REGGIO – Domani la conferenza ““Persefone: il rapimento, la perdita, il lutto, il regno dell’Ade, le stagioni”

Domani sera, a Reggio, alle 21, nella terrazza del Museo Archeologico Nazionale, si terrà la conferenza Persefone: il rapimento, la perdita, il lutto, il regno dell’Ade, le stagioni.

L’evento, organizzato in collaborazione col Centro Internazionale Scrittori della Calabria, è il penultimo appuntamento di agosto sulla terrazza del Museo.

La serata sarà introdotta dai saluti istituzionali di Fabrizio Sudano, Direttore del MArRC, e di Loreley Rosita Borruto, Presidente del CIS Calabria. La relazione sarà tenuta dalla Professoressa Paola Radici Colace, già Ordinario di Filologia Classica all’Università degli Studi di Messina, nonché Presidente Onorario e Direttore Scientifico del Cis.

Durante l’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di approfondire il mito di Persefone attraverso una video proiezione, che metterà in luce le profonde implicazioni del rapimento e del suo regno nell’Ade, esplorando temi universali come la perdita, il lutto e il ciclo delle stagioni.

Il biglietto di ingresso, al costo di 3 euro, permette ai partecipanti di visitare il museo e di partecipare alle attività serali dalle 20 alle 23. L’accesso alla terrazza è limitato a massimo 90 persone, fino ad esaurimento posti, senza prenotazione. 

E sabato 24 agosto, apertura serale straordinaria del Museo dalle 20.00 alle 23.00 con ultimo accesso alle ore 22.30 e biglietto d’ingresso 5,00 €. Il biglietto d’ingresso include la visita alla mostra temporanea “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano“ al livello E, e la visita alle collezioni che raccontano la storia antica di Reggio Calabria e la Sala Bronzi, con i Bronzi di Riace e Porticello (livello D). (rrc)

 

A Locri si consegna il Premio Zaleuco

di ARISTIDE BAVALa cerimonia per l’ assegnazione del  Premio Zaleuco, avrà luogo a Locri (Palazzo Nieddu) domani, giovedì 22 agosto. Il cofondatore del Cenacolo della cultura e delle scienze della Locride, Luigi Mileto, che organizza l’importante manifestazione, ha voluto precisare che l’importante premio è intestato a Mimmo Mileto e Salvatore Filocamo due grandi personaggi della Locride che già ai loro tempi pensavano al futuro dei  giovani di questa terra. E questo è, nella sostanza l’obiettivo prioritario della manifestazione. 

L’intenzione del cofondatore del cenacolo, come lui stesso precisa in un suo scritto «non vuole essere un riconoscimento a posteriori per i due autorevoli personaggi», ma un viaggio nella storia degli anni ’60/ ’70 del famoso boom  economico. «L’aspetto della morale, in queste due autorevoli persone – scrive Luigi Mileto – entra in gioco quando il desiderio coincide con l ‘obbligo di realizzarlo, il desiderio deve essere vissuto in una visione condivisa, se ognuno la vive egoisticamente concentrato su di sé, diventa invasivo.

Mimmo Mileto negli anni ’60/’70, ideò  il grande Tennis in Calabria, un percorso culturale, dalla forte identità sociale, difficile in un contesto dove il problema giovanile non era nei pensieri quasi di nessuno e si immedesimò nei ragazzi che ne avrebbero fatto uso.  Salvatore Filocamo, aveva una grande passione per la poesia dialettale; passione che aveva  manifestato sin dalla adolescenza. Le sue prime composizioni furono di carattere giocoso e satirico traendo origine da episodi di vita vissuta: nel 1922 nella sua comunità di Siderno Superiore ideò “I debiti di Carnalevari”, a cui seguirono altre rappresentazioni in dialetto. La farsa “I debiti di Carnalevari” è  compresa nel volume di Ettore Alvaro e Antonio Piromalli Il Carnevale in Calabria.

Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in premi e concorsi di carattere regionale e nazionale tra i quali  Premio Rai 1952 per la poesia “Mamma”, primo premio del Giugno Locrese 1965 con la poesia “A Malalingua”. Salvatore Filocamo, possedeva un’ansia eccezionale di comprendere ed interpretare quella Società  così aspra, affaticata e sofferente egli avvertiva come intimo dovere della sua intelligenza, il bisogno di intercettare i dettagli più riposti, per dare risposte . Ricordiamo che il Premio Zaleuco, come indicato dal comitato d’onore presieduto da Tonino Lacopo, sarà assegnato a Nicola Leone magnifico Rettore dell’università della Calabria, Marisa Manzini, sostituto Procuratore generale di Catanzaro, Santo  Gioffrè, scrittore, Domenico Suraci, primario di medicina dell’Ospedale di Locri, ai dirigenti scolastici Carla Maria Pelaggi, Gaetano Pedullà e Ilaria Zanotti, al prof. Vincenzo Ferrari, ordinario di Diritto Privato dell’Unical, a Filippo Familiari dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, a Carmela Sanguedolce della Clinica  “Romolo Hospital di Rocca di Neto, a Giuseppe Canzonieri, responsabile dell’Agenzia di Viaggi Full Travel di Siderno, allo chef Ivan Costantino di Gerace, all’assessore regionale Giovanni Calabrese, a Maria Gabriella Campolo dell’ Università di Messina, a Stefania Mancuso, presidente della Accademia delle Belle Arti di Catanzaro ,all’assessore alla cultura del Comune di Locri, Domenica Bumbaca, agli ing.ri Edmondo Crupi e Ilaria Zannoni, all’imprenditrice Maria Baccellieri.  In concomitanza con la cerimonia di premiazione avrà luogo anche un dibattito sul tema  “Il disagio giovanile e l’ abbandono scolastico” al quale con la prof.ssa Maria Gabriella Campolo prenderanno parte  Marisa Manzini, Stefania Mancuso, Carla Maria Pelaggi, e Vincenzo Ferrari. (ab)

 

SANT’ILARIO DELLO IONIO (RC) – Si consegna domani il Premio Sant’Ilario

Domani sera, a Sant’Ilario dello Ionio, alle 21, al Belvedere di Piazza Garibaldi, sarà consegnato il Premio Sant’Ilario, giunto all’ottava edizione.

Si tratta di un riconoscimento istituzionale del Comune di Sant’Ilario dello Ionio, che racconta il territorio attraverso storie di impegno e di legami tenaci con le proprie radici.

Nel corso della serata, per “Rapsodie Agresti Calabriae Opera Musica Festival”, “Intermezzo lirico” con Andreina Drago, mezzosoprano, Cecilia Caminiti, violoncello, Andrea Perugi, clavicembalo, che eseguiranno musiche di Handel, Monteverdi, Vivaldi. (rrc)

Ad Agnana il convegno sui prodotti identitari

di ARISTIDE BAVASi è tenuto ad Agnana l’annunciato convegno sui prodotti identitari del territorio (Capra e Olio d’Olivo) promosso da Comune e Gal Terre Locridee, Dal convegno è risultato senza mezzi termini che i prodotti alimentari rivestono un ruolo fondamentale per una comunità come risorsa essenziale per la sopravvivenza e come elemento di identità culturale e coesione sociale.

In più  riflettono le tradizioni, la storia di un luogo, caratterizzando la cucina locale. La valorizzazione dei prodotti identitari, quindi, secondo quanto è emerso dal convegno,  è fondamentale per lo sviluppo dell’economia locale. Appunto ad Agnana, l’olio e la carne di capra rappresentano prodotti tipici fondamentali ; questa considerazione è stata fatta dagli autorevoli rappresentanti del settore agricolo calabrese presenti al convegno.

All’incontro è stato presente anche il Vescovo della Diocesi Locri-Gerace, Mons. Francesco Oliva che, dopo i saluti iniziali del sindaco Giuseppe Cusato è intervenuto sulla problematica unitamente al  presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, al presidente del Gal Kroton, Natale Carvello, al Commissario Arcea Calabria, Giacomo Giovinazzo, oltre al presidente APZ (Associazione Produttori Zootecnici), Francesco Barretta, alla direttrice Ara (Associazione Regionale Allevatori) Calabria, Filomena Citrato, alla consigliera Cristina Fragomeni, capogruppo di maggioranza, all’agronomo Thomas Vatrano, al presidente provinciale Copagri, Vincenzo Lentini, e, quindi, a Francesco Arcieri, portavoce del Presidente Affari Costituzionali del Senato.

