REGGIO CALABRIA – Grande attesa al Palacafiore per Enrico Brignano

E’ grande l’attesa a Reggio Calabria per il megashow di Enrico Brignano fissato per sabato 3 febbraio alle ore 21:00 al Palacalafiore. Già venduti oltre mille biglietti in poche ore.

L’amatissimo e popolarissimo attore comico romano, allievo di Gigi Proietti, porterà anche a Reggio il suo irresistibile “Ma… diamoci del tu!”, lo spettacolo scritto con Manuela D’Angelo, la collaborazione ai testi di Alessio Parenti e le musiche originali di Andrea Perrozzi, prodotto da Vivo Concerti. Lo spettacolo aprirà la trentottesima stagione di eventi in Calabria con la direzione artistica e organizzativa di Ruggero Pegna. Imponente l’allestimento scenotecnico che trasformerà il Palacalafiore in un grande teatro, come già accaduto per altri spettacoli comici organizzati dal promoter lametino in questo palasport, da Checco Zalone al trio Aldo, Giovanni e Giacomo.

«Per questo show reggino sarà il grande pubblico lo spettacolo nello spettacolo – afferma Pegna – La presenza di migliaia di persone piene di voglia di risate e divertimento puro, farà esplodere il Palacalafiore di allegria, più di quanto possa accadere in un teatro!».

La vendita dei biglietti di platea e tribune, tutti numerati, prosegue intanto online su ticketone.it e nei punti autorizzati (Reggio: B’Art, Bcenters e in tutti i punti Ticketone).

Quello che arriverà anche a Reggio è un monologo mozzafiato, intervallato da sorprese, improvvisazioni con il pubblico e trovate sceniche, capace di trascinare tutti in un clima straordinario di buonumore e spensieratezza. Con racconti e aneddoti intrisi d’ironia e da una vena sarcastica irresistibile, battute incalzanti, gagg originali, Brignano porta il pubblico a ridere a crepapelle, spesso fino alle lacrime. Nell’atrio del Palasport sarà pure disponibile il nuovo libro di Brignano, con tanto di autografo, dal titolo “Non facciamone una tragedia” (edito da Einaudi).

Dopo lo show di Enrico Brignano a Reggio, secondo il format collaudatissimo di stagione/festival a carattere regionale, Pegna ha già confermato altri appuntamenti del 2024: “Meglio Stasera”, il nuovo spettacolo di Stefano De Martino il 4 marzo al Teatro Rendano di Cosenza e la spettacolare Divina Commedia Opera Musical dal 7 al 9 marzo al Teatro Politeama di Catanzaro. Intanto fervono i preparativi anche per un grandissimo e storico evento estivo che dovrebbe essere annunciato a breve. Per informazioni sono disponibili lo 0968441888, il sito ruggeropegna.it e la pagina ufficiale dell’artista. (rrc)

SAN FILI (CS) – Questa sera il debutto di “Night and gay” di Teatro Rossosimona

Il direttore artistico di Teatro Rossosimona Lindo Nudo torna alla regia con un nuovo spettacolo che debutterà nel fine settimana al teatro comunale “Gambaro” di San Fili nell’ambito della rassegna “Tutti a teatro – Viaggio nei generi teatrali” realizzata in sinergia con l’amministrazione comunale guidata da Linda Cribari.

“Night and Gay” – in scena sabato 9 dicembre alle 20.30 e domenica 10 dicembre alle 18 – è una commedia romantica a due voci basata sul tema dell’omosessualità il cui titolo riprende la famosa canzone “Night and Day” (resa celebre da Frank Sinatra), brano scritto da Cole Porter nel 1932 per il musical “Gay Divorce”. L’ambiguità del titolo fa da eco all’ambiguità del gioco teatrale della finzione e della realtà che all’interno della commedia emerge spesso contornando le situazioni che si intrecciano vorticosamente nelle varie scene. La commedia rosa, o simpaticamente arcobaleno, inizia con la dura quotidianità lavorativa di due trasportatori di mobili, Lisandro e Paolino, che da anni si guadagnano il pane fianco a fianco, scoprendo fatalmente un’attrazione che pian piano si svilupperà e si definirà ulteriormente dopo diversi serrati confronti-scontri con sé stessi e col mondo esterno. In questo tortuoso e bislacco percorso si renderanno conto, ben presto, nella laboriosa ricerca della propria identità di genere, di trovarsi di fronte ad un muro sociale bigotto, maschilista, arcaico e poco propenso ad accettare e legittimare la diversità di orientamento.

