A Cittanova il Cabaret Fest

Domenica 6 agosto, a Cittanova, a Piazza Garibaldi, prende il via il Cabaret Fest, una rassegna di quattro spettacoli promossa dall’Amministrazione comunale insieme all’Associazione Kalomena nell’ambito di Cittanova Estate.

Il 6, 9, 12 e 17 agosto, dunque, a Cittanova ci saranno artisti del teatro comico di rilievo nazionale, quali Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli, Emanuela Aureli, Giovanni Cacioppo e Gabriele Cirilli.

Il centro storico con la sua piazza sarà il teatro all’aperto che ci farà incontrare nuovamente con gli spettatori e con la loro voglia di ascoltare, vedere, ridere e di farsi raccontare tutto ciò che il teatro è capace di trasmettere.

Il 6 agosto apriranno la rassegna Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli con “Ancora!?”.

Dopo un lungo periodo da solisti, Francesco e Stefano tornano insieme con una rivisitazione piena di novità del loro repertorio comico. Rivedremo sul palco situazioni e personaggi diventati ormai veri e propri cult per il pubblico, accompagnati da una band di due eclettici e atipici musicisti che fanno da volta pagina ai vari quadri dello spettacolo. Si va da confusi agenti della polizia che indagano su fantomatici casi di cronaca nera, a Stefano che intervista Francesco disperato sociologo, dalla rubrica Song Chef, al Sig. Farlocco e non mancheranno i divertenti e surreali monologhi di Francesco.

La rassegna proseguirà il 9 agosto quando andrà in scena Emanuela Aureli con lo spettacolo “Mamma ho perso… l’Aureli!”.

Emanuela Aureli, nota imitatrice e personaggio molto amato dal pubblico. Lo spettacolo è un one woman show in cui l’Aureli si diverte a mettere in scena i suoi personaggi con i quali negli anni si è fatta conoscere al grande pubblico. Con brillante ironia, racconta i suoi inizi artistici, la gioia di essere diventata mamma attraverso racconti che entusiasmano il pubblico e lo divertono. Un sano divertimento, cambi di voci, di espressioni mimiche grazie alle quali Emanuela, riesce velocemente ad impersonare i suoi personaggi con grande capacità espressiva da tenere inchiodato il pubblico per un’ora e mezzo. Una voce bellissima ed una grande dote; quella di divertirsi e di divertire, partendo da una propria speciale autoironia.

Non mancano le interazioni con il grande musicista nonché chitarrista Gian Domenico Anellino con il quale l’artista interagirà facendo uscire la sua verve comica oltre che musicale! Aneddoti, curiosità, impersonificazioni e grande allegria sono i compagni di viaggio, un viaggio nel teatro che si accende per dare vita ad emozioni ed intense risate. L’Aureli sembra non essere sola sul palco, vediamo passare cantanti come Albano, Orietta Berti, Mahmoud, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Pino Daniele, i Ricchi e Poveri, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Celine Dion, Il Volo, Noemi, Iva Zanicchi, Patty Pravo, Katia Ricciarelli e tanti altri che sembrano uscire magicamente sulla scena dando l’impressione che su quelle tavole del palcoscenico ci siano tante anime e che non sia mai sola. Ma non finisce qui, continua con Milly Carlucci, Mara Venier, Sofia Loren, Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Antonella Clerici, Cristiano Malgioglio, Il Papa, il Presidente Mattarella ecc. ecc. ecc. La sua identità si perde, basta un cambio di parrucca e la scena si illumina del suo talento. Ecco che “ mamma ho perso… l’Aureli” diventa lo slogan divertente, il filo conduttore che unisce i suoi mille volti, che piano piano prendono il sopravvento e come per magia le rubano l’anima e la sua vera identità.

Il 12 agosto, per il terzo appuntamento del Cabaret Fest, sarà la volta dell’esilarante attore siciliano Giovanni Cacioppo con “Ho scagliato la prima pietra”.