È emerso il quadro  di un territorio, ricco di prodotti d’eccellenza, come appunto l’olio extravergine di oliva e gli alimenti di derivazione caprina. Tutto favorito dal clima e dal suolo, che contribuiscono in maniera determinante a offrire sapori unici, riconoscibili. Ma è emersa anche la necessità di dare vita a una progettazione più moderna e razionale delle attività produttive, che sia davvero in grado di creare sviluppo economico. Significativo l’intervento del presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, struttura che si sta battendo per lo sviluppo del territorio  che ha affermato «qui, ad Agnana, c’è una delle più importanti aziende olearie dell’intero territorio regionale: è l’esempio che pure in posti piccoli come questo è possibile dare vita a esperienze imprenditoriali di successo e che è un’idea vincente dare spazio ai prodotti identitari. Ma il passaggio complicato è creare sviluppo economico con le ricchezze che abbiamo. Dobbiamo, perciò, impegnarci a recuperare la tradizione, i prodotti identitari. Pensiamo appunto all’olio, al latte e ai formaggi di capra. Questo territorio ha grandissime potenzialità, bisogna attivarsi e crederci. Il Gal lavora da sempre in questa direzione».

Dal canto suo il commissario Arcea Calabria, Giacomo Giovinazzo, ha aggiunto «La biodiversità è la grande forza della nostra regione, in particolare proprio dal punto di  vista olivicolo, con centinaia di varietà in catalogo. Lo stesso vale per la capra. Inoltre i prodotti caprini, come il latte e il formaggio, hanno delle proprietà salutari. Su tutto questo bisogna costruire economie, creando sistemi di richiamo e un indotto di lavoro importante. Dobbiamo attivarci, uscire dalla subalternità mentale che spesso blocca nuove iniziative».

In perfetto accordo sono stati anche gli interventi degli altri relatori. (ab)

A Cittanova consegnato il Premio Radici

A Cittanova, nei giorni scorsi, si è svolta la cerimonia di consegna della 15esima edizione del Premio Cittanova Radici, organizzato dall’Associazione Cittanova Radici e consegnato sabato scorso a Cittanova.

Obiettivo del tenere vivi gli elementi della storia, del passato e dei costumi, dei saperi, del modo di vivere di calabresi e lo fa dando risalto e riconoscimenti a quanti si sono adoperati e si adoperano per tenere alti i valori del nostro essere meridionali, di millenni di cultura stratificatisi nel corso dei secoli, che dovrà sempre crescere nel solco e nel rispetto delle radici e delle identità locali.

Il Progetto Radici, avviato nel 2007 dal dottore Girolamo Giovinazzo, venne supportato da insigni meridionalisti come Pasquino Crupi, uno dei maggiori critici letterari del ‘900, uomo impegnato nel sociale e nel giornalismo calabrese, e da personaggi come Natino Aloi, il quale ebbe a dire: le radici non sono qualcosa di statico, da museo, ma vanno inserite in un mondo che cambia in un processo di fusione che non faccia perdere la propria identità di popolo. Da allora, il Premio Radici va avanti, in un continuo crescendo e anche questa quindicesima edizione, inserita nel contesto delle attività dell’Associazione Cittanova Radici, è carica di aspettative e di significati.

«Fare cultura a 360 gradi – ha detto Domenica Sorrenti, presidente dell’Associazione – significa servire la propria popolazione, il proprio territorio, la propria nazione. Essa prepara la strada e crea le condizioni per lo sviluppo e l’incremento delle attività artistiche, artigianali ed economiche.
Da più parti si sta lavorando affinché la Calabria venga raccontata in modo positivo ed essa riceve sempre più l’attenzione del mondo. Lo testimonia la presenza di tanti turisti e le tante persone che vi ritornano e non solo in estate. Vorremmo che ci fosse più “tornanza”, secondo il nostro punto di vista, e più” restanza”, per dirla con l’antropologo Vito Teti, ma anche più lavoro».

«Le attività culturali – ha concluso – che si portano avanti servono alla crescita di un territorio che ha tutte le carte in regola per eccellere, bellezze naturali, sì, ma, soprattutto, creatività, laboriosità e competenze e una popolazione che non dimentica l’identità e le radici».