Brillanti interpreti della pièce sono Paolo Mauro e Alessandro Skanderbeg, quest’ultimo anche autore del testo, che duettano sulla scena in più ruoli creando gag divertenti ma realistiche supportati dai costumi creati da Rita Zangari, dalle scenografie realizzate da Angelo Gallo di Teatro della Libellula e dalla partecipazione “in voce” di Marco Tiesi. La direzione tecnica dello spettacolo è affidata a Jacopo Andrea Caruso mentre contribuiscono alla messa in scena Raffaele Iantorno (tecnico di palcoscenico), Yonereidy Bejerano Jane (assistente di palcoscenico) e Sofia Sangiovanni (aiuto regia).

L’obiettivo della commedia non è solo quello, classicamente ovvio per il genere, di divertire e intrattenere ma anche, trattando il delicato soggetto con humor naïf e schietta genuinità, di costruire gli ingranaggi formativi per mettere in risalto i molteplici aspetti della sfera omosessuale e della ricerca della propria autenticità, e sensibilizzare lo spettatore alle difficoltà della comunità gay per l’appropriazione dei diritti civili per una convivenza pacifica. In conclusione poi, una grande rivoluzione non sarebbe solo rappresentata dalla logica della necessaria battaglia civile e sociale ma anche dall’amore incondizionato, e dall’educazione all’amore, che la tanto bistrattata famiglia può profondere ai propri congiunti Lgbt.

La replica di domenica 10 dicembre si svolgerà nell’ambito del progetto “Un giorno all’improvviso #festival” nato dalla collaborazione fra L’Altro Teatro, Armonie D’Arte e Nastro di Mobius.

Gli eventi riportati sono finanziati con risorse Psc Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Produzione Teatrale – Annualità 2023” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura. (rcs)

POLISTENA (RC) – In scena la compagnia di danza italo-francese Cie MF

Domani sera, a Polistena, all’Auditorium Comunale, alle 19, in scena lo spettacolo Ça ira della compagnia di danza italo-francese Cie MF di Maxime Freixas e Francesco Colaleo.

Lo spettacolo, inserito all’interno del ciclo Focus Europa del Ramificazioni Festival, e realizzato grazie alla collaborazione con Dracma – Centro Sperimentale d’arti sceniche.

Sul palco insieme ai due danzatori/registi Francesco Colaleo e Maxime Freixas anche Pieradolfo Ciulli, i costumi dello spettacolo sono di Chiara Defant mentre gli arrangiamenti musicali sono curati da Jérémie Esperet.

Ça ira (letteralmente dal francese questo andrà) interroga il verbo di moto andare (dove? quando? come?), piuttosto che il suo incoraggiamento retorico. La logica della costruzione coreografica segue quello che, in termini filosofici, potrebbe essere definito come un eterno ritorno dello stesso, un perpetuo inizio, un’apertura senza fine. Risalire la diagonale del palco (l’ipotenusa) e ripetere lo stesso percorso nello spazio con variazioni gestuali e intermezzi umoristici, tutte le volte che è necessario, per capire che non si va da nessuna parte, che questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione. (rrc)

CASTROVILLARI – ImPollino 23, quattro giorni con il Teatro Studio Krypton

ImPollino 2023, rassegna finanziata dal Ministero della Cultura e sponsorizzata da Italy Cash & Carry, Cinzia Tiso Handmade e Tenuta Celimarro, presenta 4 giorni con Teatro Studio Krypton.

Si parte domani, giovedì 7 dicembre, alle 21, con Panza, Crianza, Ricordanza – Fame scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio, assistente alla regia Massimo Bevilacqua, produzione Teatro Studio Krypton. Lo spettacolo sarà replicato l’8 dicembre, sempre alle 21 e il 20 dicembre, alle 18.

Prende corpo da un poemetto in dialetto calabrese composto da Giancarlo Cauteruccio sulla condizione di disagio del mondo contemporaneo e le sue molteplici problematiche. Il testo è contenuto nel libro Panza, Crianza, Ricordanza (edizioni della Meridiana 2009) che raccoglie tre drammaturgie del regista. 

