CINQUEFRONDI (RC) – L’evento 25 novembre – #Liberediessere

Domani mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Cinquefrondi, è in programma l’evento 25 novembre – #Liberediessere, organizzato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Conia.

Avrà luogo un dibattito che coinvolgerà le scuole, le istituzioni e naturalmente tutti i cittadini interessati a partecipare.

Nel corso dell’evento, ci saranno gli interventi del Sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, dell’assessora con delega alla Parità di Genere Giada Porretta, la Professoressa Nelly Creazzo, una rappresentanza dei Volontari del Servizio Civile Universale di Cinquefrondi il tutto incorniciato con intermezzi musicali a cura degli alunni e delle alunne del Liceo Musicale di Cinquefrondi.

«In Italia, ogni anno – si legge in una nota – migliaia di donne vengono assassinate o comunque subiscono abusi di carattere fisico psicologico ed economico, nella maggior parte dei casi sono vittime delle persone a loro più care: mariti, fidanzati, ex gelosi o ancor peggio, familiari consanguinei. Cinquefrondi, Comune dell’Accoglienza e dei Diritti, è da sempre schierato al fianco delle donne vittime di violenza». (rrc)

Sabato a Camini la tavola rotonda sui temi dell’accoglienza e dello sviluppo delle aree interne

Partire, restare, tornare? Il ruolo dell’immaginario nel rapporto tra migrazioni e territori è il titolo della tavola rotonda in programma sabato 26 novembre a Camini, alle 9, nella Sala Polifunzionale di Vibo Roma.

Una iniziativa che fa convergere le tematiche di due progetti di ricerca portati avanti dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna: il progetto Horizon2020 Welcoming Spaces, che mira ad indagare la rivitalizzazione delle “aree interne”, offrendo al contempo spazi di accoglienza e inclusione per le persone migranti, come accade a Camini, borgo svuotato dall’emigrazione e reso vitale grazie all’accoglienza; e il progetto finanziato dalla regione Emilia-Romagna che ha come obiettivo quello di indagare sul sentimento di appartenenza degli emiliano-romagnoli (e dei tanti emigranti di ogni luogo) e dei loro discendenti residenti all’estero rispetto alla terra di origine, tema che accomuna i migranti di qualsiasi epoca e di qualsiasi nazione del mondo.

Il progetto “Welcoming spaces” affronta in chiave innovativa due sfide politiche attuali, e cioè capire in che modo è possibile contribuire alla rinascita delle aree interne europee e offrire al contempo spazi di accoglienza e inclusione per i migranti extra-europei. In che modo è possibile contribuire alla rinascita delle “aree interne” valorizzando la diversità culturale? Qual è il contributo di migranti e rifugiati nello sviluppo locale e sostenibile dei territori in abbandono? Welcoming Spaces, finanziato da Horizon 2020, si propone di rispondere a queste domande, supportando al contempo azioni concrete di rigenerazione dal basso a livello locale.

I ricercatori e le ricercatrici del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Alma Mater studiano i processi di sviluppo legati alla presenza di migranti e rifugiati nelle aree interne e supportano le attività di networking e i progetti di accoglienza innovativi presenti in queste aree, collaborando a livello nazionale con Fieri (Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione). Il progetto invita a riflettere su come, talvolta, ciò che viene considerato un “problema” può rivelarsi, al contrario, un’opportunità. Da una parte, infatti, se gli effetti della distorsione mediatica sono quelli di rappresentare l’arrivo di migranti e rifugiati come una crisi da risolvere, diverse ricerche hanno invece mostrato come la loro presenza possa essere una leva non solo per lo sviluppo economico, ma anche sociale e culturale per i territori e le comunità ospitanti.

