasione della presentazione del saggio “Fantozzi dietro le quinte”, presso l’A Gourmet L’accademia di Reggio Calabria. E come dimenticare le polpette “tu mancia” in “Fantozzi si mette a dieta” del 1980.

Ha organizzato l’evento, presso L’Accademia Gourmet, la fondazione Giuseppe Marino, proponendo una accattivante conversazione con Elisabetta Villaggio, autrice e figlia del compianto Paolo, moderati dalla giornalista Anna Foti, con Antonio Marino e i piacevoli intermezzi musicali dei Faber Quartet, cover band di Fabrizio De Andrè che ha proposto 2 brani scritti da De Andrè e Villaggio.

L’intervista, fatta di tante domande e curiosità, è stata condotta da Domenico La Boccetta, del Circolo del Cinema Zavattini, alle quali si sono alternate letture di brani del libro a cura di Lorenzo Praticò.

Un salto nel passato, nei mitici anni ‘80, attraverso la saga fantozziana che ha caratterizzato la cinematografia italiana dei tempi e creato un linguaggio nuovo, ironico e iconico, che resiste ai tempi e alle generazioni.
E Cogliandro non poteva non pensare ad una cena a tema, con rigatoni e ravioli, accompagnata dalle mitiche birre Peroni discostandosi, per l’occasione, come solo un eclettico Chef può fare, dalla raffinata cucina gourmet che lo caratterizza.

La serata ha registrato un grande successo e ha visto la partecipazione non solo di coloro i quali hanno avuto la fortuna di vivere i mitici anni ‘80, ma anche di giovani appassionati che hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie riflessioni direttamente alla figlia di Villaggio, in una conversazione relatori/pubblico, che ha fatto scaturire la figura di un uomo, un attore, un artista che è riuscito a dare vita ad un vero e proprio fenomeno immortale.

L’A Gourmet L’Accademia ancora una volta, dunque, è teatro di un incontro culturale d’alto livello, questa volta dedicato interamente al grande cinema italiano. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il difficile accesso alla chiesa di Mosorrofa

di DOMENICO LABELLA E PASQUALE ANDIDERO – Ieri 3 dicembre è la Giornata mondiale della disabilità, delle persone con disabilità. Proclamata dalle Nazioni Unite nel 1992, punta sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui bisogni e i diritti dei disabili. Anche Mosorrofa vive questo dramma: mancanza totale di marciapiedi; strade sconnesse e piene di buche; nessun luogo pubblico dove poter esercitare il proprio diritto a vivere una vita normale che possa accogliere ragazzi ma anche adulti; impossibilità ad andare in chiesa.

Ci vogliamo soffermare proprio su quest’ultimo punto. Per accedere alla chiesa parrocchiale di Mosorrofa dedicata a San Demetrio si è obbligati a percorrere 10 gradini oppure fare una salita con pendenze tra il 30 e il 40% dall’entrata laterale e 13 gradini da quella principale.

Si capisce bene che per un disabile, un anziano, è praticamente impossibile partecipare alle funzioni religiose o dare sfogo alle proprie esigenze di preghiera, si deve necessariamente essere accompagnati e aiutati a superare quegli insormontabili ostacoli.

Il parroco, sac. Domenico Labella, e l’Azione Cattolica locale hanno più volte segnalato la cosa alle autorità competenti, chiedendo di adoperarsi per l’abbattimento di quelle barriere architettoniche. Visto che nessuno prendeva in considerazione i bisogni dei residenti, e anche dei forestieri che vengono a visitare la chiesa, si è pensato di fare in proprio. L’ingegnere Domenico Suraci ha volontariamente e gratuitamente progettato e donato alla parrocchia una possibile soluzione, abbastanza semplice, gli spazi ci sono, che consentirebbe l’accesso facilitato in chiesa anche ai portatori di handicap. Purtroppo non si può mettere in atto perché il suolo dove deve sorgere la nuova rampa è di proprietà del Comune di Rc.

