REGGIO – Premiati i vincitori del Premio Nazionale di Poesia “Fatamorgana”

A L’A Gourmet l’Accademia di Reggio Calabria si è svolta la seconda edizione del Premio Nazionale di Poesia “Fatamorgana”, promosso dall’Associazione Culturale Rizes.

Sul podio, prima classificata, la poesia ” Autismu” di Raffaela Condello, seconda classificata la poesia ” Stupore” di Sandro Scalercio, terza classificata la poesia ” Urlo d’amore” di Giovanni Suraci. Menzioni speciali di merito alle poesie: “Ad Agitu Gudeta” di Pina Calabrò, “Angelo” di Tiziana Cordí, “Danza Ineludibile” di Francesco Tassone e ” Tristezze vagabonde ” di Vincenzo Ursini. Premio Speciale “Rizes”conferito alla poetessa Pina De Felice con la poesia ” Brivido d’amore sotto il melo”.

La giuria, composta da Daniela Grandinetti, insegnante e scrittrice, Pasquale Borruto, biologo, poeta, autore di opere teatrali, Natino Chirico, pittore e artista di fama internazionale, ha esplicitato la scelta effettuata con motivazioni la cui lettura è stata affidata a Caterina Manti.

Le poesie sono state interpretate dal dottor Pasquale Borruto, da Carmen Schembri Volpe e da Marina Neri. Nel corso della serata, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla scoperta dei Bronzi di Riace, è stato conferito un riconoscimento per il restauro delle due statue, al restauratore ed artista Nuccio Schepis.

Ancora un riconoscimento per il musicista e compositore reggino Mario Taverriti che ha presentato tre suoi inediti musicali. Un premio al padrino della serata, lo chef Filippo Cogliandro, ormai, mecenate indiscusso per le espressioni artistiche cittadine. I premi, opere  realizzate dall’ artista Angela Pellicanò e dal laboratorio di arte contemporanea Technè, rappresentano pregiati esempi di lavorazione della ceramica secondo l’antica tradizione reggina. Pubblico attento e partecipe.

Numerosa la presenza di rappresentanti delle associazioni cittadine nell’ottica della sinergia culturale che Rizes si prefigge di
promuovere. I saluti del consigliere metropolitano, dott. Quartuccio,  delegato alla Cultura dal sindaco Versace, hanno sottolineato l’importanza del ruolo del mondo associativo quale input e volano di riscatto per la nostra terra. Fatamorgana, ancora una volta, fra le
acque del suo Stretto,  ha saputo creare l’incanto. (rrc)

REGGIO – Si celebra la Festa della Poesia

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, all’Auditorium “Zanotti Bianco”, si celebra la Festa della Poesia.

Con lo slogan La poesia unisce i cuori, i tanti scrittori in lingua e in lingua dialettale avranno modo di incontrarsi per conoscersi e riconoscersi al fine di trascorrere un pomeriggio all’insegna dei “palpiti poetici”, che in un momento storico particolare può contribuire ad alleviare le ansie presenti in ognuno di noi. Un incontro tra persone che hanno la stessa visione della vita e cercano negli altri la genuina forma di conoscenza e amicizia sgombra dai condizionamenti che spesso portano a confliggere piuttosto che amare.

L’ingresso è libero e, oltre alla partecipazione di poeti già affermati, l’evento è aperto a tutti coloro che intendono declamare una loro poesia o semplicemente assistere a una “festa” che apre i cuori ai sani sentimenti che sono alla base di una serena convivenza civile. (rrc)

REGGIO – L’iniziativa “caro professore” dedicata a Italo Falcomatà

Sono tre le iniziative della Fondazione Italo Falcomatà di Reggio Calabria, organizzate nell’ambito dell’anniversario della scomparsa di Italo Falcomatà, indimenticato sindaco della primavera reggina.

Al centro del progetto, per le iniziative di fine anno, il rapporto tra Italo e la sua gente. Lettere, disegni, immagini, racconti: il materiale documentale recuperato dopo il raid incendiario alla vecchia sede della Fondazione ha dato vita ad un doppio progetto che sarà presentato proprio il 9 dicembre. Da una parte, nella Sala Perri, la presentazione del libro, dal titolo Caro Professore, curato da Giuseppe Falcomatà ed edito da Readaction; dall’altra l’inaugurazione di una mostra documentale, allestita presso la Sala Boccioni, sempre a Palazzo Alvaro, che ripropone alcune delle più belle lettere e dei disegni più significativi indirizzati ad Italo Falcomatà durante la sua sindacatura.