I lavori della serata si sono aperti con “La cura” una delle canzoni di Franco Battiato, interpretata dalla giovanissima Bernadette Rizzo, per poi proseguire con l’intervento della presidente Sorrenti che ha ricordato il professore Orlando, scrittore, saggista e storico esperto di storia contemporanea, insignito nel 2016 del Premio Cittanova Radici, in occasione della VII edizione, e membro di giuria del Premio Letterario “Il Fondaco di Casalnuovo”. Ha anche auspicato la fine di tutti i conflitti in atto, dedicando una particolare attenzione a quanto sta succedendo in Medio Oriente, una guerra che non avrebbe motivo di esistere visto che Ebrei e Palestinesi sono fratelli, figli di Abramo, per come viene affermato nella Bibbia.

Sorrenti ha, anche, ricordato Saverio Strati, per il quale il 16 agosto sarebbero trascorsi i cento anni dalla nascita e i numerosi autori calabresi che attendono di essere maggiormente attenzionati per il grande contributo dato con la loro arte. Sono seguiti i saluti del sindaco di Cittanova, avvocato Domenico Antico, presente con il vicesindaco Francesco Sgambetterra, l’assessore Patrizia Iamundo e il consigliere con delega all’Ambiente, Giuseppe Morabito.

La finestra sulla storia ha visto la presentazione del romanzo storico, “Ritorno a casa” scritto da Antonino Tramontana. Nel dialogo con la professoressa Stefania Crocitti è emerso un aspetto molto importante, sicuramente ancora poco conosciuto: anche dalle nostre parti c’è stata una strenua resistenza, con tante persone che hanno perso la vita per quei valori irrinunciabili di libertà e giustizia.
Alcuni spezzoni del libro sono stati magistralmente letti dall’attrice Assunta Spirlì.

Sono stati consegnati due Premi Cittanova Radici.

A Santo Strati, direttore di Calabria.Live e giornalista di fama internazionale, scrittore e saggista, fondatore nel 2017 del quotidiano web-digitale Calabria.live, diffuso in tutto il mondo, dovunque ci sia una comunità calabrese, è stato riconosciuto il merito di aver contribuito a quella nuova narrazione della Calabria che da più parti viene fatta.

L’altro Premio è stato assegnato al giovane musicista Giosuè Greco, classe 1990, partito nel 2019, per il Berklee di Boston, il college di musica più grande e prestigioso del mondo, grazie ad una borsa di studio. Trasferitosi a Los Angeles dopo il diploma, lavora per il cinema e la televisione americana. È divenuto famoso per aver composto le colonne sonore di due short films che hanno ricevuto l’Oscar, il primo nel 2019 e l’altro, recentemente, in questo 2024. Impossibilitato ad essere presente, è intervenuto con un messaggio vocale e ha ritirato il premio il padre Pietro.

Momento importante è stato l’approfondimento sulla fisarmonica, strumento musicale per eccellenza che ha visto l’Italia, in passato, primeggiare nel mondo con un picco di produzione ed esportazione, nel 1953, di oltre 200.000 manufatti. A Cittanova, a partire dagli anni ’50, grazie all’impegno dei fratelli Aniello e Severino Romano, tanti allievi, tra cui alcune ragazze, hanno imparato a suonare questo strumento. Ma lo strumento molto diffuso durante il periodo di ricostruzione post-bellica, oggi, solo poche persone lo studiano per suonarlo.
È una tradizione dimenticata che merita sicuramente di essere recuperata e valorizzata anche perché esso appresenta uno strumento usato da un pubblico colto grazie all’apporto di grandi musicisti come Sofia Gubaidùlina, Luciano Berio e Luis De Pablo.

Le struggenti note della fisarmonica suonata dal giovane Domenico Raso sono risuonate nelle orecchie dell’attento pubblico. Ci auguriamo che questa stella che si è accesa in questo campo tutta cittanovese, possa esser apprezzata in Italia e nel mondo. A Domenico Raso è stato consegnato il Premio Cittanova Radici Special.

Altro Premio Radici Special è stato conferito alla professoressa Maria Antonietta Molina, maestro di pianoforte per aver seguito, privatamente, molti allievi preparando alcuni di loro al conseguimento del diploma di conservatorio. Anche Sergio Raso, un giovane che studia e lavora contemporaneamente, ha ricevuto il Premio Radici Special per il suo impegno nello scrivere sia la musica che i testi delle canzoni che interpreta.