E le cosiddette “aree interne”, se sicuramente caratterizzate da una serie di criticità che richiedono interventi politici integrati (carenza di servizi e infrastrutture in primis), possono trasformarsi in spazi privilegiati di modalità di rigenerazione più eque, democratiche e sostenibili. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che in queste aree vive il 23% della popolazione italiana, coprendo una vasta area del territorio nazionale, pari al 60% e circa la metà dei suoi quasi 8.057 comuni. Il progetto sostiene che la rivitalizzazione delle “aree interne” dovrebbe investire sui processi capaci di creare uno sviluppo sostenibile e inclusivo, inteso come opportunità di offrire risorse utili al benessere della comunità, tali per cui le persone possano perseguire la vita a cui aspirano, nel rispetto delle libertà individuali e collettive e dei diritti umani. Una rigenerazione di successo è, dunque, sinonimo di sostenibilità economica, benessere sociale e stabilità politica.

Si parte con i saluti istituzionali di Giuseppe Alfarano, sindaco di Camini, di Giovanni Maria de Vita, consigliere del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marco Fabbri, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo.

Sul tema Narrare le emigrazioni e i territori, intervengono Pierluigi Musarò, Coordinatore Welcoming Spaces Italia, Università di Bologna, Paola Barretta, Associazione Carta di Roma, Karen Urso, Università della Calabria, Giulia Galera, Miledù e Euricse. Modera Melissa Moralli, Università di Bologna.

Sul tema Voci dai territori, intervengono Ruggero Marra, Assessore all’Ambiente, Transizione Ecologica e Politiche Giovanili di Villa San Giovanni, Giulia Sonzogno, Officina Giovani Aree Interne, Marina Gabrieli, Coordinatrice Nazionale del Progetto “Turismo dalle radici” del Ministero degli Affari Esteri, Rosario Zurzolo, Presidente Jungi Mundu. Modera Elena Giacomelli, Università di Bologna.

Su Uno sguardo sulle narrative nei Paesi casi studio del progetto Welcoming Spaces, intervengono Chiara Davino, Università di Bologna, Ricardo Martins, Università di Utrecht, Keina Espineira, Università della Coruña. Modera Alice Lomonaco, Università di Bologna.

Alle 14.30, è prevista l’inaugurazione della mostra fotografica con Melissa Moralli, dell’Università di Bologna.

Presentazione photo-book Connections. Collaborative imaginaries of territories in change across Europe con il coinvolgimento del fotografo Oreste Montebello e di Rofaida Ayub, Chiara Mosciatti, Fabio Passarelli, Mohamed Okla Alokla, Felisia Passarelli, Abdul Jabar Wahiai, Tony Clwusu, Manal Mohamed Moftah, Zakaria Jlousi, autrici e autori del laboratorio fotografico.

Alle 15.30, la presentazione del libro La Restanza di Vito Teti, Università della Calabria. (rrc)

REGGIO – Gli appuntamenti al MArRC tra astronomia, poesia e cultura

Sono due gli appuntamenti al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria che chiudono, per il mese di novembre, gli incontri organizzati nell’ambito degli Incontri d’Autunno.

Si parte domani, alle 17, con l’evento tutto dedicato alle stelle, dedicato alle stelle, che tornano a essere protagoniste al Museo grazie alla proficua collaborazione con il Planetario “Pythagoras” di Reggio Calabria. Ad introdurre la serata sarà la responsabile del Planetario, prof.ssa Angela Misiano, che introdurrà il relatore prof. Giovanni Palamara, astronomo esperto del Planetario metropolitano, sul tema “Speranze di sopravvivenza per la Terra: la missione Dart (Double Asteroid Redirect Test)”. Attraverso un excursus su questa missione, effettuata dalla Nasa il 26 settembre scorso, ci si soffermerà sui rischi per il nostro pianeta e i conseguenti studi e monitoraggi costanti.

«Tra i membri del Sistema Solare, gli asteroidi rappresentano la popolazione più numerosa – ha dichiarato la prof.ssa Misiano –. Il numero di quelli conosciuti è circa 5.000, ma molti ancora sono ignoti, perché troppo piccoli o non ancora catalogati. Sappiamo che siamo bombardati quotidianamente da materiale proveniente dal cosmo che viene “fermato” dalla nostra atmosfera, talvolta dando luogo a fenomeni di grande impatto emotivo, come i bolidi o le stelle cadenti. Si tratta di piccoli corpi da cui la nostra atmosfera è in grado di proteggerci. Anche la maggior parte degli asteroidi vicini alla Terra, scoperti finora e chiamati Nea (Near Earth Asteroids), sono di piccole dimensioni e nel caso di un impatto si distruggerebbero nell’atmosfera. Ma se in futuro dovessimo scoprirne uno che ponesse un rischio significativo per il nostro pianeta, quali soluzioni avremmo? Da qui il monitoraggio costante e gli studi».

