REGGIO CALABRIA – “Microconferenza su Karl Valentin” al Globo Teatro Festival

Continua il viaggio nel teatro contemporaneo del Globo Teatro Festival – Periferie connesse a Reggio Calabria. La V edizione dell’evento curato da Officine Jonike Arti, per la direzione artistica di Maria Milasi e Americo Melchionda, si arricchisce di un’altra interessante tappa.

Domenica 26 novembre, alle ore 19.30, presso il Teatro San Bruno sarà la volta di “Microconferenza su Karl Valentin”, uno spettacolo brillante dedicato all’attore e commediografo tedesco degli anni Venti. Con la regia di Maurizio Spicuzza, vede in scena lo stesso Spicuzza con Isabella Sciortino e Roberto Mulia, in un esilarante omaggio al comico più celebre dei cabaret tedeschi.

Geniale rielaboratore di quell’arte che si insegnava in Germania nei primi del ‘900 nelle scuole di varietà e nei circhi, Karl Valentin viene considerato un anticipatore del teatro dell’assurdo. Grande amico e collaboratore di Bertolt Brecht, si presenta in scena come un clown suonatore e diviene famosissimo per il suo fisico dinoccolato e la sua mimica stralunata e intimamente tragica.

Il pretesto narrativo dello spettacolo è proprio quello della conferenza. Una seria e giovane studiosa comincia a illustrare con immagini e filmati l’arte del suo beniamino, oggetto della sua appassionata ricerca, ma si ritrova alle prese con un collaboratore – irriverente e divertente proprio come Valentin – che disturba la sua attenta presentazione.

«Karl Valentin è sempre stato il mio punto di riferimento – spiega il regista e attore Maurizio Spicuzza –. Ho studiato e fatto ricerche in Germania e, per approfondire e far conoscere al meglio la sua figura, ho voluto dedicargli questo spettacolo, proprio in forma di conferenza, interpretandola alla ‘sua’ maniera”.
La messa in scena si intreccia con brani chiave dell’autore e attore, “Andare a teatro”, “Il proiettore aggiustato», e tratti dalla celebre opera “Tingel Tangel”, in un susseguirsi di monologhi, dialoghi, interventi scenici, prendendo la forma di un adattamento originale dei suoi lavori che esalta la comicità surreale e sofisticata dell’artista.

La straordinaria essenza del nonsense valentiniano viene resa pienamente nella rappresentazione vivace ed efficace orchestrata dal regista Spicuzza, insieme agli altri giovani attori.

«Abbiamo voluto costruire una visione ampia del teatro contemporaneo, che spaziasse tra generi diversi, per presentare al pubblico le mille forme e sfaccettature della scena con produzioni tutte di grande spessore e siamo molto contenti di ospitare questo spettacolo dedicato a un padre del teatro novecentesco», dichiarano i direttori artistici Maria Milasi e Americo Melchionda.

Il Globo Teatro Festival si chiuderà il 14 dicembre con uno spettacolo di eccezione, “L’uomo è forte” di Corrado Alvaro, una produzione di grande prestigio proprio di Officine Jonike Arti che porta sulla scena uno dei massimi capolavori dello scrittore calabrese.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Continuano le attività di “Allegria festival”

Continuano le numerose attività, live ed incontri dell’Allegria festival e, anche in questa seconda edizione, ha scelto di coinvolgere i bambini. Artisti e compagnie nazionali metteranno in scena originali spettacoli teatrali dedicati al Natale e alla fiabe e, sul palco, vedranno protagonisti attori e simpatici burattini artigianali.

La manifestazione, promossa e ideata dall’associazione “Calabria dietro le quinte Aps” e dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della “Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura”, propone un variegato programma partito lo scorso 18 novembre e che si snoderà fino al prossimo 30 dicembre in diversi spazi urbani e siti culturali della periferia di Reggio Calabria.

Il programma degli appuntamenti teatrali per bambini e famiglie si aprirà il sabato 25 novembre alle ore 18:30 alla stazione di Santa Caterina – sede dell’Associazione “Incontriamoci sempre”, con lo spettacolo di burattini “Il Mostro Mangiacolori” di Daniela Castiglione dell’associazione Macchia Solare. L’atteso evento di burattini, una rivisitazione della famosa fiaba per bambini, vedrà protagonisti il bimbo Ciccicocò insieme ad un gatto magico che tra mille avventure dovranno riportare i colori nella BiancoCittà, dove i suoi abitanti sono diventati completamente bianchi a causa del tremendo e un po’ tonto mostro mangiacolori.

La fiaba sarà interpretata magistralmente dai burattini dell’attrice Daniela Castiglione, nota per aver frequentato i principali festival di teatro di figura. Daniela si è occupata costantemente del rapporto tra teatro dei burattini e temi sociali, portando i suoi burattini alle Vele di Scampia, negli ospedali con la Fondazione Abio, tra i terremotati dell’Aquila approfondendo temi come l’immigrazione, l’adozione, l’ospedalizzazione insieme alla Casa Editrice Carthusia e a Emergency.