Alla presentazione del libro, moderata dalla giornalista Ilda Tripodi, prenderanno parte Giuseppe Falcomatà, che ne ha curato la realizzazione, e l’editore Michele Caccamo. L’evento sarà arricchito dalle letture di alcune lettere da parte degli attori Saverio Malara e Teresa Timpano.

A seguire la cerimonia di premiazione del concorso studentesco on line Venti dal Futuro, un social contest promosso dalla Fondazione che nelle scorse settimane ha coinvolto le scuole reggine chiedendo agli studenti di rappresentare, attraverso un breve video da postare sui social network, la propria idea di rispetto ambientale e di risparmio dei consumi energetici. A completare la giornata, infine, l’inaugurazione della mostra documentale che rimarrà aperta e visitabile a Palazzo Alvaro fino al prossimo mercoledì 21 dicembre.

Le celebrazioni si chiuderanno poi domenica 11 dicembre, anniversario della scomparsa di Italo Falcomatà, con la tradizionale celebrazione eucaristica che si terrà alle ore 17.30 presso la Chiesa di San Filippo e Giacomo a Sant’Agostino. (rrc)

REGGIO – All’IC “Falcomatà-Archi” ha celebrato la Giornata internazionale delle persone con disabilità

Nei giorni scorsi, l’Istituto Comprensivo “Falcomatà-Archi” di Reggio Calabria ha celebrato la Giornata Internazionale delle persone con disabilità.

È stata un’occasione per condividere valori di civiltà all’interno della comunità scolastica e per riflettere sui diritti umani fondamentali tutelati dalla nostra Costituzione.

L’Istituzione Scolastica, profondamente attenta all’inclusione ed al benessere di tutti gli alunni e nello specifico degli alunni con diverse abilità, quotidianamente utilizza strumenti e misure di accompagnamento mirati e modellati sui bisogni di ciascuno, promuovendo numerose iniziative culturali e sociali con particolare attenzione alle attività di formazione e di informazione.

La “Giornata Internazionale delle persone con disabilità” occupa quindi un posto rilevante tra le tante iniziative previste nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto per fornire a studenti e famiglie un servizio professionale e prestigioso e per accogliere e rinnovare le “buone pratiche” educative e didattiche. 

Comprendere, assimilare e riproporre le differenze sono le tre chiavi per imparare a rispettare chiunque e per qualunque ragione. Questo è quanto caratterizza ormai da tempo l’attività dell’Istituto Comprensivo “Falcomatà-Archi”: la pedagogia e la didattica inclusiva, i valori dell’amicizia, del rispetto per le diversità e per la dignità umana, elementi che fanno grande una comunità educante.

«È un momento di grande attenzione verso i nostri amici, nessuno escluso, come testimoniano le tantissime iniziative che animano da sempre la nostra gloriosa istituzione scolastica», ha dichiarato la dirigente scolastica, Serafina Corrado.

«Iniziative come questa sono, pertanto, occasioni da non perdere per confermare a noi stessi che siamo sulla via verso il recupero dei valori di civiltà, perché Il rispetto dell’altro non è un semplice atto di umanità, è il bisogno per eccellenza», ha concluso la dirigente, confermando così l’impostazione per la socialità e cura degli studenti, aspetti che da sempre caratterizzano l’Istituto Comprensivo nella direzione di un condiviso orizzonte di verso. (rrc)

REGGIO – L’Anpi Condò: Digos intervenga per manifestazione “Reggio è morta”

L’Anpi – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha chiesto l’intervento della Digos in merito alla manifestazione Reggio è morta. Una iniziativa che «si era già palesata come iniziativa – si legge – fortemente politicizzata a destra; sia per Chi la stava promuovendo e pubblicizzando che per il profilo della stessa».

