REGGIO – L’omaggio degli studenti del Frangipane al presidente dei Portatori della Vara

Gli studenti del Liceo Artistico “Preti Frangipane” di Reggio Calabria hanno donato al presidente dell’Associazione dei Portatori della Vara, Gaetano Surace, le tavole che raffigurano l’assalto dei turchi, avvenuto al Santuario nella seconda metà del Cinquecento.

Le tavole che concludono il racconto in immagini di questa incredibile storia sono state consegnate dalla dirigente scolastica Lucia Zavettieri e dal vice preside Antonio Barbera, lo scorso 11 marzo al presidente Surace, che si è detto entusiasta per il lavoro meticoloso e di grande precisione svolto dagli studenti del liceo artistico Preti–Frangipane.

L’evento rientra nell’ambito delle iniziative promosse in occasione delle celebrazioni per il 25° anniversario dalla fondazione dell’Associazione dei portatori della Vara, una parte importante delle attività è dedicata alle scuole e soprattutto agli studenti. Il loro coinvolgimento, nelle intenzioni dell’associazione, è mirato a far conoscere la storia della Madonna della Consolazione perché non si disperda una delle più importanti tradizioni di Reggio Calabria.

Un attacco mirato a distruggere e devastare l’Eremo e che fallì, grazie all’intervento dei cappuccini appoggiati da 20 reggini mossi da profonda devozione alla Vergine. Con l’aiuto di altri cappuccini, intervenuti per dar man forte ai confratelli,  riuscirono a respingere il primo tentativo dissacratore. All’alba del giorno seguente, i musulmani tornarono più numerosi e meglio organizzati, sicuri di portare facilmente la loro missione a termine. Ma anche i reggini si erano, nel frattempo, riorganizzati, ponendosi nei punti più strategici per difendere il Santuario. La battaglia, nonostante le gravi perdite inflitte ai nemici, non faceva presagire niente di buono. Il combattimento si fece allora, più furioso ed i turchi giunsero alla porta del Santuario. Fu a questo punto che  padre Gabriele, guardiano del Santuario, temendo catastrofico un ulteriore attacco da parte musulmana, decise di nascondere, nell’anfratto di un muro, vicino alla Chiesa, il Quadro della Madonna della Consolazione e gli arredi sacri e di riparare sulle montagne, assieme ai confratelli ed ai reggini, che ne avevano condiviso la nobile impresa. Giunti nuovamente sul luogo, ormai libero, i turchi frugarono in ogni angolo e non trovando nulla diedero fuoco al santuario. Ritornati i frati trovarono il convento illeso e il fuoco si era, infatti, subito estinto. (rrc)

REGGIO – Il Fai presenta le “Giornate Fai di Primavera”

Domani mattina, a Reggio, alle 11.30, a Palazzo San Giorgio, la Delegazione Fai di Reggio Calabria presenta le Giornate Fai di Primavera 2025, in programma il 22 e 23 marzo.

L’evento sarà l’occasione per illustrare in dettaglio le attività previste, i percorsi di visita,  nonché le iniziative che coinvolgeranno gli studenti delle scuole superiori locali, impegnati in qualità di Apprendisti Ciceroni: 70 studenti provenienti dal Liceo Statale Tommaso Gulli e dal Liceo Artistico Statale  Preti-Frangipane, protagonisti nella valorizzazione del patrimonio storico e artistico della nostra città e che  ci regaleranno all’interno della Chiesa di San Pietro al Calopinace un’imperdibile mostra con testimonianze  del loro estro artistico.

Intervengono Dina Porpiglia, capo delegazione Fai – Delegazione RC, Rocco Gangemi, delegato regionale Fai Calabria, don Domenico Rodà, vice direttore Ufficio Diocesano BBCC e Edilizia di Culto dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, la dott.ssa Angela Puleio, direttrice Archivio di Stato di RC, la dott.ssa Lucia Loiacono, direttrice Museo Diocesano di Reggio, la dott.ssa Maria Mallemace, Sopritendenza Abap di Reggio e Vibo, Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio, Francesco Praticò, dirigente scolastico Liceo Statate “T. Gullì”, Lucia Zavettieri, dirigente scolastico Liceo Artistico “Preti Frangipane” e gli apprendisti Ciceroni 2025.

