REGGIO – Venerdì al Museo Diocesano speciale open day per gli insegnanti

Venerdì 27 gennaio, al Museo Diocesano di Reggio Calabria, dalle 15 alle 19, è in programma uno speciale open day dedicato agli insegnanti delle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I e II grado.

Sarà l’occasione per conoscere le pregevoli collezioni d’arte sacra esposte, ma, in particolare, per scoprire l’articolata proposta didattica riservata alle Scuole con l’intento di avvicinare bambini e ragazzi al Museo in modo attivo, stimolante e coinvolgente.

Visite guidate (Museo diocesano, Cattedrale e chiesa degli Ottimati) e attività didattiche, differenziate per gradi scolastici, tendono a favorire il contatto diretto con le opere d’arte e a privilegiare l’aspetto creativo dell’apprendimento, ispirandosi alla pedagogia della scoperta, dell’approfondimento e della condivisione delle osservazioni.

Ai bambini della Scuola dell’infanzia è proposto un approccio multisensoriale che affianca al linguaggio visivo quello del corpo, gestuale e musicale, proponendo un’esperienza tattile, olfattiva e uditiva. Con l’attività Esploriamo l’arte, vediamo con le mani, gli educatori museali mirano ad attivare il coinvolgimento emotivo del bambino perché familiarizzi con il Museo attraverso la meraviglia e lo stupore.

Alla Scuola Primaria sono rivolte attività a tema quali Elio e Bacolo e il viaggio nella memoria perduta, Che santo è?, Cruciverba al museo, Giorgio il santo cavaliere ed altre i cui contenuti e strategie tengono conto del livello di abilità, competenze ed esperienza delle classi coinvolte, caratterizzandosi per un’attenzione interdisciplinare (storia, letteratura, arte, religione) e l’uso di un linguaggio adeguato.

Alla Secondaria di I e II grado sono proposte visite guidate e attività didattiche quali La Cattedrale dell’Assunta: viaggio nei secoli e L’arte racconta: quest’ultima è un itinerario di visita a Cattedrale e Museo caratterizzato dal coinvolgimento, quali straordinarie voci narranti, di personaggi legati all’arte e alla storia della Chiesa locale (artisti, personalità del passato, personaggi ritratti nelle opere d’arte).

Il Museo diocesano si Reggio Calabria promuove da sempre accessibilità e inclusione, spalancando le sue porte a diverse fasce di pubblico, a partire dai più piccoli, valorizzando le specificità e rispondendo ai bisogni di ciascuno.

I Servizi educativi del Museo offrono percorsi studiati ad hoc per le Scuole di ogni ordine e grado, orientati, se necessario, secondo le richieste dei docenti, in una fruttuosa co-progettazione. (rrc)

SIDERNO (RC) – Sabato si presenta il libro “L’atomo inquieto”

Sabato 28 gennaio, a Siderno, alle 17.30, al Mondadori Bookstore, si presenta il libro L’atomo inquieto di Mimmo Gangemi, edito da Solferino.

Dialoga con l’autore la giornalista Maria Teresa D’Agostino, interviene Domenico Talia, docente Unical e scrittore, letture a cura della scrittrice Rossella Scherl.

Uno straccione misterioso che abita in una baracca. Un incidente. Una notte tra la vita e la morte in cui riemerge il mistero di un passato inimmaginabile. Perché quell’uomo si è trovato, per decenni, al centro della storia. È stato un professore di fisica noto e reputato a Roma, ma scomparso in un giorno di primavera del 1938, presunto suicida. È stato uno scienziato al servizio di Hitler, in corsa contro il tempo per costruire l’arma definitiva, la bomba capace di vincere la guerra.