La finestra sul vernacolo, curata dal vicepresidente Rocco Rao, ha continuato il tradizionale lavoro di valorizzazione intrapreso dall’Associazione con la partecipazione di un ospite d’onore, il poeta, Paolo Landrelli, le cui poesie dialettali ottengono spesso il primo posto nei concorsi e non solo in quelli che si tengono in Calabria ma anche in cittadine del Nord, dove vengono apprezzate per le emozioni e i sentimenti che suscitano, valori che accomunano tutti.

Molto intenso e appassionato è stato il ricordo del poeta Enrico Marvasi, esimio avvocato, da parte del dottore Girolamo Giovinazzo, presidente onorario dell’Associazione. La figlia Irene ha dato un assaggio dei componimenti del padre leggendo all’attento e numeroso pubblico la poesia, “Malinconia, tu sei”.

Per l’avvocato, filosofo e poeta è stato consegnato il Premio Cittanova Radici “alla memoria” nelle mani delle due figlie, Irene e Milena.
Nel corso della serata, per la sezione “Cittanova nel cuore” hanno ricevuto una pergamena attestante il rapporto profondo con la città di origine Mario Taccone, Luciana Gerace, Longo Vincenzo, Rosalba Foci, Enzo Mammoliti, Giuseppe Deleo, Nino Della Sorte, Antonio Gangemi.

Riconoscimento consegnato anche a tre cittanovesi di adozione: Nuccia Siviglia, Domenico Manti e Daniele Freno.
Altro momento toccante è stato la consegna dell’Attestato di Benemerenza agli educatori Caterina Gangemi, Silvana Italiano e Pietro Giordano. A quest’ultimo è stato anche consegnato un attestato di Benemerenza “alla memoria” per la propria moglie Antonella Ramondino.

Ha fatto da cornice alla cerimonia la mostra di pittura di due artiste cittanovesi, Maria Antonietta Molina e Angela Sisinni, persone dai molteplici talenti e dalla grande sensibilità.

A conclusione della serata c’è stato un rinfresco con bibite, pizze offerte dalla Pizzeria Da Ciccio, Cavallica Ranch e le challot, il pane dolce della tradizione cittanovese, gustato anche con l’aggiunta della marmellata di limoni locali e di bergamotto di Reggio Calabria, un altro momento che ha dato la possibilità alle tante persone rimaste fino alla fine di scambiarsi saluti e attenzioni.

«Un ringraziamento particolare – si legge in una nota – alla socia Caterina Marvaso per la realizzazione delle pergamene, all’Amministrazione e ai dipendenti comunali per aver contribuito alla realizzazione della serata e a quanti hanno partecipato a vario titolo per la buona riuscita della serata». (rrc)

GIOIOSA IONICA (RC) – Successo per l’inaugurazione dell’Edufestivalocrideo

Grande successo, a Gioiosa Ionica, per l’apertura dell’Edufestivalocrideo 2024, promosso e organizzato dall’Associazione Culturale Via Verdi 11 – Educational Webtv, col patrocinio del Comune di Gioiosa Ionica e del Gal Terre Locridee e dedicato a Salvatore Napoli.

Nel corso della serata, al Giardino Meridiano di Palazzo Amaduri, si è svolto un reading degli scritti dell’autore.  Tra i lettori, hanno partecipato familiari, amici, ex alunni e docenti. Un gruppo di colleghi  dirigenti scolastici tra i quali Mariarosaria Pini e Vito Pirruccio, coordinati da Cristina  Briguglio e Cele Rossi Celestino Rossi, hanno raccontato dell’uomo e del suo apporto  determinante sulla scuola del territorio locrideo.  

Erano inoltre presenti, il Sindaco del Comune di Gioiosa Ionica, Luca Ritorto, il  Presidente del Gal “Terre Locridee” Francesco Macri, il Consigliere del Gal, Ettore  Lacopo, il direttore del Sistema Bibliotecario Territoriale Ionico – Bovalino, Antonio  Bova, i sindaci della Vallata del Torbido, Giorgio Imperitura sindaco di Martone, Giuseppe Racco, sindaco di Grotteria, e Vincenzo Tavernese, vice sindaco di Marina di  Gioiosa Ionica.  (rrc)

 

 

A Reggio presentato il Festival di musica etnica “RadiCi”

Fino al 22 agosto l’Arena dello Stretto sarà animata da RadiCi, il Festival di musica etnica e folk, organizzato dall’Amministrazione comunale e che fa parte del programma dell’Estate reggina.