Circa tre anni fa la Parrocchia ha contattato l’assessore competente per chiedere di realizzare l’opera con i fondi dedicati all’Aba dichiarandosi disponibile a donare gratuitamente il progetto. Tante assicurazioni, nulla di fatto. All’inizio dell’anno in corso ci siamo rivolti, Parrocchia e Comitato di quartiere Mosorrofa, all’assessore al Welfare del Comune che ci ha assicurato il suo interessamento e ci ha chiesto di inviare richiesta e progetto all’ufficio competente che fa capo all’assessorato ai lavori pubblici. Il 2 febbraio il tutto è stato formalmente inviato, tramite Pec, all’ufficio competente e per conoscenza all’assessore al welfare. Nessuna risposta. A settembre è stato chiesto l’intervento anche della garante della salute regionale prof.ssa Stanganelli, che, pur non essendo la cosa di sua competenza, si è fatta portavoce inoltrando anch’essa progetto e richiesta alle autorità competenti.

Anche la prefettura è a conoscenza di questa mancanza di sensibilità verso i più bisognosi. Ad oggi, nonostante soldi e finanziamenti per le barriere architettoniche ci sono, tutto tace. Da anni giace presso il Comune di Rc questa richiesta ma evidentemente per Mosorrofa non solo non ci sono ristori per strade, centri ludici e sportivi, discariche, servizi idrici, luce e cimitero ma nemmeno l’attenzione minima a portatori di handicap, disabili e anziani. Oggi mentre il mondo celebra la giornata della disabilità con proclami e propositi a Mosorrofa disabili e anziani ancora non sono “liberi” di andare in chiesa. (ds e pa)

(Domenico Sabella è sacerdote della chiesa di San Demetrio, Pasquale Andidero è presidente è presidente del Comitato di quartiere Mosorrofa)

REGGIO CALABRIA – Al Museo del bergamotto “Calabria la prima Italia”

Un libro evento. Alle ore 18.00 di mercoledì 20 dicembre inizierà al Museo Nazionale del Bergamotto di Reggio Calabria (via dei Filippini 50, telefono 388-1299103) la conferenza di presentazione del “libro-evento 2023” della scrittrice americana Gertrude Slaughter “Calabria la prima Italia” tradotto in italiano dalla professoressa Sara Cervadoro (calabrese di Roma) e dato alle stampe dall’editore Giuseppe Meligrana di Tropea (Vv) appena poche settimane fa. La prima edizione, in lingua inglese, ha visto la luce ben 84 anni fa (nel luglio 1939) negli Usa all’Università di Madison nello Stato del Wisconsin proprio con il titolo “Calabria the first Italy” volendo dimostrare che è nella nostra regione che è nato il nome Italia ben 3500 anni fa circa da re Italo il quale ha inventato la democrazia etica con i “sissizi” che poi si sono diffusi in tutto il Mediterraneo. Così la denominazione “Italia” (pure come Stato e come Nazione) è una delle più antiche del mondo.

Secondo la Slaughter la “prima Italia” va da re Italo (1500 a.C.) addirittura fino al grande pittore calabrese
Mattia Preti di Taverna (1613-1699) come continuità di valori, rafforzati nel periodo glorioso della Magna
Grecia dall’8° al 3° secolo avanti Cristo. Nella edizione italiana, la trattazione occupa 308 pagine con 31
capitoli contenuti nelle sette sezioni: Prefazione, Magna Grecia, Dominio romano, Calabria Bizantina, Il
Regno normanno, Angioini e Aragonesi, Il Regno spagnolo e le Conclusioni. L’autrice dimostra di essere
fortemente innamorata della Calabria come Storia e come Ambiente. Infatti, tale libro è un grande
attestato d’Amore verso il nostro popolo e i nostri valori, motivo già sufficiente perché ogni famiglia,
ogni scuola, ogni biblioteca ed ogni ente istituzionale ne debba avere necessariamente una copia. E la
imminenza delle feste natalizie porta a considerare come questo libro possa essere un ottimo regalo.

Nell’incontro di Reggio Calabria di mercoledì 20 dicembre 2023 alle ore 18.00 al Museo del Bergamotto,
avranno luogo gli interventi di Alberto Gioffré (presidente del Club Unesco cittadino), di Susanna Quattrone (presidente di Kronos 1972), di Alessandro Gioffré d’Ambra (presidente di Sandhi) nonché degli studiosi Franco Arillotta, Daniele Castrizio, Felice Costabile e dell’editore Giuseppe Meligrana.

