REGGIO CALABRIA – La community Spinoza si rinnova con nuovi ingressi

La community Spinoza di Reggio Calabria si rinnova con nuovi ingressi. Nell’ambito di un impegno continuo per stimolare l’innovazione e il dialogo nella città di Reggio Calabria, Sasha Sorgonà, fondatore di “Spinoza – La Fabbrica del Futuro”, annuncia un rinnovamento radicale attraverso il rilancio delle attività della più grande community giovanile della città.

«Inizia adesso la fase della maturità di questo percorso» dichiara Sasha Sorgonà. Una community nata spontaneamente ma con radici solide, che ha saputo dimostrare di poter crescere in modo esponenziale, portando a compimento alcuni progetti concreti come “Reggio Ripartiamo”, ai tempi del covid dimostratosi utile a supportare ristoratori e commercianti reggini in un dialogo proficuo con l’amministrazione comunale, la battaglia incessante per “Reggio Bandiera blu” che continua ancora ad oggi ed il dialogo avviato con la Regione con l’allora Presidente f.f. Nino Spirlì per avviare un tavolo programmatico permanente di giovani Calabresi.

I nomi dei volti nuovi di Spinoza: Elisa Bagnato, Luana Corsaro, Nicola Pitasi, Antonio Versace, Danilo Mafrici (rappresentante d’istituto del Piria, avrà delega ai rapporti con le scuole).

«Apriamo adesso un nuovo percorso dedicato a promuovere il radicamento della community, diamo spazio a nuovi ingressi ed un nuovo direttivo allargato per permettere ai giovani di esprimere le proprie idee e contribuire attivamente allo sviluppo urbano, affrontando tematiche cruciali come l’ambiente, l’istruzione, l’occupazione, i diritti civili, il digitale, la salute mentale e l’emigrazione giovanile», queste le dichiarazioni di Sasha Sorgonà.

Con l’annuncio di nuovi ingressi nella community e le modalità di iscrizione che verranno svelate la prossima settimana, Spinoza si prepara ad accogliere una nuova ondata di giovani pronti a lasciare il segno. In attesa del congresso di aprile, che vedrà la presenza di illustri personalità del panorama calabrese, Sorgonà invita tutti a partecipare.

«Viviamo un momento di particolare rilevanza per la nostra comunità. Ogni giovane che si unisce a noi non solo contribuisce con le proprie idee, ma diventa parte di una community vuole fare la differenza. Nuovi voli Ryanair, fondi del Pnrr, Ponte sullo Stretto, progetti di sviluppo relativi al Porto di Reggio Calabria, Museo di Zaha Hadid e tanto altro», dice Sorgonà.

«Reggio Calabria è alle prese con una fase decisiva tra il rilancio, valorizzando appieno le immense potenzialità di cui dispone, e il proseguire con l’attuale trend certamente non positivo. L’impulso propositivo e l’energia vitale dei giovani possono rappresentare uno dei fattori chiave per affrontare al meglio le sfide che attendono la nostra città, è che tra i principali problemi da risolvere vede il dramma della migrazione giovanile, emorragia da arrestare con ogni strumento possibile. La community Spinoza crede nei giovani e crede in un futuro migliore per Reggio Calabria. La speranza, con un lavoro fatto di attento ascolto e proposte concrete rivolte alle amministrazioni, è che le migliori energie della città possano unirsi a noi e costruirsi un futuro nella loro città», conclude Sorgonà. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Autismo, l’Adda incontra il prefetto Vaccaro

di VITO CREA – Dopo anni di convegni, sportelli d’ascolto, di palazzi istituzionali e monumenti illuminati il 2 Aprile di blu, per sensibilizzare sulla consapevolezza dell’Autismo, quest’anno l’associazione ADDA ha alzato l’asticella Istituzionale incontrando S.E. Clara Vaccaro Prefetto di Reggio Calabria.

