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COSENZA – Al Museo dei Brettii e degli Enotri la Festa della consulta intercultura

Una Festa fortemente inclusiva che ha voluto suggellare un traguardo importante: la costituzione ufficiale della Consulta Intercultura della città di Cosenza avvenuta il 6 luglio scorso. Il Museo dei Brettii e degli Enotri ha ospitato la prima uscita ufficiale della Consulta che si è così presentata alla città. Un momento di particolare condivisione, tra musica, canti, balli e degustazioni gastronomiche delle diverse tradizioni, che ha visto insieme i rappresentanti delle 13 comunità presenti in città e appartenenti a diversi paesi (Filippine, Brasile, Nigeria, Mali, Ucraina, Ecuador, Marocco, Pakistan, Tunisia, Somalia, Cuba, Niger e Senegal) e gli amministratori di Palazzo dei Bruzi, accomunati nell’obiettivo di tracciare la strada per costruire un percorso partecipativo e progettualità condivise, in funzione di un’integrazione sostanziale.

Per l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, alla Festa della Consulta Intercultura erano presenti il Vice Sindaco Maria Pia Funaro, gli assessori al welfare, Veronica Buffone, e alle attività economiche e produttive, Massimiliano Battaglia, la consigliera delegata alla Cultura, Antonietta Cozza e la consigliera comunale Alessandra Bresciani, presidente della commissione consiliare servizi al cittadino, promotrice della Consulta Intercultura e che ha creduto fortemente nel valore di questo strumento di grande partecipazione alla vita democratica cittadina.

Anche altri consiglieri, come Ivan Commodaro, Aldo Trecroci e Bianca Rende, non hanno voluto far mancare la loro presenza.

Per il Vice Sindaco Maria Pia Funaro «la Festa della Consulta Intercultura è stata contaminazione, incontro, dialogo. I colori, i suoni, le arti e i sapori delle tante comunità straniere di Cosenza si sono incrociati nello spirito della condivisione, del confronto e dell’interazione, in un luogo pieno di storia e di narrazioni come il Museo dei Brettii e degli Enotri».

«L’organismo vivente della Consulta Intercultura – ha aggiunto Alessandra Bresciani – è una società in miniatura. Così la sua costituzione può essere vista come una prefigurazione, una promessa, un’immagine della società che vogliamo costruire, cooperativa, ugualitaria, amichevole».

E ad Alessandra Bresciani ha rivolto i suoi complimenti Antonietta Cozza, delegata del Sindaco alla Cultura che ha espresso particolare soddisfazione sottolineando come sia intenzione dell’Ammninistrazione comunale continuare a lavorare in maniera fattiva con la Consulta «affinché questo momento di Festa non resti un momento isolato, in quanto è compito delle istituzioni impegnarsi al dialogo, all’incontro e alla progettualità».

Cozza ha anticipato l’intenzione di costruire una serie di incontri programmatici, come ad esempio la presentazione di libri che raccontino le diverse comunità presenti nella città di Cosenza, ma anche, più a lungo termine, una sorta di festival. Cozza ha ringraziato sia la direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, Marilena Cerzoso che Sergio Mazzuca, titolare della Gioielleria Scintille, che ha sostenuto la Festa della Consulta soprattutto da nonno che ha a cuore il futuro dei suoi nipoti e quindi un mondo migliore, più accogliente ed inclusivo.

Il messaggio delle comunità straniere è stato portato, a nome di tutte, dal Presidente della Consulta Intercultura, Ibrahima Deme Diop che ha parlato della Consulta come «una straordinaria opportunità che può contribuire a portare Cosenza tra le più illuminate città contemporanee interculturali».

Diop ha anche ripercorso l’excursus travagliato che in passato aveva incontrato molti ostacoli “poiché era mancata una effettiva volontà e la reale convinzione che forme di partecipazione come la Consulta fossero davvero utili ai tanti cittadini stranieri residenti anche da molto tempo in città. Il Presidente della Consulta ha ringraziato il Sindaco Franz Caruso, gli assessori e i consiglieri (di maggioranza e minoranza) e in particolare Alessandra Bresciani per aver colto il senso di questo importante strumento di democrazia. La necessità fortemente avvertita dalle comunità straniere di Cosenza è stata quella di avere a disposizione uno strumento di integrazione per migliorare i rapporti tra cittadini stranieri e cittadini autoctoni, sia nelle relazioni con le istituzioni locali sia nella lotta più generale a tutte le forme di razzismo e discriminazione. Obiettivi trasferiti in un documento programmatico della Consulta che intende intavolare con il Comune un dialogo sulla questione abitativa, la salute, l’inserimento nel mercato del lavoro, la sicurezza pubblica ed altre stringenti questioni. (rcs)