«Il corteo dei circa 200 partecipanti (a dispetto di fantasiose cronache) è stato aperto dai militanti di Nfp (sigla-acronimo di PNF: Partito Nazionale Fascista); ovvero dai referenti di quel movimento neo-fascista cittadino che continua, da anni, a praticare inequivocabilmente “apologia di fascismo” in modo scandalosamente impunito».

«Non solo loro (che non nascondono minimamente il loro credo anticostituzionale, reazionario ed illegale) – si legge – ma anche “Il Popolo di Archi” con il suo referente Luciano Surace (già candidato con il cdx alle ultime elezioni comunali) che, come gli aderenti di Nfp, si professa apertamente fascista e mussoliniano propagandando a più livelli e contro ogni legge l’ideologia fascista; in ogni sede ed in ogni dove; addirittura stampando e divulgando illegalmente “giornali di quartiere” a supporto della figura del Duce».

«Lo stesso Surace, durante la manifestazione – scrive l’Anpi Condò – si fa e divulga sui suoi canali social un selfie con la vergognosa didascalia “La Marcia su Reggio. Siamo passati e passeremo” (con tanto di emoticon con la mano del saluto romano). Questa è solo l’ultima delle sue eclatanti ed inaccettabili espressioni a sostegno delle idee fasciste; le ha palesate anche all’interno di altre manifestazioni pubbliche passate sempre organizzate da movimenti di destra e le palesa con dichiarazioni razziste, omofobiche o contro i movimenti femministi e per i diritti LGBT».

«Sia il Surace che NFP – prosegue la nota – sono stati più volte segnalati (anche in Prefettura) ma, ancora, inspiegabilmente senza sostanziali e concreti provvedimenti. La democrazia è una conquista frutto della Resistenza e della Liberazione dal nazi-fascismo; il nostro Paese, sopravvissuto a quei crimini, si è dato una delle Costituzioni più avanzate e progressiste del mondo in termini, soprattutto, di diritti e garanzie delle libertà individuali e collettive».

«Chi rinnega la nostra carta Costituzionale – viene evidenziato – rifacendosi a idee di un Regime dittatoriale, dichiarate criminali ed illegali, va perseguito come previsto per legge. Non sono affatto “bravate” e non è folklore; non lo è se gruppi organizzati, in città, si radunano e programmano iniziative pubbliche ed attività politiche di divulgazione e promozione dell’ideologia fascista».

«Non entriamo in merito ai contenuti ed alle tematiche della protesta – si legge –; proprio perché siamo per la libera e democratica espressione del dissenso e contro ogni forma di repressione di esso purché si stia, per l’appunto, dentro i princìpi costituzionali. Abbiamo il dovere, tuttavia, di rappresentare presso ogni sede ed ogni organo preposto lo scenario cittadino di un’estrema destra che vorrebbe tingere di nero ogni orizzonte colorato, plurale e rispettoso delle specificità politico-culturali».

«I nostalgici del Duce – ha ribadito Anpi Condò – non possono e non devono trovare alcuna agibilità politica; non possono e non devono operare in barba ai valori assoluti ed inalienabili della libertà e della giustizia sociale senza che ne paghino le conseguenze previste dalla legge».

«Vogliamo ricordare che la legge 20 giugno 1952, n. 645, recante “norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale, comma primo, della Costituzione” (c.d. legge Scelba) – si legge – ha vietato la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista e previsto i reati di apologia di fascismo, di istigazione e reiterazione delle pratiche tipiche e proprie del partito e del regime. Costituisce in particolare apologia del fascismo (art. 4) la propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità proprie del partito fascista; la pena prevista è la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da euro 206 a euro 516».

«La stessa pena – viene ricordato – è inflitta a chi pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Aggravanti sono previste: se il fatto riguarda idee o metodi razzisti (reclusione da 1 a 3 anni e multa da euro 516 a euro 1.032) o se alcuno dei fatti che costituiscono apologia sono commessi col mezzo della stampa (reclusione da 2 a 5 anni e multa da euro 516 a euro 2.065). Analogamente, la legge n. 645 punisce le manifestazioni fasciste (art. 5) cioè il reato di chi, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste; la pena è quella della reclusione fino a tre anni e la multa da euro 206 a euro 516. Sia per l’apologia che per le manifestazioni fasciste è prevista, in sede di condanna, la pena accessoria dell’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici, dall’elettorato attivo e passivo e da ogni altro diritto politico».

