SPILINGA (VV) – Dal 13 il Mediterranean Food Week

Dal 13 al 17 novembre, a Spilinga, si terrà il Mediterranea Food Week”, che valorizza e promuove attività di informazione e divulgazione sulle produzioni agroalimentari calabresi e l’educazione alimentare.

La manifestazione è finanziata dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste a seguito dell’Avviso contributi per iniziative di rilievo locale, regionale e interregionale rivolte ad azioni di valorizzazione nel settore agricolo e agroalimentare, anno 2024.

Si parte mercoledì 13 novembre con “Gusto è semplicità”. Alle 10.30 “A scuola di Gusto”, all’IIS “G Galluppi” di Tropea, Laboratorio di cucina, e incontri didattici con studenti dell’istituto Laboratorio di cucina sensoriale, showcooking ed analisi organolettica ed olfattiva degli oli extravergini di oliva, a cura dell’Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea – Spilinga, in collaborazione con il Consorzio olio di Calabria Igp.

Il giorno dopo, giovedì 14, “Dieta Mediterranea come stile di vita”. Alle 17, presentazione della manifestazione su “La Dieta Mediterranea come antidoto per la salute ed il territorio”, presso Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea Spilinga. Alle 18 le premiazioni eccellenze “Oscar Mediterranean Food”. Ed alle 19.30 Showcooking: “Siamo ciò che mangiamo. Innovazione tradizione in cucina”, in collaborazione con il Gal Terre Vibonesi. Ore 20.30 Wine Taste Experience.

Il 15 novembre, invece, “Nutrizione e Innovazione”. Alle 10.30, incontro su “Dieta Mediterranea per lo sviluppo del territorio”, presso il salone comunale Comune di Spilinga. Ore 12 Taste Experience Calabria con la visita delle aziende alla scoperta della nduja di Spilinga e del peperoncino di Calabria, degustazione di prodotti tipici a km zero. Ed alle 14 press tour alla scoperta del tartufo e dello zibibbo. Alle 16 laboratorio di cucina “Nutri Lab” chef e nutrizionisti ai fornelli, presso I’Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea Spilinga, in collaborazione con esperti dell’Associazione Scientifica Biologi senza Frontiere. Alle 18 Showcooking “Nutrizione in cucina” dal “Pollino allo Stretto”. Sabato 16 novembre “Dieta Mediterranea e prevenzione: stile di vita per la longevità”. Alle 10 press tour la “ricetta” della longevità”.

Alle 10.30 Taste Experience Calabria, “Passeggiata della salute”, tour alla scoperta del centro storico di Nicotera. Alle 12 incontri dibattito, esperti a confronto “Nicotera: Capitale della Dieta Mediterranea nel Mondo”, in collaborazione con l’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea ed “Anziani Italia” Rete Associativa ETS-APS, presso Antico Mulino Nicotera. Alle 14 Showcooking degustazione presso Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea – Spilinga.

Domenica 17, ultimo giorno, “Territorio ed enogastronomia”. Alle 10.30 “Sua maestà la Fileja”, Laboratorio e story cooking in riva al mare, presso Santa Maria di Ricadi, a cura dell’Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea – Spilinga, Associazione Mare Pulito “Bruno Giordano” e Gal Terre Vibonesi. Alle 14 Showcooking “Identita’, gusto e tradizione”. (rvv)

A Soriano Calabro l’iniziativa in memoria di Filippo Ceravolo

Domani pomeriggio, a Soriano Calabro, si terrà una iniziativa organizzata da Libera Vibo Valentia in memoria di Filippo Ceravolo, giovane vittima innocente della ‘ndrangheta a soli diciannove anni.

Alle ore 18 verrà celebrata una Santa Messa in suo suffragio all’interno del Santuario San Domenico di Soriano Calabro, a seguire, su volontà della famiglia Ceravolo, verranno consegnati dei riconoscimenti per l’importante lavoro di contrasto alle mafie e alla corruzione svolto da figure istituzionali e del mondo dell’informazione.