Il 7 dicembre, poi, alle ore 18,30 nel parco “Collina degli Angeli” di Trabocchetto si svolgerà lo spettacolo degli elfi di Babbo Natale “Ciuffo e Pepper e la mongolfiera dei desideri”. Un’occasione per i più piccoli e non solo, dove si potranno consegnare le letterine a Babbo Natale e si potranno scattare delle suggestive foto con la grande mongolfiera degli elfi.

Il 23 dicembre alle ore 21 invece, al teatro di San Brunello andrà in scena un’originale rivisitazione della favola di Collodi con lo spettacolo teatrale “una famiglia di Pinocchi” della compagnia Isola di Confine diretta dall’attore napoletano Valerio Apice. Lo spettacolo intreccia il testo “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi con “La Filastrocca di Pinocchio” di Gianni Rodari, dando vita ad una performance variegata, i cui attori interpretano diversi personaggi, supportati dalla musica dal vivo e dai burattini.

Il 30 dicembre alle 18,30 alla stazione di Santa Caterina – sede dell’Associazione “Incontriamoci sempre”, chiuderà la rassegna lo spettacolo “Natale con i tuoi” con i burattini di Bambabambin Puppet Theatre. Uno spettacolo divertentissimo con i personaggi del Natale e i comici della tradizione carnevalesca Pantalone, Arlecchino, Colombina e Ginetto, il burattino più piccolo della compagnia che si troverà ad affrontare con l’aiuto di un Angelo i pericoli di un diavolo dispettoso.

Tanti altri gli appuntamenti gratuiti nelle diverse periferie della città con il circo travolgente di Mister big Circus, i numeri di giocoleria e fuoco della compagnia Giocolereggio, lo spettacolo “Piccole paure per tutte le età” con la compagnia Spazio teatro. In occasione del black friday anche l’Allegria Festival propone una speciale offerta dedicata alle famiglie e ai più piccoli per incentivare la partecipazione agli eventi teatrali, coinvolgere la comunità e andare incontro alle difficoltà economiche di questo periodo.

Un abbonamento speciale acquistabile dal 21 al 24 novembre sul sito di liveticket.it o presso i punti di rivendita, comprende i quattro eventi a pagamento di burattini, teatro e arte di strada dedicati ai bambini.
Per scoprire il programma del festival è possibile consultare il sito www.calabriadietrolequinte.it o le pagine instagram e facebook @calabriadietrolequinte. (rrc)

LAMEZIA TERME (CZ) – “Il gatto con gli stivali” in scena al Chiostro di San Domenico

Grande partecipazione ed entusiasmo per la nuova rassegna del Teatro Ragazzi ideata e promossa dalla compagnia lametina Teatrop, partita in questi giorni al teatro comunale Grandinetti. Ad aprire il cartellone la rappresentazione de “Il gatto con gli stivali” della compagnia teatrale “Gran Teatrino di Bari”; una pièce salutata con tanti applausi e risate dai tanti bambini presenti in teatro.

Dopo gli spettacoli mattutini per i ragazzi delle scuole, il “Gatto con gli stivali” sarà in scena al Chiostro di San Domenico, domani 24 novembre alle 18.

«Una pomeridiana – spiega Pierpaolo Bonaccurso, direttore artistico di Teatrop – che vuol essere un momento di incontro e condivisione per grandi e piccini. Un’occasione per le famiglie di ritrovarsi insieme, assistendo ad uno spettacolo che fa sorridere ed anche riflettere».

«La finalità di tutta la rassegna – sottolinea ancora Greta Belometti, attrice della compagnia – vuol essere quella di far nascere, proprio nelle famiglie, la sana abitudine di andare a teatro per godersi un bello spettacolo e per poi tornare a casa e trovare argomenti di discussione e confronto sul messaggio che, tra una scena e l’altra, è emerso dal lavoro rappresentato».

Il “gatto con gli stivali” è portato in scena dalla compagnia Teatrale “Gran Teatrino di Bari” con Anna Chiara Castellano Visaggi, Giacomo Dimase, Chiara Bitefti. La trama narra di «un giovane mugnaio generoso e un gatto geniale. Uno spettacolo ironico e divertente in cui personaggi strampalati, illuminati da luci di ribalta si muovono in scena con passi briosi e ritmi scoppiettanti. L’allegra sarabanda di pupazzi di varie dimensioni, con tecniche di animazione nuove e spesso sorprendenti, anima il filo della storia conosciutissimo dal pubblico di ogni età. Ispirato alla fiaba di Charles Perrault la trasposizione moderna rappresenta il gatto come un “portatore di buone cose”, un personaggio-animale, perciò con caratteristiche misteriose e magiche, che aiuta un umano in difficoltà».