Ho scagliato la prima pietra vuole essere un’analisi di costume e di abitudini sociali inerenti alla nostra epoca, naturalmente trattati con chiave ironica.

Il titolo dello spettacolo non va inteso come il gesto di chi è senza peccato (anzi) ma di chi con questa azione vuole sensibilizzare, fare riflettere il pubblico ed innescare una reazione.

Si informa il pubblico su come mettere in atto piccole furbizie per evitare multe ai posti di blocco, come comportarsi al ristorante in tempi di crisi, cosa può capitare in una vacanza low cost ecc. ecc..
L’uso del web, dei social, la mancanza di lavoro, le aspettative di vita, la moda gli usi ed i vizi della nostra epoca sono i binari sui quali stiamo viaggiando ed insieme cercheremo di capire dove ci stanno portando, con paradossi e sarcasmo si cerca di trovare il bandolo della matassa se quello che facciamo è giusto, è sbagliato o semplicemente è.

Il risultato è una performance in cui il divertimento è assicurato dall’indiscussa verve dell’attore siciliano, uno dei cabarettisti più apprezzati dei programmi Tv “Zelig” e “Colorado Cafè”.

Infine, il 17 agosto chiuderà la rassegna Gabriele Cirilli con il divertentissimo “Nun te regg più”.

Lo show riflette su cosa vuol dire essere al passo con il tempo, nonostante questo passi inesorabilmente. Gabriele tramite la continua ricerca del nuovo, ma ricordando sempre il passato dal quale non ci si può separare, attraversa tutti i generi del teatro comico: dalla commedia degli equivoci al cabaret, canzoni, monologhi e gag irresistibili. Nun te Regg Più è lo spettacolo della saggezza in cui Gabriele non regge più i compromessi, i tranelli, le insoddisfazioni, le ingiustizie… che poi chi stabilisce cosa è normale? (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Sabato in scena “I Persiani”

Sabato 5 agosto, a Portigliosa, alle 21.15, al Palatium Romano di Quote San Francesco, in scena Mariano Rigillo nella tragedia I Persiani, diretta da Patrick Rossi Gastaldi.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del teatro Classico tra Mito e Storia. Sul palco, assieme a Rigillo, in scena Anna Teresa Rossini, Silvia Siravo, Alessio Caruso, Alessandro D’Ambrosio e Stefano De Maio, che sfoggeranno i costumi di Annalisa di Piero e saranno saranno accompagnati dalle musiche di Francesco Verdinelli.

I Persiani riprenderà fedelmente il testo della più antica tragedia greca pervenuta fino a noi e una delle poche opere di questo tipo a mettere in scena un fatto storico e non la rielaborazione di un mito. Scritta da Eschilo attorno al 480 a.C., la tragedia ruota infatti attorno alle vicende legate alla battaglia di Salamina, combattuta tra greci e persiani appena 8 anni prima, alla quale verosimilmente la maggior parte degli spettatori dell’epoca (e lo stesso autore) avevano partecipato in prima persona. Caratterizzata dalla presenza di pochi personaggi, da una trama lineare a da un coro che assume il ruolo di un vero e proprio personaggio aggiunto, nella rilettura di Rossi Gastaldi I Persiani, già di per sé caratterizzata da sorprendenti picchi di modernità, rappresenterà il modo ideale di riflettere su una contemporaneità in cui l’hybris denunciata nei persiani è diventata la causa del fallimento dell’uomo del presente, fino al raggiungimento di un finale dal sapore beckettiano in cui l’azione si trasforma in un’attesa che blocca i personaggi sia sul piano fisico sia su quello mentale. (rrc)

A Ricadi parte la rassegna “Avvistamenti teatrali”

Prende il via venerdì 4 agosto, al Parco Archeologico di Torre Marrana di Ricadi, la settima edizione di Avvistamenti teatrali, la rassegna dell’Associazione Avvistamenti con la direzione artistica di Andrea Paolo Massara e quella organizzativa di Maria Irene Fulco e realizzata con il patrocinio e il contributo del Comune di Ricadi e grazie al sostegno di Capovaticano Resort Thalasso Spa.