Le Giornate Fai di Primavera a Reggio Calabria vedranno coinvolte numerose istituzioni culturali cittadine, tra cui l’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova, il Museo  Diocesano, la Soprintendenza Abap per Reggio Calabria e Vibo Valentia e l’Archivio di Stato di Reggio  Calabria, con il supporto delle scuole locali attraverso il progetto “Apprendisti Ciceroni”

Il Protocollo di Intesa Interistituzionale siglato lo scorso 27 febbraio 2025 ha sugellato un’importante sinergia volta a valorizzare il patrimonio storico, culturale e devozionale di Reggio Calabria, tesa a rendere  la città un reale e fattivo polo di crescita culturale e turismo sostenibile, in linea con la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027

L’edizione reggina di quest’anno, dal titolo “Sentieri del Giubileo: alla scoperta dei tesori nascosti della  devozione reggina”, offrirà un affascinante viaggio alla scoperta di alcuni dei luoghi simbolo dei percorsi  devozionali reggini, molti dei quali finora poco conosciuti e visitabili solo in occasione di eventi speciali.

Si sveleranno luoghi di straordinaria bellezza, che custodiscono secoli di fede e tradizione. L’arte, la spiritualità  e la storia si intrecciano in un’occasione unica di scoperta, un invito a immergersi nelle radici più profonde  della nostra città. Ogni visita sarà un’occasione per riscoprire la profondità dei legami spirituali e culturali 

della città, trasformando ogni angolo d’arte in un luogo di riflessione, di celebrazione collettiva, di autentico giubilo

Da oltre 30 anni, le Giornate Fai aprono al pubblico luoghi di straordinario valore culturale e  paesaggistico. Un appuntamento entrato ormai nelle agende e nei cuori degli italiani, caratterizzato da una grande partecipazione popolare (più di 13 milioni di visitatori in 32 edizioni), testimonianza di quanto  sia riconosciuta la missione educativa del Fondo Ambiente Italiano, che dal 1975 si impegna a raccontare  e valorizzare le meraviglie e i tesori nascosti che ci circondano. Una grande festa all’insegna di arte, cultura  e natura, che nel 2025 coincide quindi con il cinquantenario della nascita del Fai. Un traguardo  importante, che verrà celebrato con l’apertura di 750 luoghi speciali, dal Nord al Sud della Penisola. 

In occasione di queste giornate, verranno visitati luoghi di straordinario interesse, come la Chiesa di  Sant’Antonio Abate ad Archi, la Cattedrale e il Museo Diocesano Mons. Aurelio Sorrentino, nonché chiese  e santuari di rilevanza storica e religiosa: Chiesa di Giuseppe al Corso, Chiesa di San Giorgio e San Giovanni  Extra Muros a Reggio Calabria, Chiesa di San Pietro al Calopinace, Santuario di San Paolo alla Rotonda. (rrc)

Alla Mediterranea di Reggio il seminario “Sicurezza del volo e incidenti”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 15.30, all’Aula Magna di Ingegneria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si terrà il seminario tematico “Sicurezza del volo & incidenti – Evoluzione del sistema investigativo”, un’importante occasione di approfondimento sulla sicurezza aerea e sulle metodologie di indagine sugli incidenti di volo.

L’evento, organizzato  dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria e dal Diceam – Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali, vedrà la partecipazione di esperti del settore e accademici.

Si parte con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti, del Direttore del Diceam, prof. Giuseppe Barbaro, e del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria, ing. Francesco Foti.

Modera il gen. Alberto Rosso, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Il tema centrale della discussione prenderà spunto dal libro “Evoluzione della sicurezza del volo in Aeronautica Militare”, scritto dal prof. Michele Buonsanti su incarico dell’Aeronautica Militare, che traccia il percorso evolutivo delle indagini sugli incidenti aerei, dalla loro funzione reattiva di analisi post-evento a quella moderna di strumento predittivo per la prevenzione di criticità operative. (rrc)

REGGIO – Presentato il progetto RSC su inclusione sociale e lotta a dispersione scolastica

È stato presentato, a Palazzo San Giorgio di Reggio Calabria, il progetto RSC (Rom, Sinti, Camminanti) incentrato su inclusione sociale e lotta alla dispersione scolastica.