La morale della favola è che «tutti possiamo identificarci sia nel gatto che nel mugnaio, il gatto si propone come solidale appoggio al giovane che sta affrontando la vita, solo e timoroso. Nessuna paura! La vita porta con sé incontri che diventano importanti per il crescere e per la scoperta dei suoi valori. La novità dell’allestimento consiste nel profondo amore tra il giovane mugnaio e il magico gatto con gli stivali che ci riporta ad un rapporto autentico tra l’uomo e il mondo della natura e degli animali domestici fatto di amicizia, di rispetto e di inedita complicità». (rcz)

A Soverato al via la stagione del Teatro del Grillo con “Stato contro Nolan”

di DANIELA RABIALa XXXI stagione teatrale del Teatro del Grillo a Soverato è inaugurata dall’opera Stato contro Nolan di Stefano Massini a cura della Compagnia del Grillo. Si tratta di uno spettacolo riproposto dopo l’esordio estivo in tre date 16, 17 e 19 novembre che vuole arrivare a un pubblico vasto ed eterogeneo.

È un processo alla scrittura? Anche, ma non solo. Sembra che sia una sorta di messa sotto accusa della paura e di svariati comportamenti umani, a tratti dell’umanità intera. Di certo un processo inconsueto. In scena il Giudice, l’accusa, la difesa, l’imputato e i testimoni di un accadimento del 12 luglio 1956 che nella narrazione giornalistica del giornale di una piccola città di provincia nell’America degli anni Sessanta che fa capo a Herbert Nolan viene distorto. C’è un accordo sotto banco tra il giornale e il negozio che vende fucili per far incrementare il profitto di quest’ultimo? Ma «Non tutto ciò che accade è degno di essere raccontato» tuona uno degli attori.

Certamente si porta sul palco un racconto surreale, si scompone il dubbio, si cerca una verità fatta da tante sfumature, si paventa la possibilità del trionfo delle parole scritte e cristallizzate su quanto realmente avvenuto.Per la sapiente e visionaria regia di Claudio Rombolà, musiche di Paolo Sergio Marra, scene di Giovanni Sorrenti e Isaia Tripodi, si esibiscono Antonio Battaglia, Teresa Caristo, Antonella Grande, Antonello Iuliano, Claudio Rombolà, Cristiano Rondinelli, Daniele Rondinelli, Salvatore Salatino, Franco Severino, Sabina Ventrice e voce fuori campo di Mario Bombardieri.

Stato contro Nolan in definitiva pone molteplici interrogativi sulla facile manipolazione di noi tutti da forme di potere superiore dato il difficile percorso di auto consapevolezza individuale e collettivo.Una sala gremita di gente ai tre incontri ha accolto applaudendo lo spettacolo e riflettendo sul suo contenuto e spessore.  

Prossimo appuntamento il 17 dicembre si parte con Cosa ti cucino, amore? Una commedia di Linda Brunetta con Caterina Casini, Maddalena Rizzi e Carlina Torta. Anche quest’edizione spiega il direttore Claudio Rombolà «è il frutto della nostra ostinazione, quella cioè di ritenere il teatro uno strumento fondamentale per la comprensione dei fatti, delle persone, di ciò che agita il nostro mondo». (dr)

LAMEZIA TERME (CZ) – Dalla commedia classica agli spettacoli in realtà virtuale con I Vacantusi

Non solo le opere portate in scena e i loro protagonisti, a rendere unica e originale la rassegna teatrale promossa quest’anno dalla compagnia I Vacantusi è la straordinaria capacità di coniugare in un’unica proposta classici rivisitati e nuovi linguaggi teatrali. Ne sono esempio i prossimi eventi in cartellone, preceduti dalle rispettive matinée destinate alle scuole.

Sabato 25 novembre la compagnia Teatro Europeo Plautino salirà sul palco del Teatro Grandinetti portando in scena “La mandragola” con l’adattamento e la regia di Cristiano Roccamo, tratta dalla commedia di Niccolò Machiavelli, capolavoro del Teatro Comico italiano del ‘500.

Un’opera che fa da tramite tra il genio di Plauto e la nascita di quel teatro che ci ha reso famosi nel mondo, la Commedia dell’Arte. A venir fuori è tutta la grandezza di Machiavelli, non solo uomo politico, filosofo, storico ed economista ma, soprattutto, uomo attento alle necessità del popolo e per questo perfetto descrittore della realtà umana ed eccellente drammaturgo.

Nel rispetto del testo saranno quattro le ambientazioni sceniche fatte di semplici elementi che fanno da contorno, assieme ai costumi cinquecenteschi e ai personaggi interpretati dagli attori.

Questa “messa in scena” rimane fortemente legata all’originale. Ancora una volta si riderà dei vizi e degli inganni umani. La caratterizzazione linguistica, i riferimenti alla società contemporanea, le parti cantate e la parte novellistica, renderanno questo allestimento autenticamente umanistico e, oggi come allora, specchio della realtà.