Ad essere insigniti del riconoscimento “In memoria di Filippo Ceravolo, per l’impegno contro mafie e corruzione” saranno il Prefetto di Vibo Valentia, dott. Paolo Giovanni Grieco, il Questore di Vibo Valentia, dott. Rodolfo Ruperti, il Procuratore di Vibo Valentia dott. Camillo Falvo e al Caporedattore della Tgr Calabria, dott. Riccardo Giacoia.

«Un momento – si legge in una nota – per continuare a difendere la memoria di un giovane della nostra terra e per amplificare ancora una volta la richiesta di Verità e Giustizia, per ribadire che la memoria deve essere monito per le nostre coscienze e pungolo per le nostre scelte quotidiane, deve essere carne e sangue che possa produrre cambiamento». 

«Il 25 ottobre  – conclude Libera – ci ritroveremo, ancora una volta, insieme per ribadire che la ‘ndrangheta perde ogni volta che un giovane decide da che parte stare e lo fa con consapevolezza, responsabilità e amore. Per Filippo, per tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta e per ciascuno di noi, affinché si possa vivere in luoghi liberi dalle mafie e da ogni potere abusante e violento». (rvv)

L’artista Mauro Russo dona un Crocifisso alla Chiesa di San Pantaleone di Limbadi

Il pittore limbadese, Mauro Russo, ha donato alla Chiesa di San Pantaleone di Limbadi la sua opera, Un Crocefisso, ad olio su tavola di quasi due metri di altezza.

L’opera – custodita all’interno della Cappella della fonte battesimale – è stata donata in occasione della riapertura, dopo un lungo periodo di restauro, della Chiesa del patrono della città, nel corso di una cerimonia che ha visto, tra i presenti, il vescovo della Diocesi di Mileto e Nicotera, mons. Attilio Nostro.

«Ho sempre avuto questa idea, dai tempi di quando ero un ragazzino – ha spiegato Russo – di realizzare un crocefisso per la Chiesa di San Pantaleone, e nel corso degli anni ho mantenuto questo pensiero».
«Fino alle vacanze di Natale 2023 – ha raccontato l’artista – quando incontrando nel corso di Limbadi il sig. Angelo Mercuri, amico da sempre, gli parlai del mio intento, quello di realizzare l’opera nel mio studio a Roma. L’idea è stata da subito accolta con entusiasmo e, così, Angelo riferì al parroco di Limbadi Don Cosma Raso che accetto di buon grado quanto detto. L’opera è stata realizzata in quasi quattro mesi di lavoro, e portata personalmente al paese da Roma in luglio scorso. Dove il sig. Turi Collia, uomo molto conosciuto a Limbadi per la sua vicinanza alla Chiesa e al santo si è offerto di incorniciare».
Mauro Russo è reduce da diversi importanti riconoscimenti, tra quali, in settembre scorso è  stato insignito in Campidoglio al Comune di Roma di una pergamena ad honorem alla sua Arte, alla 3° Edizione del Premio Cinema Indipendente Sergio Pastore, conferito dall’on. Yuri Trombetti, assessore al patrimonio di Roma Capitale. Nelle oltre cento mostre dell’artista, vogliamo ricordare: Mostra personale Inside Rome Vedute pittoriche della Capitale, madrina dell’evento Matilde Brandi. presso il palazzo dell’esposizioni di Roma. Attualmente detiene un’opera nell’ esposizione d’arte Internazionale Cavalli d’autore 2024, nel complesso museale di Santa Maria alla Scala, a Siena fino a al 4 novembre prossimo.
La chiesa di San Pantaleone, è stata  inaugurata nel 1936 ed ha sostituito la chiesa distrutta  dal terremoto del 1908. La facciata è in stile arabo  bizantina e si affaccia con autorità su piazza Marconi; sulla vetrata è riprodotta l’effigie di San Pantaleone sul campanile c’è un orologio per l’occasione restaurato, e sono state elettrificate le campane. Il campanile è sormontato da una cupola di stile arabo bizantina.
L’interno della chiesa, di pianta rettangolare, è diviso in tre navate delineate da solide e pesanti colonne, l’abside della navata centrale, contiene l’altare di granito pregiato, nel quale è incastonato un mosaico.  Le navate laterali, sono articolate da finestre semicircolari con vetri policromi.
Nel 2002 è stato costruito un reliquiari dall’orafo Pietro Topia, contenente la reliquia di San Pantaleone, donata a Limbadi dal vescovo mons. Bartolomeo De Riberio nel1690.
Il sangue del Santo – che ogni 27 luglio si scioglie – è stato custodito e posto in una pregiata edicola marmorea, sul cui frontespizio, si può ammirare un bassorilievo raffigurante il santo martire Pantaleone, un’opera di incomparabile bellezza realizzata dal maestro Francesco Lo schiavo.