Ad aprire la rassena La madre del marito di mio figlio, in programma il 4 agosto alle 21.30.

Scritto da Giulia Lombezzi per la regia di Patrizio Luigi Belloli e interpretato da Marisa Miritello ed Elisabetta Torlasco, vede in scena l’incontro fra due consuocere di una coppia gay che sta per sposarsi. Luca e Tommaso vogliono infatti sposarsi in comune, ma hanno compiuto un errore strategico: chiedere alle loro madri di organizzare la festa. L’incontro tra le consuocere è un vero fallimento: le due donne non si sopportano e hanno idee opposte, persino sulle scelte di vita dei loro figli.

«Apriamo la nuova edizione con uno spettacolo capace di far riflettere gli spettatori su tematiche di forte rilevanza sociale, con uno sguardo sui cambiamenti mondo – ha commentato la direttrice organizzativa Maria Irene Fulco –. Cerchiamo di affrontare tematiche difficili attraverso lavori leggeri, che possano arrivare al grande pubblico. Per noi è importante che Torre Marrana rimanga il luogo in cui abbiamo costruito: cultura e socialità, incontro e confronto. Un luogo che permette agli spettatori di interrogarsi su sé stessi e sul mondo che ci circonda, abbattendo attraverso il teatro stereotipi e pregiudizi».

Da non perdere il 7 agosto alle 19:30 “Storie a sorsi”, una degustazione di vini al tramonto, guidata dalla sommelier di Avvistamenti, in cui ad essere protagoniste saranno le Cantine Benvenuto di Francavilla Angitola, produttori di vini con una forte identità regionale ed eccellenza del territorio vibonese, selezionati dal New York Times fra i migliori bianchi 2023. Giovanni Celeste Benvenuto racconterà ai partecipanti il suo amore per la terra e la sfida di fare agricoltura oggi. (rvv)

REGGIO – Domani il cabaret di Tommy Terrafino

Domani sera, a Reggio, alle 20.45, alla terrazza mezzaluna del Castello Aragonese, in scena Vivo Bio, ma prima ero normale del cabarettista Tommy Terrafino.

Lo spettacolo è il secondo appuntamento della rassegna Musica e cabaret al Castello nell’ambito della nona edizione del Festival Nazionale del cabaret “Facce da Bronzi” ideata e prodotta dall’Associazione “Calabria dietro le quinte – Aps” con la direzione organizzativa di Giuseppe Mazzacuva, il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, il partenariato del Comune di Reggio Calabria e il sostegno della Regione Calabria nell’ambito dell’avviso “Eventi culturali 2021” Pac 2014-2020 – azione 6.8.3.

Non mancheranno momenti di ilarità anche per i palati più raffinati e sarà lo stesso comico ad instaurare con il pubblico reggino, un piacevole feeling.

«Sin dalla nascita, come si può ben capire, sognavo di fare il “giramondo” – afferma Terrafino –. Da quando ho sposato una vegana, sogno di fare il “girarrosto”. Mi ha anche convinto a trasferirmi in campagna.Ho chiesto: ma è lontano? E lei: un isolato. Non avevo capito che l’isolato ero io. Mi ha detto: “Amore vedrai, questa vita ti piacerà, è una vita salutare!”. Cacchio è vero. Ho salutato amici e parenti e mi sono trasferito a 5 Km dal primo centro abitato”». (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Lunedì lo spettacolo “Cassandra Remake”

Lunedì 31 luglio, a Portigliola, alle 21.15, al Palatium Romano di Quote San Francesco, va in scena Cassandra Remake con Elisabetta Pozzi.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico tra Mito e Storia.