Saranno presenti vari imprenditori con assaggi di prodotti intitolati a “Re Italo”. L’ingresso sarà libero e i
convenuti potranno gustare liberamente alcune specialità tipiche del territorio e delle tradizioni reggine.
Mentre a conclusione ci saranno “crispelle” e vino Italo per tutti. Per chi volesse, ci sarà pure la possibilità
di acquistare copia di “Calabria la prima Italia” che, comunque, può essere prenotata anche online.

Altre presentazioni sono previste prossimamente a Davoli Marina (Cz presso la Biblioteca Vincenziana, a
Squillace (Cz) al Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia e alla Nuova Scuola Pitagorica di Crotone. Le
prime presentazioni estere avverranno al Club dei Calabresi di Perth (West Australia) e all’Associazione
Calabresi fondata da Ariel Battaglia a Buenos Aires (Argentina). Copia dell’edizione americana è disponibile alla consultazione o al prestito nella Biblioteca Calabrese di Soriano Calabro (Vv) e nella Biblioteca Provinciale di Catanzaro, nonché si potrà avere pure con il prestito inter-bibliotecario nazionale. (rrc)

BAGNARA (RC) – A “Silenzio assordante” il premio dell’Agess

di CATERINA RESTUCCIA – “Silenzio assordante” è il titolo del lavoro che si aggiudica il primo posto al Concorso indetto dall’A.ge.s.s. di Bagnara Calabra. A realizzare questo vero e proprio capolavoro sono giovanissimi studenti e giovanissime studentesse, tra i 14 ed i 15 anni, della classe I F del Liceo Scientifico di Sant’Eufemia d’Aspromonte, una delle sedi distaccate dell’Istituto d’Istruzione Superiore E. Fermi di Bagnara.

L’associazione culturale bagnarese sempre sensibile ad ogni tematica sociale e sempre attenta a cogliere i segnali per intervenire sul territorio lancia non una sfida, bensì il messaggio di costruire insieme alla Scuola la nuova generazione responsabile e rispettosa del genere.

Ad accogliere e ospitare i convenuti e le convenute è stato lo splendido affaccio sul basso Mar Tirreno del Castello Ruffo di Scilla, scelto per diventare teatro e palcoscenico dei nuovi talenti partecipanti e presenti.

“Tre hashtag contro la violenza sulle donne – #nonsonocarne – #leparolefannomale – #iochiedoaiuto” questo è il tema – enunciato della rassegna, a cui hanno partecipato le scuole del circondario territoriale, e si è trattato di «educazione e riflessione insieme» come hanno sottolineato tutte le personalità presenti. «Noi non vogliamo che il 25 novembre diventi un banale giorno di commemorazione, non vogliamo rimanga una giornata di slogan, ma di riflessione profonda su quanto è accaduto e continua purtroppo ad accadere». Esordisce così Silvana Ruggiero, Presidentessa dell’A.ge.s.s., aprendo l’evento e lasciando relazionare le quattro personalità intervenute per apportare testimonianza secondo la propria professionalità. Il primo intervento è spettato alla Prof.ssa Graziella Ramondino, Dirigente dello storico Istituto d’Istruzione Superiore E. Fermi di Bagnara, che con tono preoccupato per gli eventi drammatici di femminicidio e con personale presenza non solo professionale, ma soprattutto umana e materna ha chiuso il suo discorso con un auspicio di cambiamento proprio ai suoi giovani studenti, dicendo «Bisogna lasciarci oggi con una soluzione, una soluzione che la scuola ha, perché la scuola è veramente il luogo idoneo dove generare il cambiamento, un cambiamento culturale necessario».

Il programma del convegno ha dato parola poi alla Prof.ssa Papalia, delegata a sostituire la Dirigente Maristella Spezzano dell’Istituto “Nostro – Repaci” di Villa San Giovanni, la quale ha rafforzato ogni concetto guida della giornata già espresso dalla Ramondino. Le relazioni tecniche sono state tenute dall’avvocata Paola Carbone, Consigliera di Parità Città Metropolitana di Reggio Calabria, chiudendo con la Dottoressa Francesca Mallamaci, componente dell’Osservatorio Regionale contro la violenza di genere.