Il progetto, finanziato nell’ambito del Programma Nazionale Inclusione e Lotta alla Povertà 2021-2027 con un importo di € 1.412.50.25, nasce dall’esperienza decennale  presso l’Istituto degli Innocenti (I.C. “Radice-Alighieri”) di Arghillà ed estende ora il suo raggio d’azione anche alla zona di Modena-Ciccarello (Istituto Comprensivo Telesio-Montalbetti); area cittadina in cui risiede un nucleo significativo di famiglie della comunità Rom.

Il progetto RSC, che avrà una durata fino al 31 ottobre 2027, rappresenta una risposta reale e strutturata alle esigenze del territorio, puntando a rafforzare l’inclusione, la partecipazione e il diritto all’istruzione per tutti. Inclusione che questo intervento sistemico e strategico vuole divenga non solo una parola ma un impegno fattivo e quotidiano.

Durante la conferenza è stato ricordato che il Settore Welfare Comune di Reggio, nell’ambito della misura ministeriale “DesTEENazione -desideri in azioni”, è stato beneficiario anche di un altro importante finanziamento (con un importo di 2.983.567,39 euro) per il progetto “Tessere reti per il Futuro: intrecci, nodi e legami” finalizzato al contrasto della vulnerabilità sociale ed educativa attraverso azioni concrete di prevenzione e supporto.

Al tavolo dei relatori, oltre all’assessora alle politiche sociali Lucia Anita Nucera, erano presenti: Paolo Cicciù (Coordinatore del progetto), Maria Grazia Marcianò (funzionaria del Comune di Reggio e responsabile dell’area minori nonchè rup del progetto), Angela Cipolla ( funzionaria del Comune di Reggio Settore Pubblica Istruzione) Antonio Adorlino (Tutor del progetto esperto in contrasto alla dispersione scolastica), la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Radice-Alighieri Simona Sapone Graziella Vacalebre dell’Istituto Comprensivo “Telesio-Montalbetti” .

Presenti anche le referenti dei poli sociali territoriali di Modena ed Arghillà (Laura Foti e Letizia Silicato), ed Antonia Chirico per il Servizio Minori.

Coinvolti nel Progetto anche i referenti di ASP, USP e USSM, quali componenti del tavolo locale di progetto.

Il Progetto RSC prevede una serie di interventi mirati nei due poli di riferimento: Polo 1 Arghillà, Polo 3 Modena-Ciccarello.

Sono 120 i bambini interessati dal progetto, con le loro relative famiglie, e saranno seguiti in un percorso che punta all’inclusione scolastica con un focus particolare e specifico sulla genitorialità; per un lavoro sistemico che unisca scuola, famiglie e territorio.

Le attività si svolgeranno direttamente nelle scuole con il coinvolgimento dei referenti scolastici e del personale delle politiche sociali, che avrà un ruolo centrale nell’accompagnare le famiglie.

«Il progetto Rom, Sinti e Camminanti  – ha dichiarato l’assessora Nucera – è attivo in città già da diversi anni ed ha rappresentato un percorso fondamentale per l’inclusione sociale; soprattutto attraverso le attività realizzate con l’Istituto degli Innocenti (Radice-Alighieri)ad Arghillà. Oggi, grazie a un nuovo e più ampio finanziamento, possiamo estendere il nostro intervento anche alla zona di Modena-Ciccarello, dove risiede un nucleo importante della comunità Rom».

«Il nostro obiettivo – ha proseguito l’assessora – non è solo quello di favorire l’inserimento scolastico dei minori ma anche, soprattutto, di rafforzare il ruolo delle famiglie. La genitorialità è, infatti, un aspetto centrale del progetto: lavoreremo direttamente con i genitori, gli insegnanti e gli operatori sociali per creare una rete di supporto che renda l’inclusione più efficace e duratura».