 

VIBO – Lunedì si presenta il libro “Riti della Settimana Santa”

Lunedì, a Vibo, alle 18.45, nella Chiesa Arciconfraternita Maria S.S. del Rosario, sarà presentato il libro Riti della Settimana Santa – Patrimonio identitario calabrese di Daniele De Masi.

Un evento, moderato dal giornalista Maurizio Bonanno, in cui presenzierà il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, il Priore Giuseppe Mirabello e l’editore di Libritalia Edizioni Enrico Buonanno. A dialogare con l’autore un parterre di relatori autorevoli, che vedrà la partecipazione straordinaria del Vescovo della Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea Attilio Nostro, del Rettore Don Filippo Ramondino, del Parroco Don Giuseppe La Torre e dell’Antropologo Giuseppe Cinquegrana. A recitare alcune delle poesie più significative del rito vibonese la voce del Poeta e Scrittore Pippo Prestia

L’opera del De Masi spazia dalla storia culturale a quella religiosa di Vibo Valentia, dai Venerdì di Marzo al Triduo Pasquale, dai riti calabresi a quelli siciliani e sardi, dalle Vare e la Desolata del Venerdì Santo all’Affruntata della Domenica di Pasqua. 

Una serata, quindi che mira a documentare e trasmettere le tradizioni calabresi e soprattutto quelle del nostro paese. L’autore vuole, dunque, far scoprire le radici spirituali e culturali della Pietà popolare, focalizzando l’attenzione sui Riti della Settimana Santa che si svolgono a Vibo Valentia, suo paese natale. Attraverso l’opera si intraprende un viaggio tra le manifestazioni di fede, cercando di trasmettere al lettore quel pathos e coinvolgimento emotivo che si respira durante le tradizioni antiche, le processioni e i canti popolari di questo suggestivo e straordinario rito. (rvv)

VIBO – Si presenta l’inchiesta “Gli scomparsi di mafia”

Domani mattina, alle 10, all’Istituto Superiore I.T.G. e I.T.I. e I.T.E. Libera Vibo Valentia presenta l’inchiesta Gli scomparsi di mafia, de LaviaLibera a firma del giornalista e dottorando di ricerca in Studi sulla criminalità organizzata (Unimi), Francesco Donnici.

L’evento è stato organizzato in occasione dell’anniversario della tragica scomparsa di Francesco Vangeli, per cui sarà celebrata, alle 18.30, nella Chiesa Maria S.S. del Potere a Scaliti di Filandari (VV), una Santa Messa.

Le studentesse e gli studenti si confronteranno con il giornalista a partire dal fenomeno comunemente chiamato “lupara bianca”, modus operandi tipico della ‘ndrangheta che condanna le vittime anche dopo la morte. 

Francesco Vangeli, giovane di ventisei anni, pieno di vita, di progetti e di sogni da realizzare è stato ucciso da mani criminali e violente che affondano radici in mentalità e comportamenti di chiaro stampo ‘ndranghetista. Del suo corpo, come di quello di almeno 50 vittime a partire dal 2009, non vi è traccia.  