«Chiediamo interventi immediati ed improcrastinabili – conclude la nota – da parte della Digos e, ripetiamo, di ogni altro soggetto preposto. Come Anpi non arretreremo di un passo e, qualora non verranno adottate le dovute misure, rappresenteremo la stessa istanza a livello nazionale per il riconosciuto ruolo che svolgiamo anche a livello istituzionale». (rrc)

REGGIO – L’incontro online “I Bronzi e il grande pubblico”

Domani,  alle 17, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, è in programma l’incontro ” I Bronzi di Riace e il grande pubblico. Tra didattica e percezione dell’antico”.

L’evento è l’ultimo appuntamento del ciclo di incontri online promosso dal Museo Archeologico Nazionale in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre e coordinato dalla prof.ssa Giuliana Calcani.

Ospiti dell’incontro saranno i professori Monica Salvadori e Luca Scalco, del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, che proporranno il tema “I Bronzi di Riace e il grande pubblico. Tra didattica e percezione dell’antico”. È possibile trovare il link di partecipazione sui canali social del Museo.

«A differenza degli incontri precedenti, che ci hanno permesso di esplorare particolari aspetti della ricerca archeologica – ha commentato la prof.ssa Calcani – questa conferenza metterà in evidenza il punto di vista del pubblico più ampio sui Bronzi di Riace. Un’apertura di visione essenziale non solo per comprendere l’impatto delle opere sulla contemporaneità, ma anche per ricordarci che il senso dell’arte non è mai univoco e che oggi, come tanto tempo fa, l’immagine dei Bronzi di Riace sollecita in varie direzioni l’immaginario di chi li contempla».

Inoltre, alle 17.30, sarà inaugurata una nuova sezione del Museo, dedicata al tema dei “Depositi in mostra”, curata dal direttore Malacrino e dal funzionario archeologo Daniela Costanzo. Tre vetrine saranno dedicate all’esposizione di reperti normalmente conservati nei depositi, creando nuove opportunità di valorizzazione delle collezioni, non solo archeologiche.

«L’idea è quella di proporre ai visitatori una selezione di reperti che normalmente non sono inseriti nel percorso espositivo, in un dialogo che integri e richiami le grandi tematiche storico-archeologiche presentate nelle sale del MArRC – dichiara la dott.ssa Costanzo. Si tratta altresì dell’occasione per raccontare il quotidiano lavoro di riordino, studio e documentazione delle collezioni, un’attività che avviene “dietro le quinte” di un museo, pur costituendone la principale attività ai fini della tutela e valorizzazione dei beni».

Tra le opere in mostra vi sarà il bellissimo cratere a figure rosse, databile al IV secolo a.C. e appartenuto alla collezione ottocentesca di Diego Vitrioli. Insieme a esso ci saranno reperti provenienti dalle necropoli di Locri e di S. Stefano di Grotteria, alcuni dei quali esposti per la prima volta.

«Da anni proseguiamo nell’impegno di valorizzare le collezioni conservate nei depositi, per decenni rimaste sconosciute – ha spiegato il direttore del Museo, Carmelo Malacrino –. Le continue attività di riordino, documentazione e restauro hanno permesso di far apprezzare al grande pubblico centinaia di reperti, anche grazie all’allestimento di numerose mostre temporanee. Con questa piccola sezione vogliamo creare uno spazio dedicato, nel quale far scoprire, mese dopo mese, oggetti sempre diversi e normalmente conservati nei depositi. Un motivo in più per tornare sempre più spesso al MArRC». 

Grande soddisfazione, poi, è stata espressa per il successo della prima domenica di dicembre, che ha registrato la presenza di 1956 ingressi, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria entra nel pieno della sua ricca programmazione natalizia. Anche l’apertura straordinaria di sabato sera, con l’evento “Il Natale al Museo è… una festa per tutti i bambini!”, ha visto una grande partecipazione di pubblico, con oltre 200 persone: tra palloncini e caramelle, tanti bambini, accompagnati dalle loro famiglie, hanno potuto incontrare Babbo Natale e visitare le sale espositive con i magnifici Bronzi di Riace.