Un tutor dedicato, Antonio Adorlino, seguirà il percorso e coordinerà i lavori del tavolo tecnico; già attivo grazie a una serie di incontri preliminari. L’obiettivo è quello di costruire una rete di supporto per ridurre ulteriormente la dispersione scolastica; fenomeno che, negli ultimi anni, è già stato significativamente contrastato a Reggio Calabria grazie a servizi come l’assistenza domiciliare.

«Negli anni – ha continuato Lucia Nucera – abbiamo già ottenuto importanti risultati nel contrasto alla dispersione scolastica grazie a servizi strutturati come l’assistenza domiciliare con supporto diretto alle famiglie; aspetto caratterizzante che ormai fa parte della nostra strategia di welfare. Questo progetto rappresenta una risposta concreta alle esigenze del territorio e ai bisogni educativi delle fasce più vulnerabili della popolazione». (rrc)

Si sottoscrive il gemellaggio tra Melicuccà e Montemurro

Si sottoscrive venerdì, a Melicuccà, alle 17, a Palazzo Capua, il Gemellaggio da parte dei sindaci dei due comuni, Senatro Di Leo, per Montemurro, e Vincenzo Oliverio, per Melicuccà.

L’evento rientra nell’ambito di “MeMo”, acronimo del gemellaggio poetico sottoscritto in prima istanza lo scorso 28 febbraio a Montemurro (PZ), tra i comuni di Melicuccà e il comune lucano dove nacque il poeta ingegnere Leonardo Sinisgalli che di Lorenzo Calogero.

L’iniziativa si inserisce nelle recenti attività di valorizzazione della figura di Calogero, grazie al contributo dell’editore Lyriks che ha ripubblicato l’opera con una corposa antologia di poesie scelte dal 1932 al 1960 dal titolo “Un’orchidea ora splende nella mano” (con la prefazione di Aldo Nove, la curatela di Nino Cannatà, le traduzioni di John Taylor e una copertina speciale di Emilio Isgrò) e alla proficua sinergia con la Fondazione “Leonardo Sinisgalli” (FLS).

Dopo le prime interlocuzioni avviate al Salone del Libro di Torino e proseguite in occasione della Festa della poesia 2024 “Lorenzo Calogero” a Melicuccà, è nato il desiderio di suggellare una collaborazione tra le due comunità, attraverso un patto di collaborazione e amicizia che ha visto la settimana scorsa a Montemurro e a Potenza una due giorni dedicata alla poesia.

Il gemellaggio, che vedrà la partecipazione alcuni dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Montemurro e della Fondazione “Leonardo Sinisgalli”, sarà anticipato dallo svelamento della nuova targa segnaletica all’ingresso del paese.

Ci sarà l’occasione, inoltre, di ripercorrere i luoghi dell’anima del poeta Calogero dislocati nel suo borgo natio e nel suggestivo territorio tra la Costa Viola e l’Aspromonte.

Dopo il gemellaggio, sarà presentata la nuova edizione aggiornata del volume “Leonardo Sinisgalli e i bambini incisori”, edizioni FLS di Montemurro, a cura di Biagio Russo.

Interverranno Mimmo Sammartino, presidente FLS, Nino Cannatà, presidente di Lyriks, lo stesso Biagio Russo e Luigi Beneduci, Direttore FLS. È previsto l’intervento del poeta Aldo Nove sulle figure di Leonardo Sinisgalli e Lorenzo Calogero nel panorama della poesia italiana del Novecento. 

Il recupero critico della poesia di Lorenzo Calogero è al centro delle attività di Lyriks e di un folto gruppo di lavoro che, da tutta Italia, sta lavorando per fare luce su questo poeta ingiustamente dimenticato, a partire dalla scorsa Festa della Poesia a lui dedicata nell’agosto 2024 a Melicuccà, diretta da Nino Cannatà e dallo stesso Aldo Nove, con autorevoli ospiti arrivati da tutta Italia.

