«Ci sono diverse opzioni al vaglio dell’amministrazione comunale, alla quale stiamo cercando di dare supporto anche noi tramite le nostre strutture, che verranno valutate nelle prossime ore per cercare di trovare la soluzione migliore per salvaguardare la stagione balneare, gli investitori e il turismo in generale». È quanto ha detto il consigliere regionale Antonio Montuoro, a seguito dell’incontro in Regione per la vicenda delle concessioni demaniali a Soverato, definendola «una problematica che desta non poche preoccupazioni, considerando che a breve quella che tutti conosciamo come la Perla dello Ionio sarà invasa da migliaia di turisti che, ogni anno, trascorrono a Soverato il periodo di ferie estive».
Il tavolo, infatti, è stato convocato, dietro sua sollecitazione, per affrontare la tematica relativa all’annullamento deciso dal Tar del rinnovo delle concessioni demaniali a Soverato. Presenti all’incontro, insieme a Montuoro, l’assessore regionale al Turismo e all’ambiente, Giovanni Calabrese, gli uffici regionali, il sindaco di Soverato, Daniele Vacca e l’assessore al Demanio del Comune di Soverato, Giusy Altamura.
Il sindaco Vacca, prima dell’incontro in regione, aveva inviato una lettera aperta alla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, al ministro delle INfrastrutture, Matteo Salvini, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e al prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa in cui esprimeva «amarezza e un senso di impotenza» a seguito della recente sentenza del Tar in materia di concessioni demaniali marittime.
Una sentenza che, per il primo cittadino, «getta nel caos l’intero comparto turistico balneare del nostro territorio, lasciando decine di imprenditori, centinaia di famiglie, lavoratori stagionali e fornitori in una condizione di assoluta incertezza e instabilità».
«Soverato vive di mare, di accoglienza, di turismo – ha ricordato Vacca –. Il nostro sistema economico poggia in larga parte sul lavoro dei balneari, sulla loro capacità di offrire servizi, qualità e sicurezza alle migliaia di persone che ogni estate scelgono la nostra città come meta. Senza certezze sulle concessioni, si ferma gran parte dell’economia cittadina. Le imprese non possono programmare, investire e assumere. I lavoratori non sanno se avranno un’occupazione. I cittadini si chiedono se avranno ancora spiagge attrezzate e servizi».
Gli operatori balneari preoccupati per la sentenza del Tar, sono scesi in piazza «per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell’incertezza normativa che continua a gravare sul settore balneare».
La sentenza, infatti, mette «a rischio non solo la sopravvivenza di numerose imprese locali che vivono ormai nell’incertezza totale in materia, ma anche l’intera città di Soverato che subirebbe un danno sotto svariati profili».
E proprio di questo si è discusso in Regione: «Nell’individuare possibili vie d’uscita in questa fase – ha spiegato Montuoro – siamo partiti da un atto molto importante, cioè la deliberazione di Giunta regionale n.258 del 28 maggio 2024 sulle concessioni demaniali marittime, fluviali e lacuali, secondo cui in Calabria non ci sarebbe scarsità di risorse del demanio marittimo, con conseguente inapplicabilità della direttiva Bolkestein da parte degli Enti locali, salvo che questi ultimi non rilevino l’esistenza di determinati criteri oggettivi».
«L’incontro in Cittadella – ha continuato Montuoro – è stato un momento di confronto e di sinergia tra i vari livelli istituzionali; ed è questa, senza ombra di dubbio, la strada migliore da percorrere per fare fronte alle criticità che interessano i territori. Un grazie sentito lo rivolgo, chiaramente, all’assessore Calabrese che, ancora una volta, ha dimostrato grande sensibilità e apertura».
«La Regione – ha concluso Montuoro – sosterrà tutti i Comuni e gli operatori con l’obiettivo di garantire una stagione turistica regolare, perché il compito della vera politica è quello di scongiurare scenari che potrebbero costituire un ostacolo allo sviluppo di una comunità, specialmente se quest’ultima, per le sue bellezze naturali e per le tante attività che producono occupazione, rappresenta un vessillo per l’intera regione». (rcz)