«Questi dati – ha dichiarato il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino – confermano il profondo legame che si è creato tra il Museo e la comunità del territorio. La prima domenica a ingresso gratuito è diventata un appuntamento fisso, magari dopo la Messa o una passeggiata. Ed è sempre l’occasione per scoprire qualcosa di nuovo, un reperto passato inosservato o una nuova mostra». 

«Ora la nostra nuova sfida – ha concluso il direttore – sarà quella di portare al Museo anche chi abita in quartieri più distanti, grazie al progetto “Ti porto al Museo” nato dalla collaborazione con ATAM, a cui va la mia gratitudine per la sensibilità mostrata». (rrc)

REGGIO – Mercoledì si presenta il libro “Il collasso di una democrazia”

Mercoledì 7 dicembre, allo Spazio Open di Reggio Calabria, 17.30, è in programma la presentazione del libro Il collasso di una democrazia. L’ascesa al potere di Mussolini (1919 – 1922) di Federico Fornaro.

L’evento è stato organizzato dall’Anpi “Ruggero Condò” insieme alla Libreria Open.

Dialoga con l’autore il giornalista Filippo Sorgonà.

Il libro è di estrema attualità e ci permette di riflettere senza strumentalizzazioni politiche e con un’analisi storica sincera su quello che accadde cento anni fa quando Facta, Presidente del Consiglio dei Ministri, lasciò lo spazio a Mussolini con il consenso molto partecipato di Vittorio Emanuele III°, degli industriali e degli agrari. Nel libro, un vero e proprio gioiellino, l’onorevole Fornaro ha ricostruito i tre anni esatti, perché sono esattamente tre gli anni che dividono il 16 novembre del 1919, elezioni politiche in cui uscirono ridimensionati i liberali, sconfitti i Fasci italiani di combattimento di Mussolini, mentre si registrò una forte avanzata dei socialisti che assieme ai popolari ottennero 256 seggi su 508, dal 31 ottobre del 1922, incarico dato a Mussolini da Vittorio Emanuele per formare il governo.

Tre anni, in cui il paese fu percorso dalle violenze dello squadrismo fascista. Omicidi, devastazioni delle sedi dei partiti e dei sindacati, minacce e percorse agli avversari politici, perpetrati, con molte complicità, dalle camice nere per preparare l’assalto al potere. Mussolini preso il potere avvia il disfacimento del sistema democratico del paese con l’instaurazione di una dittatura che sarebbe durata vent’anni. (rrc)

A Reggio un concorso di cucina ispirato alle creazioni di Gianni Versace

In occasione del 76esimo anniversario dalla nascita di Gianni Versace, a Reggio Calabria si è tenuto nella Sala Perri di Palazzo Alvaro un concorso di cucina ispirato alle creazioni del Maestro Versace.

Il primo piatto è andato allo chef Niko Fratto, dell’Associazione professionale cuochi italiana APCI. Il piatto che è salito sul podio è stato chiamato dallo chef Fratto sfoglia Versace, essa è stata realizzata con una serie di impasti colorati.
Lo chef ha voluto realizzare per l’occasione con questa sfoglia dei Raviolo con Baccalà su Crema di Patate al Bergamotto.
Le nostre congratulazioni allo chef Niko Fratto. (rrc)

REGGIO – La conversazione “Sacra famiglia, Famiglia Sacra”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, nella sede dell’Associazione Culturale Le Muse, è in programma la conversazione Sacra Famiglia Famiglia Sacra.

L’evento, che apre la serie di appuntamenti legati al Natale, organizzati dall’Associazione guidata dal presidente Giuseppe Livoti, sarà un momento di incontro e di dibattito con professionisti, esperti ed esponenti del mondo religioso e non solo che andranno a scandagliare l’argomento sul ruolo della famiglia oggi. 

Punto di partenza sarà la visione dal vivo di un antico quadro che appartiene alla Collezione Malgeri che ritrae, appunto, la Natività nella tradizione religiosa e da questo si susseguiranno gli interventi per approfondire il senso ed il ruolo della famiglia dall’antichità ad oggi anche da un punto di vista legislativo. 