Scoprire adiacenze e punti di incontro tra le poetiche del Novecento è un dovere che spetta a critici, studiosi e divulgatori, un dovere da portare avanti con lucidità e impegno, come dimostrano le attività della Fondazione “Leonardo Sinisgalli” e dell’Associazione culturale Lyriks, affiancate dai due comuni gemellati dall’operazione MeMo in nome della memoria e dell’amicizia tra i poeti Leonardo Sinisgalli e Lorenzo Calogero. 

È stato proprio Leonardo Sinisgalli tra i primi a comprendere la grandezza della poesia calogeriana. Il loro rapporto era anche d’amicizia e non solo letterario, tra scambi epistolari e generose tracce critiche. Sinisgalli, che sostenne il poeta di Melicuccà nel suo impervio percorso artistico, scriveva di Calogero con parole dense di ammirazione, riconoscendone la complessità e il valore culturale dedicandogli una prefazione per l’opera poetica “Come in dittici”, Maia edizione, Siena, 1956: «Sono felice di aver trascorso molte ore su queste pagine di versi; la vita non mi concede tante soste, devo rimandare alla notte i rari incontri con i poeti. Quest’opera è di lettura difficile; ho fatto fatica ad assuefarmi ad un congegno espressivo un po’ dissueto. La poesia ci dà oggi risultati anche troppo espliciti. L’autore di questo libro ha pagato cara la sua follia: venti anni di vita oscura, senza amici, senza complici. E ci si rende conto, ammirando l’estensione del suo dominio, che da tanti anni egli non poteva distrarre neppure un momento. Questa raccolta di circa cinquemila versi è stata preceduta da altri due libri ugualmente fitti: si tratta, quindi, di un lavoro assiduo e, certamente, di un’ispirazione ininterrotta. Un fenomeno raro nella storia delle nostre lettere, una dedizione disperata e mostruosa. Si può capire tanto ardore avanzando delle ipotesi, fabbricando noi un retroscena o un sottosuolo per giustificare una carica di energia così insolita. Ma al poeta è bastata la sua natura, il suo sentirsi vivo soltanto per esprimersi. Ha allineato gli eventi in un flusso inesauribile di parole».

I due poeti, entrambi professionisti in ambito scientifico (Calogero era medico, Sinisgalli ingegnere), erano convinti che tutte le scienze non fossero altro che costruzioni poetiche, ricollegandosi alla lunga tradizione dei poeti romantici inglesi ma senza approfittare delle lusinghe della retorica e del linguaggio poetico classicamente inteso. Le loro opere sono emblemi di come la poesia italiana del secolo breve sia stata proteiforme e capace di mutare nel tempo e al passo con la storia.

 «Un’opera così serrata – continua Sinisgalli – non può essere il frutto di illuminazioni improvvise, non si giustifica come una scommessa o un miracolo. Il poeta ha rifiutato i soccorsi delle retoriche più fertili: l’incanto del numero, della simmetria, degli accenti, gli attriti degli oggetti, delle occasioni, della memoria. Si è fidato soltanto delle sue capacità espressive, di una vitalità insita nel linguaggio (la “vita acre dei segni”), per cui l’arabesco, che è senza dubbio l’acquisto più glorioso delle pagine più aperte, non è mai nomenclatura o contorno ma diventa esso stesso, più che strumento, sostanza spirituale».

Si percepisce come Sinisgalli abbia saputo approfondire con grande sensibilità e intuito – doti ben note del poeta lucano– gli aspetti più reconditi delle poesie dell’amico Calogero, con uno sguardo umano, affettivo, e non solo criticamente orientato: « Dietro le immagini c’è sicuramente un sistema, una dottrina di cui sentiamo la suggestione. C’è un’idea dell’essere come tremore, terrore, catena di eventi fulminei, rotti, casuali; il poeta arriva a cogliere un soffio, una scintilla e a restituircene qualche similitudine».

In questo progetto di studio e approfondimento di Calogero da parte dell’Associazione LYRIKS, rientra anche la pubblicazione del n. 30 di marzo-aprile 2025 della rivista Poesia di Crocetti, dedicata al “poeta assoluto” che, finalmente, può essere letto e apprezzato per tutte le sue qualità artistico-letterarie, fuori da pregiudizi e con l’attenzione che ha sempre meritato.