«Esiste per questo un “comitato di sorveglianza” – ha concluso la responsabile del Planetario – che controlla l’arrivo di potenziali pericoli e minacce alla Terra provenienti dal cielo».

Nella stessa giornata il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, sarà ospite a Roma per l’evento organizzato in collaborazione con il direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Valentino Nizzo, e con la prof.ssa Giuliana Calcani, dell’Università degli Studi Roma Tre, sul tema “Gli Etruschi e i Bronzi di Riace. Archeologia, Architettura, Arte.” Si potrà seguire l’incontro anche in streaming attraverso il link: https://youtu.be/HhPSRcEgyzo.

Il secondo appuntamento sarà venerdì 25 novembre, alle 17, con la cerimonia di premiazione della XXXVII edizione del Premio Mondiale di Poesia Nosside 2022, fondato dal prof. Pasquale Amato, che ha come missione la valorizzazione di tutte le lingue del mondo e lo scambio di saperi.

«Anche nel 2022 il Premio Nosside non si è smentito – ha dichiarato il fondatore del Premio –. Si è mosso nel solco della sua storia di progetto senza confini, caratterizzato da un impegno coerente e costante per la difesa delle identità linguistiche e culturali di ogni parte del pianeta Terra mediante l’immaginario poetico espresso in qualsiasi forma, scritta, in video o in musica. Sarà ancora una volta la magnifica terrazza panoramica dello nostro splendido Museo, casa dei Bronzi, ad ospitare l’evento finale di premiazione».

«Il progetto – ha proseguito il prof. Amato – è nato a Reggio Calabria, sulla riva continentale del mitico “Stretto di Scilla e Cariddi”, il luogo più ricco di miti del mondo che ha ispirato per millenni artisti di ogni parte del pianeta. Esso ha stimolato la dimensione di respiro universale del Nosside e la sua missione, protesa a creare ponti tra le lingue e le culture di tutti i popoli, superando i muri degli odi etnici e religiosi e qualsiasi forma di discriminazione».

«Il Museo conferma la sua natura di “luogo di comunità” – ha dichiarato il direttore Malacrino –. Nell’immaginario comune è ormai svanita l’immagine di luogo polveroso nel quale sono conservati oggetti del passato, sostituita da quella dinamica di spazio inclusivo e vitale per tutto il territorio. Ringrazio il Planetario “Pythagoras” e l’infaticabile prof.ssa Misiano per la continua collaborazione nel promuovere il connubio Arte e Stelle. E ringrazio anche il fondatore del Premio Nosside, Pasquale Amato, che continua a scegliere il MArRC quale sede prestigiosa per la cerimonia conclusiva, che vede la partecipazione di poeti da ogni parte del mondo». (rrc)

REGGIO – Con gli Amici del Museo si è parlato delle Acque Termali di Reggio

Interessante il quarto incontro organizzato dall’Associazione Amici del Museo di Reggio Calabria che, nell’ambito del ciclo di conversazioni I preziosi del MArRC  e la Storia di Reggio Calabria, hanno parlato delle Acque termali di Reggio Calabria.

Hanno relazionato il prof. Carroccio e il prof. Arillotta.

Nel Museo Barberini di Roma è conservata una lapide funebre, con testo in greco, datata al II sec. d.C., sulla quale Agapomene ricorda il figlio Atimeto, morto in giovane età, e dice di essere originario di Ρηγιον “ricca di acque”. Nella famosa Tavola Peutingeriana, su cui si sono riportati tutti i territori dell’Impero Romano, Reggio è segnalata con un simbolo che rappresenta una struttura termale.