Con l’espressione Sacra Famiglia, nella dottrina cristiana, si intende la famiglia di Gesù, composta da quest’ultimo, da Maria e da Giuseppe.

Nel vangelo di Matteo, dopo l’adorazione dei Magi, un angelo avverte Giuseppe di fuggire in Egitto poiché Erode vuole uccidere il bambino Gesù; la sacra famiglia quindi permarrà in Egitto fino alla morte del re, il quale aveva ordinato di uccidere tutti i neonati maschi di Betlemme nel vano intento di liberarsi di Gesù. Morto Erode, la sacra famiglia fece ritorno a Nazareth.

Nel vangelo di Luca si trovano invece l’episodio della circoncisione del bambino secondo la legge di Mosè, e lo smarrimento e ritrovamento di Gesù dodicenne al tempio di Gerusalemme; ritrovato dopo tre giorni di ricerca, la santa famiglia fece ritorno a Nazareth dove Gesù crebbe sottomesso ai genitori. Nella dottrina cristiana la Sacra Famiglia è stata sempre ritenuta un modello fondamentale della famiglia umana. I legami di affetto, di amore, di comprensione che le famiglie umane sono chiamate a rinnovare continuamente, sono particolarmente espressi e vissuti nella Sacra Famiglia.

La festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe nel rito latino cade nel tempo di Natale nella domenica che intercorre tra il Natale e il Capodanno; in assenza della domenica la si festeggia il 30 dicembre. Nel rito ambrosiano la ricorrenza viene celebrata nell’ultima domenica di gennaio, quindi nella terza o quarta domenica successiva all’Epifania. Quella che una volta veniva considerata come la “famiglia legale”, cioè quella regolarmente costituitasi almeno con un atto civile, non si presenta più come un modello a livello sociale. Infatti abbiamo coppie non sposate, che vivono sotto lo stesso tetto, anche con figli; coppie che si sono separate e poi risposate e quindi hanno costituito un nuovo nucleo familiare del quale, spesso, fanno parte anche i figli del precedente matrimonio, ecc…

La famiglia sta attraversando un periodo in cui si intrecciano crisi e speranze. Per quanto riguarda le crisi, innanzitutto abbiamo quella della vita, si vive nella contraddizione o di paura del mettere al mondo un figlio, oppure di volerlo a tutti i costi, anche ricorrendo alla procreazione medicalmente assistita ed ancora il ruolo genitoriale che viene trascritto non più come ‘madre’ e ‘padre’ sulla carta di identità della bambina, ma una dicitura neutra con la scritta: ‘genitore’ così come lo ha deciso il Tribunale civile di Roma con un’ordinanza in relazione al ricorso presentato dalle due madri di una piccola (legale e adottiva) contro un decreto del 31 gennaio del 2019.

Tanti ospiti eccellenti dunque domenica prossima alle ore 18 presso la storica Sala di via san Giuseppe 19 tra cui mons. Pasqualino Catanese

Vicario Generale della Diocesi di Reggio Calabria – Bova  e Cappellano di Sua Santità, Demetrio Costantino – Pediatra,  Lucio Dattola avvocato e Componente Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, Marinella Malgeri – Delegata Muse Dimore Storiche, Elisa Mottola – psicologa. Momenti della tradizione sacra invece verranno ricordati dal Coro Giovanile Laudamus e dal Coro delle Muse diretti dai Maestri Enza e Marina Cuzzola con Fabio Miggiano maestro accompagnatore.  (rrc)

REGGIO – L’Unitalsi RC e gli Amici di Lilla insieme nella Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità

Nella Chiesa di San Domenico di Reggio Calabria, la sottosezione di Reggio dell’Unitalsi, guidato dalla presidente Maria Teresa Arcadi e l’Associazione Amici di Lilla Aps Disabili Adulti, guidati dalla presidente Annamaria Leonardo, hanno celebrato la Giornata Internazionale dei Diritti delle persone con disabilità.