 Il festival è finanziato dal Pn Metro Plus 21-27 Distretto culturale e turistico della Città di Reggio Calabria, cofinanziato dall’Unione Europea.
Il programma è stato illustrato nella sala del Lampadari di palazzo San Giorgio, alla presenza del sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme all’Assessore delegato alla Programmazione Carmelo Romeo, al Consigliere metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio e al Consigliere Delegato al Turismo Giovanni Latella.
Oggi, sabato 17 agosto Kalavria con Gigi Miseferi; domenica 18 agosto Terranima; lunedì 19 agosto Renanera; martedì 20 agosto Sabatum Quartet, mercoledì 21 agosto Eugenio Bennato e, infine, giovedì 22 agosto Enrico Capuano e la Tammurriata Rock. L’ingresso, alle ore 21.30, per tutte le serate sarà libero.
«Dopo la presentazione dell’Estate reggina era importante raccontare l’idea del festival Radici e ce l’abbiamo fatta grazie al via libera da Roma per l’utilizzo delle risorse comunitarie e al lavoro fatto dall’assessore Romeo, da un’idea del consigliere Quartuccio e l’ausilio del consigliere delegato al Turismo Latella, degli uffici del settore Cultura e turismo che lavorano in maniera consequenziale all’indirizzo politico. Un altro pezzo di una stagione estiva che finora ha rappresentato una scommessa vinta e che, soprattutto, non grava sul bilancio comunale. Radici apre la seconda parte dell’Estate reggina, che precede poi l’ultima parte relativa alle feste di settembre», ha spiegato Falcomatà nell’introdurre il festival.
«Crediamo che Radici – ha proseguito il primo cittadino – sia una scommessa che guarda al Mezzogiorno e che sarà vinta al pari del Live festival Rec, del festival della cultura diffusa Morgana e vogliamo che venga storicizzata negli anni. L’idea di Radici è quella di guardare al futuro senza dimenticare il passato, anzi nella piena consapevolezza che la storia, la tradizione del nostro territorio non debba essere un esercizio di stile, ma che serva a costruire il futuro. Ce lo dicono i nostri artisti che negli anni hanno reinterpretato suoni, musiche e parole della nostra tradizione popolare anche in chiave attuale con uno sguardo alle nuove generazioni. Il festival ha già un cartellone di musicisti e artisti che allieteranno cittadini e turisti gratuitamente all’Arena dello Stretto».
«Andiamo avanti con l’idea di un’estate che sia per tutti i gusti e le fasce d’età – ha aggiunto –. Al termine di Radici, il cui senso è quello di ascoltare le nostre tradizioni, i canti e le musiche del territorio, si proseguirà con la rassegna di cinema all’aperto sempre gratuita, e poi il festival di teatro lirico e classico, intitolato a Francesco Cilea e poi il rush finale con le iniziative delle feste mariane».
«Siamo felici di questa programmazione per il 2024 con tantissimi eventi, oggi presentiamo l’ennesimo tassello – ha evidenziato Romeo – tra le linea guida date dal sindaco a febbraio, quando abbiamo iniziato a ideare l’estate, c’era come punto fermo quello di non coprire i costi delle iniziative con fondi comunali ma di trovare linee di finanziamento esterne che ci permettessero di portare avanti la nostra idea, variegata, ma che non gravasse sul bilancio. Ringrazio per questo i nostri uffici perché hanno lavorato ben oltre il loro dovere, nonostante i ritardi che non dipendono dalla nostra volontà. Si pensi che i fondi del Pon metro plus che finanziano questo evento sono stati approvati con decreto ministeriale il 7 agosto e, dopo soli 9 giorni, siamo qui a presentarli. Si tratta di festival su più giorni e puntiamo a riproporli nei prossimi anni».
Nell’illustrare i curricula dei gruppi musicali che animeranno le serate, il consigliere delegato Quartuccio ha sottolineato:«Radici è un progetto dell’Amministrazione comunale che ha voluto dare spazio e valorizzare le tradizioni musicali del Sud Italia. Radici non è il festival della musica tradizionale calabrese, ma è una rassegna della musica etno folk pop del Sud Italia. Ci sono diversi gruppi che si esibiranno all’Arena dello Stretto fino al 22 agosto. Sono felice che si sia realizzata questa iniziativa che valorizza le nostre realtà, le persone, la musica e la componente storica del nostro e degli altri territori. L’Amministrazione ha voluto pianificare e programmare una stagione estiva organizzata e in linea coi desideri della comunità: il nostro obiettivo è rispondere alle esigenze dei cittadini con eventi diversificati».
«Sostenendo le tradizioni, la cultura dei nostri territori – ha concluso Latella – si fa un grande lavoro per chi viene a trovarci e a conoscerci. Riprendere suoni e tradizioni che negli ultimi trent’anni non sono stati attenzionati in maniera perfetta, le radici appunto, il modo di essere, ci fa recuperare il ritardo rispetto ad altre realtà territoriali.Ma ora che lo abbiamo compreso diventa un elemento fondamentale da cui ripartire».