È stato un paziente in un sanatorio altoatesino, precario rifugio per ex nazisti braccati. È stato un tecnico di laboratorio in Venezuela, dopo essere arrivato in Sud America in compagnia di Adolf Eichmann. E poi è tornato di nuovo in Italia, ha attraversato altri luoghi e altre identità, fino a non averne alcuna se non quella di un disperato che campa di poco e niente in terra ionica: come a voler espiare, facendosi fantasma in vita, i troppi errori di troppe reincarnazioni. Ettore Majorana, perché di lui si tratta, in quell’unica notte rende in prima persona la sua confessione: una vicenda di guerre e di intrighi, di amore e di pericolo, attraverso cui il filo rosso della scienza e del progresso corre tingendosi, a tratti, di sangue.

Mimmo Gangemi riporta in vita una delle figure più interessanti ed enigmatiche del Novecento distillando dagli scarsi indizi e dalle molte congetture sulla sua scomparsa una sontuosa e avvincente narrazione. E ci restituisce un Majorana insieme fedele alla realtà storica e pienamente contemporaneo, nella tensione estrema tra scienza e morale che percorre la sua vita e nel dilemma tra dovere e libertà che segna anche il nostro tempo. (rrc)

REGGIO – Il consigliere Latella chiede dei soldi per la seggiovia di Gambarie

Il Consigliere delegato allo Sport della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giovanni Latella, ha chiesto del finanziamento annunciato dalla Regione per la ricostruzione della seggiovia principale di Gambarie d’Aspromonte.

«L’arrivo delle prime nevicate invernali riporta in piena attualità una problematica che va avanti ormai da qualche anno – ha spiegato in una nota Latella – l’incendio che nell’autunno del 2020, in piena emergenza Covid, ha danneggiato irreparabilmente il corpo principale del primo impianto, quello che, da piazza Mangeruca conduce alla cima di Monte Scirocco, penalizza ancora fortemente la nota località turistica invernale, uno dei luoghi paesaggisticamente più belli ed unici dell’intero Mezzogiorno».

«Non si comprende come – si è domandato il Delegato della Metrocity – a distanza di più di due anni da quel triste episodio, nonostante i reiterati annunci, anche a poche settimane dalle scadenze elettorali che nel frattempo sono intercorse, non si sia registrato da parte della Regione, Ente che a suo tempo ha finanziato la costruzione degli impianti di risalita di Gambarie, un impegno concreto per la riparazione o la ricostruzione della seggiovia».

«Ad oggi – ha aggiunto ancora Latella – la cittadinanza non è a conoscenza di un procedimento in itinere né per la progettazione, né tantomeno per la ricostruzione dell’impianto. L’unica notizia certa è una generica delibera di Giunta, approvata nell’estate del 2021, che demandava ai Dipartimenti regionali di individuare gli eventuali fondi necessari per la realizzazione dell’opera, quantificati in 3,6 milioni di euro. E teniamo presente che quella seggiovia costituisce il principale attrattore turistico per Gambarie, non solo durante i mesi invernali, con la pratica degli sport legati alla neve, ma per tutto l’anno, trattandosi dell’impianto di risalita che collega la piazza principale della località turistica con la prima cima che la sovrasta».

«A prescindere dalla buona organizzazione che il Comune di Santo Stefano – ha proseguito – e gli operatori turistici riescono comunque a garantire per il corretto funzionamento delle tante attrattive turistiche che ogni mese richiamano migliaia di persone, non solo dalla Calabria ma anche dalla vicina Sicilia e da altre parti d’Italia, riteniamo sia doverosa e non più rinviabile un’operazione di chiarezza da parte della Regione sulla vicenda della seggiovia. Il Presidente Occhiuto, che proprio ieri ha pubblicato sui social una bellissima immagine delle piste di Gambarie, dimenticando però di citare nel testo la nostra località sciistica, ci dica che intenzioni ha circa l’erogazione del finanziamento annunciato ormai due anni fa».

