ERRIGO: COS'È CHE BLOCCA LA CRESCITA ECONOMICA E LO SVILUPPO DELLA PIÙ GRANDE CITTÀ DELLA CALABRIA;
Reggio Calabria (Fotografia di Oreste Arconte)

DECISIONE, LAVORO, IMPEGNO E DEDIZIONE
LA RICETTA PER VEDER RINASCERE REGGIO

di EMILIO ERRIGO – Quando si vogliono raggiungere degli obiettivi, conseguire dei risultati economici e sociali, conquistare una posizione strategica, riqualificare un ambito territoriale esteso, riorganizzare uno o più processi, rinnovare una organizzazione complessa pubblica e privata, c’è sempre una spinta motivazionale che genera energie positive e benefiche, direi pure appaganti.

L’irrequietezza interiore che alimenta il moto perpetuo di coloro i quali, dentro il proprio corpo per la naturale presenza di elementi di chimica, biologia e fisica, hanno dentro la scatola cranica la cinematica neuronica costantemente attiva, in contrapposizione con coloro che hanno fatto del proprio cervello una grassosa massa cerebrale, spinge i primi a fare e tentare di fare bene quel che fanno, per finalità altruistiche e senza nulla chiedere o pretendere da alcuno, mentre collocano i secondi, i cosiddetti grassosi cerebrali, generalmente impegnati nella ricerca di occupare posti di potere ben remunerati.

Comprenderete da soli che la pubblica opinione riserva agli irrequieti naturali benefattori seriali, il loro consenso e umana gratitudine per le opere di bene fatte, mentre a coloro i quali utilizzano i loro cervelli e i propri neuroni, al solo fine di trarne esclusivo profitto economico personale, il più esteso e prolungato se non denominabile disprezzo, sicuramente il più grande dissenso personale.

Che la Città di Reggio Calabria, ora denominata Metropolitana, sia naturalmente bella e solare e tanto altro ancora, non è un fatto e accadimento umano spiegabile, ma un dono del divino creatore, che l’ha voluta così!

Leonida Repaci ha dedicato alla sua e cara terra natia una lode immensa!

Quello che è da attribuire agli esseri umani, un tempo chiamati “Itali”, e loro discendenti diretti e indiretti, parenti e affini, sono le opere visibili e invisibili.

Limitando il nostro ragionamento alle sole buone azioni visibili e percepibili dalla vista, udito, olfatto, gusto e tatto, non possiamo certo dire che la nostra bellissima amata, e troppe volte ingiustamente criticata, Reggio Calabria, sia inguardabile e irrespirabile, tutt’altro è cara, bella, visitabile e godibile in tutti i 7 sensi fino ad oggi conosciuti.

Un riposizionamento strategico della Cittá di Reggio Calabria, per convinzione di chi scrive, si rende necessario e urgente, in ragione dell’esistenza di tutti i presupposti naturali, di fatto e diritto, che fanno stagliare con contorni netti e precisi, tutti gli elementi caratterizzanti i sensori di crescita economica potenziale.

Appare evidente che in assenza degli indispensabili sensori, moltiplicatori economici a lievitazione finanziaria attiva, poco o nulla si può pensare di fare, sopra e sotto il territorio provinciale e regionale, ambito marittimo, fondo e sotto fondo marino, utilizzando parte del sovrastante spazio aereo.

Che fare del territorio e della umana gente ed esseri viventi, presenti nel Comune della Città Metropolitana di Reggio Calabria?

Ritenete in fede voi cari Concittadini, che si possa fare e fare ancora del bene a favore della nostra Città della Calabria? Se le risposte sono entrambi a somma positiva, allora significa che avete compreso tutto, di contro mi spiace ma devo scriverlo, non avete inteso e capito, degli emeriti nulla di nulla!

Il territorio costiero, il mare, i monti e l’aria, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, sono una fabbrica di generabili ricchezze pubbliche e private, basta saperle scoprire, individuare e valorizzarle. Vi state domandando e chiedendo, come fare, dove andare, a chi rivolgersi? A voi e noi stessi! La ricchezza risiede dentro l’anima e il corpo di ogni donna reggina e uomo reggino, non altrove. Nil difficile volenti! Fare e trasformare l’inguardabile in bello a vedersi, occorre decisione e molto lavoro, impegno, dedizione, costanza, determinazione, buona volontà, lungimiranza e anche un crescente senso di ottimismo. Produrre energie interiori positive, non è una impresa impossibile da realizzare, basta volerlo. Occorre innanzi tutto, cooperazione tra i consociati, rispetto reciproco, solidarietà umana, onestà intellettuale, tanta fede e credo nel possibile a farsi. Come ritenete voi di spiegare ai vostri figli e nipoti, perché sulle coste e mare dell’Adriatico, c’è l’industria del turismo marittimo, ambientale e balneare, che ogni anno genera ricchezza generale, mentre a Reggio Calabria e provincia, parrebbe che il sole, mare, le coste, le fiumare, le colline, sentieri , montagne, il verde, l’acqua pura, potabilissima e salutare, minerale e termale, gli agrumi, il profumo e derivati del bergamotto, i fiori di gelsomino e arbusti di ginestra profumata, i prodotti alimentari genuini e tipici della Calabria, da come ci si comporta sembrerebbe non avere la consapevolezza, come se questi beni preziosi per la crescita economica non solo provinciale, non esistessero?

