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Coldiretti Calabria: Pil cala in agricoltura per forti aumenti costi produzione, serve un "effetto filiera"

Coldiretti Calabria: Dalla Regione servono interventi urgenti per l’agricoltura calabrese

Il presidente di Coldiretti CalabriaFranco Aceto, ha chiesto al presidente Roberto Occhiuto e all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, «interventi urgenti in favore del comparto agricolo ed ortofrutticolo della Calabria che “vanta una radicata presenza sul territorio e nel tessuto sociale come risorsa economica insostituibile e nel quale sono impegnati tanti agricoltori e strutture associative».

«Le diverse difficoltà subite negli anni per una concorrenza estera sempre più organizzata, per le endemiche carenze infrastrutturali e per la cronica mancanza di manodopera – ha evidenziato il presidente della Coldiretti, Franco Aceto si sono aggiunti gli effetti devastanti della pandemia, che hanno causato un drastico calo del volume d’affari nel corso del 2020 e del primo semestre del 2021 in ragione delle restrizioni imposte alle attività Ho.Re.Ca. e per le ripercussioni che l’emergenza pandemica ha prodotto sulla mobilità degli operatori e dei braccianti impegnati nella raccolta dei prodotti».

«Peraltro – ha aggiunto – nonostante la decisa mitigazione delle restrizioni tutt’ora in essere ed una contestuale graduale ripresa dell’economia e dei consumi, per effetto della campagna di vaccinazioni in corso, ora più che mai – insiste Aceto -si rende necessario intervenire con robuste, immediate e concrete misure di sostegno al comparto per far fronte alle criticità più immediate e farsi trovare preparati in questa delicata fase di ripartenza del Paese, assumendo provvedimenti straordinari, soprattutto ed in primo luogo, per assicurare la presenza di manodopera nelle campagne nel periodo di raccolta delle olive e degli agrumi».

Pertanto, Coldiretti propone una concreta analisi finalizzata all’individuazione dei fattori su cui intervenire con tempestività.

«In prima istanza, per agevolare la mobilità dei lavoratori da e verso i campi quale concreta misura di contrasto al fenomeno del caporalato in agricoltura –ha aggiunto il direttore regionale della Coldiretti, Francesco Cosentini – chiediamo alla Regione Calabria la predisposizione di un piano straordinario del trasporto pubblico extraurbano a partire dal 2022, in modo da garantire gli standard minimi di sicurezza agli spostamenti di operai e braccianti agricoli che quotidianamente raggiungono le campagne».

«Inoltre, per incentivare l’occupazione in agricoltura degli immigrati extracomunitari e quale ulteriore misura concreta di contrasto al fenomeno del caporalato in agricoltura – ha proseguito Cosentini – chiediamo alla Regione di accelerare le iniziative ed i progetti strutturali in atto, finalizzati ad eliminare completamente il fenomeno degli insediamenti spontanei dei braccianti stranieri, privi delle minime condizioni di vivibilità e di sicurezza, sociale e sanitaria, superando la logica emergenziale, programmando sin da ora gli interventi strutturali previsti».

Alla Regione Calabria Coldiretti chiede infine di continuare a svolgere svolgere un fondamentale ruolo propositivo nell’ambito della Conferenza Stato – Regioni per introdurre misure straordinarie nel breve e medio periodo, affinché «per l’accesso ai luoghi di lavoro si possa estendere il riconoscimento del possesso del green pass anche ai braccianti agricoli extracomunitari che si siano vaccinati con vaccini diversi da quelli autorizzati in Italia e siano ripristinate le misure straordinarie già previste dalla legge concernente la “promozione del lavoro agricolo”, che autorizzava, in deroga alle norme vigenti, la stipula di contratti a termine tra datori di lavoro del settore agricolo e percettori del reddito di cittadinanza». (rcz)