Si chiude, oggi, a Corigliano Rossano, la prima edizione de La città dei luoghi, il festival dell’appartenenza, promossa dall’Amministrazione comunale di Corigliano Rossano d’intesa con Squilibri, per raccontare la grande ricchezza della provincia italiana, chiude con una riflessione, in voce e in musica, sulla Calabria, dopo aver passato in rassegna il Molise, la Sicilia, l’Abruzzo e il Lazio attraverso alcune espressioni culturali contrassegnate dal rimando ai territori di appartenenza.
Si parte, alle 21, al Castello Ducale, con la presentazione del libro A Sud del Sud del giornalista Giuseppe Smorto che si configura come un appassionato viaggio nel cuore più profondo e nascosto della Calabria, alla ricerca di quanto non emerge da rappresentazioni stereotipate e di maniera della nostra regione. Con lo stile del giornalista di razza che è, già vice-direttore de La Repubblica e poi direttore di Repubblica.it, Smorto è andato alla ricerca delle tante storie positive che restano sommerse dai fatti di cronaca nera, svelando l’altra faccia della “terra dell’emergenza”.
Là dove è mancato lo Stato, dove le cosche hanno comandato a lungo, è nata una generazione dell’impegno e del coraggio: perché in alcune zone è un segno di coraggio aprire un ristorante, coltivare un terreno confiscato o anche organizzare un festival. Sono forme di ribellione cresciute sottovoce, spesso in condizioni difficili e nell’assenza colpevole delle istituzioni. Storia dopo storia, sotto gli occhi dei lettori si svela così la bellezza di una Calabria diversa, alla quale si è orgogliosi di appartenere al di là del dato immediatamente biografico ed anagrafico.
A seguire il concerto di Peppe Voltarelli, il cantore della Sibaritide che, del senso profondo della sua appartenenza, ha fatto materia di ispirazione e canto, portandone il suono nel mondo intero dove si è affermato come un ambasciatore della canzone d’autore. Il suo ultimo cd, Planetario, non solo ha vinto la Targa Tenco come miglior album di interprete, ma è stato l’album più votato in assoluto, e in tutte le categorie, da parte della più ampia giuria di critici, giornalisti e opinionisti qual è quella del Premio Tenco: un riconoscimento più che lusinghiero per il cd-book, edito da Squilibri, che si configura come un’immersione nella grande canzone d’autore, da Jacques Brel a Bob Dylan, da Leo Ferré a Vysotskij, con emozionanti duetti con altri giganti del dire in musica da Joan Manuel Serrat ad Adriana Varela, da Silvio Rodríguez ad Amancio Prada.
Un progetto ambizioso, che dimostra come un consapevole sentimento di appartenenza non è mai segnale di chiusura nei confronti dell’altro ma occasione di incontro e di scambio: anche con i grandi della canzone internazionale che hanno accettato di dialogare e confrontarsi con il cantautore calabrese, avendolo conosciuto ed apprezzato nel corso dei suoi continui viaggi per il mondo.
Il concerto di Voltarelli sarà ravvivato dal live painting di Luisa Corcione, artista crossover partenopea, vincitrice del Fringe Festival 2021, per la drammaturgia, e del premio Fersen per l’innovazione e la ricerca: uno spettacolo nello spettacolo, per sommare emozioni ad emozioni, in un flusso continuo di colori, immagini e suoni. (rcs)