I consiglieri regionali del Pd, Mimmo Bevacqua ed Franco Iacucci, hanno evidenziato come sia «davvero paradossale che proprio lo stesso giorno e stessa ora della manifestazione promossa per chiedere la chiusura della discarica di Scala Coeli la giunta regionale e il dipartimento interessato abbia convocato un tavolo tecnico dopo due settimane del verificarsi dello sversamento del percolato nel fiume Nica».
Per questo i dem saranno alla manifestazione per chiedere al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, «di revocare dopo le necessarie verifiche e valutazioni il decreto autorizzativo. Perdere altro tempo significa soltanto non comprendere i danni incalcolabili provocati al tessuto socio-economico del territorio: qui è in gioco la salute delle persone e dell’ambiente nel quale vivono».
«Non è nostra intenzione limitarci alla sterile polemica di parte, ma i pareri degli esperti emersi in questi giorni – hanno detto – impongono la messa in atto di un necessario principio di precauzione. Per accertare le responsabilità ci affidiamo agli organi preposti che chiariranno ogni passaggio e autorizzazione concesse. Così come siamo certi che saranno adeguatamente vagliate le ripetute segnalazioni che denunciavano la presenza di rifiuti sommersi dall’acqua e di buchi nella recinzione dell’impianto».
«Sono anni – hanno concluso Bevacqua e Iacucci – che proponiamo una impiantistica plurale: una serie di mini impianti per il trattamento e lo smaltimento concepiti ciascuno per servire le necessità di aree comprendenti bacini con una utenza opportunamente limitata. E, prima di tutto, studi specifici e tarati sui singoli territori. Ora si pensi a mettere in sicurezza, a limitare i danni, a risarcire agricoltori e allevatori e ad evitare una ancor più grave tragedia sanitaria e ambientale. Ma, contemporaneamente, si avvii un confronto serio sull’opportunità di riflettere e eventualmente legiferare sui mini impianti attraverso un confronto largo e partecipato. Come Pd ci siamo e siamo pronti alla discussione». (rcs)