Domani, a Cosenza, si terrà lo sciopero di Cgil e Uil, per dire Adesso Basta alle morti sui posti di lavoro e per chiedere una nuova e più giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale.
La manifestazione regionale partirà, alle 10, da via Tagliamento, per raggiungere, in corteo, la Prefettura. Lo sciopero interessa per otto ore il settore dell’edilizia e, per quattro ore, tutti i settori privati.
«Come Fillea Cgil – ha spiegato Simone Celebre, segretario generale di Fillea Cgil Calabria – scenderemo in piazza perché la salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa. È necessario cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato, così come bisogna superare la logica del subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati».
«Questo “sacrificio economico” chiesto a tutti i lavoratori dell’intero settore delle costruzioni – ha proseguito – servirà anche per chiedere il rafforzamento delle attività di vigilanza e prevenzione nei cantieri con l’incremento delle assunzioni nell’Ispettorato del lavoro e nelle aziende sanitarie locali; per ribadire il nostro categorico No al lavoro senza un’adeguata formazione e diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori».
«Saremo in piazza – ha aggiunto – soprattutto per perorare, per l’ennesima volta, l’istituzione della vera “patente a punti” per tutte le aziende e per tutti i settori, per chiedere il blocco delle attività per quelle imprese che non rispettano le norme di sicurezza, per introdurre il reato di omicidio colposo e per garantire il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere, in tutti i luoghi di lavoro, i propri rappresentanti per la sicurezza e, infine, per sancire l’obbligo per le imprese ad applicare i Ccnl firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative e al rispetto delle norme sulla sicurezza, quali condizioni necessarie per poter accedere ai finanziamenti e agli incentivi pubblici».