Il geografo arabo Idrisi, nella sua descrizione del mondo all’epoca conosciuto, scritta per incarico del re normanno Ruggero II, nel 1154 parlando di Reggio (il che conferma l’importanza che la nostra città ha sempre avuto in tutti i tempi), la definisce “piccola ma ricca di frequentati mercati e bagni”.

Lo storico romano Varrone, vissuto all’epoca dello scontro tra Ottaviano e Sesto Pompeo, racconta che il mitico Oreste, figlio di Agamennone, uccisore della infedele madre Clitennestra, per purificarsi del delitto commesso, doveva immergersi in sette fiumi distinti fra di loro ma aventi la stessa scaturigine. Questa caratteristica orografica, secondo Varrone, Oreste la trovò nel territorio reggino, riuscendo così a liberarsi delle Erinni che lo perseguitavano. 

Effettivamente, nell’area oggi occupata dal centro storico cittadino è attestata la presenza di numerosi corsi d’acqua che, scaturiti dalla collina del Trabocchetto che sta alle sue spalle, si scaricano, dopo un percorso sostanzialmente breve, nel mare dello Stretto.

Alla fine del III secolo a.C., quando la città ormai inglobata nella potenza romana, Reggio conia una particolare serie monetale, raffigurante sul recto Asclepio, dio della medicina, e sul verso la figlia lgea, che offre al “serpente sacro” una coppa di acqua, evidentemente salutare.

Tutta questa evidenziazione di un rapporto diretto tra il territorio reggino e presenze idriche particolari, trova preciso riscontro nelle scoperte archeologiche fatte nello stesso territorio: ben otto impianti termali sono stati messi in luce nel corso dei secoli dando precisa conferma di una caratterizzazione urbanistica direttamente legata allo sfruttamento di acque per scopi termali. Parliamo della terma esistente sotto il palazzo della Banca d’Italia, della terma di scoperta nella realizzazione dell’Auditorium San Paolo, della terma di via Cimino, della terma presente nelle fondazioni del palazzo Trapani Lombardo, della grande terma i cui resti si possono ammirare sul Lungomare e che si estendeva fino a comprendere l’area dell’istituto scolastico “Raffaele Piria” e la sede della Stazione. Sperimentale e delle Essenze. Le strutture di questa terma erano talmente possenti che furono inglobate nella cinta muraria medievale della città. Così come “insigni” vengono definite quelle dell’edificio sottostante la Banca d’Italia.

E che non si tratti di semplice acqua potabile, ce lo dicono i risultati delle analisi a suo tempo fatte sull’acqua sgorgante dal pozzo del Monastero di Sales nelle cosiddette “Tre fontane”, analisi che rivelò la significativa presenza di magnesio. Ed il reggino Cristofaro Musco, autore ottocentesco di una “Memorie di storia reggina”, ricca di notizie di vita cittadina nell’età a lui contemporanea, ci parla di un pozzo realizzato nel 1835 nell’area oggi occupata dal palazzo della Città Metropolitana, pozzo che presentava acqua dall’inconfondibile odore e sapore di “solfuro” che, egli ricorda, appestava l’aria” tanto che dopo solo un anno esso fu chiuso”. Si trattava, quindi dirittura, di una falda di acqua solfurea.

In particolare, il prof. Carroccio, titolare di Numismatica all’università della Calabria, ha illustrato aspetti tecnici e scientifici della moneta di Esculapio, mentre il prof. Arillotta, dopo aver richiamato gli elementi documentali sopra riferiti, ha fatto riferimento alle affinità strutturali ben evidenti esistenti fra il cosiddetto Ninfeo di Minerva medica esistente a Roma, ed il Ninfeo scoperto nel 1810 e riscoperto da Orsi nel 1912, esistente sotto l’attuale Palazzo della Prefettura.

In conclusione, si è auspicato che vengano programmate iniziative opportune per la realizzazione di impianti di utilizzazione di una così importante ricchezza naturale, che renderebbe Reggio Calabria un’inedita ma allettante “città termale”. (rrc)

Reggio si prepara alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: le iniziative del Comune e di Atam

Reggio si prepara alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, organizzato diverse iniziative.