Alla massima Autorità dello Stato sul territorio reggino, abbiamo esposto la solitudine, l’abbandono la disperazione e la negazione di diritti fondamentali verso le famiglie che, quotidianamente, per 365 giorni l’anno, si prendono cura di queste persone fragili. Famiglie stremate doppiamente e di cui, la maggior parte delle Istituzioni non tengono in considerazione.

La lotta quotidiana per vedersi riconosciuti i servizi previsti dall’art 60 dei Lea, i diritti sociali, l’inclusione scolastica, la progettazione di percorsi che soddisfino le capacità personali la preoccupazione dominante sul Dopo di Noi.

Abbiamo notato da parte di S.E. massima attenzione durante la nostra esposizione, e spiccata sensibilità sulle problematiche che abbiamo evidenziato. Siamo certi che quanto ha dichiarato nell’incontro con i sindaci della Locride del 26 febbraio scorso, ovvero che «un paese civile si distingue per l’attenzione che dà alle fragilità. La cura della fragilità è quello che rende una nazione democratica e forte». Sia il manifesto programmatico della presenza dello Stato. Stato che ricordiamo è all’avanguardia nella legislazione sociale e sanitaria, con garanzie non riscontrabili quasi in nessuno altro Stato.

Ci auguriamo che le persone autistiche occupino una posizione di rilievo nella programmazione sociale e sanitaria, consapevoli che l’Autismo non è pizza, tortellini e giri in moto, ma qualcosa che sfianca e distrugge. L’augurio che facciamo è quello che tutti si approccino in modo costruttivo per la salvaguardia delle persone e che il 2 aprile sia tutto l’anno. (vc)

[Vito Crea è presidente dell’associazione Adda]

REGGIO CALABRIA – Successo per il primo seminario Math in Action

Grande successo, venerdì 22 marzo presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle arti di Reggio Calabria, per il primo seminario della serie “Math in Action”, intitolato “Ponti Musei e Colori: un approccio informale alla Geometria Computazionale.

Introdotta dal prof. Francesco Oliveri dell’Università di Messina, che ha illustrato gli scopi delle iniziative di Terza Missione, la sessione ha segnato l’inizio di una serie di incontri progettati per avvicinare il pubblico alla matematica contemporanea in modo innovativo e coinvolgente.

Il relatore, Giorgio Nordo, ha catturato l’attenzione dei presenti con esempi concreti che legano la matematica all’arte, alla storia e alla vita quotidiana. La dimostrazione pratica di come la Geometria Computazionale influenzi il mondo circostante ha stimolato un dialogo attivo e stimolante con tutti i partecipanti.

Il seminario ha visto la presenza dei membri del Comitato Scientifico-Organizzatore: oltre a Francesco Oliveri, Matteo Gorgone, Patrizia Rogolino e Antonio Galletta hanno partecipato attivamente all’evento, evidenziando il forte legame tra le istituzioni accademiche coinvolte e il loro impegno nella divulgazione scientifica.

Il dialogo aperto e la qualità degli interventi hanno evidenziato l’interesse specifico dei partecipanti, rivelando come il tema della Geometria Computazionale possa essere accessibile e affascinante anche per un pubblico non specializzato. Questa interazione ha creato una base solida per i futuri incontri della serie “Math in Action”.

La serie proseguirà venerdì 5 aprile alle ore 16:00 con il seminario “Scelte vincenti: una introduzione alla teoria del Decision Making”, a cura del dott. Carmelo Nucera e si terrà ancora ” presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti in via XXV Luglio 10, Reggio Calabria. Il prossimo appuntamento promette di essere un’ulteriore occasione per esplorare la matematica in contesti quotidiani e decisionali, continuando il dialogo aperto e costruttivo iniziato in questo primo incontro.