Cassandra remake non si limiterà a riproporre lo stesso spettacolo, bensì a presentare al pubblico una sua rilettura che, sempre raccontando attraverso le parole della tragedia attica del V secolo a.C. la storia dell’inascoltata veggente troiana stuprata nel tempio di Atena e poi assassinata, attinge a piene mani a una letteratura che darà allo spettacolo un taglio moderno e affascinante. Influenzata dalla letteratura sul tema che va da Euripide a Christa Wolf, la rappresentazione realizzerà infatti una tessitura che, accompagnata dalle musiche originali di Daniele D’Angelo, metterà a nudo l’impotenza, l’impossibilità di condivisione, la forzata solitudine nel sostenere il peso della conoscenza di una protagonista che, grazie alla scrittura del saggista Massimo Fini, riuscirà a scorgere il futuro dell’uomo moderno con la sua incapacità di porsi dei limiti.

Ne verrà fuori un tratteggio straordinario della sacerdotessa emblema della lucidità, donna capace di vedere un futuro in cui l’uomo è divenuto il “minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola e di cui è l’unico prigioniero” e in grado di indagare la civiltà contemporanea orfana di identità e il suo declino alla luce anche dei tragici eventi che la storia recente ci ha purtroppo consegnato. (rrc)

RICADI (VV) – Al via il 4 agosto la settima edizione di Avvistamenti teatrali

Torna per la sua VII edizione Avvistamenti Teatrali, la rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea che dal 4 al 25 agosto, ogni venerdì e lunedì del mese, al Parco Archeologico Torre Marrana di Ricadi (Vv), tra i luoghi antichi più affascinanti della Costa degli Dei, presenterà un ricco cartellone di appuntamenti tra teatro ed eventi collaterali, con l’obiettivo di rendere Torre Marrana un parco culturale, un’agorà nuova per accendere riflessioni e condividere visioni diverse.

La rassegna, ideata e diretta dall’Associazione Avvistamenti, nasce per garantire un’offerta culturale di rilievo non solo ai turisti ma alla comunità di tutto il vibonese. Un progetto portato avanti con caparbietà e dedizione da Andrea Paolo Massara, direttore artistico della rassegna, Maria Irene Fulco, direttrice organizzativa e Michele Paluci, responsabile spazio scenico, che per l’edizione 2023 si presenta come un inno alla libertà, un invito ad andare oltre i pregiudizi e le convenzioni:

«Cosa sono i Tabù? Tutti i divieti e le regole più incredibili che incontriamo nella vita e alle quali dobbiamo sottostare – ha commentato il direttore artistico Andrea Paolo Massara –. Dal mondo del lavoro, che ci impone ritmi massacranti, fino alle convenzioni della società, che ci dicono come dobbiamo vestirci, come comportarci, chi dobbiamo amare. Attraverso gli eventi in programma vogliamo invitare i nostri spettatori ad andare oltre le regole, superando le barriere che limitano il nostro sviluppo. Venite a Torre Marrana, sarà un’estate piena di vitalità!».

La VII edizione di Avvistamenti è realizzata con il patrocinio e il contributo del Comune di Ricadi e grazie al sostegno di Capovaticano Resort Thalasso Spa, prima destinazione benessere della Calabria, e del “De’ Minimi”, unico ristorante a Tropea della selezione Michelin.

Venerdì 4 agosto, ad aprire il cartellone della VII edizione sarà “La madre del marito di mio figlio”, scritto da Giulia Lombezzi per la regia di Patrizio Luigi Belloli e interpretato da Marisa Miritello, una commedia che racconta con leggerezza il mondo che cambia: l’incontro fra due consuocere di una coppia gay che sta per sposarsi.

L’11 agosto arriva a Torre Marrana “La pace non è mai stata un’opzione”, una commedia brillante scritta da Emanuele Aldrovandi, vincitore del Premio Hystrio 2023 alla Drammaturgia, diretto da Silvio Peroni e con Sara Putignano e Marco Quaglia.

Ultimo appuntamento con il teatro venerdì 18 agosto: in scena “Gli ultimi saranno ultimi”, una fiaba moderna e tragicomica, scritta da Massimiliano Bruno e diretta da Gianfranco Pedullà, e interpretata da Gaia Nanni, con le musiche dal vivo di Gabriele Doria, che accende i riflettori sulle discriminazioni subite dalle donne nel mondo del lavoro.