L’Azienda municipale titolare del servizio di trasporto pubblico Atam parteciperà alla campagna Nazionale “Posto Occupato”, per sensibilizzare alla lotta contro il femminicidio anche per coloro che viaggiano sui mezzi pubblici.

Per tutta la giornata di venerdì, un posto  sarà simbolicamente occupato in ricordo delle donne vittime di violenza: l’adesivo della campagna sarà apposto su un sedile di tutti i bus delle linee 27/28 in circolazione e su tutti i bus delle nostre linee verrà indicato sul display la scritta: “1522 qui non c’è posto per la violenza” un gesto simbolico per riservare idealmente un posto a quelle donne che hanno subito violenza.

Posto occupato è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul bus, a scuola, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga.

Le iniziative di Atam non riguardano solo il posto sul bus, infatti, verrà installata ed inaugurata una panchina rossa al Terminal Botteghelle che rimarrà a disposizione dei clienti fuori dal Front Office. Quindi il posto occupato non sarà solo sul bus ma anche nei nostri uffici.

«Siamo certi della sensibilità della stragrande maggioranza dei nostri concittadini verso la tematica del rispetto delle donne – ha affermato al riguardo l’Ad di Atam, Giuseppe Basile – ma siamo altrettanto sicuri che occorra avere sul nostro territorio segni tangibili che testimonino ogni giorno l’attenzione della città verso una tematica così drammaticamente attuale».

Soddisfazione espressa anche dall’assessore alle Politiche di Genere Angela Martino: «Ringrazio Atam per questa bella iniziativa – ha affermato – la sinergia con l’Amministrazione comunale è sempre più ampia e strutturata, anche su temi culturali come questo che rappresenta un segnale importantissimo che le istituzioni cittadine vogliono dare, tendendo la mano alle donne vittime di violenza, non solo fisica, che sono purtroppo ancora tante nel nostro territorio».

Ma le iniziative in programma non si fermano qui. Sempre venerdì 25 novembre l’area di Piazza Italia si animerà, a partire dalle ore 11.00, con il flash mob organizzato dal Comune di Reggio Calabria e dalla Società Ginnastica Gebbione.

L’iniziativa, promossa dalla Commissione Pari Opportunità presieduta dalla Consigliera Teresa Pensabene, vedrà la presenza degli amministratori locali, dei cittadini, delle associazioni e degli istituti scolastici del territorio, che daranno un messaggio di sensibilizzazione e di educazione al rispetto nelle relazioni di genere.

All’imbrunire, infine, il Teatro “Francesco Cilea” verrà illuminato di arancione come simbolo della lotta alla violenza di genere. (rrc)

REGGIO – Prorogata la mostra “Terremoti d’Italia”

È stata prorogata, di una settimana, la mostra Terremoti d’Italia, allestita sul Lungomare di Reggio Calabria. Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mauro Dolce e la vicepresidente Giusi Princi, «per consentire ancora ad altri di poter godere di questo innovativo modo di comunicare a tutta la cittadinanza».

Al 19 novembre, risultano essere 4000 le presenze, di cui circa 1600 studenti a seguito di prenotazione da parte dei relativi istituti scolastici. E per le prossime due settimane, quindi fino al 3 dicembre, ci sono prenotazioni da parte delle scuole per più di duemila visite, andando di fatto ad esaurire gli slot disponibili per le prenotazioni. Numeri importanti dunque già nelle sole prime due settimane di attività, sia grazie alla presenza sistematica delle scuole (al mattino), sia per la presenza di un pubblico variegato (soprattutto nel pomeriggio) che può visitare la mostra anche senza prenotazione. Molte le dichiarazioni di apprezzamento da parte degli studenti, dei docenti e dei dirigenti scolastici.

«La mostra costituisce un percorso emozionante, stimolante e soprattutto arricchente; davvero una full immersion nella prevenzione toccata con mano – ha dichiarato Antonio Iaconianni, Preside del Liceo Telesio di Cosenza, al termine della visita presso la tensostruttura –. Sono contento che i miei ragazzi abbiano partecipato, perché la diffusione della consapevolezza è cultura. In questo caso cultura del rischio. Sinceri complimenti alla Regione Calabria ed alla Protezione civile per questo interessante progetto».