L’evento è completamente gratuito, ma i posti sono limitati. Pertanto, per assicurarsi un posto tra il pubblico e ricevere, al termine del ciclo di seminari, un attestato di partecipazione, è indispensabile registrarsi online attraverso il modulo disponibile al seguente indirizzo https://mathinaction.eventbrite.it o visitando il sito web ufficiale all’indirizzo www.mathinaction.it. (rrc)

Il Comune di Reggio acquisisce al patrimonio i reperti del terremoto del 1908

Il Comune di Reggio Calabria ha acquisito, al patrimonio dell’Ente, i reperti riemersi dal terremoto del 28 dicembre 1908.

La Giunta, presieduta dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, infatti, ha approvato la proposta di deliberazione con la quale vi è stata la presa d’atto del verbale di consegna di beni che la città ha già avuto modo di conoscere nei mesi scorsi grazie alla mostra, organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, dal titolo Valorizzazione della collezione di oggetti riemersi dal terremoto del 28 dicembre 1908 e allestita al Castello Aragonese fino al 10 marzo 2024.

I beni rinvenuti tra le macerie del sisma che sconquassò le due sponde dello Stretto erano precedentemente custoditi nei depositi della Banca d’Italia. Nel 2019 l’Amministrazione comunale reggina manifestò l’interesse a rientrarne in possesso, ottenendo un positivo riscontro da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, d’accordo anche con il Ministero della Cultura. Un’acquisizione avvenuta con cessione a titolo gratuito.

L’obiettivo è quello di un allestimento definitivo che permetta a cittadini e turisti di poterne usufruire all’interno del costituendo Museo civico di Reggio Calabria, sito nei locali dell’ex Monastero della Visitazione. Nell’attesa, la Giunta comunale ha demandato al Settore “Sviluppo economico cultura e turismo” di verificare la possibilità di esporre alcuni reperti all’interno della Pinacoteca civica, così da consentire una immediata valorizzazione di un patrimonio di rilevante valore storico che custodisce la memoria di un evento catastrofico, ma dalle cui macerie la comunità reggina ha saputo rialzarsi con vigore e laboriosità. (rrc)

REGGIO CALABRIA – La Metrocity aderisce alla XX Settimana di azione contro il razzismo

Reggio Calabria contro il razzismo. Nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale”, istituita nel 1966 dall’Onu, la Città Metropolitana di Reggio Calabria sostiene la XX Settimana di azione contro il razzismo, promossa dall’Unar – Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, attraverso la realizzazione di un’imponente opera d’arte nel quartiere di San Sperato.

Un grande murales, opera dallo street artist di fama internazionale Daniele Geniale, ritrae Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani e simbolo della lotta contro ogni forma di discriminazione, al fianco di alcuni bambini impegnati a giocare a palla. Il tema, purtroppo ancora attuale, invita a riflettere sul razzismo presente nel mondo dello sport.

Il lavoro d’arte urbana sostenuto da Palazzo Alvaro, decora la facciata di un palazzo di edilizia pubblica residenziale e si affaccia sul nuovo campo di calcio a cinque del popoloso rione della periferia reggina, frequentato da tanti ragazzi e ragazze del quartiere.

Con questa iniziativa, la Città metropolitana di Reggio Calabria, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, nel pieno spirito incarnato dall’Unar, intende sensibilizzare le giovani generazioni verso il diffondersi di una cultura inclusiva che rispetti i popoli, le persone e la parità di genere.

Attraverso l’arte, la bellezza ed il decoro urbano, dunque, la Città metropolitana di Reggio Calabria ribadisce il proprio rifiuto ad ogni forma di discriminazione, intolleranza e xenofobia promuovendo, piuttosto, percorsi di aggregazione e sostegno a qualsiasi tipo di differenza. (rrc)

ROCCELLA JONICA (RC) – Domani Via Crucis della Riparazione guidata da mons. Oliva

Domani, martedì 26 marzo alle ore 18 a Roccella Jonica, si terrà l’iniziativa di stampo culturale, giuridico e religioso in programma durante la Settimana Santa che si ispira ai principi e alle pratiche della Giustizia riparativa, approccio innovativo nel campo del Diritto penale finalizzato a promuovere una risoluzione del conflitto benefica per tutte le parti coinvolte nel processo penale.