«Gli operatori turistici, gli amministratori, ma soprattutto gli sciatori ed i tanti appassionati della montagna reggina hanno il diritto di conoscere quali situazioni hanno determinato un così lungo ritardo nella programmazione dell’intervento. Altrimenti – ha concluso Latella – dovremmo ritenerci autorizzati a pensare che gli annunci fatti a mezzo stampa ed in pubblici convegni da alcuni rappresentanti politici, siano stati solo un tentativo di attirare il consenso della cittadinanza in occasione delle scadenze elettorali, senza che poi ad essi sia stato dato un effettivo e concreto seguito». (rrc)

REGGIO – Passa mozione sul riconoscimento della fibromialgia quale malattia invalidante

In Commissione Salute del Comune di Reggio Calabria è passata la mozione sul riconoscimento della fibromialgia quale malattia invalidante.

La mozione è stata presentata dal presidente Carmelo Romeo, dal consigliere Giuseppe Giordano e sottoscritta dai consiglieri di centrodestra presenti nell’organismo consiliare e impegna il sindaco e la Giunta «ad intervenire presso il commissario straordinario della Sanità calabrese, il Parlamento ed il Ministero della Salute affinché si attivino per il un suo riconoscimento quale malattia cronica ed invalidante».

«Bisogna portare a compimento un percorso che ha subito rallentamenti in sede di Comitato Lea e di Conferenza Stato-Regioni perché – hanno detto Romeo e Giordano – la mancata identificazione della fibromialgia ricade sui pazienti e sulle loro famiglie, sia per quanto riguarda le prestazioni sanitarie sia per l’acquisto dei farmaci, oltre che a livello lavorativo per il mancato riconoscimento dell’invalidità e delle assenze per malattia».

«È necessario – hanno evidenziato – raggiungere diversi ed importanti obiettivi come la definizione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale specifico in grado di facilitare la vita di chi soffre, purtroppo, di questa patologia. Al tempo stesso, bisogna puntare ad istituire gruppi di lavoro in ciascuna Asp, così da coinvolgere professionisti esperti verso cui afferiscono malati fibromialgici e i rappresentanti delle associazioni».

«C’è ancora tanto da fare in un settore così delicato – hanno rimarcato – partendo dall’assicurare prestazioni, diagnosi e cure della sindrome e delle patologie connesse e derivate, per ogni soggetto affetto, a prescindere dal livello di severità della malattia, attraverso l’attribuzione di un codice d’esenzione dedicato».
«Servono  – hanno aggiunto Carmelo Romeo e Giuseppe Giordano – un Registro regionale per la fibromialgia e dei registri presso ogni Asp territoriale che vadano correttamente aggiornati ed implementati per fare confluire i dati al Registro nazionale».

«Come evidente – hanno proseguito – non si possono sottovalutare rischi e difficoltà legati ad una sindrome serie e che colpisce numerosi cittadini. È, dunque, indispensabile l’impegno di tutti, ben testimoniato dall’approvazione unanime dei presenti in Commissione su un testo che passerà, adesso, al vaglio del consiglio comunale. Non sono più sopportabili, infatti, ulteriori ritardi o tentennamenti da parte degli enti sovraordinati su un tema che colpisce e condiziona, direttamente, la vita e la quotidianità delle persone».

«Il nostro impegno, invece, arriva dopo un sano e proficuo confronto con le associazioni di riferimento e le persone affette da questa grave patologia che, oggi – hanno concluso – si è tradotto nella mozione presentata e approvata in Commissione, ma che, già nei mesi scorsi, su input del consigliere comunale delegato all’Arredo urbano Massimiliano Merenda, ci aveva visti accanto ai malati ed alle loro famiglie con l’inaugurazione della “Panchina viola” per celebrare la Giornata mondiale della Fibromialgia». (rrc)

REGGIO – Successo per la mostra “Il vaso sui vasi” al MArRC

Si è chiusa, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la mostra Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Jatta di Ruvo di Puglia. L’esposizione, nata dalla collaborazione con la Direzione Regionale Musei Puglia, guidata dal dott. Luca Mercuri, e con il Museo Archeologico Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, diretto da Claudia Lucchese, rientra nella serie di eventi per celebrare il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace.