Grande la soddisfazione da parte del Vicepresidente della Giunta Regionale, Giusi Princi, e dell’Assessore alle Infrastrutture, Mauro Dolce: «L’obiettivo di raggiungere quanti più studenti possibile con i contenuti della mostra è stato raggiunto. In tal modo stiamo portando avanti un’azione di prevenzione ad ampio raggio e di lunga prospettiva, grazie all’azione di sensibilizzazione al tema del rischio sismico soprattutto delle giovani generazioni, nonché cittadini e professionisti di domani, che porteranno questa esperienza nel loro percorso di crescita».

«Come già avvenuto nelle passate edizioni in altre città e regioni italiane – hanno proseguito – la mostra ha interessato un pubblico molto vario e differenziato, per età e per cultura. Questo aspetto legato al target risulta determinante in un territorio come la Calabria e in particolare in una città come Reggio, dove il rischio sismico è particolarmente elevato e dove la prevenzione più efficace può nascere proprio dalla conoscenza e dalla consapevolezza del rischio di tutti i cittadini».

Stante l’interesse e le richieste pervenute, la Regione Calabria e Il Dipartimento Nazionale della Protezione civile hanno concordato di prolungare la permanenza della Mostra per una ulteriore settimana, rispetto al periodo inizialmente previsto, ossia fino al 10 dicembre. Pertanto, sarà possibile effettuare prenotazioni da parte delle scuole e visitare liberamente la mostra fino a tale data. (rrc)

REGGIO – Verso la consegna dei Premi nazionali e internazionali Rhegium Julii

Lunedì 21 novembre, alle 11, nella Sala Gilda Trisolini di Palazzo Alvaro, è in programma la presentazione della 54esima edizione dei Premi nazionali e internazionali Rhegium Julii e che si terranno il 26 novembre all’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

La conferenza sarà moderata dalla giornalista Anna Foti, alla presenza dei sindaci ff della Città metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, del delegato del Rettore dell’Università mediterranea, dei rappresentanti delle associazioni promoter. Il presidente del Rhegium, Pino Bova, illustrerà le tappe dell’iniziativa.

Nel pomeriggio alle 18.30, il direttivo del Rhegium sarà ricevuto da S.E.. L’Arcivescovo di Reggio Calabria Bova  Mons  Fortunato Morrone.

Tantissimi i premiati di questa edizione: Valeria Parrella  Premio Corrado Alvaro per la Narrativa con il libro La Fortuna. Relaziona Annarosa Macrì. A Gemma Calabresi Milite il Premio Leonida Repaci per la saggistica con La crepa e la luce. Relaziona Annarosa Macrì.

A Giuseppe Manitta il Premio “Lorenzo Galogero” per la Poesia con il libro L’etica dell’acqua. Relaziona Corrado Calabrò. A Pietro Massimo Busetta il Premio “Gaetano Cingari” per gli Studi Meridionalistici con il volume Il lupo e l’agnello. Dal mantra del Sud assistito all’operazione verità. 

Sono stati assegnate, inoltre, tre menzioni speciali a: Antonio Salvati per il romanzo Pentcho, Antonella Radogna per la raccolta poetica Ciò che sai amare e Michele Caccamo per il libro su Pasolini Le sacche della rana.

Sono queste le conclusioni a cui è pervenuta la giuria presieduta da Corrado Calabrò e composta da: Benedetta Borrata, Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Nadia Crucitti, Luca Desiato, Mimmo Gangemi, Dante Maffia, Annarosa Macrì e Domenico Nunnari, dopo un estenuante lavoro di selezione.

I premi saranno consegnati il 26 novembre prossimo, alle ore 18.00, presso l’Aula magna Antonio Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria in una serata molto speciale condotta dalla giornalista Ilda Tripodi.

Sarà presente per l’occasione a Reggio Calabria la scrittrice e docente di letteratura russa presso l’Università di Oxford, Cambridge e Tromso (Norvegia) Josephine Von Zitzewitz, esperta di letteratura russa underground e del dissenso, a cui è stato attribuito il Premio internazionale “Città dello Stretto” 2022.