A conclusione della batteria di relazioni e del dibattito, la platea studentesca ha potuto assistere alla consegna dei Premi dei primi tre posti e al riconoscimento per meriti alle attività svolte anche ad altri tre gruppi di studenti e studentesse che hanno ricevuto menzione d’onore.

L’audiovisivo “Silenzio assordante” con la sua esecuzione completa di ballo, canto, poesia, recitazione e arte figurativa ha catturato letteralmente l’uditorio, dimostrando la grande sensibilità di un piccolo manipolo di studenti e studentesse, stimolati e seguiti dalle proprie docenti, ad una problematica così scottante che ha senza ombra di dubbio lasciato il segno in giovani cuori determinati a debellare questo terribile male sociale. (cr)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Lucisano e De Marco: «Commissione territorio, tra incapacità e scarsa democrazia»

I consiglieri di minoranza Domenico De Marco e Filippo Lucisano denunciano scarsa democrazia durante la Commissione territorio.

«Quanto più volte ribadito e affermato in consiglio comunale circa un metodo poco edificante dal punto di vista politico e istituzionale – viene evidenziato dai consiglieri comunali di minoranza De Marco e Lucisano – quale triste epilogo di una commissione territorio che ci ha resi protagonisti, nostro malgrado, di una situazione assolutamente imbarazzante. Una commissione territorio richiesta ancora una volta dai consiglieri di minoranza che si vedono costretti ad affrontare un muro di gomma della maggioranza che con i suoi componenti e con un metodo poco trasparente non informa e non coinvolge quella parte del consiglio comunale che non rientra tra gli scranni della maggioranza consiliare. Appare assolutamente paradossale che in un momento storico assolutamente importante per il territorio villese, forse il più importante di sempre, che vede il Governo Nazionale programmare e finanziare una serie di opere e di infrastrutture di valenza internazionale, nel mentre tutto ciò si concretizza, la maggioranza Caminiti non si assume realmente la responsabilità politica del coinvolgimento dei consiglieri comunale di minoranza anche attraverso il lavoro delle commissioni, organo di supporto politico del Consiglio».

Continuano i due: «È imbarazzante dover avere notizia di alcune opere, finanziamenti e quant’altro di assoluta valenza strategica per la nostra Città solo per il tramite degli organi di stampa e dei freddi comunicati del Sindaco, e dover prendere atto che la Commissione Territorio non svolge quello che dovrebbe essere il suo ruolo fondamentale. In occasione dell’ultima commissione territorio si è discusso delle novità riguardanti il completamento delle opere di riqualificazione del lungomare e della relativa tempistica nonché le attività riguardanti il water front eppure noi consiglieri di minoranza ci ritroviamo costretti a “dover rincorrere” tali informazioni vista la mancanza di responsabilità dimostrata dal Presidente di Commissione Idone che convoca sporadicamente la Commissione. Vale veramente poco il tentativo di strumentalizzazione politica di cui si è resa protagonista la maggioranza con alcuni suoi componenti e assessori che hanno accusato, in sede di lavori della commissione territorio la minoranza, solo perché dall’inizio di questo mandato abbiamo sempre richiesto un cambio di metodologia politica che avrebbe significato un serio, produttivo e partecipato lavoro in Commissione Territorio».

«Rispediamo al mittente le suddette accuse – dicono i consiglieri comunali di minoranza – perché è chiaro ed evidente che conosciamo le prerogative e le facoltà che sono insite nel nostro ruolo che esercitiamo attraverso il controllo dell’azione amministrativa della maggioranza ma che non può prescindere dalle attività in seno alle commissioni la cui efficacia viene meno se non vi è una concreta attività ed organizzazione da parte del presidente Idone che in questi anni di governo Caminiti ha inteso riunirci solo in pochissime occasioni a dimostrazione che quanto da noi denunciato anche in sede di Consiglio Comunale è assolutamente vero e legittimo. E quindi a chi vale questo modo di fare? Che ruolo funzionale ha una commissione territorio in tal modo organizzata? Questi gli interrogativi che abbiamo posto al presidente Idone al quale abbiamo evidenziato che non è più ammissibile una situazione così grave e che non saremo disponibili ad attendere ulteriormente se non ci sarà un reale cambio di passo più volte richiesto in Consiglio e durante i lavori della stessa Commissione».