La sua fame, condizione disperante, rifugio, luogo poetico e creativo ad un tempo, diviene occasione di dirompente denuncia contro l’orrore. Un lavoro della memoria sulla memoria, sulla fame onnivora che tutto ricorda, dove nulla è suo ma tutto le appartiene. Solo in scena, affiancato dai suoi fantasmi e dai i suoi sensi, il regista/attore con i suoi versi affronta lo smembrarsi del tempo, dei fatti, dei luoghi portando su di sé i segni della sua condizione di ammalato di fame insaziabile e affidando alla sua lingua madre questa nuova messa in gioco di tutto il suo corpo, poetico, fisico, teatrale.

Versi che si situano nelle pieghe, nelle differenze, nelle disparità, nella vecchia dicotomia di un occidente troppo grasso per pensare, dalla mente poco sgombra, e di un oriente produttore di saperi e figure sottili, vittima di una fame senza rimedio. FAME è un lamento, un grido che lentamente si fa poesia per raccontare la guerra del cibo, la guerra dei ricchi e dei poveri, attraversando l’immaginario letterario e artistico medievale e rinascimentale (paese di cuccagna, guerra di quaresima e carnevale) e le opere di Artaud, Celine e soprattutto Hamsun.

Il 9 dicembre, invece, alle 21, andrà in scena Ballata del Ritornante, liberamente tratto dal romanzo Scandalo Machiavelli di Francesco Bausi. Con Fulvio Cauteruccio, regia Giancarlo Cauteruccio, musiche da Prokofiev, produzione Teatro Studio Krypton.

Fulvio Cauteruccio porta in scena un racconto ambientato nel Rinascimento e in particolare focalizzato sulla figura di Niccolò Machiavelli. Nel maggio 1510, Niccolò Machiavelli è bersaglio di una denuncia anonima a sfondo sessuale, che può costargli il posto di Segretario della Repubblica. Comincia allora un’affannosa peregrinazione per Firenze, nel tentativo di evitare la condanna e di smascherare i suoi accusatori: tre giorni di incontri e avvenimenti che gli offrono l’occasione di riflettere a fondo su se stesso, sulla vita e sulla politica, fino all’imprevedibile, amara rivelazione finale. Basato su un fatto vero, il racconto può esser letto come un affresco semiserio sull’Italia, sulla Firenze di oggi e su qualsiasi città contemporanea. (rcs)

PALMI (RC) – Al Manfroce “Vasame, l’amore è rivoluzionario” di Marisa Laurito ed Enzo Gragnaniello

“Vasame, l’amore è rivoluzionario” di Marisa Laurito ed Enzo Gragnaniello è il prossimo appuntamento della rassegna Synergia 48, organizzata dall’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce di Palmi, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata con l’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali 2022 della Regione Calabria.

Marisa Laurito (voce), Enzo Gragnaniello (chitarra), Piero Gallo (mandolina) e Mario Caligiuri (percussioni) daranno vita ad una inedita e originale riflessione di profonda attualità declinata in musica e parole, versi, pittura, poesia e scandita da racconti di vita e d’amore di grandi autori, poesie, monologhi divertenti e canzoni. Il tutto infarcito con un tocco d’arte e sapiente ironia. Ispirato alla canzone Vasame di Enzo Gragnaniello, lo spettacolo andrà in scena alle 21.15, mercoledì 6 dicembre al teatro Manfroce di Palmi. L’amore è rivoluzionario perché in un mondo in cui spesso prevalgono violenze, guerre, egoismi, è urgente riaccendere la scintilla di vita, bene e passione.

«E cosa è un artista se non un coraggioso esploratore che tenta, sente, che annusa, che gioca, che corre avanti agli altri, regalando a mani piene il proprio incorruttibile entusiasmo e la propria energia instancabile. Ed è per questo che sono corsa dietro ed ho sperimentato altre mie passioni», ha raccontato Marisa Laurito.