L’importante scrittrice sarà intervistata, inoltre, dalla giornalista Elena Kostioukovich Traduttrice di Umberto Eco in Russia e autrice del recente volume Nella mente di Vladimir Putin (La nave di Teseo).

Con il 2022 si rinnova il patto di rilancio del Mezzogiorno attraverso una rinnovata intesa tra le Istituzioni, l’associazionismo, la comunità e il mondo della cultura e del pensiero rigenerante. (rrc)

REGGIO – Il 25 novembre si presenta “Omaggio a Gianni Versace”

Il 25 novembre, a Reggio, alle 11, nella Sala “Gilda Trisolini” di Palazzo Corrado Alvaro, si presenta l’Omaggio a Gianni Versace, più di una settimana di iniziative in programma dal 28 novembre e organizzate dal Club per l’Unesco “Re Italo”, guidato da Alberto Gioffrè, l’Associazione Paspartu, guidata da Tatiana PotapovaConfapi – Calabria, guidata da Susanna Quattrone.

Nel 2020 il Club per l’Unesco della Città Metropolitana di Reggio Re Italo volle commemorare il grande stilista reggino Gianni Versace, che manifestò più ampliamente le sue capacità professionali lontano dalla sua città natale, con la realizzazione di una targa ricordo, da porre nella casa più amata tra quelle utilizzate da Gianni per le sue prime esperienze sartoriali e come figurinista: in Via dei Pritanei 18.

Con l’appassionato apporto dell’Associazione locale Paspartu, e con l’aiuto della Confapi e di alcuni privati cittadini, nonché delle due Associazioni Accademia Kronos e Sandhi, si realizzarono alcuni video sulla vita di Gianni, e vennero infine poste due targhe ricordo, la cui inaugurazione ufficiale non fu consentita dalla successiva pandemia.

A distanza di due anni, dopo la pausa forzata della pandemia, il Club Unesco ha ripreso l’argomento, supportato questa volta anche da numerosi enti privati, pur senza apporti finanziari di alcun genere.

L’idea della “semplice” inaugurazione della targa è stata rielaborata, arricchita, ampliata, fino a comprendere: un concorso di progettazione di un bozzetto da utilizzare per la realizzazione di un gioiello curato dalla Gioielleria Gerardo Sacco, che materialmente offre il Premio ai migliori tre studenti delle scuole superiori; una mostra di abiti di stilisti calabresi, sia affermati che alla prima esperienza, ispirati allo stile di Gianni Versace; la creazione di un piatto “alla Gianni” che forse potrà ritrovarsi in futuro nei menù di tutti i ristoranti reggini; l’esposizione di numerosi quadri realizzati con la stessa ispirazione ed alla portata di cittadini e turisti fino a Natale.

Ed in ultimo (ma non per importanza) una vera e propria sfilata di moda con 15 stilisti e 18 splendide modelle, tutte liete di contribuire, con il loro personale impegno, a dare lustro alla città di Reggio attraverso un complesso evento che segnerà la storia della nostra città quale luogo che ha dato i natali al più noto stilista di tutto il mondo. La seconda parte della stessa sfilata, dopo un intervento musicale dal vivo, sarà dedicata ai gioielli calabresi doc del citato Gerardo Sacco.

L’iniziativa, totalmente autogestita (cioè basata sulla passione dei Soci delle Associazioni e dei rispettivi Volontari), vuole anche rappresentare un utile tassello per la candidatura all’ingresso della Moda Italiana nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco come Bene Immateriale, e porre la città di Reggio di Calabria quale  luogo della Moda Italiana, Patrimonio Culturale con Tutela, Conservazione, Valorizzazione e Fruizione, come indicato dalla Commissione istituita dal Mibac il 19-12-2018 e dal Ministro Bonisoli, nella seduta del 2 luglio 2019.

A Locri e Cinquefrondi presentato il “Professional Day”

A Locri e Cinquefrondi è stato presentato il Professional day, l’evento in programma l’1 e 2 dicembre prossimi a Reggio Calabria ed organizzato da Città Metropolitana, Camera di Commercio-Azienda speciale Informa, “Job placement” dell’Università “Mediterranea” e Cooperativa Cisme.