«Ovviamente riteniamo responsabile di tutto ciò – concludono – non solo il presidente Idone ma lo stesso Sindaco e Presidente del Consiglio, ognuna per la propria parte, ovvero per l’indirizzo politico l’una e per il concretizzarsi del reale funzionamento delle Commissioni consiliari l’altra che spesso chiede a noi minoranza il rispetto delle regole in sede di assise consiliare senza avere la reale consapevolezza che tutto ciò è sicuramente il frutto di una mancanza di reale e concreta attività nell’ambito della Commissione Territorio».

REGGIO CALABRIA – Falcomatà apre la festa del volontariato nel segno di Don Italo Calabrò

A Reggio Calabria è iniziata la Festa del Volontariato. Il sindaco Giuseppe Falcomatà, sulle scale del teatro comunale “Francesco Cilea”, ha aperto l’iniziativa insieme al presidente del Csv, Ignazio Giuseppe Bognoni, ed a tanti cittadini che, impegnati nelle varie associazioni del territorio, spendono la propria esistenza aiutando gli altri. Alla manifestazione era presente anche il presidente del consiglio comunale, Enzo Marra.

«E’ un onore essere qui», ha detto Falcomatà ricordando «il percorso di condivisione intrapreso, in questi anni, con tutte le realtà che operano e lavorano creando inclusione sociale secondo l’esempio di don Italo Calabrò, il padre del volontariato nella nostra città».

«Lo spirito – ha aggiunto – che ci anima e chi vede, ancora una volta, tutti uniti è lo stesso di chi affronta ogni questione legata alla marginalità con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno».

«In questa splendida festa – ha continuato Falcomatà – riconosco, con vero piacere, il volto ed il sorriso di tante persone amiche, con le quali abbiamo condiviso momenti di crescita della comunità. Voglio ringraziarvi perché mi avete insegnato moltissimo sul valore del contributo».

«La meravigliosa famiglia del volontariato – ha concluso il sindaco – ci ha aiutato a comprendere il dovere sacrosanto dell’aiuto, del sostegno e della partecipazione; elementi fondamentali per rendere una comunità più forte nel contrasto e nella lotta alle fragilità. Ormai tanti anni fa, abbiamo iniziato un cammino mano nella mano, seguendo il solco tracciato da don Italo, la grande stella che illumina il nostro cammino e ci indica la strada accompagnandoci in tutte quelle che sono le nostre attività. Abbiamo una missione comune che siamo contenti di poter continuare a condividere con voi». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Falcomatà: «Parità di genere sia totale e sostanziale, anche nel mondo del lavoro»

Il sindaco metropolitano e di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha preso parte oggi al convegno ‘I vantaggi della certificazione della parità di genere per le aziende’. L’incontro, organizzato da Studio Cataldi, si è svolto nel salone di Confindustria Reggio Calabria.

«Veniamo da una settimana nella quale si è affrontato il tema della violenza di genere, culminata nella giornata internazionale del 25 novembre, che ha visto la nostra città impegnata per ragionare e confrontarsi su tutte le violenze nei confronti delle donne, che non sono solo quelle fisiche – ha detto il sindaco Falcomatà – assistiamo ancora oggi a violenze di genere, anche nel mondo del lavoro, con evidenti discriminazioni. Misure come quelle legate alla certificazione di genere, sono state un grande traguardo, ma evidentemente necessitano di qualcosa in più affinché non rimangano lettera morta».

«Il Pnrr, ad esempio – ha evidenziato – sconta tra le varie difficoltà anche quella della scarsa informazione relativa all’esistenza di queste “misure”. Esistono molti bandi, progetti, misure: dal sostegno all’impresa, alle categorie più deboli, alle fragilità che esistono nella nostra città ed in generale nel Paese, rispetto alle quali queste misure non vengono spese al 100% perché si ha meno accesso alle informazioni. Questo ci provoca un problema generale, perché, come nel caso del caso del Pnrr, sono risorse a rischio, legate a verifiche e monitoraggio».