E dunque, l’iniziativa, costruita in sinergia con la scuola, vuole essere un modo per continuare ad amplificare il grido di dolore di mamma Elsa che, da sei anni, incessantemente e con forza, continua chiede il corpo del proprio figlio. Una novella Priamo che si appella alla coscienza degli aguzzi e degli eventuali loro complici affinché i resti mortali di Francesco possano trovare almeno una degna sepoltura.

Ad amplificare il suo grido di dolore le testimonianze di Matteo e Vincenzo rispettivamente fratelli di Giuseppe Russo Luzza e di Maria Chindamo. Due storie accumunate dallo stesso destino se non fosse che per i familiari di Giuseppe Russo-Luzza l’agonia dell’assenza di un corpo su cui piangere è venuta meno grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. (rvv)

VIBO – Venerdì si presenta il Centro Studi Giuridici “Giustizia&Giustizia”

Venerdì 4 ottobre, a Vibo Valentia, alle 15.30, nella Biblioteca del Consiglio dell’Ordine di Vibo, sarà presentato il Centro Studi Giuridici “Giustizia&Giustizia”, che si interesserà di tutte le problematiche di un certo rilievo che interessano il sistema giustizia e che, ultimamente, ha evidenziato una serie di pesanti criticità.

Dopo il saluto del presidente del C.O., avv. Francesco De Luca, il prof. Luciano Maria Delfino, interverrà in riferimento al settore amministrativo ed alla esistenza dei Decreti Sicurezza, l’avv. Giovanni Marafioti, evidenzierà la rilevanza o meno penale delle condotte. L’avv. Vincenzo Barca rimarcherà l’unico intervento nei confronti del Ministro degli Interni del tempo, con omesso intervento da parte dei PM per i tanti casi similari e, infine, l’avv. Giacomo Francesco Saccomanno, nel presentare il Centro Studi e le sue ragioni giuridiche, evidenzierà le palesi violazioni della Costituzione e l’esistente certo conflitto di attribuzioni.

 Il Centro Studi Giuridici intende, pertanto, intervenire in situazioni del genere e porre rimedio, se possibile, nell’interesse della vera libertà di cittadini e della difesa dei diritti fondamentali della nostra Nazione. Si valuterà, pertanto, il caso del processo Open Arms che tanto sta facendo discutere e che, comunque, presenta una serie di evidenti anomalie che vanno valutate serenamente al fine di comprendere quali possono essere i percorsi per evitare che accadano situazioni del genere. (rvv)

 

NICOTERA (VV) – Torna il Festival dell’Ospitalità

Venerdì 20 settembre, a Nicotera, prenderà il via la nona edizione del Festival dell’Ospitalità, una tre giorni in cui si parlerà delle nuove frontiere del turismo: dai nuovi modi di fare impresa turistica al racconto dei territori, dall’ospitalità digitale al turismo delle radici, dalle buone prassi di viaggio all’overtourism.

Una tre giorni, dunque, in cui operatori del settore turistico, animatori culturali e di comunità, giornalisti, esperti di comunicazione visiva e innovatori digitali si alterneranno tra dibattiti, esperienze e laboratori.

«Non solo dibattiti su un turismo Fuori rotta – ha spiegato Francesco Biacca, co-fondatore e frontman del team del Festival dell’Ospitalità – ma, soprattutto, dialoghi a più voci e format centrati in più settori che convergono e che sono attivatori economici trasversali dell’industria di un turismo profondamente cambiata e in continuo divenire».

Un turismo letto e raccontato anche in forma teatrale e squisitamente culturale, libri e approfondimenti con workshop e innovative attività che legano, al tema del viaggio, lo sport, la salute, il benessere e la tutela dell’ ambiente.

Due laboratori: “Didattica sull’ospitalità” e “Turismo delle radici: genealogia”, la presentazione del libro “Se potessi, ti regalerei Napoli”- Cinque percorsi tra persone, storie e strade (Rizzoli), il Walking Roaming: rilettura del territorio sono gli eventi del 20 settembre, prima giornata del Festival.

