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Comitato Magna Graecia: Governo intervenga per emergenza criminalità nella Sibaritide

Corigliano Rossano e Castrovillari insieme per il futuro della Sibaritide

Sanità, infrastrutture, alta velocità e dell’istituzione di un Ente intermedio della Sibaritide-Pollino  sono i temi cruciali per il territorio della Sibaritide di cui hanno parlato Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano, e Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari, nel corso dell’incontro di giovedì.

Le due città, infatti, ormai da tempo, grazie alla sinergia tra le Amministrazioni comunali, ragionano in sinergia capovolgendo le logiche divisive e campaniliste del passato che non hanno fatto altro che penalizzare le comunità di questa importante e grande area del mezzogiorno.

I temi affrontati sono stati molteplici, ma particolare attenzione è stata posta sullo stato drammatico della Sanità, con ospedali ormai oggetto di sistematiche spoliazioni e servizi sempre meno dignitosi, con gravi conseguenze per i cittadini e per la qualità della vita delle comunità. È necessario certamente rivedere l’organizzazione dei servizi sanitari, ma è stata condivisa anche la necessità di un riordino dell’organizzazione sanitaria dopo il fallimento ormai conclamato dell’accorpamento delle Asl in una pachidermica ed ingestibile ASP. È stato dunque condiviso di riaprire la vertenza per un Azienda Sanitaria della Sibaritide-Pollino che possa, nel medio e lungo termine, tornare a dare risposte in termini di risorse, di servizi territoriali e di organizzazione ospedaliera.

Altro tema ritenuto urgente e sul quale i due primi cittadini hanno condiviso posizioni e strategie è quello delle infrastrutture ed in particolare dell’Alta Velocità. La Calabria tutta, a partire dalla Giunta Regionale, deve al più presto aprire una interlocuzione col Governo e con Rfi al fine, oltre di reperire le risorse necessarie per collegare la Calabria, di individuare le soluzioni progettuali che consentano di realizzare il nodo di Tarsia, perché questa è l’unica proposta che consentirà alla Calabria di avere una linea di Alta Velocità vera. Non si tratta di una proposta che intende penalizzare altri territori, che al contrario devono mantenere e se possibile migliorare gli attuali standard, ma di mantenere la lungimirante logica iniziale del progetto, finalizzato a migliorare la fruibilità e la competitività del servizio ferroviario complessivo. È evidente che senza il nodo di Tarsia un terzo della popolazione regionale continuerà ad essere esclusa da questo servizio, utilizzando altri mezzi oppure recandosi in altre regioni.

Infine, dopo aver affrontato anche altri temi, è stata condivisa l’idea che, nell’ambito della riforma della Legge Delrio e della rivisitazione del ruolo delle provincie che auspichiamo gli restituisca valenza e democrazia, è opportuno che si apra una discussione sulla istituzione di un ente intermedio della Sibaritide-Pollino che rappresenti il tessuto sociale, politico e geografico di quest’area e migliori l’efficienza istituzionale di tutti i territori della Calabria.

Su questi temi i due primi cittadini nelle prossime settimane continueranno il confronto con tutti i territori e le amministrazioni comunali, ragionando senza più inutili divisioni, esclusivamente nella prospettiva di migliorare i servizi e la qualità della vita delle comunità.