Perché accade tutto questo?

Non mi direte certo per colpa della malavita e la criminalità, perché non ci credo affatto è una scusante che non regge più, in quanto il controllo del territorio a cura delle Forze di Polizia c’è e si vede, con giornalieri azioni preventive e repressive.

L’Autorità Giudiziaria, mi risulta che non si risparmia in rischi e pericoli, pur di assicurare la e alla Giustizia giudiziaria, coloro che si rendono responsabili di reati.

Spiegate ai vostri giovani figli e nipoti, perché accade tutto questo, come mai allontanatosi dalla nostra Reggio Calabria, quasi tutto è possibile?

Lontani da Reggio Calabria, si diventa più intelligenti e colti? Una infusione corporea di intelligenza creativa?

E dai! Abbiate il coraggio di dire la verità ai vostri giovani figli e nipoti, il silenzio omertoso, spesse volte connivente e la mala fatica personale, ha bloccato e sta continuando a fermare la crescita economica e lo sviluppo umano dei giovani, adulti, piccoli, ragazzi, donne e uomini, grandi medi e grandi adulti, una volta in tempi non molto lontani, chiamati con profondo rispetto, cari nonni e vecchi.

E il valore indelebile dell’amicizia sincera, della pacca (botta) sulla spalla a un amico più sfortunato, l’aiuto a un compagno di scuola povero, da invitare spesso a pranzo a casa vostra, con la scusa di svolgere assieme i compiti assegnati, i giochi di comitiva, all’oratorio, al campo di calcio costruito d’estate nel greto delle fiumare, con i consueti incontri domenicali di calcio pomeridiani, dove sono andati a finire?

Riqualificare per esemplificare una o tante aree un tempo produttive, come Ravagnese, San Gregorio, San Leo, Pellaro, Bocale, Lazzaro, Capo dell’Armi, Saline Joniche e via camminando, viaggiando e navigando, in direzione Jonica e Tirrenica, per scoprire e valorizzare l’esistente bellezza della Calabria, bellezze e paesaggi questi, descritti nella loro unicità, da tanti viaggiati stranieri provenienti da ogni parte più lontana del mondo.

Mi piange il cuore, nel vedere a due passi da Ravagnese e San Gregorio, un tratto di spiaggia denominata sabbie bianche, ora abbruttito dalla ruggine incalzante, dei piloni in ferro di pessima qualità, immersi nell’acqua una volta limpida e trasparente acqua, deturpata dai blocchi di cemento posizionati senza un fine concreto ultimo, per la realizzazione della prevista banchina Approdo Aeroportuale Mezzi Navali Veloci, che dovrà chissà in quale anno, trasferire via mare, da e per la Sicilia e Calabria, da e per il Aeroporto dello Stretto, (c.d. della incuria e vergogna), i passeggeri in arrivo e partenza a e dall’Aeroporto Reggio Calabria.

Andate a vedere come sono state impiegate tutte le risorse finanziarie pubbliche per realizzare il Porto-Approdo, la Stazione Ferroviaria Aeroporto Ravagnese, opere pubbliche che devevano e devono senza altro ritardo, essere completate e rese fruibili alla collettività, della Calabria e della Sicilia, turisti in transito compresi. Ma come fare se l’unica strada di accesso al mare e Stazione fs Aeroporto, dal costruito svincolo Anas Aeroporto è inspiegabilmente ancora bloccata e intransitabile per motivi ancora sconosciuti?

Occorre poco, anzi pochissima, sana e buona volontà da parte dei Cittadini, i quali devono credere fermamente nel valore della legalità e Giustizia, rivolgendosi con fiducia e diritto, al caro e attento signor Prefetto, Autorità Territoriale di Governo, al Presidente e Assessori della Regione Calabria, al Presidente e Consiglieri eletti, del Consiglio Regionale.

A seguire per far valere i vostri e nostri, legittimi interessi e esercitare i vostri diritti, dopo aver rappresentati i vostri e nostri bisogni pubblici e privati.

Siete convinti che cosi facendo e comportandovi, non otterrete esiti positivi, non abbiate timore a scrivete e inviare le foto delle Opere Pubbliche, Aeroportuali, Ferroviarie, Mercatali, Poruali, Stradali ancora incompiute o irrealizzate, al Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera, ai Signori e Signore Ministri e Sottosegretari di Stato.

Solo così o anche così agendo e procedendo, otterremo Legalità e Giustizia, riposizionando strategicamente la Città di Reggio Calabria, sicuro che il silenzio assordante, l’inerzia e l’indifferenza, non hanno portato e non porteranno mai, alcun beneficio alla nostra amata Reggio Calabria e carissimi Reggini tutti.  (ee)

(Emilio Errigo è nato a Reggio di Calabria, docente universitario di diritto internazionale e del mare, Generale in ris. della Guardia di Finanza)

(Courtesy photo: Oreste Arconte)