Lo spettacolo ha come filo conduttore la musica del cantautore Enzo Gragnaniello e la spumeggiante presenza di Marisa Laurito che canta e recita” l’ammore” nelle sue tenere, struggenti e divertenti sfaccettature. Una musica originaria, atavica e istintiva che si rivela al pubblico attraverso sonorità e ritmiche sincere che toccano le corde più profonde dell’anima aprendo a riflessioni sulla condizione attuale che il mondo sta vivendo. Un invito al sentimento più semplice e complesso: l’amore, da sempre e per sempre, la chiave di tutto. (rrc)

COSENZA – La grande magia de “Lo Schiaccianoci” attesa al Rendano

Cresce l’attesa al Teatro Rendano di Cosenza per l’appuntamento di giovedì 7 dicembre. Di scena, alle ore 20,30, “Lo schiaccianoci”, uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica, grazie alle musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, su libretto di Marius Petipa, e tratto dal racconto “Schiaccianoci e il re dei topi” di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann.

A portarlo in scena, la compagnia del Teatro Nazionale dell’Opera della Romania. Il balletto fu rappresentato la prima volta il 18 dicembre 1892 e divenne immediatamente la fiaba natalizia per eccellenza. La data cosentina rientra nel tour italiano della storica compagnia del Balletto di Stato Rumeno.

La storia dello Schiaccianoci, ambientata agli inizi dell’Ottocento, si svolge alla vigilia di Natale quando Drosselmeyer, eccentrico inventore di giocattoli, molto amato dai bambini, viene invitato a casa del signor Stahlbaum, il sindaco della città. I giochi e le danze iniziano e Drosselmeyer organizza uno spettacolo di marionette e burattini nel quale il Re dei topi vuole rapire la Principessa, ma il coraggioso Schiaccianoci lo uccide e salva la Principessa, diventando così il giocattolo preferito della piccola Clara.

In sogno, la piccola, immagina l’invasione della sala da pranzo da parte dei topi guidati dal loro Re, ma lo Schiaccianoci guida i soldatini all’attacco dominando la paura. Clara lo segue e lo salva gettando la sua pantofola contro il Re dei topi che, sconfitto, scompare con le sue truppe. Drosselmeyer trasforma quindi lo Schiaccianoci e Clara in un Principe e in una Principessa e l’atto si conclude con il meraviglioso Valzer dei Fiocchi di Neve.

Nella Seconda parte del balletto, il sogno prosegue nella Città dei Dolci e giunge il momento dei festeggiamenti cui prendono parte Clara e lo Schiaccianoci, si susseguono le danze con ritmo incalzante: Spagnola, Orientale, Cinese, Russa (trepak) e Pas de Trois, fino al risveglio della piccola protagonista con il suo Schiaccianoci tra le braccia.

L’appuntamento di giovedì 7 dicembre al Rendano con “Lo Schiaccianoci” è certamente un’occasione da non perdere per tutti gli appassionati di danza, ma anche per coloro che, attraverso un grande balletto internazionale, vogliono avvicinarsi a questa meravigliosa forma d’arte. In scena, l’incanto delle coreografie e dei costumi di uno dei corpi di ballo più famosi al mondo.

Per le sue caratteristiche di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un’atmosfera fatata di festa, “Lo Schiaccianoci” è diventato nel tempo un balletto che ammalia i bambini e incanta anche gli adulti. Per questo è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie e nel periodo che le precedono.

La Compagnia del Teatro Nazionale dell’Opera della Romania si esibisce con notevole successo su ogni palcoscenico del mondo e le loro rappresentazioni sono state seguite da milioni di spettatori soprattutto in Italia, Germania, Svizzera, Africa, Cina, Taiwan e Giappone. La compagnia fa leva sulle grandi tradizioni del balletto classico e ha l’obiettivo, con le sue messe in scena, di far vibrare le corde dell’anima degli spettatori. (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Presentata la stagione teatrale

È stato presentato, a Corigliano Rossano, il cartellone della nuova stagione teatrale della Città di Corigliano Rossano, organizzata all’interno della rassegna L’AltroTeatro – On Stage Metropol, in programma dal 28 gennaio al 9 maggio.

La presentazione è avvenuta alla presenza di Isabella Cicero, titolare del Cinema Teatro Metropol, Pino Citrigno, amministratore della società L’Altro Teatro e Alessia Alboresi, assessore alla Cultura. La Rassegna rientra nel progetto di distribuzione l’AltroTeatro, cofinanziato con “risorse Psc Piano di Sviluppo e Coesione erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Distribuzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei, e poi, commedie e un grande musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da L’AltroTeatro, società guidata da Gianluigi Fabiano e Pino Citrigno. Non mancherà uno spazio dedicato alla musica italiana con il nuovo spettacolo di Massimo Ranieri.