Una mostra che, a partire da maggio scorso, ha riscosso uno straordinario successo, sia in termini di affluenza che di interesse da parte del pubblico. Oltre 120.000 persone hanno avuto la possibilità di visitarla, ammirando decine di grandi e piccoli vasi figurati e “raffigurati”. Perché il tema dell’esposizione è stato proprio quello della rappresentazione e del significato dell’immagine delle varie forme vascolari nelle scene dipinte sui vasi.

«Abbiamo esposto quasi 50 reperti del Museo Nazionale Jatta – ha dichiarato Luca Mercuri –, accostati fra loro in una sequenza del tutto originale e inedita, capace di raccontare un aspetto dell’iconografia e della funzione della ceramica a figure rosse solitamente poco affrontato nelle sale museali e del tutto assente nel consueto percorso di visita del Museo Nazionale Jatta. Nel contempo, l’esposizione ha offerto ai visitatori la possibilità di conoscere una classe di materiali non molto rappresentata nella Calabria meridionale».

Il percorso espositivo ha guidato i visitatori in un viaggio alla scoperta delle più iconiche forme vascolari antiche, attraverso temi fondamentali come il consumo del vino, il gineceo e i rituali funerari. Un’attenzione speciale è stata rivolta alla Peucezia, in particolare agli usi e ai costumi di quelle comunità.

«I vasi figurati, soprattutto quelli apuli, erano perlopiù destinati a far parte di ricchi corredi tombali appartenenti a coloni greci e a capi indigeni – ha commentato Claudia Lucchese. Per loro il contenitore deteneva un forte significato simbolico, mediato dalle scene dipinte ma anche dalla forma vascolare prescelta. Il vaso, infatti, pur essendo supporto di immagini, conservava sempre il ricordo della sua funzione originaria che, quando connessa al mondo femminile o maschile, poteva aggiungere un’interessante connotazione al recipiente stesso». 

Anche i piccoli visitatori hanno potuto apprezzare i reperti in esposizione in maniera accessibile grazie, ad esempio, ai pannelli didattici sulle varie forme vascolari antiche. La mostra, poi, si concludeva con un’area tutte dedicata ai bambini, dove era possibile colorare e personalizzare i disegni dei vasi, imparando divertendosi.

«Accessibilità, meraviglia, sinergia e bellezza sono state le parole chiave di questa esposizione – ha detto Carmelo Malacrino, direttore del MArRC – che ha affascinato migliaia di visitatori in un anno così significativo, quale è quello del Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. Ringrazio gli amici Luca Mercuri e Claudia Lucchese per l’entusiasmo, nonché per l’impegno profuso nella realizzazione di questa mostra, che ha arricchito l’offerta espositiva del MArRC. Così come ringrazio tutto il personale che ha lavorato al progetto, dagli architetti agli archeologi, dal personale amministrativo ai restauratori, fino al personale di vigilanza che ha accolto e agevolato la fruizione del pubblico. Una bellissima esperienza che ha visto la Puglia e la Calabria unite nella valorizzazione di un eccezionale patrimonio archeologico».

Al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è possibile accedere dal martedì alla domenica, con orario continuato dalle ore 9:00 alle 20:00 (ultimo ingresso ore 19:30). Queste le mostre temporanee ancora in corso: “Oltre l’emergenza. Attività e restauri dopo l’alluvione del 2018” al livello E, a cura di Carmelo Malacrino e Barbara Fazzari; “Sullo scaffale dello speziale. Vasi da farmacia nella Calabria del Settecento” nel magnifico spazio di Piazza Paolo Orsi, a cura del Carmelo Malacrino, Mariangela Preta e Maria Domenica Lo Faro; la piccola esposizione dedicata ai “Depositi in Mostra” al Livello D, curata da Malacrino e da Daniela Costanzo; “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini” con meravigliose fotografie di Luigi Spina. (rrc)

A San Roberto (RC) apre il nuovo asilo nido “Noi con i bambini”

A San Roberto è iniziata, da poco, l’attività del nuovo asilo “Noi con i bambini”. È già partita la fase di inserimento per i 18 iscritti, suddivisi in 3 fasce d’età del nuovo asilo nido “Noi con i bambini”. Il servizio educativo per i minori di prima infanzia di fascia 0-3 anni è una vera e propria rivoluzione, oltre che una best-practice da estendere anche ad altre realtà.