Tra le novità più attese della nuova edizione, il 21 agosto arriva “La notte dei guardoni”, una produzione Avvistamenti, un viaggio intrigante nella vita notturna e segreta di un parco, attraverso storie di amori vissuti di nascosto. Scritto da Andrea Paolo Massara, per la regia di Maria Irene Fulco e Massara, il lavoro itinerante vedrà in scena Paola Barbieri, Alessandro Cosentini e Carlo Gallo. Un evento teatrale diffuso nei giardini del Parco e fra le rovine archeologiche, in cui gli spettatori saranno invitati a “spiare” con l’ausilio di radiocuffie gli incontri al buio di alcune coppie, come dei veri e propri guardoni.

Il 7 agosto spazio a un evento che vedrà protagonista Cantine Benvenuto, una delle eccellenze del territorio vibonese, in “Storie a sorsi”, degustazione di vini al tramonto con Giovanni Celeste Benvenuto e la sommelier di Avvistamenti.

In programma anche una serata tutta da ballare: il 14 agosto appuntamento con “La torre che balla”, una festa a cura dell’Associazione Avvistamenti con i dj set di Steve Giuliano e Alex Miano che si presenta come un “liberation party” in cui generazioni diverse potranno incontrarsi e danzare insieme, con una selezione musicale senza tempo, dagli anni Settanta ad oggi.

Il 25 agosto chiusura in musica con “Hermetico”, il recital per pianoforte e voci di Claudio Fabi musicista e produttore tra i più noti della musica italiana, che presenterà per il pubblico di Torre Marrana le sue composizioni romantiche, in un percorso emozionante fra musica e poesia. (rvv)

PORTIGLIOLA (RC) – Venerdì in scena “Il canto di Shakespeare”

Venerdì 28 luglio, a Portigliola, alle 21.15, al Palatium Romano di Quote San Francesco, andrà in scena Il canto di Shakespeare con Pamela Villoresi.

Lo spettacolo apre la nuova edizione del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”.

Le musiche di scena saranno eseguite dal vivo con ribeca, kemenche, liuto, chitarra rinascimentale, Viola da Gamba, salterio e percussioni dell’orchestra Musica Antiqua Latina diretta da Giordano Antonelli che, supportata dalla voce del tenore Andrès Montilla Acurero, accompagneranno e l’interpretazione di Villoresi, la drammaturgia di Michele Di Martino e la regia di Francesco Sala. Lo spettacolo, che ha già conquistato numerosi teatri in tutta Italia, si configura dunque come un viaggio tra i testi più belli, le commedie più famose e le tragedie più rinomate del Bardo dell’Avon come Amleto, Macbeth, Romeo e Giulietta, Otello, Re Lear, Sogno di una notte di mezza estate, La dodicesima notte, La Tempesta e Antonio e Cleopatra, fino ai sonetti e alla Didone di Christopher Marlowe. Tra vita e sogno, amore e memoria, poesia e musica, un narratore/direttore accompagnerà il pubblico alla comprensione dei testi e una sorta di surreale paggetto/inserviente scandirà i cambi di scena e di ambientazione.

Uno spettacolo unico e affascinante, che intende offrire al pubblico una fruizione e un contatto più compiuto e intenso con Shakespeare attraverso il contributo di canzoni e componimenti musicali che il grande drammaturgo ha utilizzato per le sue opere, con l’obiettivo di rievocare l’acutezza di concetto e il vivo piacere di una musica in grado di trafiggere il cuore degli spettatori di cui parlava Langham nelle sue recensioni.