«Ben venga, quindi, nella nostra città – ha concluso il primo cittadino – questo incontro di formazione e informazione. Ringrazio Confindustria per averlo promosso, perché ci consente, non soltanto di evitare che queste misure non rimangano lettera morta, ma anche di fare un passo in avanti nel raggiungimento di una parità di genere nella vita in generale e, in particolare, nel mondo del lavoro e delle professioni». (rrc)

REGGIO – Con le muse si scoprono i legami tra i dolci natalizi e la storia dell’arte e della linguistica

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, nella sala d’arte di Via San Giuseppe 19, è in programma un incontro con una conversazione dedicata al connubio tra la storia delle tipicità dolciarie collegate alle feste ed a vari collegamenti di tipo storico, artistico e linguistico, organizzato dall’Associazione Culturale Le Muse, Laboratorio delle Arti e delle Lettere.

L’evento è il primo degli appuntamenti natalizi del sodalizio.

La tematica trattata sarà appunto Nacatule e Protalia: indagine archeolinguistica sul cibo nella Calabria Greca e vedrà una conversazione con Pasquale Casile, docente – vicepresidente Associazione Magna Grecia Pieve Emanuele, membro CdA Fondazione Calabro Greca ed organizzatore del Bicentenario dei Greci di Calabria.

Insieme a lui altro intervento sarà quello di Bartolo Foti, pasticcere ed esperto dolci della tradizione calabrese. Anche un momento della poesia vernacolare reggina con la presenza di Rossana Rossomando, delegata Muse Poesia e Cultura Dialettale.

Il presidente prof. Giuseppe Livoti ricorda che si è pensato a questo primo incontro, che precede tutte le attività culturali che si terranno fino al 6 gennaio, «utile per immergerci nella storia dei territori, attraverso, dolci della tradizione che in effetti nascondono altri significanti e significati oltre che collegamenti con riferimenti archeologici e con immagini importanti della pittura e dell’arte e della lingua soprattutto nell’area grecanica».

«Proprio per questo non potevamo non indagare – ha spiegato – dal punto di vista pratico e conoscitivo anche con la figura di un pasticcere e noto conoscitore della tradizione, mentre il vernacolo sarà utile a scandire i vari momenti tra tradizione e classicità. Le “nacatole” sono dei dolci tradizionali di origine antica, di forme diverse, che venivano preparate nelle famiglie per ricorrenze varie come matrimoni e battesimi e per le festività più importanti. Si preparavano generalmente una settimana prima di Natale come segno beneaugurale e non possono mancare nel cenone di fine anno».

«Oggi si preparano tutto l’anno – ha proseguito – e si possono trovare nelle pasticcerie e nei panifici. Questo tipico dolce viene consumato e si sposa magnificamente con i classici vini locali da dessert (assimilabili per molti versi ai cantucci col vinsanto). La mattina, invece, a colazione, si associa molto bene con il latte fresco. L’area di produzione è il territorio del comprensorio della Locride e della Piana di Gioia Tauro. Un tempo le nacatole venivano considerate un dono per amici e parenti, da parte dei futuri sposi in occasione del matrimonio».

«Questi dolci rappresentavano quindi – ha concluso – la tradizionale pasticceria calabrese durante le feste nuziali. La loro forma è ellissoidale, caratterizzata da una spirale all’interno, riconducibile alla sagoma di un bambino. Non a caso, la parola calabrese naca proviene dal greco nakè, che significa culla. È quindi un dolce non solo buon augurio per il matrimonio, ma anche come buon auspicio per il concepimento di una nuova vita. Per la stessa ragione, probabilmente, sono entrate a far parte anche della tradizione natalizia locale». (rrc)

 

TAURIANOVA (RC) – Nasce il primo asilo Nido pubblico con i fondi Pnrr, partiti i lavori nella frazione Amato