A idearla e promuoverla è l’assessorato comunale alla Cultura, gestito da Bruna Falcone, con la Diocesi di Locri – Gerace guidata da mons. Francesco Oliva, con padre Francesco Carlino della Comunità di Parrocchie di Roccella e con il Comitato Festa “Maria SS. Addolorata” nell’ambito del progetto denominato “La Settimana della Cultura”.

Due i momenti salienti dell’evento. Il primo è la “Via Crucis della Riparazione” che sarà guidata dal vescovo mons. Francesco Oliva. Il rito prenderà il via da Largo San Giuseppe, alle ore 18, con i saluti istituzionali del Sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito, e proseguirà lungo un itinerario che attraverserà il centro storico della cittadina fino alla chiesa del Borgo, con meditazioni e preghiere, ad ogni stazione, ispirate al perdono, alla riconciliazione, alla giustizia riparativa e alla speranza. Prenderanno parte alla Via Crucis anche rappresentanti delle istituzioni, realtà associative e familiari di vittime della criminalità.

Il secondo momento è il tavolo di confronto sul tema “Giustizia riparativa e misure alternative al carcere” che si terrà alle ore 19 nella chiesa del Borgo. La discussione sarà introdotta e moderata dall’assessore Bruna Falcone e da Vincenzo Vigliarolo del Comitato festa “Maria SS. Addolorata” e vedrà gli interventi del presidente del Tribunale di Locri, Fulvio Accurso; del vescovo di Locri – Gerace mons. Francesco Oliva; dell’avvocato e giudice di pace di Locri, Giuseppe Capogreco; del parroco di “San Nicola di Bari” di Roccella, padre Francesco Carlino; della docente dell’Università di Roma “Tor Vergata”, Marina Formica; del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Locri, Stefano Guglielmino; del magistrato Raffaele Lico; del magistrato onorario del Tribunale di Locri, Francesco Rosa. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Cultura strumento del cambiamento al centro de “La primavera di Persefone”

“La primavera di Persefone”, evento ospitato, nel pomeriggio del 22 marzo, nella sala del consiglio comunale di Reggio Calabria, a Palazzo San Giorgio ha messo i temi della violenza contro le donne e della cultura come strumento per il cambiamento sono stati al centro del dibattito.

Un momento che ha unito riflessione e teatro, realizzato nell’ambito del progetto “Solo tu”, la campagna di sensibilizzazione sulla cultura e il contrasto alla violenza di genere promossa dalla Casa Rifugio “Angela Morabito” – Piccola Opera Papa Giovanni e curata dall’impresa teatrale “Scena Nuda”: un appuntamento che si inserisce tra le tante attività che hanno preso il via lo scorso agosto e che si concluderanno il 15 aprile.

Ad aprire l’iniziativa, la prima parte del reading di Teresa Timpano: la direttrice artistica di “Scena Nuda” e del progetto “Solo tu” ha interpretato con intensità le parole del mito, quello di Persefone, che incarna sia l’aspetto della violenza – rapita da Ade e portata nell’oltretomba -, sia quello della rinascita, tornando sulla terra e facendola rifiorire, segno di una nuova primavera. Da qui, il titolo dell’incontro – moderato dalla giornalista Paola Abenavoli -, promosso proprio all’inizio della primavera; e da qui anche il “la” per introdurre gli interventi, sguardi sul tema della violenza contro le donne, tutti legati dal filo conduttore della cultura come leva del cambiamento.