Rassegna realizzata in collaborazione con il Cinema Teatro Metropol e il contributo dell’amministrazione comunale di Corigliano Rossano.

«Dopo il successo avuto con l’anteprima della Rassegna L’AltroTeatro, iniziata il 12 novembre e che si concluderà con due grandi spettacoli il 5 e il 6 dicembre – ha dichiarato Gianluigi Fabiano –, non potevamo che allestire un cartellone di qualità e grande respiro culturale. Nomi importanti, da Massimo Ranieri a Gianmarco Tognazzi, senza dimenticare la commedia di Dario Fo e Franca Rame, con una artista eclettica come Chiara Francini. Spettacoli che, siamo certi, riusciranno a far riscoprire la bellezza del teatro anche ai più giovani».

«Abbiamo cercato di dare la possibilità a tutti di poter assistere agli spettacoli e, proprio grazie alla sinergia con l’amministrazione comunale di Corigliano Rossano, si è deciso di facilitare, con promozioni e abbonamenti ridotti, gli under 30. Il pubblico è ritornato a riempire le sale – ha dichiarato Pino Citrigno, amministratore dell’AltroTeatro –, il nostro compito è quello di offrire un prodotto di qualità».

Ed è il più grande Cinema Teatro della Calabria ad ospitare la “Rassegna L’AltroTeatro – On Stage Metropol”.

«Siamo felici di essere partner di questo progetto. Accogliamo una importante stagione teatrale – ha detto Isabella Cicero, proprietaria del Cinema Teatro Metropol –, grazie al direttore artistico Gianluigi Fabiano che è riuscito a porre la cultura quale centro di interesse del nostro territorio. Quest’anno, tra l’altro, siamo partiti con una grande anteprima della rassegna per stimolare il pubblico con un’offerta culturale di grande livello».

«Presentiamo una stagione, frutto di un bando pubblico in sinergia con il Metropol e l’Altro Teatro, di grande spessore e con una offerta di spettacoli variegata, dalla nicchia, più strettamente culturale, al grande nome attrattivo, fino alla commedia più leggera e divertente, con un preciso impegno che prendiamo come amministrazione che è quello di calmierare i prezzi per consentire ad una vasta platea di poter accedere alla visione delle divere opere senza dover affrontare costi proibitivi, dopo la positiva esperienza dello scorso anno che ha riscosso grande successo di pubblico, presenze e apprezzamento – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Alessia Alboresi –. Andare a  teatro è un’esperienza che va oltre il semplice atto di guardare uno spettacolo; è un modo di connettersi con la cultura, l’arte e con gli altri spettatori in modo unico e significativo».

«Un appuntamento, quello con la stagione teatrale torna anche quest’anno con un cartellone che vanta alcuni dei protagonisti più celebri e apprezzati dell’arte scenica nazionale – ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi –. Sono convinto del fatto che l’investimento sulla cultura crei valore aggiunto, come moltiplicatore di energie sane per l’intera società e di promozione del territorio, e costituisca un elemento di identità, di crescita e di coesione sociale da promuovere soprattutto tra i giovani e nelle famiglie. Anche per la stagione che sta per avviarsi abbiamo preteso che i costi degli abbonamenti e dei biglietti fossero accessibili a tutti, con un occhio attento ai giovani». (rcs)

CATANZARO – Due ore di risate con Brignano. Stasera la replica

E’ stato un vero trionfo la prima delle due serate del grande spettacolo di Enrico Brignano andato in scena ieri sera in Teatro Politeama di Catanzaro gremito in ogni ordine di posti. Sono arrivati da tutta la regione, infatti, per assistere all’irresistibile “Ma… diamoci del tu!”, scritto con Manuela D’Angelo, la collaborazione ai testi di Alessio Parenti e le musiche originali di Andrea Perrozzi.

E stasera si replica alle ore 21:00 con altri mille spettatori pronti ad invadere il suggestivo centro storico del capoluogo calabrese e il bellissimo Teatro progettato da Paolo Portoghesi.

In una cornice scenotecnica da mega show, arrivata a Catanzaro con ben due bilici di oltre 16 metri carichi di luci e scenografie, Enrico Brignano ha regalato oltre due ore di divertimento puro; un successo straordinario per l’amatissimo attore e comico romano, al centro di un palcoscenico abbondantemente illuminato e colorato nello stile dei grandi varietà televisivi.