Il 21 settembre, sabato, la giornata inizia con la tradizionale conferenza di apertura del festival:“Fuori Rotta. Oltre i Confini del Turismo” per poi proseguire con tre Duo Talk su “Il doppio volto del turismo, luci e ombra di un’industria”, “Dalla Calabria per riscoprire il futuro del turismo”, “Nuove radici: L’abitare con-temporaneo in un mondo in movimento” e un incontro su “Strumenti e strategie per il futuro delle strutture ricettive”. Il pomeriggio di sabato poi, è dedicato alle esperienze: Surf in Town, Naturart, Zenthai Flow. La giornata si chiude con un momento di comunità: “Mediterraneo Beach Sound”, aperitivo in spiaggia. Ufficio stampa: Maria Pia Tucci | 3930359308 | mariapiatucci@gmail.com Associazione Culturale Progetti Ospitali | C.F. :96049690793 | Via Mortelleto 1 – 89844 Nicotera (VV)

Particolarmente interessanti i duo talk della domenica 22 settembre che mettono in relazione il turismo ospitale con le città, le aree rurali, la conservazione, l’arte e il commercio. “Valtour Nicotera: tra passato e futuro”, un focus specifico sull’ex Valtur Nicotera chiude i dibattiti della nona edizione del Festival dell’ Ospitalità.

L’arrivederci alla decima edizione è, come da tradizione, affidata alla convivialità del Pranzo della domenica che si svolgerà in piazza con l’apporto culinario partecipato della comunità nicoterese. In tavola piatti tipici preparati secondo antiche ricette. (rvv)

VIBO – Si presenta il libro “E poi quel giorno accadde”

Domani mattina, a Vibo Valentia, nella Sala Cev di Palazzo Gagliardi, sarà presentato il libro “E poi quel giorno accadde” di Emma Serpa ed edito da Kimerik,

All’evento, condotto dalla Responsabile Regionale Donne PD, Teresa Esposito, presenzierà il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, e il Direttore Editoriale di Libritalia Edizioni, Simona Toma. Ad intervenire l’Assessore alla Pubblica Istruzione Vania Continanza e l’Assessore alla Cultura, Stefano Soriano del Comune di Vibo Valentia.

Il libro racconta l’esperienza vissuta da una ragazza del Sud Italia con i suoi sogni e il suo desiderio di incontrare l’amore. La protagonista oscilla tra ricordi nostalgici e nuove emozioni, alla ricerca del suo posto nel mondo, circondata da persone costruttive e distruttive, chiudendo e riaprendo nuovi capitoli. (rvv)

FILADELFIA (VV) – Indetto il Premio Letterario nazionale “Salva la tua lingua locale”

È stata indetta la 12esima dizione del Premio Letterario nazionale “Salva la tua lingua locale”, promosso dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’ItaliaAli Lazio – Autonomie Locali Italiane, in collaborazione con il Centro Internazionale “Eugenio Montale”.

Il premio, aperto a tutti gli autori in uno dei dialetti o delle lingue locali d’Italia, si articola in diverse sezioni, tutte a tema libero: Premio “Tullio De Mauro”, poesia edita, prosa edita, poesia inedita, prosa inedita, fumetto edito, teatro e musica. La cerimonia di premiazione si svolgerà nel mese di dicembre a Roma, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio.

La Pro Loco di Filadelfia ha voluto coinvolgere, per quest’anno, nella sezione Musica due conosciuti ed apprezzati cantautori di Filadelfia, Domenico Ruscio e Renato Bilotta.

I due autori hanno fatto pervenire tramite un apposito formulario, il materiale audio relativo ad una delle aree tematiche inserite nella sezione Musica: a) Brani originali in dialetto o lingua locale

Assieme al materiale audio i due autori Ruscio e Bilotta hanno inviato anche il testo in dialetto con traduzione in italiano.

Domenico Ruscio ha scelto di inviare il brano da lui composto nel 2000 “’U Patatu” mentre Renato Bilotta ha scelto di inviare il brano storico “’U Specchiu” composto nel 1976.