A partire dal saluto, portato, a nome dell’amministrazione comunale (che ha patrocinato l’evento), dall’assessora al Welfare e politiche della famiglia, Minoranze linguistiche e identità territoriale, Lucia Anita Nucera che – dopo aver sottolineato come il mito di Persefone affondi le radici proprio nella nostra terra – ha posto l’accento sulla rilevanza dell’unità di azione tra enti, scuola, famiglie, per arrivare ad un cambiamento, oltre a citare quanto realizzato in questa direzione dal Comune.

Sull’aspetto della narrazione, dello storytelling, del linguaggio di genere si è soffermata Lucia Lipari, avvocata della Piccola Opera Papa Giovanni e giornalista: l’importanza delle parole, della formazione, elementi fondamentali per un corretto utilizzo del linguaggio nell’approccio all’argomento. Un uso di termini appropriati può essere davvero una leva per il cambiamento, ha ribadito, evidenziando come sia necessario ricordare sempre che i mass media hanno una responsabilità culturale.

A sottolineare la rilevanza della cultura come strumento basilare per contrastare la violenza contro le donne è stata Francesca Mallamaci, coordinatrice del Centro Antiviolenza e della Casa Rifugio “Angela Morabito” – Piccola Opera Papa Giovanni: nell’illustrare, tra le iniziative del progetto “Solo tu”, i laboratori condotti con gli studenti, ha rimarcato come la cultura sia un aspetto cardine per far sì che i giovani di oggi possano diventare adulti e genitori del futuro, costruendo rapporti incentrati sul rispetto, sul riconoscimento reciproco e sulla parità di genere.

Si è poi entrati nello specifico degli strumenti e delle azioni oggi attuabili dalla magistratura, con l’intervento di Flavia Modica, sostituta procuratrice presso la Procura di Reggio Calabria, che ha anche parlato della costituzione, attuatasi nel corso del tempo, presso la Procura reggina, di un gruppo specializzato che si occupa proprio di queste tematiche, nonché del valore della formazione, per leggere i dettagli, i segnali di una situazione, di un problema.

Un altro aspetto, sempre in direzione del sostegno alle donne vittime di violenza, è stato affrontato – in collegamento telefonico – dalla commissaria straordinaria dell’Aterp, Maria Carmela Iannini, che si è soffermata sul recente protocollo d’intesa stipulato dall’Aterp con l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere, per l’assegnazione di alloggi pubblici, appunto, alle donne vittime di violenza e ai loro figli.

Infine, ancora uno sguardo culturale e sociale sul tema: Marisa Cagliostro, presidente della Consulta delle politiche sociali e del lavoro di Reggio Calabria e dell’associazione Ulysses, ha sottolineato l’importanza dell’azione sinergica per la formazione di nuove coscienze e del ruolo della scuola, evidenziando, inoltre, come la città offra, in ambito culturale e sociale, una vivacità di iniziative promosse da enti – come la Consulta – e associazioni.

La chiusura dell’incontro è stata affidata alla seconda parte del reading “Persefone”: un’emozionante interpretazione di Teresa Timpano ha condotto il pubblico attraverso il percorso di rinascita della protagonista, all’insegna delle parole “speranza” e, soprattutto, “libertà”. Un momento di grande forza e coinvolgimento, quello creato da Teresa Timpano, con il teatro e la cultura come strumenti, ancora una volta, per costruire il cambiamento. (rrc)

REGGIO – Al MArRC la mostra “Castelli e Chiese di Calabria e Basilicata”

S’inaugura domani, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la mostra itinerante Castelli e Chiese di Calabria e Basilicata, composta dalle miniature realizzate dal Maestro Domenico Chiarella per la Calabria e dal Maestro Franco Artese per la Basilicata e di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania.

Alle 10 il presidente della Fondazione Carical, Giovanni Pensabene, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e il direttore del Museo Archeologico Nazionale, Fabrizio Sudano, taglieranno il nastro inaugurale dell’evento espositivo che si inserisce in un più ampio accordo di collaborazione tra la Fondazione e il MArRC, per la realizzazione di progetti condivisi di valorizzazione, promozione e comunicazione culturale.