Da vero mattatore, ha strappato risate continue e applausi convinti con un monologo mozzafiato che ha infiammato e trascinato tutti nel clima festoso di un teatro pervaso da un’allegria straripante e contagiosa. In oltre due ore di autentico “one man show” ha sfoderato tutta la sua bravura e la sua classe da gigante del teatro comico italiano, portando il pubblico a ridere a crepapelle, fino alle lacrime, tra racconti e aneddoti intrisi d’ironia e da una vena sarcastica irresistibile. Dai tanti «no» ricevuti ai provini di attore in cui era sistematicamente bocciato, ai suoi primi corteggiamenti sotto il Colosseo con la scomoda automobile disegnata da Giugiaro, con Radio Maria in sottofondo, fino ad irresistibili gag sui rapporti tra mariti e mogli, è stata una cura di puro e sano divertimento, una immersione nella grande comicità d’autore di uno degli attori più amati dal pubblico di tutte le età e target. Anche a Catanzaro si è avuta la conferma che l’ex allievo di Gigi Proietti oggi è un indiscutibile maestro della comicità e del miglior teatro leggero italiano.

Al termine, anch’egli visibilmente contento per il calore e l’accoglienza, dopo un ultimo esilarante racconto della storia tra Psiche ed Eros, ha regalato alcune copie del suo libro “Non facciamone una tragedia” (edito da Einaudi) agli spettatori che hanno compiuto gli anni proprio ieri.

Strameritato il Riccio d’Argento dell’orafo calabrese Gerardo Sacco, premio ai Migliori Live d’Autore di “Fatti di Musica”, il festival diretto da Ruggero Pegna giunto alla 38°edizione, che ha organizzato l’evento insieme alla Fondazione Politeama. Il prestigioso riconoscimento gli è stato consegnato dallo stesso promoter insieme ad Aldo Costa e Gianvito Casadonte, rispettivamente Direttore Generale e Sovrintendente del Teatro, concordi nell’affermare che, innanzitutto: «E’ stato un successo eccezionale, frutto di una perfetta sinergia che può assicurare altri grandi eventi impegnativi sotto il profilo finanziario e organizzativo, ma non proibitivi anche in un teatro calabrese, grazie proprio a questa risposta entusiasta del pubblico!». (rcz)

MENDICINO (CS) – Sguardi a Sud: il 3 dicembre, va in scena lo spettacolo “I figli di Babbo Natale”

L’aria natalizia si fa sempre più coinvolgente al Teatro comunale di Mendicino, grazie agli imperdibili appuntamenti proposti dalla compagnia Porta Cenere, sotto la sapiente guida di Mario Massaro. Con il patrocinio del Comune di Mendicino e il sostegno della Fondazione Carical, gli spettacoli della sesta edizione della rassegna di teatro contemporaneo “Sguardi a Sud” si confermano come momenti di intrattenimento e riflessione di altissima qualità.

Prossimo evento da segnare in agenda è per domenica 3 dicembre (ore 18). Il pubblico potrà immergersi nella magia natalizia con lo spettacolo “I figli di Babbo Natale”, liberamente ispirato a “Marcovaldo”, capolavoro di Italo Calvino. Una pièce teatrale di e con Elisa Ianni Palarchio e Mario Massaro e la partecipazione di Mirko Iaquinta. Gli occhi del pubblico saranno rapiti dalle scenografie di Gino Veneruso, mentre la consulenza multimediale di Natale Filice e il video mapping a cura di MediaStage Lab contribuiranno a creare un’esperienza multisensoriale indimenticabile. Un’occasione unica per lasciarsi catapultare in un mondo incantato e vivere la magia del Natale attraverso gli occhi di Marcovaldo e della compagnia Porta Cenere.

La sesta stagione di Sguardi a Sud omaggia Calvino con uno dei suoi racconti più profondi e carichi di significato. Protagonista della storia è Marcovaldo, un uomo semplice e buono, impiegato come facchino presso la Sbav, un’azienda guidata da un ricco direttore interessato unicamente al profitto. Il Natale, tempo di festa e condivisione, si trasforma per Marcovaldo in una sfida epica quando il suo datore di lavoro decide di fargli consegnare un grande carico di doni ai magnati della città. Un lavoro straordinario che costringe il povero facchino a vestire i panni di Babbo Natale, in un contesto in cui il consumismo ha ormai preso il sopravvento. In questa esperienza, la sua umanità sarà messa a dura prova.

