L’ambizioso progetto per il rilancio degli scali calabresi, nell’ottica di dare vigore e slancio all’asset cultura e turismo, non trova tutti convinti, soprattutto sul futuro dell’Aeroporto dello Stretto che sembrava destinato all’abbandono ma che dovrebbe trovare nuove risorse per la ripresa dei voli.
Il Partito Democratico di Reggio Calabria, in una nota, stigmatizza l’operazione CIS: «Non bastassero – si legge – le ingiurie nei confronti dei reggini, adesso il presidente Occhiuto e il deputato Cannizzaro, passano direttamente alle prese in giro, annunciando corposi finanziamenti per gli aeroporti calabresi, incluso il “Tito Minniti” di Reggio Calabria. Tutto falso. I Cis “Volare”, appena firmati dalla Ministra per il Sud, Mara Carfagna, peraltro esponente di spicco del Terzo polo, che nei mesi scorsi ha lasciato Forza Italia proprio in polemica per la scelta di quel partito di far cadere il suo governo, non sono altro che una riprogrammazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, già comprese nei Piani Sviluppo e Coesione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e della Regione Calabria».
«Insomma – prosegue la nota – soldi semplicemente riciclati, che in realtà già c’erano, finanziamenti già destinati che hanno soltanto cambiato nome e origine per non essere, probabilmente, definitivamente persi, in mancanza di un serio e preciso programma di investimento visto l’assoluto immobilismo di questi anni. In particolare, gli interventi per l’aeroporto di Reggio – ristrutturazione e messa in sicurezza – ben 27, 5 milioni, non sono altro che quanto già previsto e finanziato dal Psc Mims. Praticamente, i famosi 25 milioni e poco più per anni sbandierati ai quattro venti, nel 2018, dal deputato Francesco Cannizzaro per lavori che sarebbero dovuti partire tra il 2019 ed il 2020. Quattro anni dopo siamo ancora qui a riproporre la stessa minestra riscaldata, specchietto per le allodole per i calabresi, con buona pace dei precedenti amministratori di Sacal, dei quali si ricorderà solo qualche vuota conferenza stampa più somigliante ad un incontro di partito che ad una reale attività di comunicazione istituzionale. L’altra fetta rientra infine negli investimenti, si badi bene per ora soltanto annunciati, da parte di Sacal».
«Occhiuto e Cannizzaro, dunque, si improvvisano nel ruolo del Gatto e della Volpe, tentando di ammaliare i reggini, ma si confermano esclusivamente giocatori di flipper, abili a maneggiare palle da far rimbalzare su e giù per la Calabria intera. La verità assoluta, stando ai dati, è che ancora una volta la Regione e Sacal hanno deciso di investire pesantemente sull’aeroporto di Lamezia, relegando lo scalo reggino, definitivamente, in un pietoso stato di subalternità. Quella odierna, nei fatti, è un’ennesima occasione persa per il territorio di Reggio Calabria che deve purtroppo assistere ad una sperequazione inaudita fra i contributi concessi a Lamezia, a Crotone ed al “Tito Minniti”. Si sarebbe potuto riequilibrare il rapporto fra i tre scali, ma si è volutamente confermata la strada di ampliare distanze ormai incolmabili».
«Di fronte a tanta desolazione, invece, Occhiuto e Cannizzaro si guardano bene dal commentare la sospensione dei voli sancita dalla compagnia aerea Blu Air che, di fatto, spezza la possibilità di raggiungere agevolmente Milano e Torino dall’aeroporto dello Stretto, relegato ad un’insopportabile condizione di isolamento. Mentre la Regione afferma di investire sull’aeroporto, agitando un pallottoliere con cifre a sei zeri, l’aeroporto dello Stretto langue con sempre meno voli e meno compagnie aeree. Gli esponenti di Forza Italia, dunque, hanno davvero poco da festeggiare di fronte ad un provvedimento che può essere ascritto ad altri e che, irrimediabilmente, modifica il tanto decantato “Emendamento Cannizzaro” in “Emendamento Carfagna”». (rrc)