Ricordiamo, poi, che sempre il regista Sala guiderà giovani attrici e attori provenienti dal territorio e da altre parte d’Italia insieme ad altri artisti di livello nazionale quali Antonio Tallura, Francesco Migliaccio, Silvia Salvatori, Alessandra Salamida, Gianni Pellegrino e con la collaborazione di Bernardo Migliaccio Spina, nel progetto teatrale sui miti greci dell’antica Locri partito nelle scorse ore nel Comune di Portigliola. Il laboratorio teatrale , al suo terzo anno, è promosso dal Gal Terre Locridee e realizzato dalla Aps Cultura e Territorio di Portigliola e indagherà le più celebri leggende legate alle antiche divinità mediterranee e orientali, guidata dalla potenza, dall’impulso, e dal desiderio e ancora fortemente legate alla nostra identità territoriale. (rrc)

SERRASTRETTA (CZ) – Successo per lo spettacolo “E se poi è vero?” della Compagnia Vercillo

Grande successo, a Serrastretta, per lo spettacolo E se poi è vero… ?, portato in scena dalla Compagnia “G. Vercillo” in occasione dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe, celebrati nella frazione di Angoli.

Per scoprire la veridicità della superstizione e la sua capacità di influenzare l’agire quotidiano, il pubblico ha dovuto affrontare le grottesche e comiche vicende di Don Vincenzo e della sua famiglia, che nel dubbio, ha preferito vestire la serata di corni, cornetti, ferri di cavallo e scaccia guai rigorosamente di colore rosso,

Con una suggestiva scenografia, realizzata da uno degli attori, componenti del gruppo, Giuseppe Persico, le scaramanzie popolari, proverbi e massime del passato hanno dettato i tempi della commedia esilarante in due atti, E se poi è vero…?, liberamente tratta da Peppino De Filippo, in vernacolo lametino con la regia di Raffaele Paonessa

Ad Angoli è arrivato l’estro dei Fratelli De Filippo con uno spettacolo contestualizzo dal regista, alla Calabria e proiettato sulla capacità di mantenere la tradizione del vernacolo rilanciandone la straordinaria modernità.

Uno spettacolo incentrato sì sulla superstizione,  ma capace, attraverso la comicità di far riflettere sulla necessità di affrontare alcune tematiche con la lucidità dell’intelletto, limitandone l’influenza e circoscrivendone l’azione al suo essere mera diceria. Accanto alla superstizione, a guidare le fila della trama, è senza dubbio  l’ansia di accumulare ricchezze anche a discapito di sentimenti e valori.

Sul finale però, il capo famiglia, don Vincenzo impersonato da Raffaele Paonessa, con la puntuale morale finale, ha ricordato a sé stesso ed a tutti i presenti, come il dio denaro non sia matrice di felicità ma solo strumento materiale  e che la superstizione sia solo e soltanto una dimensione mentale e non mai, realtà. 

Una serata che ha dunque rallegrato il pubblico guidandone però, la riflessione!

A fine spettacolo è arrivato puntuale il ringraziamento del regista, Raffaele Paonessa che ha, a nome del gruppo, ringraziato il comitato festa e tutti gli organizzatori, non dimenticando don Isaac  e don Emmanuel, per l’ospitalità e per aver concesso loro, di portare avanti la loro missione teatrale  mirata proprio a mantenere viva la tradizione popolare, l’arte teatrale amatoriale e la devozione religiosa.

«Siamo felici – dichiara Paonessa – di poter essere, strumento di promozione territoriale e di tutela della tradizione cristiana, nostro nutrimento ma che è soprattutto caposaldo della nostra identità di cattolici e calabresi. Trasformare una piazza in un teatro credo che sia la piena realizzazione di un’arte che muove dalla passione e non mai, dal denaro».

Appuntamento con la compagnia Vercillo di Lamezia Terme è per il prossimo 4 agosto a Jacurso dove, la notorietà del gelato troverà connubio con la valorizzazione delle eccellenze artistiche ed umane della nostra terra. (rcz)

Gli appuntamenti di Armonie d’Arte Festival

È una settimana ricca di eventi, quella di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano.