L’avv. Eliana Carbone, introducendo il tema della disabilità, ha evidenziato che l’Onu non solo ha proclamato nel 1981 la Giornata internazionale delle persone con disabilità ma ha anche approvato nel 2006 la Convenzione dei diritti delle persone con disabilità. Carbone ha ribadito che tra i diritti inviolabili ed imprescindibili delle persone con disabilità non vi è solo il diritto alla salute, cioè di essere opportunamente curate, ma anche il diritto all’ uguaglianza e che pertanto anche se una persona è portatrice di una qualsiasi limitazione ha gli stessi diritti di qualsiasi altro individuo e lo Stato deve attivarsi per rimuovere ogni ostacolo che impedisce questa uguaglianza sostanziale con l’obiettivo di realizzare la piena inclusione sociale, politica, economica e culturale delle persone con disabilità conformemente al dettato dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile di “non lasciare nessuno indietro” abbattendo tutti i tipi di barriere fisiche, sociali e culturali.

A questo punto vi è stato l’intervento di Teresa Fotia, vice presidente dell’associazione Amici di Lilla A.P.S. Disabili Adulti, che ha precisato che l’Associazione che rappresenta è una associazione di volontariato senza scopo di lucro, nata nel 2019 con sede legale presso la Parrocchia di San Domenico di Reggio Calabria, formata dai genitori degli adulti disabili e che essa porta il nome di Lilla in quanto Lilla è una donna deceduta prematuramente che praticava il volontariato verso gli ultimi. Fotia ha inoltre spiegato che la sua Associazione porta avanti un progetto Il dopo di noi che si concretizza nella Legge 112 entrata in vigore il 26 Giugno del 2016   che aiuta i ragazzi ad avere una loro autonomia e quelli privi di affetti familiari.

Carbone ha, poi, passato la parola alla Presidente della sottosezione di Reggio Calabria dell’Unitalsi Maria Teresa Arcadi, la quale in primo luogo ha ricordato a tutti che l’ Unitalsi è nata circa 120 anni fa a Lourdes con la finalità del trasporto degli ammalati, anziani, persone con disabilità o bisognose di aiuto a Lourdes e nei santuari internazionali, come si evince dall’acronimo della parola Unitalsi, successivamente radicandosi sul territorio; ed in riferimento alla sottosezione di Reggio Calabria di cui lei attualmente è a capo ha precisato che essa è operativa 365 giorni all’anno con delle attività, che a Reggio Calabria si svolgono presso la sede di Santa Caterina in Via Italia e anche con dei piccoli pellegrinaggi sia zonali che nei santuari italiani.

Arcadi ha poi, con parole bellissime, espresso la Mission dell’Unitalsi dicendo che essa è un’associazione non solo di chiesa, ma anche di promozione sociale e di volontariato che porta avanti fortemente il carisma di farsi prossimo e di vedere nella persona con disabilità il volto di Cristo, quindi servire senza tornaconto personale ma semplicemente donando e ricevendo gratuitamente l’amore che viene dai fratelli in difficoltà.

Infine, ha concluso la celebrazione di questa importante Giornata Internazionale del 03 dicembre il Parroco Don Tonino Sgrò della chiesa di San Domenico di Reggio Calabria con il messaggio evangelico della prossimità della condivisione, perché ha spiegato l’importante è condividere dei percorsi evitando qualsiasi distanza e proprio per questo è contento di ospitare nella parrocchia l’Associazione Amici di Lilla, con la quale sono state avviate anche forme di collaborazione tra i ragazzi dell’Associazione ed il gruppo Giovani della Parrocchia e con cui c’è un cammino condiviso.

Inoltre pure i genitori degli adulti  disabili dell’Associazione “Amici di Lilla” hanno dato il loro contributo alla Giornata completando un Questionario Anonimo,  da cui è emerso intanto che per loro è importante fare parte di questa Associazione perché l’appartenenza ad essa aiuta questi ragazzi a socializzare, a distrarsi ad avere una vita normale ed è anche per i genitori fonte di scambio di informazioni e suggerimenti per migliorare la vita dei loro figli; invece per quanto riguarda il futuro dei propri figli  hanno evidenziato  concordemente che le strutture sul territorio sono poche per accogliere i loro ragazzi, soprattutto per quando loro non ci saranno più e non se ne potranno prendere cura personalmente e che lo Stato dovrebbe essere più presente fornendo alle persone con disabilità i servizi essenziali, le strutture, il personale specifico per garantire loro una vita dignitosa. (rrc)