L’Università della Calabria diventa sempre più internazionale. A dimostrarlo, il vero e proprio boom di domande pervenute all’Ateneo per partecipare ai concorsi d’ammissione ai dottorati di ricerca, sopratutto dall’estero: 158 contro le cinque dello scorso anno.
Ottimo risultato anche per le candidature in generale, che quest’anno sono 581 rispetto alle 278 dello scorso anno. Per quanto riguarda le domande provenienti dall’estero, il balzo è dovuto sopratutto a un nuovo bando di ammissione che, per volontà della governance d’ateneo, ha previsto per la prima volta posti riservati – almeno uno per corso – agli studenti con laurea conseguita all’estero, per intercettare i migliori profili tra i giovani che si avviano all’attività di ricerca.
Una scelta in linea con il programma del Rettore Nicola Leone, che dall’inizio del mandato ha voluto dare un forte impulso alle politiche di internazionalizzazione dell’ateneo, sia nell’ambito dell’ammissione di studenti che in quello del reclutamento di nuovi docenti.
Lo dimostra anche la call internazionale per docenti esterni da poco conclusa, che ha fatto registrare l’adesione di 124 studiosi, provenienti dall’Italia e dall’estero e interessati a proseguire la propria attività di didattica e di ricerca all’Università della Calabria.
Dati significativi, inoltre, sono arrivati anche dal bando Unical Admission, rivisto quest’anno dall’ateneo per favorire l’ammissione ai corsi di laurea degli studenti stranieri. Le immatricolazioni sono notevolmente cresciute anche lì, con un gran numero di studenti internazionali iscritti alle lauree magistrali, a conferma della capacità dell’Unical di risultare attrattiva e dell’efficacia delle nuove misure adottate nel campo dell’internazionalizzazione. (zc)