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Sangue del mio sangue libro

COSENZA – Il 24 giugno la presentazione del libro “Sangue del mio sangue”

Il 24 giugno, a Cosenza, al Bar Delizie, alle 18.30, la presentazione del libro Sangue del mio sangue, della giornalista Fabrizia Arcuri e del criminologo Sergio Caruso.

L’evento, un aperitivo culturale, è stato promosso dal Cif (Centro Italiano Femminile ) di Cosenza, nella persona della sua presidente l’avv. Paola Ambrosio e dall’Associazione di Volontariato Sofema con la presidente Marina Lento e patrocinato dal Comune di Cosenza e sposato dall’Ammi (Associazione Mogli Medici Italiani ) sezione di Cosenza con il suo presidente l’avv. Carmela Mirabelli, dall’Alt (Associazione Lotta Tumori) e i Volontari Ospedalieri e Volontari Penitenziari di Cosenza, con la presenza della sua presidente Anna Maria Rende.

L’incontro si pone l’obiettivo di divulgare soprattutto lo scopo del testo è quello di sensibilizzare la comunità tutta su argomenti delicati trattati, tanto nell’ambito della cronaca che nell’aspetto clinico. Un confronto tra le tante associazioni impegnate sul territorio con il contributo del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, dell’editore Michele Falco, del Consulente ecclesiastico del Cif Comunale di Cosenza, Don Giacomo Tuoto e del giornalista Arcangelo Badolati, suo uno dei capitoli dedicato ai crimini relazionali.

Il libro, edito da Falco editore, parla della più grande strage familiare compiuta in Italia: il caso della strage di Buonvicino, avvenuta nel 19 novembre 1996 nel piccolo borgo della provincia cosentina. Anche se all’epoca fu descritta dai media in maniera diretta, forte e agghiacciante, ad oggi pochi la ricordano.

Il libro descrive in maniera appropriata questo grave delitto e le conseguenze che ne sono scaturite, con un occhio di riguardo verso le vittime secondarie, che diventano gli “invisibili”. Spunti di riflessione sui passi ad oggi fatti e ancora da fare in una materia così delicata quale il Diritto Famiglia che s’intreccia con la sfera dei diritti umani tanto professati e ancora poco tutelati. (rcs)