Martedì 28 novembre, il teatro classico lascerà spazio ad una riscrittura per realtà virtuale di “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello, un progetto Gold con l’adattamento e la regia di Elio Germano, con Gaetano Bruno, Serena Barone, Michele Sinisi, Natalia Magni, Caterina Biasiol, Daniele Parisi, Maria Sole Mansutti, Gioia Salvatori, Marco Ripoldi, Fabrizio Careddu, Davide Grillo, Bruno Valente, Lisio Castiglia, Luisa Bosi, Ivo Romagnoli e con la partecipazione di Isabella Ragonese e Pippo Di Marcanin, coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana e Gold Productions.

In un salotto dell’alta borghesia si sviluppa la novella pirandelliana che mette in discussione l’idea di “verità assoluta”: un intero paesino viene turbato dall’arrivo di una coppia, il Signor Ponza e la Signora Frola, che sembrano raccontare versioni diverse di una stessa storia. I cittadini non sanno più a chi e a che cosa credere ma non possono smettere di indagare alla ricerca di una verità che, forse, non esiste. La riscrittura di Elio Germano cala il testo del drammaturgo siciliano nella società moderna, dove spiare l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei social network. Lo spettatore è calato nella storia e, grazie alla realtà virtuale, si trasforma in uno dei protagonisti, che vede e ascolta tutto.

Lo spettacolo è interamente pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena. Tramite cuffie e visori il pubblico si troverà ad essere non più a teatro ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, più precisamente all’interno del corpo di uno dei personaggi. Aprendo la possibilità ad un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione sul tema pirandelliano della realtà.

Mercoledì 29 novembre è la volta di un’opera che è al contempo una pièce teatrale, un film e un’esperienza in realtà virtuale: “Segnale d’allarme – La mia battaglia” di Elio Germano e Chiara Lagani, diretto da Elio Germano e Omar Rashid. Segnale d’allarme è la trasposizione de La mia Battaglia, un’opera portata in scena da Elio Germano stesso che parla alla nostra epoca. Lo spettatore sarà portato a piccoli passi a confondere immaginario e reale. In questa prospettiva la possibilità offerta dalla realtà virtuale di entrare nella narrazione sembra essere perfettamente calzante. Trattandosi di un’opera che si offre come una critica all’alienazione tipica di questa epoca, la scelta di usufruire di un tipo di tecnologia spesso considerata simbolo d’estraniazione, fa emergere un piano di lettura metalinguistico nel quale lo spettatore si trova a vivere un doppio livello di immersione, nello spettacolo e nello spettacolo vissuto attraverso la realtà virtuale.
Gli spettacoli di Elio Germano proposti da I Vacantusi sono in assoluto la prima e imperdibile esperienza immersiva a teatro della nostra regione. (rcz)

COSENZA – Parte DramaFest, il festival della nuova drammaturgia teatrale diretto da Mazzotta

L’Altro Teatro e Libero Teatro presentano la prima edizione di DramaFest il festival della nuova drammaturgia che unisce Cosenza e Unical con la direzione artistica di Max Mazzotta e quella organizzativa di Gianluigi Fabiano.

Realizzato in collaborazione con Disu – Dipartimento di Studi Umanistici e l’associazione Entropia Dam – Dipartimento Autogestito Multimediale dell’Unical, dal 22 al 24 novembre vedrà in programma tra gli spazi dell’Università della Calabria e il Teatro Auditorium “Guarasci” di Cosenza quattro spettacoli tra i più apprezzati e premiati del teatro contemporaneo. E ancora incontri con autori, registi e critici teatrali di fama nazionale e internazionale, docenti e studenti Disu a confronto. DramaFest nasce proprio infatti con l’obiettivo di creare un dibattito sul teatro contemporaneo attraverso percorsi di formazione, studio e scambio tra esperti, artisti, critici e il pubblico.

In cartellone “Vite di Ginius” dello stesso padrone di casa Max Mazzotta, “Il Cortile” di Spiro Scimone e Francesco Sframeli, “Divine” di Danio Manfredini e “Celeste” di Fabio Pisano per la compagnia Liberaimago.

Tra i nomi presenti al festival i critici di teatro Giulio Baffi, Mariateresa Surianello, Paola Abenavoli e Giò Villella, Angelo Savelli autore e regista del Teatro di Rifredi di Firenze insieme a Raffaele Perrelli e Carlo Fanelli docenti Disu Unical.

Il progetto rivolto alle nuove generazioni vuole essere anche e soprattutto un’opportunità per la nostra terra, portando la Calabria all’attenzione del sistema teatrale nazionale. Un modo originale e sinergico di vivere e sfruttare i luoghi della cultura, un progetto nuovo ed unico nel suo genere, in cui il teatro entra all’interno di un Campus Universitario cercando di creare a sua volta un forte legame anche con la città e i suoi teatri.