Sono partiti i lavori per la costruzione di un asilo Nido pubblico nella frazione Amato, opera finanziata con i fondi del Pnrr chiesti e ottenuti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roy Biasi. La consegna dei lavori, presenti oltre al primo cittadino anche gli assessori Crea, Fedele, Monteleone e Grimaldi, apre quindi un cantiere svolta dal doppio significato perché attesta l’efficacia di un disegno amministrativo in cui la giunta ha creduto sin dall’inizio del suo mandato, creando per la prima volta nella storia di Taurianova un servizio scolastico essenziale, e perché consente all’amministrazione comunale di investire nella cura dell’Infanzia, prima e più di altri Comuni del territorio della Piana di Gioia Tauro, a favore dell’intera comunità cittadina a cui viene la possibilità di veder migliorati i tempi di vita delle famiglie.

Si arriverà ad avere un asilo Nido ad Amato, grazie ai lavori eseguiti dal Raggruppamento temporaneo di imprese P&G Costruzioni Bulding, demolendo l’attuale vetusto edificio scolastico di corso Italia e sostituendolo con una moderna e gradevole struttura che riqualificherà una porzione del centro urbano, in base al finanziamento ottenuto di 1.700.000 euro, comprensivo delle spese per la progettazione.

Secondo il cronoprogramma predisposto dal Rup comunale Antonino Bernava, l’opera progettata dall’ing. Beniamino Scopelliti dovrebbe essere completata nei primi mesi del 2025, poco più di un anno di lavori che l’amministrazione, anche con lo stimolo dell’assessore alla Pubblica amministrazione Angela Crea, segue con particolare attenzione nell’ambito di un ingente piano di interventi nel settore dell’edilizia scolastica.
L’appalto per l’asilo Nido di Amato, tra l’altro, fa il paio con l’imminente avvio della costruzione anche di una nuova scuola dell’Infanzia nell’area “zona 167” grazie ad un investimento di 2.400.000 euro.

«Si tratta di opere concrete e non di chiacchiere o polemiche – commenta il sindaco Biasi – che offriamo alla comunità con un certo orgoglio politico in più, anche perché segnalano il compimento di una fase amministrativa preparatoria assai intensa, grazie alla quale ora iniziamo a raccogliere frutti che la città aspettava da anni, perché bisogna andare di molto indietro con la memoria per ricordare l’esecuzione di lavori pubblici così imponenti. Il fatto poi che questa accelerazione avvenga per valorizzare il mondo della scuola, che in questo caso noi sosteniamo in coerenza con una delle missioni preminenti del Pnrr che opportunamente l’Unione europea ha dedicato proprio alla Next Generation, conferma la fondatezza del nostro disegno amministrativo complessivo in cui attraverso opere e servizi nuovi diamo una riposta pronta ai cittadini di Amato che finalmente, grazie a questa amministrazione, stanno ottenendo quella attenzione che da anni invocavano, ribaltando il paradigma solito: la frazione, ospitando un servizio rivolto a tutta la città, mai come questa volta diventa centro propulsore». (rrc)

REGGIO – Torna il “Katedromos, il catechismo dell’Educazione stradale”

Il 4 e il 5 dicembre, a Reggio, all’Auditorium  ‘Gianni Versace’ del Ce.Dir. a Reggio Calabria, alle 9.30 tornano gli incontri di educazione stradale denominati ‘Katedromos, il catechismo dell’Educazione stradale’, giunto alla seconda edizione.

Il format multimediale ed interattivo, promosso ed organizzato dalla Polizia locale, con il patrocinio degli assessorati alla Polizia locale e Istruzione, coinvolgerà circa 900 alunni delle scuole cittadine, di ogni ordine e grado.

«Le giornate formative – ha detto l’assessora alla Polizia locale, Giuggi Palmenta – rappresentano, per la qualità divulgativa ed il numero degli utenti coinvolti, una straordinaria opportunità formativa. La volontà di coinvolgere i più giovani, segue le linee di indirizzo politico del sindaco Giuseppe Falcomatà, proiettate ad affermare, soprattutto tra i più giovani, una corretta coscienza civile ed attività di sensibilizzazione, partendo anche dall’educazione stradale». (rrc)