L’esposizione, dunque, permetterà a visitatori e scolaresche di ammirare queste creazioni e conoscere, più da vicino, una parte dell’immenso patrimonio artistico e architettonico delle due regioni; venti preziosi manufatti che riproducono fedelmente alcuni tra i più importanti monumenti del territorio calabrese e lucano, come il Castello di Reggio Calabria, la Cattolica e il Castello di Stilo, la Cattedrale di Gerace e le monumentali Certosa di Serra San Bruno e Chiesa rupestre di San Pietro in Barisano di Matera. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Prende il via oggi il progetto “Io valgo”

Prende il via oggi a Reggio Calabria l’iniziativa “Io Valgo” promossa dall’Asd Aps Technofitness Italia Ets e finanziata dalla Regione Calabria, nell’ambito del Fondo per le politiche giovanili anno 2021, con la collaborazione della Asc di Reggio Calabria e dell’associazione pugilistica Dragon Team.

Il progetto ha come obiettivo quello di fronteggiare il bullismo ed educare ai valori di legalità, rispetto per l’avversario e lealtà, nonché di apprendere le tecniche pugilistiche di base per sapersi difendere in caso di aggressione. I tre corsi di autodifesa oggetto dell’iniziativa saranno realizzati presso la palestra della Technofitness, prevedendo sia una parte teorica finalizzata alla sensibilizzazione sul fenomeno del bullismo sia una serie di esercizi di tecnica pugilistica. Potranno partecipare gratuitamente i giovani residenti nella provincia di Reggio Calabria, di età compresa tra i 15 anni ed i 34 anni, di entrambi i sessi.

Dichiara con entusiasmo il presidente della Technofitness Nicola Nava: «Vogliamo diffondere l’idea che se nel bullismo domina “il regime del più forte”, la legalità è esattamente l’opposto. Per vivere bene nella società non serve prevaricare sull’altro, ma coltivare la disciplina attraverso l’osservanza delle regole».

Lo scopo del progetto infatti non è soltanto quello di insegnare ai giovani le tecniche dell’autodifesa, ma anche quello di rafforzare l’autostima dei partecipanti, al fine di vincere quelle insicurezze e paure che il bullismo spesso crea.

Ribadisce il maestro di pugilato Giuseppe Fedele, responsabile dell’attività sportiva dei corsi: «Auspichiamo che, al termine del progetto, i partecipanti possano arrivare a dire, credendoci, Io valgo, perché ognuno di loro ha un valore. E’ fondamentale far capire che non è forte chi è violento ma chi è leale e coraggioso, sa rialzarsi da ogni caduta rispettando se stesso e gli altri».

Impegnate a trasmettere questo messaggio anche le formatrici responsabili della parte teorica dei corsi, la dott.ssa Maria Ieracitano e la dott.ssa Caterina Talerico, le quali, interagendo con i partecipanti, forniranno una comprensione del fenomeno del bullismo per favorire una cultura del rispetto e dell’empatia.

I giovani interessati a ricevere informazioni sul progetto e ad aderire ai corsi possono rivolgersi alla segreteria della palestra dell’Associazione Technofitness sita nella città di Reggio Calabria, in Viale Aldo Moro Traversa Soccorso a Mare n. 67. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Grande successo per “Mai più” contro la violenza sulle donne

Grandi emozioni sabato mattina presso la sala Federica Monteleone del consiglio regionale della Calabria a Reggio Calabria, per l’incontro “Mai più” organizzato dall’associazione Fare x bene ets, in collaborazione con Otb Foundation – non profit del gruppo Otb – che ha visto la presenza di Valentina Pitzalis, donna sopravvissuta al tentativo di femminicidio da parte del marito e diventata simbolo della lotta contro la violenza sulle donne in Italia e Giusy Laganà, direttrice generale di Fare x bene.

