Contrastare il progressivo aumento di infortuni sui luoghi di lavoro e di morti bianche. È questo l’obiettivo della Filiera Sicurezza di Confapi Calabria, guidata dal presidente Vincenzo Staltieri.
Accanto a Staltieri, le due Vicepresidenti Barbara Falbo e Stefania Genovese. È, inoltre, allo studio una proposta da parte del presidente Francesco Napoli per attivare una collaborazione tra pubblico e privato volta a migliorare i livelli di sicurezza, una proposta non in chiave sanzionatoria ma di supporto per aziende e lavoratori.
Il mancato rispetto delle normative relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano una piaga sociale ormai trasversale a tutte le filiere produttive, conseguenza di uno sbagliato approccio culturale al tema, mancanza di formazione e di un fenomeno oggi troppo diffuso ovvero quello del Dumping Contrattuale. I contratti nazionali collettivi sono uno strumento di grande valenza in quanto disciplinano i rapporti tra datore di lavoro e lavoratori garantendo le giuste tutele contrattuali, una fonte normativa fondamentale per assicurare le corrette dinamiche del mercato del lavoro. La proliferazione dei contratti collettivi pirata e il fenomeno del dumping contrattuale per la riduzione del costo del lavoro e delle tutele contrattuali sono senza dubbio tra le principali cause non solo di destabilizzazione del mercato, in quanto danneggiano le attività imprenditoriali virtuose, ma anche di una riduzione sensibile della sicurezza sui luoghi di lavoro.
«La Confapi Calabria è, da sempre – si legge in una nota – impegnata su questo fronte e da tempo svolge attività formative e informative per imprenditori e lavoratori in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e l’Inail regionale. A gennaio la firma del protocollo d’intesa, dimostrazione che la sinergia tra pubblico e privato e la capacità di fare sistema sono strategici per il miglioramento dei livelli produttivi delle Pmi. Ma la norma da sola non basta, ecco perché al suo interno la Confapi Calabria ha ufficializzato la nascita della filiera Sicurezza, un pool di imprese specializzate del settore che contribuirà a migliorare i livelli di sicurezza per ridimensionare drasticamente gli eventi infortunistici e le malattie professionale».
Francesco Napoli, presidente della Confederazione regionale è chiaro sul punto: «Non dobbiamo attendere che le soluzioni provengano dall’alto né tantomeno che si verifichino tragedie come quella di Firenze. Bisogna lavorare sulla prevenzione, sul rispetto della legalità e della trasparenza aiutando e supportando le realtà virtuose».
«Tra le attività previste – ha illustrato – la Filiera Sicurezza effettuerà per le nostre aziende associate un audit per la verifica interna delle condizioni di sicurezza, per valutare i punti di debolezza e le eventuali criticità prima che l’evento infortunistico si verifichi».