Domani pomeriggio, a Crotone, alle 17.30, nella Sala Raimondi, lo scrittore Martino Ciano presenta il suo libro Zeig.
L’evento rientra nell’ambito dei Caffè Letterari della 21esima edizione del Festival dell’Aurora.
Introduce la prof.ssa Rosanna Frandina.
Il libro è edito da Giraldi Editore.
Qui, in questo Zeig, Martino Ciano utilizza la distopia per
raccontarci non tanto un futuro possibile ma, ancor più, per
raccontarci i germi di un presente che ha già in sé tutti gli elementi di una possibile degenerazione cellulare. Il sistema consumistico di cui si parla in queste pagine, in un certo senso, è già imploso e la distopia serve per raccontarcelo come se il tempo avesse già compiuto il suo giro e ciò che sembra futuro fosse, in realtà, qualcosa con cui abbiamo già fatto i conti.
Forse senza saperlo. Marselo, il protagonista del libro, è uno dei tanti operai che lavorano nella fabbrica-moloch attorno a cui tutto ruota nella città di Colpaca, incarnazione urbanistica di quel sistema socio-consumistico in cui tutto è ridotto a meccanicismo, a catena di montaggio di desideri-bisogni-consumo-assuefazione.
A Colpeca la morte è stata rimossa, come il tempo e come tutto ciò che, improduttivo, assume i contorni rischiosi dell’inutilità.
Marselo e la sua anima inizieranno un viaggio di scoperta all’interno di Redimos, quartiere in cui sono “confinati” i sognatori, gli artisti, i filosofi, gli scrittori. Ma ciò che scoprirà sarà soltanto un’altra menzogna. Scoprirà che le chiavi della prigione, qualunque prigione, sono spesso tra le mani dei prigionieri stessi e che c’è sempre un padrone che promette libertà, consegnandoti proprio quelle chiavi. Esercitando il potere fingendo poteri che non ha. (rkr)