Per la prima volta, questo progetto e la sua potenza, sono arrivati a Reggio Calabria, grazie all’impegno del presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso e del consigliere comunale, Mario Cardia, con il patrocinio della Regione Calabria per un incontro con le scuole e la cittadinanza, dalle ore 10 alle ore 12.

La forza e il coraggio della testimonianza di Valentina Pitzalis, donna sopravvissuta a un tentativo di femminicidio e diventata simbolo della lotta alla violenza sulle donne, ha chiuso i percorsi di prevenzione e educazione contro ogni forma di violenza e cyberbullismo di genere, realizzati dagli esperti del Comitato tecnico scientifico di Fare x bene in tutta Italia e per la prima volta a Reggio Calabria.

Presenti per i saluti istituzionali, oltre al consigliere Mario Cardia, anche la delegata della commissione Pari opportunità, Francesca Porpiglia, e l’assessora comunale per la scuola, università e ricerca, Anna Briante.

In una sala gremita dagli studenti dell’istituto superiore Itt Panella Vallauri di Reggio Calabria, cittadini, autorità e televisioni e media locali e ragionali, Valentina, insieme a Giusy Laganà, con la quale ha scritto il best seller “Nessuno può toglierti il sorriso”, edito da Mondadori, ha raccontato la sua storia e dialogato con i ragazzi presenti, affrontando temi quali la violenza di genere e tra pari, forme di odio on line trasversali all’età, i campanelli di allarme e altri fenomeni che durante il lockdown sono divenuti una reale emergenza.

Il consigliere comunale Mario Cardia dichiara: «Consentitemi di ringraziare preliminarmente Fare X Bene Onlus, la sua direttrice generale Giusy Laganà e la referente regionale Fabiana Cristiano: ho avuto modo in questi mesi di conoscerVi, scoprendo questa bellissima realtà che merita massima attenzione da parte dalle Istituzioni, aldilà del colore politico e dell’ appartenenza partitica. Un grazie speciale va a Valentina per aver raccontato le sue emozioni qui a Reggio Calabria ed ai ragazzi del Panella-Vallauri per il prezioso contributo dato all’iniziativa».

«Abbiamo bisogno del lavoro delle Istituzioni, delle associazioni, del mondo produttivo, della scuola, della cultura, del contributo di ciascuno, per sradicare un fenomeno che tradisce il patto su cui si fonda la nostra stessa idea di comunità. Il numero di donne vittime di aggressioni e sopraffazioni è denuncia stessa dell’esistenza di un fenomeno non legato soltanto a situazioni anomale. Ad esso non possiamo limitarci a contrapporre indignazioni a intermittenza. Siamo lontani dal radicamento di quel profondo cambiamento culturale che la nostra Carta costituzionale indica», così Cardia.

Francesca Porpiglia dice: «C’è la necessità di fare sforzi congiunti a livello culturale, legislativo ed educativo, che permetterebbero la promozione di una società più equa, consapevole e protettiva nei confronti delle donne. Allora per contrastare il modello di prevaricazione é necessario assicurare alle forze dell’ordine, una formazione che gli permetta di gestire casi di violenza di genere, in modo sensibile e attento alle esigenze della vittima, tali percorsi sono le fondamenta per una efficace azione preventiva, oltreché la promozione di una collaborazione tra istituzioni scolastiche, governative, organizzazioni non governative, servizi sociali e comunità, in modo tale da raccogliere una risposta integrata ed efficace, fatta di azioni coordinate».

Alla fine dell’incontro, che rappresenta un momento unico del panorama non solo italiano, delle testimonianze sui temi della prevenzione e contrasto alla violenza di genere, i ragazzi e ragazze e la cittadinanza hanno potuto avere un momento nel quale formulare domande e condividere le proprie storie ed esperienze di vita.

