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Chef michele rizzo

Con il delivery lo chef Michele Rizzo porta i sapori della Calabria in tutto il Sud Italia

Utilizzare il delivery per far scoprire e riscoprire i sapori della Calabria a tutto il Sud Italia, dalla Campania alla Sicilia. È l’idea dello chef Michele Rizzo, del Ristorante l’Agorà di Rende, che, per il cenone di fine anno, ha ideato un menù che permette di gustare una selezione dei migliori prodotti dei mari Tirreno e Jonio in un’esaltazione del gusto dettata dalle eccellenze della terra di Calabria, accompagnati da un’attenta selezione di vini della Piana di Lamezia Terme abbinati ai piatti dall’Associazione Italiana Sommelier.

«Grazie ad un innovativo sistema di conservazione e a un’efficientissima rete di distribuzione – ha spiegato lo chef Rizzo – mantenendo le tradizionali tecniche di preparazione in cucina, siamo riusciti a garantire la freschezza dei piatti e la fragranza dei gusti di quanto creiamo in cucina, proprio come quando i nostri clienti pranzano o cenano nel nostro ristorante».

«Senza abbatterci – ha aggiunto – per quanto sta accadendo nel nostro settore a causa di questa terribile pandemia, e senza perderci d’animo, abbiamo ritenuto giusto investire nella tecnologia per garantire il meglio del nostro servizio verso una clientela che vuole mantenere le proprie sane abitudini, pur comprendendo e rispettando le norme dettate a contrasto della diffusione del virus. Così che, come per la cena della Vigilia di Natale, abbiamo fatto di tutto affinché anche per il Cenone di Fine Anno si possa respirare la normalità della tradizionale ritualità a tavola, offrendo il meglio di quanto realizziamo in cucina anche per i clienti delle vicine regioni, che numerosi hanno già prenotato il nostro menù».

Questo è quanto si disporrà con gusto sulle tavole dei tanti estimatori della cucina di Michele Rizzo.

Si parte con un “Crumble integrale, con burro al dragoncello e alici del Cantabrico”, per poi passare subito agli “Scampi crudi marinati al bergamotto e fonduta di caciocavallo Silano”, a cui far seguire l’ottimo “Baccalà mantecato con polvere di olive, polvere di pomodoro e peperoni pressati” e lo strepitoso “Tonno Agorà”.

A questa esplosiva entrata di genuini sapori del mare, per la ricchezza delle sensazioni e dei sapori, che richiedono spiccata freschezza, intensità e persistenze modulate in concordanza, l’Ais ha abbinato un Ferdinando Metodo Classico Brut 2017.

Il primo è la rivisitazione di un classico, composto da elementi del mare al profumo di limone: la “Lasagna di crostacei, carciofi e bottarga di muggine”, un piatto che spazia fra morbidezze e sapidità, cui si abbinerà un Greco Bianco 2019 delle Cantine Stattiche delinea il suo equilibrio proprio sulla freschezza gustativa, arricchita dalle intense e variegate sensazioni aromatiche.

Non poteva di certo mancare il “Cotechino di tonno, posto su un tappeto di saporite lenticchie del Marchesato Crotonese”, abbinato ad un Lamézia Rosato 2019 di Statti, dove il carattere e le note di morbidezza di questo delicato vino vanno a completare l’espressione di sapidità del tonno, abbinato in modo originale alle più classiche lenticchie della tradizione.

Ad accompagnare tutte le portate, lo chef ha realizzato quattro diversi tipi di pane (integrale, al pomodoro, agli spinaci e al finocchietto) e dei croccanti grissini alla crusca e sfoglia alla Cipolla Rossa di Tropea Igp.

Gli antipasti, il primo e il secondo sono conditi con Olio evo Statti, ottenuto da varietà Carolea, autoctona per eccellenza: un extravergine denso, un fluido oro verde di elevata leggerezza, i cui profumi fruttati e vegetali e il gusto confermano essere il condimento ideale per impreziosire, a crudo, pietanze marinare lievi ed eleganti, come quelle pensate dallo chef dell’Agorà.

La parte finale del Cenone propone dello stuzzicante “Ananas allo Zafferano Mallamaci” e una soffice “Mousse al cioccolato Domori della Tanzania, posta su un terriccio salato alle mandorle, con confettura di arance e scaglie di cioccolato grezzo Leone”.

«Auguro a tutti – ha concluso – un 2021 di serenità e ritrovata normalità, tenendo però vicino il mio pensiero, insieme a quello della mia brigata, a quanti hanno perso i propri cari a causa del Covid e di ogni altro male. Spero con tutto il cuore che si possa ritornare presto a riabbracciarci tutti e a vivere con maggiore profondità quanto non è stato possibile fare nel corso di questo anno così difficile per tutta l’umanità. Buon Anno e ad maiora semper». (rrm)