Martedì 25 luglio alle 22 è la volta dello scenario naturalistico e paesaggistico mozzafiato di un’altra delle location  inaugurate  e lanciate dal Festival ovvero l’Orto botanico di Soverato, che accoglie uno spettacolo lanciatissimo anche dai media nazionali e già seguitissimo: La Verità, vi prego, sull’Amore, in cui si intrecciano le riflessioni di Stefano Massini  narratore pop, graffiante, ironico, spiazzante, sempre pronto ad indagare le storie della vita e gli stati d’animo quotidiani, unico autore italiano ad aver ricevuto il prestigioso Tony Award, ovvero l’Oscar del teatro americano, con il talento narrativo ed empatico di Luca Barbarossa, cantautore, scrittore e conduttore radiofonico.

E così, come nella celebre poesia di Wystan Hugh Auden che dà il titolo allo spettacolo, ecco un viaggio caleidoscopico alla ricerca di questa palpitante verità sull’amore tra persone, l’amore per la libertà, l’amore per la verità, l’amore per la giustizia, e l’amore per l’amore.

Giovedì 27 luglio alle 22, questa volta nella cornice del Bosco di Santa Maria adiacente alla Certosa di Serra San Bruno, che di sera assume una dimensione fiabesca e suggestiva, il Festival propone un Omaggio a La Traviata di Giuseppe Verdi nei 170 anni dalla prima rappresentazione, con l’Orchestra Sinfonica della Calabria , una delle due sole compagini della regione  riconosciute come Ico – Istituzione Concertistica Orchestrale – dal Ministero della Cultura, diretta dal noto Maestro Alberto Veronesi. Uno spettacolo prodotto dal Festival, che aggiunge all’intera opera con messa in scena, insieme all’orchestra e ai cantanti in costume, tutte le arie più note, i punti di snodo salienti, il preludio iniziale e l’intero terzo atto, un’inedita narratrice che è lo stesso direttore artistico del Festival – Chiara Giordano – che racconterà l’opera, la sua storia, la sua genersi, la sua fortuna, per un risultato finale che è una docu-opera dal vivo.

Venerdì 28 luglio alle 22, il Festival si sposta all’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia a Lamezia Terme (CZ),un luogo nuovo per il Festival che così continua ad alimentare le sue rotte della storia e in particolare quella delle terre normanne medievali coeve della chiesa Abaziale del Parco Scolacium che resta il sito principale di Armonie d’Arte. E a Lamezia arriva una delle gradi star del jazz internazionale: il geniale chitarrista Mike Stern. In questo raro appuntamento per il meridione, Stern è accompagnato da altrettanti eccezionali musicisti, quali sua moglie Leni Stern e una ritmica con i fiocchi, completata da Dennis Chambers (batteria) e Jimmy Haslip (basso elettrico), due autentici campioni dello strumento che nel recente passato hanno militato rispettivamente nelle band di Carlos Santana, John McLaughlin e Yellowjackets di cui Haslip è stato uno dei fondatori, oltre ad essere uno dei primi musicisti ad utilizzare un basso a cinque corde, mentre al sassofono la potente individualità di Bob Franceschini.  

E così Armonie d’Arte Festival continua nella sua pregiata serie di presentazione dei più grandi chitarristi mondiali: dopo Pat Metheny (presente ben due volte), John Abercrombie, John Scofield e Bill Frisell che lo scorso anno si è reso protagonista di un’esibizione superlativa con Charles Lloyd, è la volta di Mike Stern indicato per la sopraffina capacità di suonare con la finezza ed il lirismo di Jim Hall (di cui è stato allievo) e la turbolente energia di Jimi Hendrix. Sorriso sbarazzino e tecnica formidabile, Stern si è fatto ammirare a lungo al fianco di Miles Davis, Jaco Pastorius, Peter Erskine, e il suo estro artistico – che spazia dal jazz ortodosso alla fusion – gli ha consentito molti riconoscimenti nel corso degli anni, ai quali si aggiungono quattro nomination ai Grammy Award, il massimo rispetto di critica e un pubblico sempre molto affezionato ed entusiasta di seguirlo dal vivo.