«L’amore non è sofferenza, non è possesso e non può essere solo rinunce e privazioni, e questo bisogna farlo capire sia alle donne che agli uomini – dichiara Valentina – Prima di tutto si deve imparare ad amare sé stessi, altrimenti è impossibile amare e farsi amare. Ovviamente l’ho capito anche io con il tempo, con la mia tragedia. Adesso riesco a raccontare quasi sorridendo, ma ho fatto un percorso che non auguro a nessuno e che mi è costato fatica e dolore. Sono molto felice di poter realizzare questi incontri nelle scuole di tutta Italia con platee di centinaia di studenti ogni volta, per dar vita a momenti di condivisione con Fare x bene e Otb Foundation».

«Fare x bene da 15 anni è al fianco delle ragazze e donne vittime di violenza, attraverso attività di assistenza e consulenza legale e psicologica e percorsi di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Mai più è un percorso realizzato in collaborazione con OTB Foundation nelle scuole medie e superiori di tutta Italia che intende sensibilizzare e coinvolgere le nuove generazioni sui temi delle discriminazioni e violenze di genere, saper riconoscere i campanelli di allarme e il ciclo della violenza, con le sue forme dalla psicologia, alla fisica, passando per quella economica. Presenza eccezionale agli incontri è quella di Valentina Pitzalis che raccontando la sua storia si dona agli studenti e agli adulti di riferimento, ponendosi come un monito e non come un esempio e rispondendo alle loro domande e curiosità, dando vita a un momento unico e colmo di speranza in un futuro diverso per le tante vittime», dichiara Giusy Laganà, direttrice generale Fare x bene.

«I casi di violenza sulle donne aumentano di giorno in giorno in modo allarmante, ma sono aumentate contestualmente anche le richieste di aiuto e questo è un dato da leggere in modo molto positivo. C’è un movimento che si sta facendo sentire, di una violenza prima sommersa che oggi chiede aiuto», commenta Arianna Alessi, vicepresidente di Otb Foundation.

«Educare al rispetto dell’altro è l’unico modo per cambiare la cultura. In Otb Foundation lo sappiamo bene dato che dal 2018 andiamo nelle scuole a parlare ai giovani in presenza, ma anche on line, affrontando la tematica della violenza a tutto tondo, contemplando anche il bullismo e il cyberbullismo e stimolando sempre la richiesta di aiuto. È necessario sapere a chi rivolgersi e chiedere aiuto se si è in una situazione di pericolo e come intervenire qualora si fosse testimoni di un qualsiasi tipo di violenza o aggressione anche solo verbale contro una donna. In questi anni – conclude la vicepresidente – abbiamo raggiunto insieme a Fare x bene quasi 50 mila studenti e continueremo, perché la violenza di genere è un fenomeno radicato nella nostra società, riguarda tutti e solo tutti insieme la possiamo sconfiggere».

Otb Foundation è nata nel 2006 come organizzazione non profit del gruppo Otb. Creata con la missione di agire prontamente e concretamente in situazioni di emergenza e migliorare la vita delle persone in maniera sostenibile garantendo loro uguali opportunità, opera in Italia e nel mondo attraverso specifici criteri di selezione: impatto sociale diretto, sostenibilità ed innovazione. Dalla sua nascita ad oggi, Otb Foundation ha investito in oltre 350 progetti di sviluppo sociale nel mondo, con un impatto diretto sulla vita di circa 350.000 persone.

Fare x bene Ets è un’associazione che tutela i diritti delle categorie sociali più deboli e soggette a discriminazioni come donne, bambini e persone disabili. E’ membro dell’Advisory Bord del Safer Internet Centre (Sic) – Generazioni Connesse del Miur, da 15 anni progetta e realizza con esperti formatori in modalità multidisciplinare (psicologi, legali, esperti digital e docenti formatori) percorsi e incontri di prevenzione, sensibilizzazione, educazione, contrasto e di Peer Education per promuovere una cultura di legalità, uguaglianza e rispetto, oltre a strategie finalizzate a rendere internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani. (rrc)