Pnrr e sostenibilità sono le due parole chiave che hanno caratterizzato la seconda edizione del convegno Economia circolare per il rilancio del Mezzogiorno de La Vita Agile, svoltosi a Lamezia Terme.
In questa importante occasione, politici, parti sociali e rappresentanti delle istituzioni pubbliche si sono confrontati per definire un modello di rilancio del Mezzogiorno.
Sul tema degli investimenti del Pnrr come volano per il rilancio del Mezzogiorno, è intervenuto il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, che ha evidenziato come sia «necessario mettere al centro il piano di fattibilità tecnico-economico».
«Seguiamo – ha spiegato – sia le regole del Next Generation sia le regole del G20 che hanno definito anni fa cosa vuol dire costruire una infrastruttura sostenibile. Uno dei principi fondamentali del Next Generation è quello di non poter danneggiare l’ambiente. C’è una valutazione molto stringente, è un obbligo ed è l’occasione per cambiare il paradigma di come si cambiano le infrastrutture in Italia, superando il concetto che infrastrutture e ambiente non possano convivere. La legge prevede procedure semplificate e nuovi bandi con un piano di fattibilità tecnica economica per i progetti esecutivi che devono preparare le stazioni appaltanti».
«Si tratta di regole previste del Next Generation Eu – ha detto ancora – per costruire infrastrutture sostenibili, così come prevedono le leggi europee. In nove mesi abbiamo fatto quello che nel passato avrebbe richiesto 4 anni e mezzo, con un rigore tecnico che è indispensabile. È quello che sta succedendo nella tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria».
«La tutela dell’ambiente – ha concluso – è oggi un principio della Costituzione. Nella scelta delle opere e delle procedure si riesce a trovare un equilibrio diverso dal passato. I cittadini inoltre hanno ben compreso la necessità di appoggiare questo cambiamento e farlo attivamente».
Presente anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha ricordato che molti comuni sono in predissesto o in dissesto, e che sarebbe auspicabile che «più che dare ai Comuni la possibilità di assumere tecnici è più utile affidare a Cassa depositi e prestiti una funzione di assistenza concreta alle amministrazioni locali. Questo lo stiamo applicando alle rinnovabili».
«A me pare che in Italia questa scommessa del Pnrr l’abbiamo colta un po’ in ritardo», ha poi concluso il Governatore.
Come evidenziato da Felice Saladini, founder e ceo di MeglioQuesto, «nel Mezzogiorno abbiamo faticato a tenerci le risorse professionali e intellettuali perché le infrastrutture sono scadenti. Ora che ci sono i piani per colmare questa distanza con il resto del Paese possiamo crescere in un modo straordinario. Se continuiamo sulla strada imboccata e non creiamo ostacoli artificiosi avremo finalmente una nuova base infrastrutturale di tecnologia, di reti, di trasporti, che non obbligherà più le imprese e i giovani a lasciare questi territori».
«Alla politica chiedo di semplificare le cose – ha concluso –. Servono regole chiare e risposte semplici, ma soprattutto veloci. La locomotiva del Paese adesso è sui binari del Sud». (rrm)