Si tratta di un progetto innovativo sul piano sociale, culturale ed educativo che vede la Cooperativa sociale “Libero Nocera” di Reggio Calabria ente responsabile, al fianco della compagine gestionale composta dall’ass. “Espero“, l’ass. “Gli Amici di Gianluca“, la ludoteca “Funny Club“, la società di comunicazione “Dvno“, l’Istituto Comprensivo San Roberto – Campo Calabro nella figura della prof.ssa Cosentino ed il Comune di San Roberto nella figura del sindaco Micari.

L’asilo nido, infatti, mancava in tutta la vallata, impedendo a molti bambini, specie i più fragili, la frequentazione di un ambiente formativo di base per almeno 3 anni. Un impulso, dunque, ad allargare l’offerta formativa partendo proprio dai più piccoli quello partito dalla Cooperativa reggina che, da anni, si occupa di progetti educativi, su diversi piani.

Grande soddisfazione, per l’avvio, tanto atteso, delle attività, è stata espressa dalla dirigente Ania Pitasi.

«L’apertura dell’asilo nido rappresenta per noi, e per tutta la comunità, motivo di grande orgoglio. Il servizio della scuola dell’infanzia 0-3, fino a questo momento, era solamente un miraggio. Adesso, invece, è divenuto finalmente realtà grazie all’impegno profuso dalle associazioni che hanno fortemente creduto nella valenza del progetto e nella sua realizzazione proprio in questa specifica area geografica».

Una scelta strategica, dettata dalla necessità di mettere in atto una trasformazione in un territorio che potrebbe diventare vero e proprio modello di lotta alla povertà educativa.

«L’obiettivo –ha spiegato il Presidente della Coop, Gaetano Nucera – è duplice. Da una parte avviare un processo di riscatto culturale offrendo un nuovo servizio alla popolazione, dall’altro dare una risposta concreta alla famiglie e farle sentire realmente sostenute nella loro funzione genitoriale».

Una novità anche il modello educativo utilizzato al suo interno. Si tratta del B612, un approccio olistico al mondo del minore, monitorato costantemente e supervisionato dalla Mind4children – Spin-off dell’Università di Padova attraverso il coinvolgimento di professionalità che operano da tempo nelle problematiche sociali. Secondo questo particolare modello educativo occorre agire direttamente sull’area potenziale di sviluppo di ogni bambino mettendo al centro il ruolo delle emozioni nell’apprendimento, in un’atmosfera di serenità e accettazione anche dell’errore per poterlo facilmente superare.

Grande la gioia anche da parte dei genitori dei piccoli che l’hanno definitiva non solo “una bella iniziativa”, ma anche un modo per «aiutare lo sviluppo cognitivo un inserimento più precoce», un “aiuto per le mamme” ed un «contributo a favorire il distacco e la fiducia negli altri non familiari». (rrc)

Mercoledì la Consulta comunale Politiche Sociali RC incontra la Garante della Salute Stanganelli

Mercoledì 25 gennaio, a Reggio, a Palazzo San Giorgio, è in programma l’incontro tra la Consulta Comunale Politiche Sociali e la Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli.

«L’incontro – si legge in una nota della Consulta – raccoglie la grande disponibilità e attivismo della Garante, di recente nomina, ad ascoltare associazioni, club service, cittadini, amministratori, professionisti del settore sulle tante problematiche aperte,  consentendo quanto più possibile un dialogo diretto e concreto per avviare a soluzione quanto sino ad oggi è rimasto inevaso, anche rispetto ad altre regioni, in campo del diritto alla cura sancito dalla nostra Costituzione».