Ai primi classificati di ogni sezione, che saranno presenti alla cerimonia di premiazione, sarà consegnata una targa e sarà offerto un soggiorno gratuito, 2 giorni per 2 persone, a Roma in occasione della premiazione. Una targa sarà consegnata anche ai secondi e terzi classificati di ogni sezione che saranno presenti alla cerimonia di premiazione. 

Sono previsti inoltre riconoscimenti e menzioni d’onore per le opere che la giuria, a suo insindacabile giudizio, riterrà particolarmente meritevoli.  La Giuria potrà altresì valutare riconoscimenti a personalità, studiosi e artisti che si sono distinti per la loro attività di tutela e salvaguardia di dialetti e/o lingue locali.

I risultati saranno resi noti per email a tutti i partecipanti, attraverso i social network, la stampa e pubblicati sul sito: www.salvalatualingualocale.it. Tutti i concorrenti riceveranno una comunicazione ufficiale delle selezioni all’indirizzo email segnalato al momento dell’iscrizione.

Le lingue locali sono il collante che ci unisce alle nostre radici, il tenue filo che ci tiene legati alla cultura popolare e alla storia del territorio. Proprio per non disperdere questo immenso patrimonio culturale la Pro Loco di Filadelfia vuole dedicare un’attenzione particolare alla riscoperta ed alla conoscenza del dialetto filadelfiano sia come valore letterario che come valore sociale. Il dialetto è da considerarsi un bene culturale a tutti gli effetti.

In un’epoca, infatti, in cui, giustamente, si è riconosciuto il valore dei beni monumentali e ambientali, e si cerca di tutelarli nel modo più incisivo possibile, è necessario che lo stesso avvenga per la nostra “parlata”. Se ogni nostra comunità perdesse il proprio dialetto un pezzo incommensurabile della nostra storia e della nostra cultura millenaria andrebbe perduto. (rvv)

A Capo Vaticano conclude Estate a Casa Berto

È con la presentazione della riedizione de La fantarca di Giuseppe Berto, in programma questa sera alle 19, che si chiude, a Capo Vaticano, la nona edizione di Estate a Casa Berto, il festival culturale dedicato al ricordo dello scrittore Giuseppe Berto che, da ormai dieci anni, si svolge nel giardino della tenuta di Capo Vaticano dove Berto scrisse alcuni dei suoi maggiori capolavori.

La manifestazione, promossa dalla figlia Antonia e da Marco Mottolese, è candidata all’Avviso “Eventi di promozione Culturale 2024″ finanziato con risorse Pac 2014/ 2020- Az. 6.8.3 dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”. La nona edizione è realizzata con il patrocinio del Comune di Ricadi, in collaborazione con Taurianova Capitale del Libro 2024 e grazie al sostegno del main sponsor Distillerie Caffo, produttore del rinomato “Vecchio Amaro del Capo”, del contributo di Altrama Italia e degli sponsor tecnici Marchisa Vini, Cantina Masicei ed Enotria.

Tra i più importanti autori della letteratura italiana del Novecento, l’eredità culturale lasciata da Berto si riconferma di anno in anno sempre più attuale, facendo emergere ancora una volta la grande capacità dello scrittore di cogliere le sfumature e la complessità del contemporaneo e al tempo stesso percepire e anticipare il “sentiment” di ciò che sarebbe stato per lui (e per gli altri) il futuro.

Con “La fantarca” Berto esce dai propri schemi e da quelli dell’epoca e scrive un sagace ed ironico testo, forse a suo modo tragicamente visionario, che affronta problematiche ancora oggi irrisolte, come la questione meridionale.

A parlarne lo scrittore Diego De Silva, che nella prefazione alla riedizione del testo scrive: «Ne La fantarca non esiste il bianco e nero, non esistono il bene e il male, solo una gamma di grigi che però, illuminati dalla lingua di Berto, diventano colori, amori che nascono, ragazze che si struggono, speranze che crollano o che rinascono, fantaccini che si scoprono eroi quasi per ripicca».

