Domani il Premio Mondiale di Poesia Nosside, giunto alla 39esima edizione, sarà ospite, per la prima volta, a Genova, nel Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. Nell’occasione il presidente Pasquale Amato illustrerà la strategia planetaria e le identità prioritarie del Progetto nonché le novità che lo arricchiscono la 39esima edizione.
Ad affiancare il prof. Amato, il coordinatore della Stanza della Poesia, Claudio Pozzani e il poeta ambasciatore del Nosside, Alessandro Inghilterra, da Ornella Fiorini e Alfredo Panetta, entrambi ambasciatori del Premio. Gli ambasciatori del Nosside, infatti, vengono nominati nell’ambito dei Poeti Vincitori Assoluti di un’edizione del Premio, cui non possono più partecipare a vita come concorrenti.
Dopo il primo evento mondiale svoltosi a La Habana (Cuba), la tappa genovese «è l’ennesima – si legge in una nota – perla del cammino del Progetto Nosside da Reggio Calabria al mondo, che ha al suo attivo una scia lunga e prestigiosa in città italiane, europee e del continente americano».
«Un traguardo straordinario – si legge ancora – per il progetto culturale nato sulla riva reggina del mitico Stretto di Scilla e Cariddi, intitolato alla poetessa Nosside di Locri, rappresentato nel logo da un’opera del grande artista reggino Umberto Boccioni, affiancato dall’artistica creazione dell’orafo crotonese internazionale Gerardo Sacco e illustrato da un nutrito gruppo di giovani artisti figli della città di Boccioni e Gianni Versace».
«L’approdo del Nosside a Genova – si legge ancora – si distingue per un altro valido motivo: è la città dove è nato Fabrizio De Andrè, il più grande cantautore italiano, considerato anche uno dei maggiori poeti del Novecento. Il denominatore comune del mondo poetico che unisce il Nosside con De Andrè è la ferrea convinta difesa di tutte le minoranze linguistiche e degli idiomi locali contro la tendenza dominante del pensiero unico e della lingua unica».
«Strettamente connessa con questa prima volta del Nosside a Genova – viene spiegato – è la scelta dell’Edificio simbolo della storia gloriosa della Repubblica Marinara da quando nel 1339 divenne sede del primo Doge Simon Boccanegra e luogo dove si tenevano le sedute del Consiglio dei Capitani del Popolo, mentre la città accresceva la propria potenza militare ed economica nel Mediterraneo. Repubblica che venne cancellata dopo secoli dal Congresso di Vienna nel 1815 annettendola al Regno di Sardegna». (rrm)