Nei giorni scorsi, nella sede dell’Ordine dei Medici di Cosenza, si è tenuto un convegno scientifico organizzato dall’Ammi Cosenza (Megli dei Medici), Ande (Donne Elettrici) e Soroptimist Club sulla salute della donna.
Il convegno, dal titolo Il cuore delle donne, si è incentrato sulla necessità di investire nella prevenzione per migliorare la qualità della vita, mettendo al centro la persona con le sue caratteristiche, partendo dalle diversità biologiche, al fine di raggiungere percorsi di cura specifici ed efficaci, nonché, divulgare stili di vita sani evitando i principali fattori di rischio.
L’iniziativa, moderata da Carmela Mirabelli, presidente dell’Ammi, è stata introdotta da un breve intervento sulla sanità pubblica del Presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza Eugenio Corcioni e dal saluto di Giovanna Giulia Bergantin, presidente Ande e di Rosita Paradiso, past president del Soroptimist, tutte di Cosenza.
Rosanna Labonia, medico specialista in Igiene e Medicina preventiva, Sanità pubblica, ha presentato il progetto “I borghi calabresi: benessere in cammino”. Il visitare i nostri borghi ricchi di bellezze naturali ed artistiche non vuol dire solo promuovere il turismo, muovere l’economia della nostra Regione, ma soprattutto promuovere culturalmente l’attività fisica, grave problema della sanità pubblica, insieme all’obesità.
«Il cammino nei borghi considerati anche come catalizzatori di salute – ha spiegato la Labonia – mira a modificare i modelli di comportamento degli individui verso una vita più attiva, prevenendo patologie come diabete, obesità, coronaropatie, ipertensione arteriosa, alcuni tipi di cancro».
Maria Teresa Manes, direttrice UOC cardiologia – Spoke Paola e Cetraro, in un interessante intervento, ha esaminato le differenze di genere sia nella terapia cardiovascolare sia nell’espressività della sintomatologia clinica. Inoltre, la Manes ha messo in evidenza come la letteratura scientifica riporti indagini e sperimentazioni compiute solo in campo maschile. Solo di recente si stanno effettuando studi clinici che prendono in considerazione anche le donne.
Nel corso della serata la vicepresidente Ande Cosenza Wanda Lombardi ha illustrato il premio Ande “Costanza D’Altavilla” e presentato il vincitore della prima edizione, il cardiologo Giuseppe Gioia, premiato per essersi particolarmente distinto nel suo lavoro ed aver contribuito, altresì, a tenere alto il nome della città di Cosenza e della sua Provincia. Calabrese di origine, adesso cittadino americano, Giuseppe Gioia è professore ordinario presso l’Ospedale Hahnemann dell’Università Drexel di Philadelphia. Il medico calabrese, in collegamento dagli U.S.A., ha ringraziato commosso il Comitato Ande per il riconoscimento e l’assegnazione del premio, ritirato dalla sorella Francesca.
Il prof. Gioia ha, poi, dialogato a distanza con il presidente Corcioni offrendo la propria disponibilità ad un incontro medico scientifico presso l’Ordine dei Medici di Cosenza. (rcs)