Sono troppe le criticità dell’Ospedale di Castrovillari che, pur avendo un vasto bacino di utenza, non è stato messo in condizione di lavorare in modo da garantire i servizi essenziali per i cittadini. La denuncia viene dal consigliere regionale Graziano Di Natale (Io resto in Calabria).
«Ho richiamato per iscritto l’attenzione della commissaria straordinaria dell’ASP provinciale, dottoressa Simonetta Cinzia Bettelini, – ha detto Di Natale – sulla situazione di notevole criticità in cui versa l’ospedale civile di Castrovillari. Pesantemente ridimensionato nel corso degli anni, questa importante struttura sanitaria oggi pregiudica la garanzia del fondamentale diritto alla salute dei cittadini di un vasto bacino di utenza, quale quello del Pollino calabrese». Secondo di Natale, segretario-questore dell’Assemblea regionale, occorre mettere in evidenza «la carenza di personale medico e paramedico, la mancanza della necessaria manutenzione di importanti strumenti diagnostici, le carenze che si registrano nel reparto di Pronto Soccorso, in Ortopedia e nel reparto di Medicina, quest’ultimo utilizzato in modo promiscuo per i pazienti di sesso femminile e maschile».
Nella sua disamina, l’esponente politico rileva «che sono state realizzate delle nuove sale operatorie, mai entrate in funzione a causa dell’assenza dei necessari impianti per l’erogazione dell’ossigeno, tant’è che ad oggi si è costretti ad utilizzare l’unica sala operatoria funzionante presso il reparto di ginecologia, con gravi problemi nella gestione dei vari interventi chirurgici».
Di Natale punta l’indice «sull’esodo sanitario che il quadro negativo dell’ospedale-Spoke di Castrovillari alimenta verso altre regioni, con cittadini costretti a varcare i confini regionali per ottenere le giuste cure, con evidente aggravio di spese sia per gli usufruitori che per le casse regionali». (rcs)