Fervono già i preparativi per la prossima edizione della Festa della Poesia 2025 a Melicuccà, quest’anno con una certezza in più: il supporto reciproco con la Fondazione Sinisgalli e la possibilità, attraverso l’antica amicizia fra i due poeti, di continuare a indagare due delle poetiche più prestigiose e rappresentative del Novecento italiano. (rrc)

La campagna “Città 2030” di Legambiente fa tappa a Reggio

Domani, a Reggio, al Palazzo De.Dir, farà tappa la campagna itinerante Legambiente “Città2030″, dedicata a promuovere una mobilità sostenibile a zero emissioni e finalizzata a chiedere città più vivibili e sicure.

In questa occasione saranno presentati i dati raccolti dal circolo reggino “Città dello Stretto”, con il sondaggio sulla mobilità cittadina effettuato nelle scorse settimane.

Introduce e modera Daniele Cartisano, presidente Circolo Legambiente “Città dello Stretto”. Intervengono Paolo Malara, assessore “Città sostenibile e accessibile” – Comune di Reggio Calabria; Giuseppe Basile, amministratore delegato Atam spa, Roberto Scacchi, responsabile Mobilità Legambiente, Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria e Luana Romeo, Legambiente Reggio Calabria. (rrc)

Venerdì si consegna il Premio Girolamo Tripodi 2025

Venerdì 14 marzo, a Reggio, alle 17, nella Sala “Federica Monteleone” del Consiglio regionale, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Girolamo Tripodi, giunto alla seconda edizione e promosso dalla Fondazione Girolamo Tripodi.

A essere premiati, Marcello Fonte per il Cinema, Gioacchino Criaco per la Cultura, Natina Pratticò per la Giustizia, Natale De Grazia per la Legalità, Massimo Martino per la Medicina.

Le motivazioni delle scelte sono illustrate in apposite schede riassuntive, redatte dalla dirigente scolastica Anna Maria Cama, di cui sarà data lettura nel corso della cerimonia di premiazione. 

Il premio che sarà consegnato è costituito da un albero d’ulivo, quale rappresentazione naturale della Piana di Gioia Tauro ed espressione autentica dell’identità calabrese che insieme alla colomba della pace, raffigurano i simboli di un intreccio di valori fondamentali e indissolubili, incarnazione genuina degli ideali di giustizia, uguaglianza, solidarietà, legalità, pace, di cui Girolamo Tripodi è stato portatore coerente, appassionato e combattivo.

L’opera d’arte è stata realizzata dal maestro Nicola Tripodi, eccellenza artistica del nostro territorio.

L’evento sarà arricchito dalla presentazione in anteprima assoluta, del trailer del film-documentario, realizzato dal prof. Maurizio Marzolla, sulle lotte bracciantili e delle raccoglitrici di olive della Piana di Gioia Tauro e sul ruolo da protagonista svolto, in queste lotte, da Girolamo Tripodi. 

Ci saranno, inoltre, intermezzi musicali a cura della Banda Musicale di Archi (RC) nel centenario della sua fondazione (1925 – 2025).

L’idea forza di questo riconoscimento è pienamente radicata nelle ragioni costitutive della Fondazione Girolamo Tripodi, che ha il proprio motore nello Statuto fondativo.

Girolamo Tripodi, scomparso 7 anni fa, ha amato profondamente la Calabria e nel corso della sua vita si è sempre speso per il riscatto e la crescita della sua terra.

«In questo senso – spiega la Fondazione – la storia di Girolamo Tripodi rappresenta la carta d’identità del Premio a lui intitolato che ha come obiettivo fondamentale quello di valorizzare e promuovere le migliori risorse ed energie che la Calabria è in grado di esprimere, in tutti i campi delle arti, delle professioni, della scienza, del sapere, della cultura e della conoscenza e che talvolta sono più apprezzate fuori dalla Calabria che dentro la nostra regione».