 

GAMBARIE (RC) – Lunedì il reading “La parola Disobbediente”

Lunedì 19 agosto, a Gambarie d’Aspromonte, alle 17, è in programma il reading de La Parola Disobbedente, omaggio a Rodolfo Chirico di Daniela Scuncia.

L’evento, che rientra nell’ambito della rassegna Gambarie da Leggere, coordinata da Giovanni Suraci, si ripercorreranno alcuni passi della sua vita e riascoltare la parola poetica del poeta e drammaturgo Rodolfo Chirico insieme a due sue allieve le attrici Sonia Caruso e Cinzia Messina, con lo scrittore e poeta Carlo Menga e con l’autrice.

Fu fondatore e Presidente di Amici del Piccolo Teatro prima del Teatro Calabria dopo, Rodolfo Chirico opera a Reggio Calabria fin dal 1970 e nel 1998 insegna arte drammatica come attraversamento e ricreazione di poesia e drammaturgia, curando le regie delle produzioni teatrali. Tra i sui testi vanno ricordati Il Professore, L’arcobaleno dei Titani, Punto e Virgola, Dove sei?, La scatola della Saggezza, Chi ha assassinato la Suora che “Gridava” il vangelo ,Poesia -Teatro per non recitare, Cenerentola con gli occhiali, Lenticchia, il dramma di un attore, alcuni dei quali  sono stati realizzati a cura del  Teatro Stabile della Calabria e del  Teatro popolare di Roma da diversi  registi tra i quali Alessandro Giupponi, Italo Annunziata, Adriana Innocenti, Riccardo Reim, Roberto Guicciardini. Ricordarlo nella sua opera non può esaurire il suo lascito. 

Proporre nella rassegna Gambarie da Leggere questo reading rappresenta il desiderio dell’amministrazione di Santo Stefano di voler guardare più lontano proponendo un reading vibrante di vita e di poesia. 

«Questo spettacolo – ha spiegato Scuncia – nasce dal desiderio di ricordare la sperimentazione e il lavoro sulle avanguardie portato avanti da Chirico per tutto il suo percorso, assieme a una vita intensa determinata a creare delle proposte artistiche e delle figure professionali tali da confrontarsi con l’Italia intera. Una figura tutta da rileggere, riscoprire e non solo ricordare. Un’occasione per ritrovarci a parlare di nuovo del prof. Chirico e della sua poesia perché il suo ricordo come fatto privato serve a pochi, la sua poesia come fatto pubblico serve a tutti».

Sono trascorsi quasi undici anni dalla sua morte, un lungo periodo di silenzio e raccoglimento, che hanno messo alla prova del tempo la poesia di Rodolfo Chirico, e oggi ci appare più necessaria che mai, capace di portarci dentro all’angoscia dell’essere vivi, fin quando non emerge il fanciullo che ciascuno porta con sé, tra infiniti sconquassi di risa e paradossali ammiccamenti. (rrc)

Si chiude il Face Festival

Domani, a Gambarie d’Aspromonte, si chiude la 13esima edizione del face Festival Aspromondo, il progetto di residenza artistica che negli anni ha consolidato lo straordinario connubio tra la natura unica dell’Aspromonte e l’arte contemporanea ideato dal direttore artistico Paolo Genoese, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

L’idea da cui parte il progetto è quella di ospitare artisti con un comune obiettivo: realizzare in Aspromonte percorsi di bellezza, condivisione, inclusione e coesione, un progetto concreto di land art.