«Non esiste nuovo teatro senza una nuova drammaturgia. – afferma il direttore artistico Max Mazzotta che continua – È attraverso la scrittura che possiamo scoprire nuove forme di teatro e il festival è l’occasione per avviare un confronto artistico e umano tra chi il teatro lo fa, lo studia e lo critica. Drammaturgia è ricerca e tutte le compagnie e gli autori che ospiteremo in questa prima edizione del festival sono rimasti sempre fedeli a loro stessi e in continua ricerca, anche quando il teatro contemporaneo è in tempesta loro rappresentano quelle boe di salvataggio a cui aggrapparsi e resistere. Per questo siamo orgogliosi di restituire al pubblico la bellezza dei loro lavori».

DramaFest inizia il 22 novembre con il Convegno di apertura sulla nuova drammaturgia dal titolo “Il rapporto tra la scrittura e la scena: confronto tra gli addetti ai lavori e il mondo accademico” alle ore 15 al Centro Congressi University Club Unical. Interverranno: il direttore artistico del festival Max Mazzotta, Raffaele Perrelli e Carlo Fanelli docenti Disu dell’Università della Calabria. Gli autori e registi degli spettacoli in scena Spiro Scimone e Francesco Sframeli, Danio Manfredini e Fabio Pisano per la compagnia Liberaimago. I critici teatrali Giulio Baffi per il quotidiano “La Repubblica” e presidente dell’Associazione Nazionale Critici Teatro, Paola Abenavoli per la rivista “Hystrio”, Angelo Savelli autore e regista del Teatro di Rifredi di Firenze. Alle 21 invece il primo spettacolo al Teatro Auditorium “Guarasci” di Cosenza sarà “Vite di Ginius” scritto, diretto e interpretato dallo stesso regista cosentino Max Mazzotta. Lo spettacolo ha debuttato al Campania Teatro Festival ed è prodotto dalla sua compagnia Libero Teatro.

Il 23 novembre alle ore 11 nell’aula “Ares” dell’ateneo è prevista una lezione con gli studenti Unical dal titolo: “Osservatorio critico/Autori a confronto con gli studenti – Focus Scimone Sframeli” a cura di Carlo Fanelli docente Disu, i critici Giulio Baffi de “La Repubblica” e presidente Anct, Giò Villella per la rivista “Scene Contemporanee” e gli autori Spiro Scimone e Francesco Sframeli. Spettacolo imperdibile con ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria alle ore 17 al Teatro Dam – Dipartimento Autogestito Multimediale dell’Unical “Divine” di e con Danio Manfredini, più volte Premio Ubu. A fine spettacolo l’attore e autore incontrerà gli studenti Unical. Mentre sarà di scena alle ore 21 al Teatro Auditorium “Guarasci” di Cosenza “Il Cortile” di Spiro Scimone (neo vincitore del Premio “Le Maschere del Teatro Italiano” – “Migliore Novità Italiana”) con Francesco Sframeli, Spiro Scimone e Gianluca Cesale per la regia di Valerio Binasco, premio Ubu 2004 “nuovo testo italiano”.

Il 24 novembre alle ore 11 sempre nell’aula “Ares” si terrà la lezione dal titolo “Osservatorio critico/Autori a confronto con gli studenti – Focus Liberaimago” a cura di Carlo Fanelli docente Disu, i critici Giulio Baffi de “La Repubblica” e presidente Anct e Mariateresa Surianello de “Il Manifesto” e direttrice del Premio Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti” alla presenza del giovane drammaturgo Fabio Pisano, finalista Premio Riccione 2023. Nel pomeriggio alle ore 16 al Teatro Dam – Dipartimento Autogestito Multimediale ci sarà la presentazione del libro di Mariateresa Surianello “Renato Nicolini. Uno strappo nella rete” tra incursioni di letture sceniche a cura della compagnia Libero Teatro e la partecipazione del direttore Max Mazzotta e Carlo Fanelli docente Disu. Alle ore 21 invece al Teatro Auditorium “Guarasci” sarà la compagnia Liberaimago a chiudere il festival con “Celeste” scritto e diretto da Fabio Pisano con Francesca Borriero, Roberto Ingenito, Claudio Boschi e le suggestioni musicali live di Francesco Santagata, spettacolo vincitore della XVII ed. del Premio Fersen alla Regia 2023 e del IV Festival delle Due Sicilie – “International Journalism & Arts Award “Gino Votano”. (rcs)

“Acido”, il monologo dedicato alle donne vittime di violenza in scena a Galatro e a Taurianova

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Centro Teatrale Meridionale, in collaborazione con l’Associazione Auser Taurianova e le Terme di Galatro, porta in scena lo spettacolo “Acido” di Enza Li Gioi, interpretato da Eleonora Manara, attrice, produttrice e scrittrice, per la regia di Tiziana Biscontini, prodotto dal Ctm diretto da Domenico Pantano.