«Sono tantissime le personalità calabresi – continua – che hanno dato e danno lustro ed onore alla nostra terra, molto spesso fuori dalla nostra regione, poiché purtroppo la piaga dell’emigrazione è uno dei mali di cui soffriamo da lungo tempo. Con il Premio vogliamo fare emergere queste eminenti figure che rappresentano il meglio della Calabria, trasmettendo, attraverso il loro operato, un’immagine seria, credibile e positiva di una regione che troppo spesso è stata rappresentata solo nei suoi aspetti più deleteri di degrado e di arretratezza».

«Siamo consapevoli – dice ancora la Fondazione – che sono tanti e gravi i problemi che attanagliano la regione, dalla presenza opprimente e dannosa della ’ndrangheta all’arretratezza generale che colpisce il futuro delle giovani generazioni, ma proprio per questo siamo convinti che una stagione di cambiamento della Calabria non possa prescindere dalla promozione delle storie di qualità e di valore che riguardano tante e tanti calabresi, a dimostrazione che un’altra Calabria è possibile. Dipende dall’impegno di ciascuno e di tutti. La scelta non è stata né semplice né facile, poiché sono tantissime le figure calabresi meritevoli di un tale riconoscimento. (rrc)

Giovedì a Rosarno s’inaugura il Parco Archeologico di Medma

Giovedì 13 marzo s’inaugura il Parco Archeologico Medma di Rosarno. L’inaugurazione arriva dopo il completamento di un intervento di riqualificazione realizzato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Nello specifico i lavori hanno riguardato la recinzione, la pavimentazione, l’area giochi, il ripristino dell’impianto elettrico e l’illuminazione esterna.

Alla cerimonia saranno presenti il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e il sindaco di Rosarno, Pasquale Cutrì. Il sito archeologico di ‘Medma’ rappresenta uno dei più vasti ed importanti spazi culturali, dal punto di vista storico e scientifico, per l’area metropolitana reggina, ancora attivo come ritrovamenti grazie all’impegno della Soprintendenza. (rrc)

BIVONGI (RC) – Giovedì la tavola rotonda sulla “Manna”

Giovedì 13 marzo, a Bivongi, alle 15, nella sala del Rural Center, si terrà la tavola rotonda dal titolo “La manna”, un evento dedicato alla tutela e alla salvaguardia dei saperi e delle pratiche patrimoniali simbolo di identità del territorio.

La manna, linfa pregiata estratta dai frassini, è uno dei prodotti rappresentativi della nostra terra e una tradizione che rischia di scomparire.

L’incontro, promosso dal Gal Terre Locridee in collaborazione con l’Icpi (Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale), in collaborazione con i comuni di Bivongi, Stilo e Pazzano, che è un’occasione per riflettere sul valore storico e culturale della manna e sulle strategie per la sua salvaguardia e valorizzazione, vedrà la partecipazione di esperti, amministratori locali e studiosi. Coordina i lavori il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì. Interverranno il sindaco di Bivongi, Grazia Zaffino, il sindaco di Pazzano, Franco Valenti, il sindaco di Stilo, Giorgio Tropeano, l’architetto Domenico Schiava, lo studioso Orlando Sculli, il frassinocultore Giulio Gelardi, l’antropologa del Mic Calabria, Virginia De Silva e l’antropologo del Mic Sicilia, Fabio Fichera. Dopo il dibattito, conclude il direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli.

Con l’incontro di giovedì si intende promuovere un’opportunità per riflettere sull’importanza della sua salvaguardia e per comprendere le sfide e le opportunità legate al suo ciclo produttivo.

La tavola rotonda rappresenta un’importante occasione di confronto per istituzioni, esperti e cittadini, al fine di preservare un patrimonio immateriale a rischio di scomparsa e promuovere iniziative concrete per la sua trasmissione alle nuove generazioni. (rrc)

REGGIO – Consiglio metropolitano approva il Bilancio di previsione

Il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria, presieduto dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà con il supporto del segretario generale, Umberto Nucara, ha approvato il Bilancio di Previsione Finanziario 2025-2027.