È stato, ancora una volta, l‘ex Vivaio Forestale di Cucullaro, nel Comune di Santo Stefano in Aspromonte, ad ospitare la residenza artistica finalizzata alla produzione delle nuove opere destinate al Bosco degli Artisti di Gambarie a catturare l’interesse di quanti avranno la possibilità di visitare un vero e proprio museo a cielo aperto. 

Domani, alle 17, saranno presentate le nuove opere.

L’evento sarà accompagnato dalla performance: HMC Human Machine Contact, ideata da Cinzia Pietribiasi e Francesco Straface e Andrea Mollace come musicista dal vivo.

Il bosco degli artisti rimane comunque fruibile ogni giorno, e dal 14 agosto sarà possibile vedere gli artisti di questa edizione a lavoro.

Ventuno sono le opere permanenti prodotte durante le residenze artistiche nel periodo 2021-2023 del Face Festival Aspromondo, e che sono andate  ad arricchire il Bosco Degli Artisti di Gambarie D’Aspromonte. L’obiettivo alla base è che chiunque entri nel Bosco degli Artisti possa respirare arte, in tutte le sue molteplici forme.

Tutte le opere del Bosco non vivono senza la partecipazione attiva del fruitore. Perché pongono delle domande, si fanno attraversare, si fanno girare attorno, ti fanno accomodare, alcune anche rannicchiare e stare al riparo. Ti fanno fermare a riflettere. Rendono una passeggiata fresca nel bosco ancora più piacevole, invitano alla riflessione aumentando la percezione e la simbiosi con la natura.

 

REGGIO – Il Consiglio Metropolitano approva definitivamente il Rendiconto di Gestione 2023

Il Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria, presieduto dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha approvato una serie di atti relativi al Bilancio di previsione. Si tratta di variazioni relative all’annualità 2024, da adottarsi, ai sensi dell’art. 175 del D.lgs. 267/2000. ‘Applicazione quota avanzo accantonato 2023’.

La prima variazione, sulla quale ha relazionato il consigliere delegato Giuseppe Ranuccio, supportato dal dirigente Nicita, è relativa a spettanze per i dipendenti dell’Ente in applicazione del Contratto collettivo di lavoro, il cui iter burocratico, ha specificato successivamente il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, «è partito a dicembre del 2023, con una fase intermedia a luglio 2024».

Il secondo punto è servito per incrementare il capitolo di spesa, relativo agli oneri derivanti dai debiti fuori bilancio, maturati per sentenze passate in giudicato in cui l’Ente è risultato soccombente. Su entrambi i punti all’ordine del giorno si è registrata un’approvazione a maggioranza.

Il terzo punto all’ordine del giorno ha riguardato l’approvazione definitiva del Rendiconto di gestione 2023, già approvato dall’Aula lo scorso mese di luglio 2024, e che non ha registrato alcuna variazione. Anche in questo caso il testo è stato approvato a maggioranza.

Nel corso della discussione generale il consigliere metropolitano Giuseppe Marino ha auspicato il coinvolgimento del Consiglio metropolitano per preparare i lavori d’aula. Dello stesso tenore l’intervento del vicesindaco Carmelo Versace che ha anche ricordato come momenti di confronto, pur nelle lacune dell’attuale normativa nazionale sulle Città metropolitane, sono comunque previsti. Versace ha anche ribadito la necessità di dare maggiore sostegno all’attuale sistema burocratico di Palazzo Alvaro che pur nelle difficoltà di organico, riesce ad adempiere al meglio il proprio lavoro.

A conclusione dei lavori il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà si è soffermato sull’importanza dell’approvazione del ‘Rendiconto di gestione’, «un atto dovuto dopo i precedenti passaggi, ma fondamentale per la vita dell’Ente», esprimendo un ringraziamento a tutti i Consiglieri metropolitani che in presenza o in collegamento hanno partecipato alla seduta. i(rrc)