Due le tappe, dell’intenso monologo dedicato alle donne senza volto, colpite nel corpo e nello spirito dall’acido, venerdì 24 novembre alle ore 18.00 presso la Sala Convegni delle Terme di Galatro e domenica 26 novembre alle ore 18.00 presso il Salone San Pio del Convento dei Frati Cappuccini di Taurianova.

Una donna, una faccia, una vita sfigurata dall’acido. Nel buio di una stanza il suo buio interiore. La narrazione amara di quell’uomo un tempo amato, lo stesso che crudelmente l’ha annientata. Un monologo che urla dolore e che sprofonda in una meditazione interiore. La musica si fonde con la voce sottolineando i sentimenti di questa donna che pur nell’irreversibile sofferenza, decide di trasfigurare e rivelare il suo dolore al mondo, per strada, a tutti, senza più nasconderlo e imprigionarlo nel suo cuore. Dal dramma al sogno, trasportata da una nuova speranza.

Il testo drammaturgico firmato dall’autrice goriziana Enza Li Gioi, attraverso la drammatica esperienza della protagonista, focalizza l’attenzione dello spettatore su una delle casistiche di recente introdotte nel codice penale dalla riforma emanata con legge 69 del 2019 ovvero lo scudo antiviolenza più noto come Codice Rosso.

Eleonora Manara mette in scena una donna stremata che finalmente riesce a instaurare una nuova relazione dopo una storia d’amore infelice vissuta a contatto con un uomo, infedele, distratto, ma soprattutto disinteressato della persona. L’ex, anche se intraprende una relazione con una nuova donna, nutre ancora il desiderio di possesso e di controllo, non accetta la nuova relazione della donna e reagisce sfigurandola con l’acido, vuole così colpire la persona cancellandone l’identità. Eleonora è su di una sedia a rotelle in uno spazio semibuio, chiusa in una clinica per poter ricostruire i tessuti oramai lesionati; Eleonora ha la forza di interrogarsi sulla sua vita alla ricerca di una motivazione per il gesto che l’ha privata in parte di vista e udito, su ciò che è stato il suo matrimonio trentennale fatto di figli, di carriera, di amore, cercando di analizzare la modalità dell’abbandono, i segnali non visti o mal interpretati confluenti giungendo a una scelta coraggiosa e fuori dal comune.

«Acido è un progetto per sensibilizzare le persone e l’intera opinione pubblica su una follia dilagante» spiega Eleonora Manara. «La vittima-protagonista di Acido – sottolinea l’attrice – decide di mostrarsi per lanciare un palese e coraggioso messaggio, diviene denuncia vivente dell’orrore della violenza sulle donne».

Un appuntamento con il teatro che si fa riflessione sociale, da non perdere, in questi giorni in cui in Italia si registrano fatti gravissimi e giovani vite spezzate dalla violenza; un drammatico e sempre più allarmante bilancio che dall’inizio di quest’anno conta 105 donne uccise. (rrc)

Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia fanno doppio sold-out a Cosenza e Catanzaro

Un doppio sold-out, nei due palcoscenici teatrali più importanti di tutta la regione – il Teatro Rendano di Cosenza e il Politeama di Catanzaro – ha bagnato il debutto nazionale di “Baroque Suite”, l’ultimo spettacolo in ordine di tempo presentato all’interno del cartellone di Ramificazioni Festival 2023.

Lo spettacolo, una coproduzione di Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia, che si presenta come un atto unico per la danza contemporanea, le arti performative e la musica classica barocca, ha portato a teatro un pubblico giovane ed entusiasta, che ha regalato numerosi applausi e standing ovation a tutto il cast coinvolto.

Una produzione interamente nata in Calabria grazie al lavoro di due realtà – Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia – beneficiarie del Fondo unico per lo Spettacolo, che hanno deciso di unirsi, realizzando una performance capace di configurarsi come una proposta teatrale innovativa. “Baroque Suite” è una creazione ispirata al Barocco Europeo, un connubio raffinato messo in risalto dalla musica dal vivo dell’Orchestra Sinfonica Brutia di Cosenza diretta dal Maestro Patrizio Germone e con alcune incursioni di Musica Elettronica a cura del Maestro Francesco Perri, con protagonista la Soprano Tonia Langella, e un corpo di ballo di 30 elementi, che coinvolge le compagnie Create Danza (Cosenza), Colonna (Firenze), Damnedancers (Roma), il tutto per la regia di Filippo Stabile.

Un progetto in cui passato, presente e futuro hanno danzato riflettendosi nei lampi luminosi e nelle forme fluide tra la danza contemporanea, le danze urbane le arti performative aeree come la pole dance e il cerchio aereo, sulle musiche di Vivaldi, Albinoni, Bach, Handel, Purcell, Lully.