Tra le priorità esaminate nell’incontro è il riconoscimento di alcune patologie croniche invalidanti per andare incontro ai disagi e alle difficoltà di numerosi pazienti. Tra queste la Fibromialgia, motivo del primo incontro della Consulta con la Garante insieme alla Presidente della Associazione Reggina Fibromialgia, Iolanda Votano, che tanto si è spesa negli ultimi anni per ottenere per questa patologia l’inserimento nei LEA della Regione Calabria.

Al tavolo di confronto, prenderanno parte la Presidente della Consulta comunale Politiche Sociali, Marisa Cagliostro, cui è affidata l’introduzione dell’incontro. Interverranno i sindaci facenti funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, e della Città Metropolitana Carmelo Versace, il Garante comunale della Salute, Giuseppe Ferreri, ed i rappresentanti di Associazioni e Club Services interessati al settore. Relazionerà la Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli. (rrc)

ROCCELLA JONICA – Al via la Settimana della Memoria

Prende il via domani, a Roccella Jonica, la Settimana della Memoria – Ieri, oggi e domani per non dimenticare, una serie di appuntamenti artistico – culturali che spazieranno dalle mostre fotografiche ai reading teatrali, dalle proiezioni cinematografiche agli incontri-dibattiti, ai laboratori artistici promossa dall’Assessorato comunale alla Cultura, diretto da Bruna Falcone.

L’evento sarà presentato domani pomeriggio, alle 17.30, nella sala riunioni “Giusy Bruzzese” del nuovo plesso municipale in via Sonnino, alla presenza del sindaco di Roccella Vittorio Zito e dell’assessore Bruna Falcone. 

Una manifestazione che terminerà il 27 gennaio e che vuole essere sia come evento commemorativo delle vittime della Shoah e delle persecuzioni razziali, etniche e politiche, sia come occasione di riflessione comune sull’importanza di fare memoria degli esiti tragici che nel corso della Storia derivarono dal dilagare di sentimenti di indifferenza, antisemitismo e discriminazione razziale. 

«La ricorrenza del Giorno della Memoria, istituita in Italia con legge del luglio 2000 e che ci apprestiamo a celebrare il prossimo 27 gennaio – ha dichiarato l’assessore Falcone – rafforza in noi amministratori comunali la convinzione della necessità di impegnarci, in modo sempre più incisivo, a tenere vivo all’interno della comunità civile e soprattutto tra le giovani generazioni il dovere di ricordare e di riflettere su quanto è successo. Lo faremo con uno sguardo rivolto  anche sul presente, affinché non si abbassi mai la guardia contro il rischio che l’odio razziale, etnico e religioso possa nuovamente innescare tragedie simili, considerato che le radici dell’antisemitismo sono ancora drammaticamente attuali»

La manifestazione si svolgerà in collaborazione con: l’Istituto d’istruzione superiore statale “Pietro Mazzone”, l’Associazione culturale “Roccella com’era”, l’Associazione Museo della Scuola “I care!”, il cantiere d’arte permanente “Logosfera”, il Centro di aggregazione sociale per anziani, il Circolo di lettura dell’Aras, il movimento “Roccella prima di tutto giovani”, il giornalista Antonio Falcone, la professoressa Maria Carmela Ferrigno, il fotografo Domenico Scali, la scrittrice Rossella Scherl e l’emittente TeleMia(rrc)

REGGIO – Con Le Muse si analizza “La società malata”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, nella sede dell’Associazione Le Muse, è in programma una conversazione su La società malata.

Saranno presenti Rossana Rossomando, delegata Muse Poesia e Cultura Dialettale, nota ed importante poetessa vernacolare reggina che creerà per noi un prologo ed un epilogo in versi, Giuseppe Cartella  primario presso l’U. O. di Neurologia del Policlinico Madonna della Consolazione di Reggio Calabria, Bruno Fiammella, avvocato e autore di testi in tema di Diritto delle nuove tecnologie, Luisa Folletti, psicologa.