Insieme a lui Pierfranco Bruni, presidente della Commissione del Ministero della Cultura per la nomina della Capitale Italiana del Libro 2024; l’etologo Enrico Alleva; lo scrittore Antonio Armano, Carlo Ducci, ex features director per Vogue Italia e Marco Mottolese, giornalista e co-direttore del festival.

Durante la presentazione del libro, verranno proiettate alcune scene dell’omonima opera musicale della Rai, realizzata con le musiche di Roman Vlad per la regia di Vittorio Cottafavi nel 1966, con il libretto scritto dallo stesso Berto in collaborazione con Pier Benedetto Bertoli e la direzione d’orchestra di Nino Sanzogno.

Nel corso della serata, lo scrittore Diego De Silva firmerà, in anteprima per casa Berto, le copie del suo nuovo lavoro “I titoli di coda di una vita insieme” (Einaudi), in uscita il 10 settembre.

Chiusura in musica con il live “C’era una volta…Cap1°” degli Isobel Kara conosciuti al grande pubblico per la loro partecipazione all’ultima edizione di X-Factor. A casa Berto presenteranno uno show che unisce musica, rivisitazioni e cover, poesia e teatro, dalle suggestioni antiche e contemporanee allo stesso tempo. Una rilettura del fiabesco che indaga su cos’è che, dopo millenni di racconti, ancora parla all’uomo delle sue ombre e delle sue origini.

Anche durante le ultime due giornate si potrà assistere alla mostra fotografica “Cemento amato” a cura di Angelo Maggio, che raccoglie alcuni degli scatti più significativi sul “non finito” calabrese colti dal fotografo etnografico.

Stasera, invece, si consegna il Premio Letterario “Giuseppe Berto”, il più importante riconoscimento italiano dedicato alle opere prime di narrativa edite. Giunto alla 31ma edizione, il Premio gode infatti del regolare alternarsi, di anno in anno, tra la città natale dello scrittore, Mogliano Veneto (TV), e il suo “luogo dell’anima”, Ricadi, dove scrisse alcuni dei suoi maggiori capolavori e dove oggi riposa.

La premiazione sarà condotta dal giornalista Giancarlo Loquenzi (Zapping, Rai Radio1), che dialogherà con i cinque autori finalisti: Andrea Bazzanini, “L’ultima stagione” (Oligo); Fiammetta Palpati, “La casa delle orfane bianche” (Laurana Editore); Giulio Spagnol, “Charlie palla di cannone” (Mondadori); Michele Ruol, Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” (TerraRossa); Samuele Cornalba, “Bagai” (Einaudi). Insieme a lui il Premio Strega 2021 Emanuele Trevi, presidente della rinnovata Giuria del Premio e tra i massimi conoscitori dell’opera di Berto. Le letture del testo vincitore sono a cura dell’attrice Anna Ammirati.

Tra i componenti della giuria 2024, presente alla cerimonia anche la scrittrice Elena Stancanelli che, al suo esordio, vinse il Premio Berto 1998 con il romanzo “Benzina”, poi divenuto film, e sarà proprio lei a consegnare il Premio a chi vincerà la 31ma edizione.

Sguirà, poi, la proiezione della puntata dedicata alla Calabria del documentario “Viaggio nel Sud: la questione meridionale” di Virgilio Sabel, un’inchiesta Rai del 1958 commissionata agli scrittori Giuseppe Berto e Giose Rimanelli. Andato in onda in 10 puntate nel 1958, il lavoro di Sabel indaga con rigore e con testimonianze dirette i mutamenti e le contraddizioni del Sud negli anni del boom economico.

A prendere parte all’evento anche una delegazione di Taurianova, la città “Capitale Italiana del Libro 2024”, con la quale è stata attivata una collaborazione per la realizzazione di “Estate a casa Berto 2024”

In onore del Premio Berto 2024, e in anteprima speciale per il festival, durante la serata verranno serviti i nuovi cocktail in lattina a base di “Vecchio Amaro del Capo” prodotti da Distillerie Caffo. Partendo dal cuore di Capo Vaticano, i cocktail “del Capo” verranno poi distribuiti in tutto il mondo. (rvv)