Ramificazioni Festival continua questa settimana la sua programmazione. Venerdì 24 novembre al Museo Pitagora di Crotone va in scena “Chopiniana Carpe Noctem”, lavoro con la regia di Salvatore De Simone, splendido danzatore dell’attuale compagnia di Wayne McGregor a Londra, per la compagnia Create Danza. “Chopiniana Carpe Noctem” trae spunto dalla trama dallo storico balletto classico Le Silfidi creato da Mikhail Fokine nel 1908, un balletto che si svolge in un bosco alla luce della luna. Qui un giovane poeta in cerca di ispirazione danza sulle note di Chopin insieme alle Silfidi, magiche ninfe o spiriti dell’aria che abitano i boschi. Il coreografo Salvatore De Simone, per la compagnia Create Danza riattualizza l’idea di questo balletto romantico attraverso la danza contemporanea, il poeta della trama originaria è messo in risalto dalla presenza del maestro accompagnatore Andrea Bauleo che guida tutta la pièce dal vivo, con la musica intramontabile di Chopin, suonata al pianoforte. Le ninfe in bianco diventano invece uomini e donne che incarnano creature fantastiche, vestiti e dipinti di nero quasi a rappresentare quel lato più oscuro ed evocativo della notte, i cui panorami stellati e le fasi lunari inducono i danzatori a celebrare la vita, le passioni, i desideri e l’amore.

Domenica 26 novembre si torna invece all’Auditorium Comunale di Polistena con un doppio spettacolo: “Welcome To My Funeral” della compagnia Equilibrio Dinamico, diretto dall’eclettico e talentuoso coreografo belga Brandon Lagaert, una performance che si focalizza sui confini, sempre più sfumati, fra mondo reale e virtuale, che si concentra sull’esplorare il modo in cui noi umani usiamo la tecnologia per nutrire il nostro ego, per formare legami unici con gli altri e per manipolare gli estranei; “Sameval Coevo” della compagnia ResExtensa, con le coreografie di Serena Angelini, al centro della performance le inclinazioni della mente che tendono a fare i conti con l’indole più segreta. (rcs)

REGGIO CALABRIA – La Penelope di Scena Nuda al Globo Teatro Festival

Il Globo Teatro Festival continua a Reggio Calabria, confermandosi come evento culturale di alto livello, in grado di coinvolgere un ampio pubblico in vari spazi della città.

Il ricco cartellone di teatro contemporaneo, proposto dai direttori artistici Maria Milasi e Americo Melchionda e organizzato dalla compagnia Officine Jonike Arti, presenta un nuovo atteso appuntamento.

Domenica 19 novembre, alle ore 19.30, presso il Teatro San Bruno sarà rappresentato Penelope, lo spettacolo prodotto dalla compagnia Scena Nuda e dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, con la drammaturgia e regia di Matteo Tarasco e l’interpretazione di Teresa Timpano. Le musiche originali sono affidate al noto musicista polistrumentista Mario Incudine, la direzione di scena è di Mario Pannaccio. Le scene e costumi sono di Francesca Gambino e Laura Laganà, dell’Accademia di Belle Arti reggina, e segnano l’interessante collaborazione con una solida realtà di formazione artistica del territorio.

Lo spettacolo, che ha riscosso grandi apprezzamenti anche a livello internazionale, dopo il debutto al Festival di Spoleto, è stato in tournée sia in Italia che all’estero, ad Atene e Salonicco, nell’ambito dell’Italian Focus, e in Uruguay, nell’ambito del progetto R-Evolution e del Focus sul teatro contemporaneo.

La pièce racconta la storia di Penelope attraverso la voce stessa della protagonista. È lei, ormai defunta, dall’aldilà, a raccontare la sua versione, il suo punto di vista. Il suo amore, la sua attesa, il nostos di Ulisse, sono riletti con gli occhi della donna innamorata, tradita, preda di sentimenti contrastanti, andando oltre il ruolo che il mito le ha consegnato.

L’autore e regista Matteo Tarasco, in una scrittura contemporanea che ripercorre i fatti dell’Odissea, si è ispirato ai testi classici, Omero e Ovidio, ma anche al romanzo della grande scrittrice Margaret Atwood, “Il canto di Penelope”. Un poema che attraversa le pieghe di un’ossessione amorosa, e le dona passione e fisicità, in cui l’interpretazione di Teresa Timpano emerge per intensità e vividezza, in una grande prova d’attrice che restituisce alla protagonista la sua realtà di donna.

Un intreccio tra una visione classica e una sensibilità contemporanea caratterizza l’intera messa in scena, che si avvale di un uso suggestivo delle luci, ed è impreziosita dalle musiche originali create appositamente da Mario Incudine, che riprende la tradizione della musica nel teatro classico, rendendola parte integrante della drammaturgia, e facendola diventare elemento anche del teatro contemporaneo.

“Siamo molto lieti di proporre al pubblico reggino uno spettacolo che nato qui, nella nostra città, si è fatto conoscere e apprezzare all’estero. Una sinergia tra realtà artistiche di eccellenza, che conferma il respiro internazionale che abbiamo voluto dare al nostro Festival”, commentano Maria Milasi e Americo Melchionda.