La relazione è stata tenuta in aula dal consigliere delegato Giuseppe Ranuccio. Successivamente l’aula di Palazzo Alvaro ha dato via libera allo schema di contratto con la società SviProRe per la gestione di tutti i servizi strumentali connessi alle concessioni di adduzioni idriche di competenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria e alla manutenzione degli impianti termici ricadenti nel territorio metropolitano.

Infine, è stata approvata la proposta di partenariato pubblico-privato per la riqualificazione e gestione dell’impianto sportivo ‘Centro sportivo Sant’Agata’ di Reggio Calabria. Su questi ultimi tre punti ha relazionato il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace.

«È stata una seduta molto importante – ha dichiarato il sindaco Falcomatà –  intanto perché abbiamo approvato il bilancio di previsione e quindi l’esercizio economico finanziario che ci consente di mettere in atto la programmazione e l’indirizzo politico dato dall’amministrazione metropolitana e dal Consiglio».

«Mi preme sottolineare – ha aggiunto il primo cittadino – che anche in questo bilancio inseriamo nelle somme per svolgere dei servizi, nonostante l’assenza ancora del trasferimento delle deleghe e delle funzioni da parte della Regione Calabria. Una situazione che ormai è diventata grottesca e sulla quale purtroppo pesa un assordante silenzio da parte di chi invece dovrebbe dare risposte certe, chiare, nette e non girare intorno all’argomento».

«Abbiamo, inoltre – ha aggiunto – approvato lo schema di contratto per la concessione dei servizi Sviprore, che avrà la durata di cinque anni, un lavoro svolto dai nostri uffici e che consente alla società di programmare meglio lo sviluppo dei servizi erogati per la città metropolitana».

«Infine sull’accordo di partenariato sul centro sportivo ‘Sant’Agata’ – ha concluso Falcomatà – la Città metropolitana ha voluto fortemente evidenziare l’importanza anche della rilevanza sociale dell’utilizzo di questo bene, un elemento che a noi sta a cuore, così come ovviamente lo sviluppo della parte sportiva e agonistica della struttura».

«Con l’approvazione degli schemi di contratto con Sviprore – ha precisato il vicesindaco metropolitano Carmelo Versare – diamo un’attenzione sempre più importante ad un ente, guidato dall’avvocato Battaglia, che per i prossimi cinque anni, con la possibilità di altri cinque, potrà lavorare e programmare con maggiore tranquillità in determinate attività e servizi. Per questo ringrazio la dirigente Catalfamo e il dottore Siclari».

«Sulla proposta di partenariato pubblico-privato per la riqualificazione e gestione dell’impianto sportivo Sant’Agata – ha aggiunto Versace – abbiamo seguito l’indirizzo politico del sindaco Falcomatà con un bando, da due milioni di euro, che oltre ad offrire un restyling completo della struttura, punta anche ad una valorizzazione sociale finalizzata anche alle scuole, all’università, alle federazioni sportive. Si tratta di una proposta che, come Città metropolitana, ci vede primeggiare su un istituto completamente nuovo».

Sull’approvazione del Bilancio di previsione 2025/2027 il consigliere Ranuccio ha detto: «Il bilancio che è coerente con il percorso già tracciato in questi lunghi, importanti, proficui, anni di mandato metropolitano del sindaco Falcomatà».

«Quest’anno – ha proseguito – abbiamo voluto imprimere un’azione dal forte sapore politico, con l’investimento di risorse che non sono illimitati, ma non sono neanche scarse, nei settori di piena e concreta competenza dell’ente metropolitano: tutela e messa in sicurezza del nostro patrimonio, gli edifici istituzionali, le scuole, le nostre strade, ma anche per finanziare azioni a tutela del dissesto idrogeologico, così come la realizzazione di iniziative dirette in campo culturale, artistico che hanno un indubbio ritorno, non solo per la promozione del nostro territorio, ma anche in termini di ricadute economiche».

«Il tutto, ed è bene ribadirlo – ha concluso Ranuccio – in assenza di queste benedette funzioni che tardano ad arrivare con tutto ciò che ne comporta anche in termini di sacrifici economici, perché dobbiamo supportare tutte le iniziative con fondi propri di bilancio metropolitano». (rrc)