«Sarà un momento molto importante per quanti sono alla ricerca di un lavoro», ha spiegato il consigliere metropolitano delegato, Rudi Lizzi, rinnovando l’appuntamento all’Università “Mediterranea” per i primi giorni di dicembre.

«L’aver esteso il coinvolgimento a due importanti centri della Locride e della Piana – ha affermato il consigliere metropolitano – rappresenta la volontà di ampliare il ventaglio di possibilità ed opportunità per i nostri giovani o per chi, ancora, è in cerca d’occupazione. Al Professional day, infatti, saranno presenti istituzioni, aziende e società di recruiting a cui poter presentare il proprio curriculum o partecipare a colloqui individuali di selezione».

«L’attesa e l’interesse per questo grande evento – ha concluso Lizzi – sono testimoniate anche dalla grande partecipazione che hanno riscosso i due incontri di Locri e Cinquefrondi, per i quali mi sento di ringraziare le amministrazioni comunali nelle persone dell’assessora Domenica Bumbaca e del sindaco Michele Conia». (rrc)

REGGIO – Al MArRC doppio appuntamento per “Gli Incontri d’Autunno”

Doppio appuntamento, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, per gli “Incontri d’Autunno”: oggi, alle 17, è prevista la conferenza “Prometeo incatenato di Eschilo. Il titano punito per il dono all’uomo della speranza e del futuro”. L’evento è organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Modera Lorerey Rosita Borruto, presidente del Cis Calabria.

La prof.ssa Paola Radici Colace, ordinario di Filologia Classica all’Università degli Studi di Messina, nonché presidente onorario e direttore scientifico del CIS Calabria, guiderà il pubblico alla scoperta di una delle più importanti tragedie di Eschilo dedicata al titano Prometeo.

«Il mito di Prometeo si intreccia nell’epoca moderna con i pericoli della rivoluzione tecnologica e delle scoperte scientifiche, che ci fanno domandare se non sia il caso di porre uno stop e fermarsi prima che sia troppo tardi– ha dichiarato la Prof.ssa Paola Radici Colace –. E la cronaca sembra dare ragione del pericolo insito nell’eccessiva esuberanza di una intelligenza poietica: è il caso della bomba atomica; è il caso dell’algoritmo così potente da essere capace di creare fake news o spam assolutamente credibili, tanto da indurre chi lo ha creato, OpenAi, a non rilasciarlo nell’infosfera».

Si prosegue, poi, venerdì 18 con l’incontro “La moneta di Esculapio e le acque termali reggine”, a cura dell’Associazione Amici del Museo.

Ad introdurre l’incontro sarà Francesco Arillotta, presidente dell’Associazione, che alternerà la discussione sull’iconografia di Esculapio e sulle acque termali con il prof. Benedetto Carroccio, docente in numismatica presso l’Università della Calabria.

«Gli Incontri d’Autunno sono un’ottima iniziativa per mettere in contatto ed in sinergia associazioni ed istituzioni operanti sul territorio – ha dichiarato il direttore del Museo, Carmelo Malacrino –. Ringrazio il Centro Internazionale Scrittori della Calabria e l’Associazione Amici del Museo per le solide collaborazioni attuate nel corso degli anni con il Museo e che continuano ancora con interessanti attività».

Ci sarà tempo fino al 20 di novembre, domenica, per visitare la mostra “L’età degli Eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace”; prorogate anche le esposizioni “Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Jatta di Ruvo di Puglia”  e “Oltre l’emergenza. Attività e restauri dopo l’alluvione del 2018”, al livello E del MArRC.

Lungo la monumentale scalinata progettata da Marcello Piacentini sarà anche possibile ammirare la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, con foto di Luigi Spina.

Al museo si accede dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 9:00 alle 20:00 (ultimo ingresso alle 19:30).

L’ingresso è gratuito per bambini e ragazzi fino ai 18 anni. Da 18 a 25 anni il biglietto d’ingresso è ridotto a 2 euro. (rrc)