«La malattia della nostra società è innanzitutto psichica – ha evidenziato Livoti –. Soffriamo da molto prima del covid di instabilità emotiva, di impulsività (che ci porta alla coazione a scaricare le emozioni con comportamenti rispettivi di natura soprattutto aggressiva), di desolazione affettiva, di depressione della femminilità, di priapismo psichico, di persecutorietà nei confronti degli altri che percepiamo ostili. Non siamo in grado di elaborare le perdite e viviamo in fuga dal lutto. In queste condizioni non siamo capaci di mettere a fuoco i nostri reali interessi né, tantomeno, prenderne cura».

«Dunque una conversazione utile non per curare la società malata mettendo sotto psicoanalisi la stessa – ha proseguito – analizzando le cause sociali che l’hanno determinata: la globalizzazione dello sfruttamento come regola degli scambi, l’immiserimento della stragrande maggioranza della popolazione mondiale, la trasformazione della tecnologia da strumento logistico a norma della nostra esistenza e soprattutto la mancanza di dialogo aperto alle culture altre. Il singolo individuo ed al tempo stesso la collettività così sono mossi ed animati da dinamiche diverse a volte anche incompatibili tra loro».

«L’incertezza nel mondo contemporaneo ed anche la perdita degli orizzonti emotivi così come la continua disgregazione della – famiglia tradizionale – a causa dei media e della cultura digitale sarò anche argomento di discussione prima e dibattito dopo. Proprio per questo continua il presidente Muse abbiamo pensato di invitare esperti del settore per sentire come risolvere o affrontare e meglio conoscere le dinamiche del nostro tempo», ha concluso. (rrc)

REGGIO – L’assessore Nucera risponde sulla palestra del Pythagoras

L’assessore all’Istruzione e all’edilizia scolastica del Comune di Reggio, Lucia Anita Nucera, ha risposto alle dichiarazioni del consigliere Milia sulla palestra della Scuola di Ravagnese “Pythagoras”, sottolineando che «non corrisponde minimamente a verità» e «denota l’assoluta mancanza di conoscenza degli interventi del Comune».

«Intanto, la palestra non è stata ancora inaugura perché c’è una piccola imperfezione nel campo da gioco – ha spiegato l’assessore –. Infatti, la ditta a giorni dovrà fare un intervento al fine di consentire di praticare oltre al basket altri sport come pallavolo e calcetto. Quindi, non so a quale inaugurazione in pompa magna il consigliere si riferisca. Anche perché chi mi conosce sa che la mia priorità è rispondere ai bisogni dei cittadini piuttosto che fare esibizioni o strumentalizzare per fini elettorali».
«Dopodiché, completati i lavori saranno comprati – ha proseguito – sempre da parte dell’amministrazione, i materiali necessari ossia la rete, attingendo al fondo a disposizione, al fine di consentirne il pieno utilizzo. Voglio sottolineare che si tratta di una struttura che era ferma da 15 anni, un’incompiuta che grazie all’impegno di questa amministrazione sta tornando a funzionare.  Dopo le dichiarazioni del consigliere Milia, ho personalmente interloquito con il dirigente con il quale sono sempre stata in contatto».
«L’iniziativa di raccolta fondi per l’acquisto della rete da pallavolo – ha detto ancora – è stata intrapresa dai genitori,  ma in ogni caso non sono certo loro a dover pagare gli attrezzi per i propri figli.  Già qualche tempo fa abbiamo consegnato un corredo per le palestre a tutte le scuole compreso il defibrillatore. Ho cercato di fare capire anche in commissione al consigliere Milia la situazione, ma mi sembra che disconosca qualsiasi procedura burocratica, ma soprattutto anziché complimentarsi per un’opera che si sta portando avanti dopo oltre 15 anni di fermo, si sofferma sulla rete da gioco». (rrc)