La trama, ricca di humor e poesia, svela la dicotomia del Natale moderno: da un lato, la frenetica corsa ai regali, dall’altro, il valore più alto dei sentimenti e della famiglia. Un racconto che mette in luce i veri valori della festività attraverso gli occhi innocenti di un bambino, il figlio di Marcovaldo. Attraverso la sua dolcezza e genuinità, riesce a far divertire il figlio viziato e annoiato del direttore, dimostrando che la gioia del Natale si trova nella semplicità e nell’amore familiare. Una lezione preziosa che supera i confini del tempo e dello spazio.

Il direttore artistico Mario Massaro: «Sguardi a Sud si impegna a offrire uno spettacolo che possa toccare il cuore di ogni spettatore, indipendentemente dall’età. “I figli di Babbo Natale” è la nostra risposta alla sfida di portare autenticità ed emozione sulla scena, contrastando il materialismo che ossessiona molte persone durante questo particolare periodo dell’anno».

La produzione della compagnia Porta Cenere mira a toccare le corde dell’anima, a riaccendere la fiamma dell’altruismo e a far brillare più intensamente i sentimenti. Un invito a coltivare le relazioni umane e i legami familiari, dando importanza a ciò che conta realmente. Una pièce teatrale coinvolgente adatta a un pubblico di tutte le età. (rcs)

LAMEZIA – In scena “L’Avaro immaginario”

In scena domani sera, a Lamezia Terme, alle 21, al Teatro Grandinetti, L’Avaro immaginario di Molière con adattamento e regia di Enzo Decaro interprete insieme a Nunzia Schiano e agli attori della Compagnia Luigi De Filippo. Prodotto da I due della città del sole, le musiche sono di Nino Rota, tratte da “Le Molière immaginarie”, mentre quelle di scena si ispirano a villanelle e a canzoni popolari del ‘600 napoletano.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della rassegna promossa dalla compagnia I Vacantusi “Vacantiandu 2023”, un progetto 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑅𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑃𝐴𝐶 2014/2020 – 𝐴𝑠𝑠𝑒 𝑉𝐼 𝐴𝑧. 6.8.3. 𝐴𝑚𝑏𝑖𝑡𝑜 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑎𝑛𝑛𝑜 2022.

Lamezia Terme. In sette quadri, un prologo e un epilogo lungo un atto unico, l’attore e regista napoletano Enzo Decaro ci porta in viaggio nel teatro di Molière con “L’Avaro immaginario”. Un viaggio nel tempo, quello del Seicento, un secolo pieno di guerre, epidemie, grandi tragedie ma anche profonde intuizioni e illuminazioni. Un viaggio reale e immaginario di Oreste Bruno, da Nola, e la sua famiglia, che è anche la sua Compagnia itinerante di teatranti: è la tipica “carretta dei comici” tanto cara sia a Peppino che a Luigi De Filippo. È il viaggio verso Parigi, verso il teatro, verso Molière. Ma anche una fuga: dalla peste, da una terribile epidemia che ha costretto i Nostri a cimentarsi in un avventuroso viaggio verso un sogno, una speranza o solo la salvezza.

Lungo il percorso, quando “la Compagnia” arriva nei pressi di un centro abitato, di un mercato o di un assembramento di persone, ecco che il “carretto viaggiante” diventa palcoscenico e “si fa il Teatro”.

Gli incontri durante il viaggio, l’avvicinamento a Parigi e al teatro di Molière, la “corrispondenza” che il capocomico invia quotidianamente all’illustre “collega”, la forte connessione tra il mondo culturale e teatrale della Napoli di quel tempo con quella francese di Molière, ma forse ancor più la pesante eredità del pensiero di uno zio prete di Oreste Bruno, Filippo detto poi Giordano, scomparso da alcuni decenni ma di cui per fortuna non si ricorda più nessuno, e la morte in scena dello stesso Molière poco prima del loro arrivo a Parigi, renderanno davvero unico il viaggio di tutta la “Compagnia di famiglia” commedianti d’arte ma soprattutto persone “umane”, proprio come la grande commedia del teatro, dove “tutto è finto, ma niente è falso”.(rcz)