Proroga immediata della moratoria dei debiti bancari che scade 31 gennaio 2021, almeno sino al 31 gennaio 2022 e l’ attivazione di un fondo di garanzia per permettere la ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole con un ammortamento trentennale e un preammortamento di cinque anni.
Sono queste le due misure «a presa rapida – ha spiegato il presidente Aceto – e non tardive briciole di aiuti che sono lontanissime dal soddisfare i fabbisogni dell’economia già ampiamente compromessa» richieste da Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria, la prima al Governo Conte, mentre la seconda alla Giunta regionale, guidata dal presidente f.f. Nino Spirlì.
«A nulla – ha commentato Aceto – sono valsi i sacrifici che le imprese e i cittadini calabresi che con responsabilità e senso del dovere hanno fatto in questi mesi per evitare il diffondersi del contagio da Covid-19. Con una decisione, le cui reali motivazioni non riusciamo a comprendere, la Calabria è stata inserita in “zona rossa”, potremmo dire nel girone dell’inferno».
«Le imprese e i cittadini – ha aggiunto – in modo mirato e intelligente hanno svolto un ruolo essenziale di sorveglianza attiva, dimostrato dall’evidenza che la Calabria è tra le Regioni con minor percentuale di positività sul numero di tamponi effettuati. Evidentemente questo non è stato fatto da altri che avevano il compito di monitorare e intervenire, non mettendo le toppe, bensì con interventi strutturali e duraturi soprattutto in ambito sanitario. La nostra concretezza di imprenditori, però, è concentrata su quello che bisogna fare subito! Adesso vogliamo guardare al presente e al futuro senza pregiudizi e sterili polemiche e proteste, arriverà – annota – anche il tempo di capire cosa non è andato e quindi diremo la nostra attribuendo le responsabilità sia alla gestione commissariale della sanità che alle decisioni o meglio le incertezze decisionali della politica».
« Gli effetti di questa ulteriore chiusura delle attività di ristorazione – ha proseguito il presidente Aceto – si faranno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, e le aziende come le innumerevoli testimonianze che ogni giorno raccogliamo, sono davvero in grande difficoltà con perdite economiche notevoli, svantaggio competitivo e difficoltà a programmare l’attività».
Da qui, la richiesta di azioni immediate al Governo e alla Regione Calabria da parte di Coldiretti che, tuttavia, lancia una sfida: «un impegno straordinario per fare uscire entro le due settimane previste la nostra regione dalla zona rossa. Questo va fatto al di la delle divisioni politiche, con ragionevolezza e determinazione, per salvaguardare le basi economiche della Calabria. Staremo a vedere! Una cosa è certa: l’agricoltura non si ferma e le imprese agroalimentari continueranno a fare la loro parte». (rrm)