«Armonie d’Arte Festival – ha dichiarato Chiara Giordano – cerca sempre rotte artistiche e non solo di entertainment, ma anche in grado di alimentare opportunità di crescita per la popolazione residente, il potenziamento dell’offerta turistica, la visibilità della regione nei contesti culturali più qualificato». (rcz)

COSENZA – Al Castello Svevo “La Evolution del tango”

Domani sera, a Cosenza, alle 19.30, al Castello Svevo, è in programma La Evolution del tango, a cura del maestro Ciccio Aiello e della Compagnia Tango87100.

L’evento rientra nell’ambito del Festival Exit, ideato e prodotto da Piano B.

“L’incontro sensuale tra uomini e donne sotto le luci della Milonga, il loro sfidarsi e conoscersi, fino ad arrivare a scoprirsi attraverso i passi sensuali della danza argentina”, vogliono rimarcare i protagonisti. Uno spettacolo di grande suggestione, nel quale si combinano il fascino dello stile con la tipica sensualità e malinconia del tango, una performance di forte impatto, che smuove e fa emergere quasi con prepotenza le emozioni che fanno parte della cultura tanguera: amore, sensualità e seduzione.

Il programma prevede quattro momenti diversi: 19.30 Antonino Cicero (fagottista) e Alessandro Blanco (chitarrista) sono due musicisti di fama internazionale. Da anni condividono la passione per il Tango che li ha portati ad esibirsi in più di 50 concerti in milonghe e festival di settore. Il concerto dal titolo “Intorno a Piazzolla” è un viaggio tra i musicisti e le orchestre che hanno formato uno dei più importanti compositori della storia. Un “concerto di danza” in cui le musiche di Piazzolla eseguite dal vivo emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica danzata.

Alle 20.30 Javier Guiraldi suscita sempre unanimi entusiasmi tra tutti i tangueros che hanno seguito le sue lezioni. Il suo piacevole metodo d’insegnamento e il suo stile uniscono tradizione e innovazione.

Il tango di Javier, totalmente incentrato sulla comunicazione tra partner, offre l’occasione piacevole di muoversi insieme, armonicamente, coordinati e abbracciati, percependo se stessi e l’altro, ascoltando la musica ed il corpo dell’altro con la massima libertà e piacevolezza.

Un nuovo viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango che cii ricorda chi siamo, da dove veniamo e qual è stato il percorso che ha indissolubilmente unito umanità distanti in un comune “non luogo”, oltrepassando oceani e confini. In scena la composizione di un percorso trasformativo in cui respiri e abbracci saranno al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del bandoneón.

Alle 21.30Spazio allo spettacolo “La Evolution del tango” con l’attore calabrese Carmelo Giordano a cura della Compagnia Tango87100.

Quello tra il tango e il cinema è un amore secolare. La carriera di Rodolfo Valentino viene lanciata proprio dal suo tango nel film del 1921 I quattro cavalieri dell’apocalisse. Da allora sono moltissime le star del cinema che si sono cimentate in questa danza, da Al Pacino in Scent of a Woman a Marlon Brando e Maria Schneider, che consumano in questa danza il loro dramma di eros e morte in Ultimo tango a Parigi”, raccontano.

Alle 22.30 Milonga a Corte. La parola chiave sarà “coraggio”: quello declamato dai testi immortali di Jorge Luis Borges nei suoi tanghi e milonghe, così come quello dello stesso Piazzolla, che ha rotto gli schemi della musicalità del “tango viejo” per arrivare al “nuevo tango” che tanto lo ha reso celebre nel mondo. Nella composizione ritmica della milonga, aperta agli esperti ed agli appassionati, l’intento di rievocare i sentimenti degli odierni viaggiatori del mondo, l’umanità intera, andando oltre la purezza tecnica e rituale del tango, per rafforzarne energie, desideri e palpitazioni tutte contemporanee. (rcs)