Il Globo Teatro Festival è promosso dal Comune di Reggio Calabria, nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziato a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. (rrc)

LAMEZIA TERME (CZ) – Al via la nuova stagione di Teatro Ragazzi a cura di Teatrop

Teatro Ragazzi, una nuova stagione dedicata espressamente ai più piccoli, strizzando l’occhio anche agli adulti. Il nuovo cartellone ideato e promosso dalla compagnia lametina Teatrop è un chiaro invito alle famiglie ad accompagnare i bambini a teatro per far scoprire loro la meraviglia, lo stupore di favole antiche e storie moderne.

«Narrazioni incentrate su tematiche che riguardano la nostra società, il nostro vivere quotidiano – ha asserito Greta Belometti, attrice della compagnia – in un mondo che va troppo in fretta e non si sofferma abbastanza su idee e piccoli gesti che possono migliorare la qualità dell’esistenza di tutti noi».

«Tra queste buone abitudini – ha sottolineato Belometti – c’è appunto quella di godere di un bello spettacolo a teatro per poi tornare a casa e discutere del messaggio che la rappresentazione ha trasmesso ad ognuno: dall’amicizia alla salvaguardia del pianeta, e tanto altro ancora».

La compagnia, diretta artisticamente da Pierpaolo Bonaccurso, ha presentato la nuova rassegna nel foyer del Teatro Grandinetti; presenti il sindaco Paolo Mascaro, le assessore Giorgia Gargano (Cultura) e Luisa Vaccaro (Promozione del territorio). I promotori della rassegna hanno evidenziato che, anche per quest’anno, il prezzo dei biglietti è più che popolare: tre euro per uno spettacolo che diventano cinque per la prenotazione di due rappresentazioni.

«Una scelta – ha sottolineato Bonaccurso – resa possibile dal fatto che a Lamezia si è creata un’Ati, un sodalizio composto da più realtà che gestiscono il teatro in piena collaborazione con l’amministrazione comunale. Una forma di sinergia che si è rivelata vincente e che sta dando buoni frutti perché consente di vincere e quindi realizzare concretamente progetti complessi e articolati che un solo soggetto avrebbe difficoltà a mettere in campo».

Molto soddisfatti i rappresentanti dell’amministrazione comunale che hanno rimarcato l’impegno profuso da Teatrop, una compagnia di produzione teatrale, già da qualche anno riconosciuta a livello nazionale.
Il sindaco e le assessore hanno messo in risalto la grande preparazione e competenza degli attori e delle maestranze della compagnia che produce lavori di successo e che riesce sempre ad avvicinare il teatro alla comunità di riferimento, grazie ad una mirata ed incisiva visione sociale.

La nuova rassegna del Teatro Ragazzi partirà il 22 al teatro comunale Grandinetti e andrà avanti fino alla primavera del 2024. Si inizia con “Il gatto con gli stivali” della compagnia teatrale “Gran Teatrino di Bari” che andrà anche in pomeridiana al Chiostro Caffè Letterario, il 24 novembre alle 18.

Per il 4 e 5 dicembre prossimi andrà in scena la rappresentazione “Le favole della saggezza” a cura della compagnia teatrale “I Teatrini” che riproporrà le favole di Esopo con la musica dal vivo e l’utilizzo delle maschere. Il 18 e il 19 dicembre sarà la volta de La Mansarda -Teatro dell’Orco che proporrà la pièce “Gennarino nel Paese di Babbo Natale”.

Il 24 e 25 gennaio prossimi il la rassegna del Teatro Ragazzi presenta la compagnia Crest con lo spettacolo “Giovannin senza parole”. In occasione del Carnevale, l’8 e il 9 febbraio sul palcoscenico del Grandinetti si esibirà la compagnia lametina Teatrop con “I musicanti di Brema”, uno spettacolo di narrazione con musica dal vivo e disegni in sand art.

Si prosegue con l’appuntamento del 26 marzo marzo 2024, a deliziare piccoli e grandi sarà “Il gatto e la volpe (aspettando Mangiafuoco)”, a cura della compagnia Teatro del Cerchio; lo spettacolo ha conquistato il Premio “Padova Amici di Emanuele Luzzati” al 40mo Festival nazionale del teatro per ragazzi di Padova. Il Teatro Ragazzi chiuderà i battenti l’11 e il 12 aprile con la Compagnia “MatutaTeatro” che proporrà “Cappuccetto Red”, una fiaba di ieri rivisitata ai giorni nostri grazie anche alla lingua inglese.

La rassegna “Teatro Ragazzi 2023-2024” è co-finanziata con risorse Psc Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso di Programmi di Distribuzione Teatrale e Programmi di Produzione Teatrale della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura. L’Ati è composta da Ama Calabria che è capofila e dall’associazione teatrale de I Vacantusi con la partnership di Teatrop. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 10. (rcz)